Roger Aubert: differenze tra le versioni

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*Senza dubbio meno geniale di quanto lo abbiano giudicato molti suoi contemporanei e apologisti, [[Papa Leone XIII|Leone XIII]] era indiscutibilmente un uomo superiore. Possedeva un'intelligenza lucida e perspicace, nutrita di mezzo secolo di letture e di riflessioni sullo spettacolo delle vicissitudini della Chiesa e del mondo, sorretta da una memoria notevole. Preoccupato di poter disporre delle più ampie informazioni, sapeva porre le domande giuste e amava confrontare le sue idee con quelle dei suoi interlocutori per poterle affinare. Pur soppesando accuratamente il pro e il contro, sapeva infervorarsi per i grandi progetti e disegnarne con entusiasmo le linee generali prima ancora di valutarne le difficoltà. Anche quando con l'avanzare dell'età divenne più sensibile alle lusinghe, sapeva a occhio e croce giudicare con perspicacia le qualità e i difetti dei suoi collaboratori e utilizzarli a ragion veduta. (da ''Leone XIII: tradizione e progresso'', in AA.VV., ''Storia del cristianesimo 1878-2005'', vol. 1, ''I cattolici e la questione sociale'', supplemento a ''Famiglia cristiana'', Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 1, pp. 9-10)
*Senza dubbio meno geniale di quanto lo abbiano giudicato molti suoi contemporanei e apologisti, [[Papa Leone XIII|Leone XIII]] era indiscutibilmente un uomo superiore. Possedeva un'intelligenza lucida e perspicace, nutrita di mezzo secolo di letture e di riflessioni sullo spettacolo delle vicissitudini della Chiesa e del mondo, sorretta da una memoria notevole. Preoccupato di poter disporre delle più ampie informazioni, sapeva porre le domande giuste e amava confrontare le sue idee con quelle dei suoi interlocutori per poterle affinare. Pur soppesando accuratamente il pro e il contro, sapeva infervorarsi per i grandi progetti e disegnarne con entusiasmo le linee generali prima ancora di valutarne le difficoltà. Anche quando con l'avanzare dell'età divenne più sensibile alle lusinghe, sapeva a occhio e croce giudicare con perspicacia le qualità e i difetti dei suoi collaboratori e utilizzarli a ragion veduta. (da ''Leone XIII: tradizione e progresso'', in AA.VV., ''Storia del cristianesimo 1878-2005'', vol. 1, ''I cattolici e la questione sociale'', supplemento a ''Famiglia cristiana'', Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 1, pp. 9-10)

==Note==
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Versione delle 15:11, 6 ago 2019

Roger Aubert (al centro) nel 1963

Roger Aubert (1914 – 2009), storico e teologo belga.

Citazioni di Roger Aubert

  • La rinascita del tomismo, che si affermò con crescente vigore durante il quarto di secolo dl pontificato di Leone XIII, non fu generata dall'enciclica Aeterni Patris[1]. Essa era già avvenuta anteriormente alla metà del secolo, e in Italia soprattutto, per lo meno al di fuori di Roma, tutta una serie di centri di rinnovamento tomistico era già sorta ai tempi di Pio IX. (da Il risveglio culturale dei cattolici, in AA.VV., Storia del cristianesimo 1878-2005, vol. 2, La Chiesa e la modernità, supplemento a Famiglia cristiana, Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 5, pp. 179-180)
  • Senza dubbio meno geniale di quanto lo abbiano giudicato molti suoi contemporanei e apologisti, Leone XIII era indiscutibilmente un uomo superiore. Possedeva un'intelligenza lucida e perspicace, nutrita di mezzo secolo di letture e di riflessioni sullo spettacolo delle vicissitudini della Chiesa e del mondo, sorretta da una memoria notevole. Preoccupato di poter disporre delle più ampie informazioni, sapeva porre le domande giuste e amava confrontare le sue idee con quelle dei suoi interlocutori per poterle affinare. Pur soppesando accuratamente il pro e il contro, sapeva infervorarsi per i grandi progetti e disegnarne con entusiasmo le linee generali prima ancora di valutarne le difficoltà. Anche quando con l'avanzare dell'età divenne più sensibile alle lusinghe, sapeva a occhio e croce giudicare con perspicacia le qualità e i difetti dei suoi collaboratori e utilizzarli a ragion veduta. (da Leone XIII: tradizione e progresso, in AA.VV., Storia del cristianesimo 1878-2005, vol. 1, I cattolici e la questione sociale, supplemento a Famiglia cristiana, Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 1, pp. 9-10)

Note

  1. Terza lettera enciclica di papa Leone XIII, promulgata il 4 agosto 1879.

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