About a Boy - Un ragazzo

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About a Boy – Un ragazzo

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Titolo originale

About a Boy

Lingua originale inglese
Paese Regno Unito, USA
Anno 2002
Genere commedia
Regia Chris Weitz, Paul Weitz
Soggetto Nick Hornby (romanzo)
Sceneggiatura Paul Weitz, Chris Weitz, Peter Hedges
Produttore Jane Rosenthal, Robert De Niro, Tim Bevan, Eric Fellner
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

About a Boy, film del 2002 con Hugh Grant, regia di Paul Weitz e Chris Weitz.

Incipit[modifica]

[Domanda di "Chi vuol essere miliardario": chi ha scritto la frase "Nessun uomo è un'isola"?[1]]
Jon Bon Jovi, troppo facile. E se posso permettermi, è una frase del cazzo. Secondo me ogni uomo è un'isola e per di più questo è il momento giusto per esserlo. Questa è l'epoca delle isole. Cento anni fa era diverso, dovevi dipendere altre persone. Nessuno aveva la TV, o i CD, o i DVD, o i video, o la macchina per farsi il caffè espresso in casa. A dire la verità non avevano niente per divertirsi. Oggi invece puoi crearti da solo una piccola isola paradiso. Con gli accessori giusti e, cosa ben più importante, con l'atteggiamento giusto, puoi essere assolato, tropicale, una calamita per le giovani turiste svedesi. E a me piace pensare che io potrei proprio essere un'isola del genere, mi piace pensare di essere molto fico. Mi piace pensare di essere Ibiza! (Will)

Ci sono persone che nella vita si divertono, io cominciavo a rendermi conto di non essere una di loro. Io non m'inserivo proprio: non mi ero inserito nella vecchia scuola, e decisamente non m'inserivo nella nuova. Sentivo dire che certi ragazzi avevano i genitori che gl'insegnavano a casa, ma mia mamma non poteva, a meno che non l'avessi pagata, perché eravamo solo lei e io e lei andava a lavorare. Guadagnava 400 sterline la settimana, dove la rimediavo una cifra del genere? Se fossi stato un ragazzo prodigio tipo quello del Sesto Senso avrei potuto pagarla, ma se per farlo devi saper recitare, lascia perdere. Io ero una schiappa a recitare, perché odiavo stare davanti alla gente, quindi in poche parole dovevo andare a scuola. (Marcus)

Frasi[modifica]

  • La cosa triste è che, come ogni buon isolano, di tanto in tanto dovevo fare un salto sulla terraferma... (Will)
  • [Dopo la proposta di fare da padrino alla figlia dei suoi amici]
    Spero scherziate! Io sarei un pessimo padrino per Elisabeth. Sapete come sono io, al battesimo la farei cadere, mi scorderei tutti i suoi compleanni fino al diciottesimo, in cui la porterei fuori, la farei ubriacare e probabilmente, diciamolo, me la scoperei. (Will)
  • Io sono un vero superficiale! (Will)
  • Mamme single! Ma perché nessuno me ne aveva mai parlato? Sesso estremo, tante carezzine per l'ego e separazioni senza sensi di colpa! Ce ne saranno migliaia in giro che aspettano solo un bravo ragazzo con cui andare a letto e con cui rompere. Favolose, sexy, splendide mamme single! (Will)
  • Andava di merda a casa e andava di merda a scuola. (Marcus)
  • Il mio [marito] si faceva la segretaria: che cliché banale. (Membro del "Genitori Single Soli Insieme")
  • [Dopo aver ascoltato alcune delle madri appartenenti al circolo "Genitori Single Soli Insieme"]
    Sapete che vi dico?! Gli uomini sono dei bastardi. Dopo meno di 10 minuti volevo prendere un coltello da cucina e tagliarmi l'uccello! (Will)
  • [Dopo il primo incontro con i "Genitori Single Soli Insieme"]
    Per la fine della serata avevo un appuntamento con Susie. Il problema era che avevo anche un figlio immaginario di due anni... (Will)
  • Il giorno dell'anatra morta è cominciato tutto. Quel tipo, Will, ci aveva seguiti dentro casa e io non gli avevo detto di no. Dopo ho realizzato che non avevo motivo per essere nervoso in quel momento, perché in quel momento non sapevo di avere un motivo per essere nervoso. Ma poi ho messo la chiave nella serratura, ho apero la porta ed è cominciata una nuova fase della mia vita. Bum. [Vede la madre accasciata sul divano] (Marcus)
  • [Dietro all'ambulanza che trasporta la madre di marcus] È stata una cosa orribile... Orribile. Ma la corsa dietro l'ambulanza è stata fichissima! (Will)
  • Il fatto è che la vita di una persona è come uno show televisivo. Io ero la stella del Will Show e il Will Show non era un dramma di gruppo. C'erano degli ospiti che andavano e venivano, ma ero io il protagonista, tutto si riduceva a me, a me soltanto. Se la madre di Marcus non riusciva a mandare avanti il suo show, se i suoi indici d'ascolto crollavano, era una cosa triste, ma era un problema suo. (Will)
  • All'improvviso ho realizzato che due persone non bastano, ci vuole un appoggio. Se si è soltanto in due e uno perde la testa, rimane da solo. Due non è un buon numero... (Marcus)
  • La cosa importante nella vita da isola è pianificare le proprie attività e trovo che la chiave sia dividere la giornata in unità di tempo della durata di non più di trenta minuti: le ore intere possono intimorire un po' e la maggior parte delle attività richiede circa mezz'ora. (Will)
  • [Mentre Fiona canta "Killing me softly" suonando il piano]
    Naturalmente sapevo che "Killing me softly" non poteva durare per sempre, che presto sarei stato a casa, sul mio letto. Lo sapevo, ma non riuscivo a crederci... (Will)
  • [Al centralino per Amnesty International, flirta con una ragazza per telefono]
    Aspetta aspetta, non sei fidanzata?! Ma è una violazione dei diritti umani! (Will)
  • Io non significavo niente, riguardo nessuna cosa e per nessuno. E sapevo che questo mi garantiva una vita lunga e senza depressione. (Will)
  • [Portando Marcus a comprare un nuovo paio di scarpe]
    Non posso farti dientare invisibile, ma posso farti confondere tra la folla. (Will)
  • [Dopo aver comprato a Marcus un nuovo paio di scarpe]
    Aveva reso temporaneamente felice un ragazzo infelice e io non ci guadagnavo niente... Non mi volevo nemmeno scopare sua madre! (Will)
  • La maggior parte delle persone ha bisogno di qualcosa nella vita per tenersi a galla e tu non hai assolutamente niente. (Christine)
  • Certi uomini sono isole invece. Io sono un'isola del cazzo. Sono quella cazzo d'Ibiza. (Will)
  • Non voglio passare il Natale con miss. suicidio-cereali e prole. Ho sempre pensato che quello che fai a Natale rappresenti un po' la tua concezione della vita. Avrei passato il Natale come facevo di solito: guardando videocassette e facendomi di alcol e droghe. (Will)
  • [Parlando del rap]
    Lo fanno energumeni neri e sono quasi sempre belli e arrabbiati, ma certe volte vogliono solo fare sesso. (Marcus)
  • [Marcus le porge la mano] Non sono pronta al contatto fisico, come niente finisci a fare sesso. E allora dove andremmo a finire?! (Ellie)
  • La colpa in fondo era di Marcus. Una volta che hai aperto la porta a qualcuno, può entrare chiunque! (Will)
  • [A Rachel, di cui Will si è innamorato]
    Ah, sta tranquilla, tu gli piaci tanto, me l'ha detto! (Marcus)
  • Oh mio Dio, mi stavo trasformando in Marcus?! Tra poco mi avrebbe comprato lui le scarpe?! (Will)
  • Sono uno che è bravissimo a scegliere scarpe da ginnastica o CD, ok? Tutto qui. Non posso aiutarti con le cose serie, non posso aiutarti in niente che abbia importanza. (Will)
  • [Parlando di Will]
    Sei solo una persona stupida che ciondola in giro e compra cose. Non te ne importa di nessuno e a nessuno importa niente di te. (Marcus)
  • Tutto considerato avevo una vita molto piena, solo che la mia vita non aveva alcun senso. (Will)
  • [Ultima scena del film]
    Ogni uomo è un'isola, e rimango di questa opinione. Però, chiaramente, alcuni uomini fanno parte di un arcipelago di isole. E sotto l'oceano in effetti le isole sono collegate. (Will)
  • [Parlando di Will] Una volta volevo che sposasse mia madre, ma era quando lei era depressa e io ero disperato! (Marcus)

Dialoghi[modifica]

  • Susie: Tu cosa fai, Will?
    Will: Io?! Be'... Niente!
    Susie: Prima allora.
    Will: Che vuoi dire? Prima di non fare niente?
    Susy: Sì...
    Will: Be', non facevo niente.
    Susy: Allora tu non hai mai lavorato?!
    Will: Be', ho fatto qualcosetta ogni tanto, ma... No! Pazzesco vero?!
  • Will: E questo cos'è?
    Marcus: Il pane fatto in casa da mia madre.
    Will: Sembra molto buono!
    Marcus: No, non è buono, è roba sana...
  • Marcus: Ho trovato la lettera..Grazie.
    Fiona: O mio Dio, me l'ero dimenticata...
    Marcus: Come dimenticata?! Ti dimentichi una lettera d'addio?
    Fiona: Be', non pensavo di dovermene ricordare, no?
  • [Parlando della lettera di addio di Fiona]
    Fiona: Hai letto dove dico che ti vorrò bene per sempre?
    Marcus: È un po' difficile per te volermi bene da morta, no?
  • Christine: Lo sai come finirai? Finirai solo e senza figli.
    Will: Be', incrociamo le dita, sì!
  • [Parlando del figlio di Rachell]
    Marcus: Ha detto che mi farà a pezzettini e mi nasconderà sotto il parquet.
    Will: Davvero?!
    Marcus: No, però ne sarebbe capace.
  • [Will ha appena detto a Rachel di non essere il "padre naturale" di Marcus]
    Will: Parlami del tuo rapporto con Ali. È complicato come il mio con Marcus?
    Rachel: No, sono andata a letto con suo padre e 9 mesi dopo ho partorito!
  • [Will ha appena detto a Rachel di non essere il "padre naturale" di Marcus]
    Rachel: Ti ho visto e ho pensato "Dio che carino, se solo avesse un figlio". Un adolescente complessato possibilmente. Poi ti sei presentato da me con Marcus e BINGO, ho creato questo assurdo legame per via di qualche profondo bisogno psicologico dentro di me.
    Will: Be', non dovresti essere tanto critica con te stessa, poteva capitare a chiunque!
  • Fiona: Will, tu lo sai che non sono per niente attratta da te, vero?
    Will: Ma di che parli? Certo che no! Ma che sei matta?!
  • [Prima del concerto]
    Marcus: Che ci fai qui ?
    Will: Be', ho sentito che ti stavi per suicidare socialmente e ho pensato di passare, sai com'è...
    Marcus: Il mio accompagnatore se n'è andato.
    Will: Ah, benissimo, allora non cantare!
    Marcus: Non posso ritirarmi!
    Will: Ma si che puoi! Basta dire che per "esigenze artistiche" non lavori più con lui, aveva un problema di droga! È facile!

Note[modifica]

  1. La frase in questione è di John Donne.

Altri progetti[modifica]