Anastas Ivanovič Mikojan

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Anastas Mikojan nel 1945

Anastas Ivanovič Mikojan (1895 – 1978), politico sovietico.

Citazioni di Anastas Mikojan[modifica]

  • Si sfrutta la paura del popolo per il cosiddetto pericolo comunista, come si fa con i bambini quando si parla loro di streghe e di spiriti maligni.[1]
  • Quello che ci divide è la scarsa conoscenza reciproca: sono necessari, tra russi ed occidentali, contatti ed ancora contatti diretti, dai livelli inferiori a quelli più alti. La via d'intesa c'è ed è facile seguirla con buona volontà.[2]
  • I miei insegnanti tentarono di persuadermi che era necessario credere in Dio, ma non vi riuscirono. Successivamente lessi Marx e mi reso conto quanto egli fosse intelligente.[3]
  • Noi non abbiamo molto denaro in soprappiù, ma quando e necessario, siamo disposti ad aiutare i paesi sottosviluppati, perché non hanno colpa della loro situazione.[4]
  • Il comunismo riconosce la sovranità nazionale di ogni paese ed è per il rispetto reciproco tra i popoli.[5]
  • Il capitalismo ha avuto un ruolo positivo nello sviluppo della produzione, ma la distribuzione dei frutti del lavoro col capitalismo è basata sulla proprietà privata: pochi ricevono troppo, mentre la gran maggioranza riceve pocchissimo.[5]
  • Come nella natura le nuvole possono oscurare a lungo il sole, così le attuali difficoltà nelle relazioni fra i due grandi paesi uniti da una comunità di intenti e di interessi non possono annullare la loro amicizia e fratellanza che si sono foggiate nella lotta comune.[6]
  • L'Unione Sovietica si considera un paese afro-asiatico poiché otto delle repubbliche che ne fanno parte sono asiatiche.[7]

Citazioni su Anastas Mikojan[modifica]

  • È stato il miglior uomo d'affari che l'Urss abbia avuto, il più abile imprenditore socialista. Se fosse emigrato in America, dicono, sarebbe diventato miliardario. (Enzo Biagi)
  • Era un astuto negoziatore e sapeva destreggiarsi tra i sospetti, le congiure e le denunce che comportava il «culto della personalità». Qualcuno lo considerava un liberale, ma non capeggiò mai gruppi, non volle primeggiare. [...]
    Anastas Ivanovič Mikojan è il solo compagno del tempo di Lenin, tra 26 commissari del popolo, che se ne è andato con cerimonie, medaglie e una adeguata pensione. «Il grande sopravvissuto» come lo chiamavano, il figlio del falegname di Sanain ha saputo sempre misurare la forza dell'onda; era intelligente, equilibrato, furbo. (Enzo Biagi)
  • Ho sempre avuto una grande stima per Anastas Ivanovic Mikoyan. Tutti abbiamo i nostri difetti e Anastas Ivanovic certamente ha i suoi, ma è un compagno onesto, intelligente e capace che ha dato un notevole contributo al partito e alla nazione. (Nikita Sergeevič Chruščёv)
  • Lo rispettavamo tutti molto, e lo rispetto ancora, nonostante riconosca le sue grandi responsabilità e consideri spesso «senza principi» il suo comportamento. Credo che sia stato costretto a commettere azioni senza principi. Ognuno di noi ha qualche cosa di cui vergognarsi e lui ne aveva parecchie, ma le circostanze erano tali che non poteva cambiar nulla. (Sergo Anastasi Mikojan)

Note[modifica]

Voci correlate[modifica]

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