Ergo Proxy

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Ergo Proxy

Serie TV anime

Immagine Ergo-Proxy-Logo.png.
Titolo originale

Ergo Proxy

Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anno

2006

Genere fantascienza
Stagioni 1
Episodi 23
Regia Shukō Murase
Sceneggiatura Dai Satō
Rete televisiva WOWOW
Doppiatori italiani

Ergo Proxy, serie televisiva anime diretta da Shukō Murase e sceneggiata da Dai Satō, trasposto anche in manga con disegni di Yumiko Harao.

Citazioni dalla serie[modifica]

Incipit[modifica]

Caro m'è 'l sonno, e più l'esser di sasso
mentre che 'l danno, e la vergogna dura:
Non veder, non sentir, m'è gran ventura.
Però non mi destar, deh! parla basso
.[1]

Meditatio I, Il battito del risveglio / awakening[modifica]

  • In quel momento tutto si è fatto chiaro, tutto il male che il Creatore ha ordito... noi non possiamo fare nulla per opporci, però... Però, dobbiamo assolutamente punirli. Il battito del risveglio, lo senti? (Proxy One, voce fuori campo)
  • Cari concittadini, rinunciate alle cose materiali, anche se necessarie, cercate di farne a meno e abbandonate quante più cose potete[2]. (altoparlanti di Rom-Do)
  • La città di Rom-Do. Senza alcuna ombra di dubbio questo posto è per noi l'ultimo paradiso, una culla costruita in seguito al peggioramento delle condizioni ambientali sul pianeta. Al suo interno, la vita scorre uguale anche oggi... Un paradiso davvero noioso! (Re-L Mayer)
  • Re-L: Non devi fare troppo affidamento sull'entourage. L'entourage alla fine non è che un Autoreiv, se vuoi diventare un concittadino dovrai sforzarti e relazionarti di più con gli uomini.
    Vincent: Ispettrice Re-L...
    Re-L: È dal colloquio che non ci si vede... [si volta verso Iggy]
    Iggy: [suggerendole] Vincent Law.
    Re-L: Vincent.
  • Si dice che gli Autoreiv infettati da questo virus chiamato Cogito sfuggano al controllo umano e che in loro si risvegli l'io. Nella città di Rom-Do il sistema è tutto, è ciò che ci permette di vivere! La preghiera di questi Autoreiv pronti a sfidare la morte... è un elemento del tutto inutile. (Re-L Mayer)
  • Quello là è il volto di un concittadino, il volto che questa città desidera... un volto insignificante! Ma forse proprio io, che guardo gli altri dall'alto verso il basso, sono l'elemento inutile. (Re-L Mayer)

Meditatio II, Confessione di un concittadino / confession[modifica]

  • Re-L: È un complotto! Quelli del Dipartiimento della Sicurezza devono aver cancellato i dati scomodi! È un atto di tradimento ai danni dei dipartimenti dell'informazione e Amministrativo!
    Autoreiv: Resoconto segnali vitali: la frequenza cardiaca è in aumento.
    Re-L: Pensa agli affari tuoi!
    [...]
    Iggy: Re-L, calmati, il tuo battito cardiaco-
    Re-L: Tu fatti gli affari tuoi, Iggy!
  • Raul: È stata semplicemente assalita da un maniaco. Non era nelle sue facoltà mentali al momento dell'aggressione, e non è riuscita a distinguere tra realtà e sogno.
    [...]
    Autoreiv: Accade spesso agli esseri umani.
  • Il Dipartimento di Sicurezza fuori controllo, il silenzio del Dipartimento dell'Informazione, la manomissione di Iggy... tutto è collegato ai mostri. I punti stanno formando una linea, e una verità nascosta verrà a galla. È così, vero nonno? (Re-L Mayer)
  • Saggi che vanno stancandosi, indizi che si incrociano, un immigrato disperso che non risponde alle chiamate... quando l'inseguimento volgerà al termine le porte dell'Eden si spalancheranno. (Re-L Mayer, prologo al 3° episodio)

Meditatio III, Salto nel vuoto / mazecity[modifica]

  • Che tristezza. Che tristezza infinita. Di nuovo... quel sogno. Sto forse... piangendo? (Vincent Law)
  • Vincent: Ma tu sei... se non mi sbaglio ti chiami Pino!
    Pino: Pino? [...] Ehi, senti, ma Pino è Pino? Significa che Pino si chiama Pino? Senti, in effetti Pino-
  • [dialogo al telefono]
    Re-L: Vuoi uscire dalla paratia stagna!?
    Vincent: Non ne posso più, tanto io ormai... se devono uccidermi tanto vale andare fuori.
    Re-L: La fuori ti aspetta solo la morte!
    Vincent: Tanto pare che non riuscirò a diventare un concittadino.
    Re-L: Vincent!
    Vincent: Sono felice di aver sentito un'ultima volta la tua voce.
    Re-L: Stò venendo alla paratia stagna, aspettami lì! Vincent! Vincent! [si accorge che ha riattaccato] Merda!
  • Lacan: In ogni caso non si può negare che Rom-Do abbia iniziato a vacillare.
    Berkeley: Bisogna trovare al più presto una soluzione con cui risolvere questa situazione, altrimenti...
    Derrida: La raison d'être verrà meno, questo è l'unico elemento d'instabilità!
  • Per diventare un concittadino ho sempre ucciso me stesso; e ho cercato di essere quello che non ero. Mi sono sforzato con tutto il mio essere, sempre, in ogni momento e in ogni luogo... e questo è il risultato che ho ottenuto? Sono un completo fallimento. Mettere in dubbio il sistema è male. Obbedire totalmente: queste sono le condizioni per diventare un concittadino [...] ma io ormai non ho più alcuna possibilità. Fino alla fine. È finita, è tutto finito! (Vincent Law)

Meditatio IV, Visione futura, l'Ade futuro / futu-risk[modifica]

  • È tutto così innaturale. Un uomo che viveva in una stanza così vuota... Vincent Law, quali pensieri affollavano la tua mente? Cos'è che hai cercato a costo di sfidare la morte? (Re-L Mayer)
  • Le varie cose che erano lì, non erano ne città, ne chiese, ne fiumi, ne colore, ne ombra. [...] Carta d'identità da immigrato, dopotutto sempre inadeguato. [...] Senza muovermi assolutamente sentivo penetrarmi dolcemente in corpo un grande ritmo indescrivibile. L'azzurro del cielo. La melanconia di questo momento. [...] Era un sogno. [...] Nella mia mente non so cosa sia successo e non ho parole per esprimerlo, ma [...] quello è stato il momento, l'attimo ineffabile in cui senti che in te qualcosa si è sopito e qualcos'altro si è desdato. Nel mondo che da lui aveva avuto origine gli uomini potevano diventare qualunque cosa, sono le parole di Joë Bousquet. (Hoody)
  • Hoody: Sono certo che la città conservi ancora la sua bellezza.
    Vincent: Quella città è tutta una sporca menzogna!
    Hoody: La bugia finché non la scopri come tale è verità. Scoprire la verità che si cela nella bugia forse è giusto ma non è detto che ciò ti dia la felicità.
    Pino: [cantilenando] La bugia dà la felicità! La bugia dà la felicità!
  • Ho visto un sacco di cose, ho fatto tante, tantissime domande, so un sacco di cose! Pazzesco, vero Vince? (Pino)
  • Loro sono demoni partoriti dalla Terra impazzita. (Hoody parlando dei proxy)
  • Kristeva: Curioso. Mi riferisco al tono così emotivo delle sue parole.
    Raul: In effetti me ne sorprendo anch'io. Sembra quasi che io sia affetto dal Cogito.
    Kristeva: È una battuta che non trovo affatto divertente.
  • Qualcuno sussurra. Quando riesci a vedere l'invisibile non sei più la stessa di prima, ma va bene ugualmente se quella sono sempre io. (Re-L Mayer, prologo al 5° episodio)

Meditatio V, Richiamo in patria / TASOGARE[modifica]

  • Si dice che i proxy siano mostri o demoni, ma queste sono solo delle bugie: in verità i proxy sono solo dei maghi, degli abilissimi maghi che possono assumere qualunque sembianza, e oltretutto posseggono anche il potere dell'invisibilità... Possono anche penetrare all'interno degli esseri umani e controllarne l'anima... Possono scagliare dei fulmini e bruciare la terra in un solo istante! Una volta hanno addirittura attirato un pianeta che sputava fuoco! (Hoody parlando dei proxy)
  • Re-L: Vincent, andiamo!
    Vincent: Ma... ma... non potresti portare anche tutti gli altri con noi? No- non posso andarmene via di qui da solo. Non posso...
    Re-L: Una volta tornati a Rom-Do ti dimenticherai subito di loro. Di questa Comune, di tutto quanto. Ti basterà tornare alla vita di prima.
    Vincent: Credi veramente che potrà tornare tutto come prima?
    Re-L: Sta' tranquillo, ti prometto che io garantirò la tua innocenza Vincent.
    Vincent: Ma non è quello! Ora... ora che sono venuto a conoscenza del fatto che qua fuori c'è un mondo... non potrei diventare un concittadino. Se tornassi a Rom-Do-
    Re-L: Non c'è altro posto in cui tornare all'infuori di Rom-Do. Dove altro puoi andare? In questa discarica di rifiuti? Non farmi ridere!
    Vincent: Hai ragione, dove altro pensa di andare uno nelle mie condizioni? Ne qui, ne tanto meno a Rom-Do piuttosto dovrei tornare nel luogo dove sono nato.
    Re-L: In quel Dome perduto? Sei impazzito!?

Meditatio VI, Ritorno a casa / domecoming[modifica]

  • Pino: Senti Hoody, sai dov'è Timothy? Continuo a cercarlo ma non lo trovo da nessuna parte.
    Hoody: Timothy non c'è più. È morto non ti ricordi?
    Pino: Si, questo lo so. Ma mi chiedevo se ci fosse un altro Timothy.
    Hoody: Pino... devi sapere, Pino che quando un essere umano muore non possiamo rivederlo mai più.
    Pino: No! Dici sul serio?
    Hoody: Si, è proprio così.
    Pino: Ah. È così. Avrei voluto giocare di più con lui...
    Hoody: Ti senti triste Pino?
    Pino: Sentirmi triste?
    Hoody: Si. Quella cosa che senti qui, dentro di te, quella cosa, Pino, si chiama tristezza.
    Pino: Tristezza...
  • Non sono così ingenuo da mostrare una carta che non mi è stata richiesta. (Daedalus Yumeno)
  • Ora Pino... è triste. (Pino)
  • I giorni in cui la felicità era sorretta dall'ignoranza sono giunti alla fine. Una forza invisibile si pone davanti al mio cammino... e poi... (Re-L Mayer, prologo al 7° episodio)

Meditatio VII, re-l124c41+[modifica]

  • Dopo aver perso tutto quello che avevo mi restano solo dubbi e un unica scelta. Forse andando in quella che si può definire la mia terra natia, Mosk, potrò capire qualcosa. Così è iniziato il viaggio e sono trascorsi diversi giorni. Ad essere indeboliti non sono solo i corpi. Il cielo di nubi continua all'infinito, la terra ghiacciata continua all'infinito. Un panorama che ti fa ghiacciare fin dentro l'anima continua ad inseguirci. (Vincent Law)
  • Noi siamo individui ma al tempo stesso siamo anche un'entità! (Derrida)
  • Una volta scoperta la verità non si può più fuggire. (Re-L Mayer)
  • Daedalus: Io penso che l'esistenza del proxy rappresentasse per la città di Rom-Do un qualcosa che si potrebbe definire come una forza vitale.
    Re-L: Quindi, non è un mostro... è qualcos'altro.
    Daedalus: Si. In effetti è più una sorta di divinità, si può definire come... la chiave che ci permette di sopravvivere in questo mondo devastato.
  • Un'esistenza chiave che permette a noi uomini di vivere, ecco cos'è il proxy. (Re-L Mayer)
  • Re-L: [parlando del proxy] Non so perché io sia così attratta da questa cosa.
    Daedalus: È stato un incontro intenso?
    Re-L: Non credo che sia solo quello. In quel momento qualcosa è cambiato in me. La mia vita finora non ha avuto bisogno ne di domande ne di risposte, mi bastava fare ciò che mi veniva ordinato. Forse sono ancora in tempo a tornare indietro ma...
    Daedalus: Ma?
    Re-L: L'ho visto con i miei occhi. E poi, ho scoperto dell'esistenza di un altro mondo là fuori: io non posso e non voglio distogliere lo sguardo da tutto ciò che ho scoperto.
  • Completamente solo, a chi è rimasto in vita non resta che il tempo per ricordare. Anche se cerco in tutti i modi di dimenticare, una memoria che non riesco ad evocare persiste nella mia testa; ma cos'è? Cosa c'è dentro di me? Anche se lo scoprissi... cosa me ne farei? Cosa me ne farei ora che sono rimasto solo? [pensando a Re-L] Probabilmente non la rivedrò più... per questo dovrei dimenticare e invece... non riesco a dimenticare quel viso. (Vincent Law)
  • Cose belle, cose che vengono, cose che si muovono, cose tristi, cose felici, cose da sole, cose in coppia, cose che brillano. (Pino, prologo all'8° episodio)

Meditatio VIII, Raggio di luce / shining sign[modifica]

  • L'incertezza di quella luce era simile all'obbiettivo del mio viaggio, che puntava verso la mia terra natia. Quel qualcosa che io stò cercando sarà a Mosk? E cosa sarà mai quel qualcosa? (Vincent Law)
  • Pino: Ma per quale ragione state combattendo contro gli Autoreiv signore?
    Patecatl: Vuoi sapere il motivo? Sul campo di battaglia un dubbio del genere può rivelarsi fatale.
  • Noi uomini non abbiamo altra scelta che vincere. (Comandante Patecatl)
  • Non so perché ma ho la sensazione che le distanze con questo Autoreiv dotato di un cuore si siano accorciate. Una sensazione che non avevo colto viaggiando da solo; forse volevo solo incontrare qualcuno e invece... (Vincent Law)
  • Che io sia il dio della morte? Quando io sono presente scorre sempre il sangue. Tutti muoiono. (Vincent Law)
  • A poco a poco si vede, a poco a poco si sente, a poco a poco si fa forte. Dappertutto. E al termine dello spasimo, alla fine, il padrone arriva insieme alla luce della Luna che emerge nelle tenebre. Lentamente... arriva. A poco a poco, a poco a poco, a poco a poco, a poco a poco, a poco a poco, a poco a poco, a poco a poco, a poco a poco, a poco a poco... [...] posso sentire il battito dell'inizio. Insieme alla luce della Luna che emerge dalle tenebre ci concede il tempo assoluto. Il battito dell'inizio... al termine dello spasimo... alla fine il padrone arriva, alla luce della Luna [...] Senex, l'Emissario della Luna. [...] Il battito della battaglia risuona, è una melodia ridondante, una melodia che annuncia la nascita di un mondo nuovo. Il padrone arriva, insieme alla luce della Luna che emerge dalle tenebre. Che bellezza... [...] dopo la battaglia concederà al nostro mondo nient'altro che la morte assoluta. (Mayahuel)

Meditatio IX, Schegge di bagliore / angel's share[modifica]

  • Benvenuto qui nel luogo dove sorge il sole. (Kazkis Hauer a Vincent Law)
  • In guerra ci sono sempre vincitori e vinti, è una questione di vita o di morte, e non c'è mai stata guerra che sia iniziata senza che lo si sapesse. (Kazkis Hauer)
  • Kazkis: La guerra non ha alcun senso, la distruzione invece ha un suo senso. [...] Perché sei così fissato con Halos? Loro dovevano essere purificati.
    Vincent: Per questo combattevano?
    Kazkis: Figuriamoci. Durante il mio lungo sonno coloro che erano rimasti hanno cercato di dare un significato alla triste verità di essere stati abbandonati. Non l'hanno trovato. Ma hanno iniziato a considerare il distruggersi a vicenda la loro ragione di vita e alla fine il mondo è precipitato nel chaos e le loro deboli coscienze hanno perso perfino il significato della morte, il solo pensiero che le loro identità esistessero era diventato irritante. Miserabili creature [beve un bicchiere di vino] No, forse siamo noi che dovremmo invocare perdono. Sia io che tu. [...] Non essere in grado di fare nulla, subendo le ingiurie del mio altro io senza trovar pace neppure nel sonno, scandendo il tempo senza alcuno scopo, eppure continuare a vivere, e quindi a soffrire. Io ho assaporato la tua stessa sofferenza [...] credo che riuscirò ad amarti, così come un tempo ho amato Senex.
  • Se la mia amata Asura è il Sole, Halos è la Luna. (Kazkis Hauer)
  • Quindi è a Monad, è proprio a lei che hai consegnato tutti i tuoi ricordi. Qualcuno può sopravvivere dopo aver assorbito così tante informazioni? Pur sapendo questo lei ha accettato. Lei ti amava. Però nel mostrarti il suo amore inesorabilmente Monad ti ha perso. No, non è solo Monad ad averti perso; tu stesso hai perso il tuo io. Cancellare i ricordi scolpiti in sé nel proprio corpo significa perdere il proprio io. (Kazkis Hauer a Vincent Law)
  • Novantasette conigli, novantotto conigli, novantanove conigli, cento conigli! Bene! Ora che ho contato fino a cento me ne vado lasciando Vince! [pausa] Mmmh... ancora cinquanta: centouno conigli, centodue conigli, centotre conigli... (Pino)
  • Tu che hai perso la tua missione e colei che ami perché ti ostini fino a questo punto? Perché non morire qui? (Kazkis Proxy)
  • Kazkis: [in punto di morte] te lo chiedo ancora una volta, tu sei l'Emissario di che cosa?
    Vincent: [piangendo] Il mio nome è Ergo Proxy. Io sono l'Emissario della Morte.
  • Chi vaga nelle tenebre è alla ricerca della luce ma quando vi giunge distoglie gli occhi perché ne è abbagliato. Ne prova perfino dolore; un dolore incolmabile. La stessa cosa vale per la verità, un giorno la luce della verità ti ustionerà gli occhi e conoscerai il buio eterno e quello sarà il giudizio, sarà il giudizio! (Kazkis Proxy)
  • Pino: Vince! Ma, sei ferito?
    Vincent: No, non è il mio sangue.
    Pino: Ah, è dell'altro te. Di quell'altro Vince che non è affatto Vince, vero? [lo abbraccia] bentornato.
    Vincent: Quindi tu... lo sapevi? [...] Tu non hai avuto paura... di me?
    Pino: Paura? Ma tu mi hai sempre aiutato Vince!
  • Anche se non si vede nulla qualcosa ha iniziato a muoversi nel momento in cui noi due abbiamo lasciato Rom-Do. (Vincent Law)
  • Si può vedere, si può dire, si può sentire. Non vedere, non dire e non sentire, questa è la ninna nanna degli adulti. Cosa? Ma dove sono io? Ehi, ehi! (Pino, prologo al 10° episodio)

Meditatio X, Esistenza / cytotropism[modifica]

  • Io ho accettato me stesso, e non vedo l'ora che arrivi il momento in cui non avrò più bisogno degli altri. (Raul Creed)
  • Da un'occhiata a questo incantevole mondo privo del superfluo. Noi tutti veniamo prodotti in quanto ingranaggi di questo paradiso e c'è concesso di esistere per portare a termine una ragione che ci è assegnata a priori. Ma lui, Daedalus Yumeno, ha perso in un colpo solo la sua raison d'être, il proxy e Re-L Mayer. In altre parole: un ingranaggio rotto. (Raul Creed)
  • Noi sappiamo troppo poco, dunque dobbiamo pensare. (Il Collettivo)
  • Raul: Il Reggente non risponde mai alle domande, si limita a porle. Perché?
    Kristeva: È una domanda a cui non so rispondere.
    Raul: Io invece ho una risposta: è il pianto di chi ha perso in un istante ciò che più amava. Il Reggente perché distoglie lo sguardo ogni volta? Perché? Perché? Questa realtà chiamata Rom-Do...
  • [Re-L sogna di dialogare con la se stessa bambina]
    Re-L bambina: Giochiamo per sempre?
    Re-L adulta: Impossibile.
    Re-L bambina: Perché? Questo posto è bello!
    Re-L adulta: Hai ragione, ma... c'è una persona che devo incontrare.
    Re-L bambina: Hai paura? In verità non lo vuoi incontrare. Anche ammesso che tu riesca a incontrarlo, forse starai solo impalata immobile in preda al terrore, forse non potrai più tornare indietro. Quello che tu stai cercando, forse è qualcosa di crudele, sei sicura di volerlo ugualmente?
    Re-L adulta: [ricordando Vincent] La verità è nelle sue mani.
    Re-L bambina: [consegna il ciondolo di Vincent alla Re-L adulta] Questa è una magia.
    [Re-L bambina soffia ed il sogno finisce]
  • Ai confini del mondo avvolto di bianco compare il passato che era stato abbandonato, colui che continua il suo viaggio ai confini dell'oblio vede alle spalle i due destini che si incrociano nuovamente. (Re-L Mayer, prologo al 11° episodio)

Meditatio XI, Nella bianca oscurità / anamnesis[modifica]

  • Sai, il futuro è come un libro chiuso. Gli uomini un tempo lo dicevano spesso ragazzo, e poi di tutto quello che succede nei libri chiusi non ne sa niente assolutamente nessuno. (J. J.)
  • Tutto quello che cerchi durante il viaggio della tua esistenza è innanzitutto sempre dentro di te, è così che vanno le cose, sai. (J. J.)
  • Non bisogna aver fretta. Come nella preparazione del thé, è il tempo di infusione a rendere più profondo l'aroma, non bisogna cercare quello che si desidera tutto in una volta. (J. J.)
  • Affinché possa esistere una così grande quantità di libri bisogna che gli esseri umani che li leggono diano vita a un qualcosa che possa definirsi società, ma perché questo accada è prima necessario che gli uomini dialoghino attraverso il linguaggio. È proprio come... proprio come la questione se è nato prima l'uovo o la gallina, il fatto che ciascuno necessiti dell'altro significa che non è possibile. Non è possibile affermare con certezza che i libri siano stati creati puramente ed esclusivamente per mano degli esseri umani, piuttosto mi viene da pensare che sia stata un'entità divina ad averli creati anche... anche se non è possibile. La teoria sull'origine del linguaggio di Rousseau. (J. J.)
  • [Proxy One, con l'aspetto di Ergo, appare in un allucinazione di Vincent]
    Vincent: Chi sei!?
    Proxy One: Non sono nessuno, se anche fossi qualcuno l'Uomo non potrebbe comprendere, e se anche lo facesse non potrebbe comunicarlo a chi lo circonda.È così, lo dovresti sapere, no?
    Vincent: Dev'essere un sogno!
    Proxy One: Non può essere un sogno, Vincent Law. Osservato dagli altri io sono parte del mondo, ma dal mio punto di vista che guardo il mondo, io non ci sono. Io sono colui che guarda il mondo e allo stesso tempo io sono il punto di vista che crea il mondo stesso. Io non posso appartenere a questo mondo, questa è una verità di principio. [...] Io non appartengo al mondo, questo è il limite del mondo ed è la linea di demarcazione tra il mio Io e il mondo. [...] Non è vero, non è "penso, dunque sono". [...] Si. La risposta è "penso, dunque sei"... ma probabilmente non te lo ricordi.
    Vincent: Aspetta, allora devi dirmelo! Dimmi, che cos'è quel mostro? Cos'è il proxy!?
    Proxy One: [...] Sei tu. [...] Sei proprio tu, Vincent. [...] È quello che sei [...] Cerca di ricordare, Ergo Proxy!
    Vincent: No! Io, io sono Vincent Law!
    [...]
    Kazkis: Sei davvero uno stolto ragazzo mio. Non solo hai perso la memoria, ma anche gli occhi per vedere la verità.
    Vincent Law: Memoria? No, io ho ancora i miei ricordi.
    Proxy One nei panni di Kazkis: E allora dimmi, chi sei tu? Perché non provi a dirmi chi sei veramente? ha, ha, ha!
    Vincent: Io, io dopo essere immigrato a Rom-Do ho lavorato come impiegato al centro di smaltimento Autoreiv.
    Proxy One: E prima di questo?
    Vincent: Ho cercato lavoro al distretto immigrati temporaneo FG e li ho incontrato, per la prima volta... Re-L.
    Proxy One: E prima?
    Vincent: Prima di immigrare a Rom-Do vivevo a Mosk, la città è andata distrutta in seguito ad un incidente misterioso, era uno scenario orribile.
    Proxy One: E prima di questo?
    Vincent: Stavo a Mosk.
    Proxy One: Che cosa ci facevi li?
    Vincent: Ci sto pensando, aspetta. Io non riesco a ricordare.
    Proxy One: Questo ti accade perché c'è una parte di te che si rifiuta di ricordare. Su prova a rispondere alla mia domanda, finché non sei tu a trovare la risposta se anche te la dessi io, in ogni caso non riusciresti a capire, Vincent.
    Vincent: Perché?
    Proxy One: Te l'ho detto: perché io sono te, Vincent Law! Guarda!
    [...]
    J. J.: Spesso è proprio nelle parole che hanno un significato opposto che si manifesta il mistero del mondo. In ogni epoca della storia la parola "bios" significa al tempo stesso "arco" e "vita", arco e vita... apparentemente sembra che queste cose non abbiano nulla in comune, ma entrambe conducono direttamente alla morte. Sai, gli uomini di un tempo erano davvero saggi, credimi ragazzo. "Anamnesis", questa parola significa al tempo stesso sia "memoria" sia "reminiscenza".
    Proxy One: Reminiscenza della memoria. Vincent Law, chi sei, di cosa hai paura, cos'hai cancellato, in questo posto? A volte c'è distruzione e sulle stelle avvengono disastri, il cielo è andato perduto e i mari sono ghiacciati. Tutti gli elementi della natura hanno interrotto il loro ciclo vitale affinché tutti gli esseri umani potessero esistere su un pianeta, colui che è padrone del verbo e che ha continuato a narrare queste gesta ha ormai già lasciato questo palco e sul sistema è già calato il sipario. Tuttavia non si può sfuggire al fatto che anche questo mondo, ormai andato in rovina, rappresenta solamente un ciclo. Perché, tu sei vivo e ancora esisti? Se coloro che sono nati, non continuassero ad esistere, non ci sarebbe nessuno che potrebbe riconoscere il mondo in quanto tale e quindi questo mondo non potrebbe nemmeno esistere. Ad esempio, come una pila di libri accatastati in rovina senza qualcuno che li possa leggere. [...] E il mondo per sopravvivere alla sua completa distruzione si è lanciato in una nuova fase, un salto evolutivo, ascolta [solleva Vincent di peso e gli mette la mano sul petto] lo senti il battito dell'inizio?
    J. J.: [...] Il battito, esso è proprio la durata della vita. Tutti gli esseri viventi sono provvisti di un cuore proporzionato alle loro dimensioni fisiche, la frequenza è a sua volta proporzionata alla grandezza del cuore e determina il tempo e la durata della vita, si perché questa è la legge della natura e le guerre tra coloro che non vogliono sottostare a questa legge sono tutte superflue.
    Proxy One: Sei solo un vecchio noioso.
    J. J.: Ancora tu, interferire fino al nucleo più profondo dell'Io, ti sembra il modo di comportarti con il Guardiano dei Ricordi?
    Proxy One: Un Guardiano dei Ricordi che rigetta tutto è del tutto insignificante su, [a Vincent] cerca di ricordare! [...] Lo capisci, il mio battito l'abbiamo cambiato noi con le nostre stesse mani, ricorda, prova a sentirlo portando le mani al petto, il nostro battito, il tuo e il mio. Esso è portatore della verità e la prova che noi siamo il mondo stesso. Piegati al tuo istinto, la risposta è già qui davanti ai tuoi occhi, lo senti il battito? Il battito che rimbomba nella bianca oscurità! Il rumore bianco che rimbomba nella bianca oscurità è il ritmo che dimostra che noi siamo vivi, un battito che non non svanirà mai da questo palcoscenico. [...] Se anche le parole che dobbiamo pronunciare fossero interrotte prima o poi diventeranno le parti di congiunzione necessarie per collegarci con qualcuno. [...] Per mantenere il sistema chiamato vita, per tenere legato il sistema chiamato mondo, qualcuno al di fuori di noi ci ha creato, un tocco divino, una mano suprema. [...] È proprio per questo che nel tuo petto risuona il medesimo ritmo, è questo ritmo primordiale, il battito del risveglio. Lo senti? Lo senti il battito, vero? [...] Io sono te Vincent Law, e tu... sei me!
    Vincent: Non è vero! Io sono Vincent Law!
    Proxy One: Apri gli occhi! Guarda! Io sono te!
    Vincent: Nooooo! Re-L... io... ma com'è possibile? Io... io non ricordo nulla eppure... ho capito... io sono Ergo Proxy.
  • Proxy One: Ricordatelo, tu sei solo fermo, immobile di fronte alla porta d'ingresso della verità che hai perso e che devi conoscere.
  • J. J.: È necessario saper accettare altrimenti si finisce per vagare in un mondo di tenebre perdendo di vista le cose importanti.
    Vincent: L'ho già accettato da molto tempo.
    J. J.: Questo è lodevole! Ma si può sapere cosa hai accettato, viaggiatore?
    Vincent: Io mi sono semplicemente perso! È tutto quà!
    J. J.: [applaudendo] Ben fatto, allora è giunto il momento di indicarti la strada Vincent Law. No, Ergo Proxy.

Meditatio XII, Se tu sorridi / hideout[modifica]

  • Re-L: Tu che vuoi?
    Pino: Io non posso mangiare ma quando vedo qualcuno che mangia... mi viene un po' di invidia, non posso farci niente.
    Re-L: Così non riesco a mangiare, vatti a fare un giro adesso. [Pino fa la linguaccia e se ne va]
  • Re-L: Ma è così. Nel caos del mondo esterno che ho visto con i miei stessi occhi, il fatto che solo Romdo sia governata dalla logica è del tutto innaturale. No, anche Romdo sta per crollare: la fuga e la morte del Proxy che era in letargo, la diffusione del Virus Cogito, il tentato omicidio nei miei confronti, io, che sono la nipote del Reggente.
  • Re-L: [credendo che Vincent sia addormentato] Vincent Law, credo che tu abbia a che fare con il proxy, per questo ti ho seguito fino a qui. Questo mio atteggiamento può anche significare che io provi un'attrazione nei tuoi confronti. Durante il viaggio ho pensato a te diverse volte... tu sei davvero un proxy Vincent Law? Anche se tu lo fossi non potrei mai-
    [Vincent la afferra e la corica sul letto sovrastandola]
    Vincent: Io ti amo.
    Re-L: Eh?
    Vincent: Io ti amo, sono innamorato di te Re-L. Un immigrato come me, no, anzi, un mostro come me... come posso anche solo pensare che- mi sono ripetuto che non ci saremmo più rivisti e ho cercato di rassegnarmi. Ci ho provato sai, ma io... non ci riesco, io ti amo!
    [Re-L per distrarlo dal fatto d'essere armata, lo bacia]
  • Iggy: Vuoi rubare la sua nave?
    Re-L: Mah, forse.
    Iggy: Desideri fino a tal punto stare con lui?
    Re-L: [sorridendo] Chissà... lui sembrerebbe volerlo. Mostra simpatia nei miei confronti.
  • Re-L: L'ho visto con i miei occhi Vincent, tu sei a tutti gli effetti un proxy e questa che ho tra le mani è l'unica arma capace di uccidere un proxy. Vincent... posso ucciderti premendo una sola volta il grilletto.
    Ergo: Uccidermi? Hai detto che vuoi uccidermi? Uccidere... me?
    Vincent: Smettila! [la coscienza di Vincent riprende il sopravvento] Re-l, vuoi uccidermi?
    Re-L: Si, ti ucciderò, ma non ora. Ora verrò con te! [...] Tutto quello che voglio è la verità, non la morte del proxy. Prima o poi ti ucciderò Vincent, premendo questo grilletto... allora, sei ancora in grado di dire che mi ami?
  • Il virus Cogito, una catena di anime tristi che hanno perso la loro ragion d'essere. Quando lui cessa di essere lui uno sparo rimbomba nel bosco del labirinto. (Re-L Mayer, prologo al 13° episodio)

Meditatio XIII, Punti morti concettuali / wrong way home[modifica]

  • Lei è la tua raison d'être. Senza di lei verrai liquidato. Questo è il patto tra un umano e il suo entourage. (Il Collettivo a Iggy)
  • Pur essendo tu stesso un proxy in realtà non sai nemmeno cosa sia, davvero ridicolo non trovi? (Re-L Mayer a Vincent Law)
  • Re-L: Pettinami i capelli, almeno questo lo saprai fare, no? [pausa] Ehi, tu, non mi hai sentito?
    Pino: Ma io adesso sto leggendo un libro!
  • Chiunque esso sia, un padrone è sempre un padrone. (Iggy)
  • Iggy: Mi hai fatto come volevi tu! Anche questo modo di parlare, lo hai impostato tu, secondo i tuoi gusti!
    Re-L: Maledetto! [...] Quindi alla fine, alla fine mi hai ingannato, non è così Iggy? [...] Perché io non posso tollerare un entourage che inganna il suo padrone e tu dovresti essere l'entourage che mi ha giurato fedeltà! Tu hai cessato di essere Iggy nel momento in cui hai ingannato me che sono il tuo padrone! Tu non sei Iggy!
    Iggy: Non dire stronzate Re-L Mayer! Di chi pensi che sia la colpa di tutto questo? Re-L la capricciosa, Re-L l'incapace, Re-L l'imperfetta... chi pensi sia in grado di gestire una donna come te all'infuori di me!? [...] Tu sei molto più inetta di quello che pensi, eppure hai fatto carriera ai vertici di Rom-Do, non ti sei neppure accorta di questo, ma di ci chi pensi che sia il merito? Chi è che ti ha sempre sostenuta? Tu così avventata e arrogante! Io, ecco chi. Tu dici di non potermi tollerare? Sono io che non tollero che tu non abbia bisogno di me!
  • Pino: Io lo capisco, sai, che questa qui è la tristezza.
    Re-L: [...] Forse ti senti triste per aver conosciuto la tristezza?
    Pino: [scuote il capo] Forse sono solo fortunata.
    Re-L: Perché pensi così?
    Pino: Non lo so.
  • "Specchio, specchio delle mie brame" la battuta della celebre favola ci invita alla fonte delle illusioni. La superficie increspata dalle onde riflette il viso di qualcuno che assomiglia a te. (Re-L Mayer, prologo al 14° episodio)

Meditatio XIV, Qualcuno che assomiglia a te / ophelia[modifica]

  • Quando ero piccola, pensavo che se io fossi morta il mondo sarebbe svanito... Che idea infantile, non potevo tollerare che il mondo potesse continuare ad esistere senza di me. (Re-L Mayer)
  • Io sono io, e non qualcun altro. Ricordo bene che questo, mi sembrava incredibile. La mia memoria non è affidabile ma sono certo... Di questo antico ricordo. (Vincent Law)
  • Pino: Che ne sarà di Re-L?
    Doppelgänger: Re-L non c'è più. Ora sarà tutto più facile.
    Pino: Ma ce n'è un'altra.
    Doppelgänger: Cosa stai dicendo?
    Pino: Anche di Vince ce n'è un altro, sai?
    Doppelgänger: Di Vince ce n'è uno solo: io. Quello che ha mangiato ciò che hai cucinato tu, il Vince che ti vuole bene.
    Pino: Quello che ha mangiato ciò che ho cucinato io è l'altro Vince. Ci sono due Vince e ci sono anche due Re-L, sai? Chissà perché di Pino ce n'è solo una.
  • Re-L: Mi hai salvato tu Autoreiv?
    Pino: Ero in pensiero, sai?
    Re-L: Le coordinate da qui, quali sono?
    Pino: Dunque... da Rom-Do sono un milione, due, uno, ottomila, set-
    Re-L: Ora basta così! Sei quella vera.
  • Non c'è mondo nell'universo che possa accettarci. Questo è lo scenario che ho sempre visto io: sempre da solo, senza nessuno con cui parlare... per questo non capisco: perché io sono io, e non qualcuno che la gente ama? Io... ho imparato a far finta di esser qualcun altro per essere amato, ma mi sono reso conto che non sono io quello che viene amato. Io non sono nessuno quindi nessuno mi ama. Per questo io ho cercato di sparire, ma noi anche se lo vogliamo non possiamo sparire. Così ho cercato di far sparire tutti gli altri e con loro, la mia presenza al loro interno ma non è servito a niente. Io, colui che volevo far sparire più di chiunque altro sono rimasto. Quel bagliore, con te posso sparire. Scompari insieme a me. Tu sei me, io sono diverso da te, noi siamo soli, tutti ci abbandonano.("Doppelgänger" Proxy)

Ci sono alcune cose che devo sapere. (Vincent Law) Cosa vuoi sapere?("Doppelgänger" Proxy) Voglio sapere chi sono ioVincent Law A parole diciamo così, ma abbiamo cercato di fermarci perché abbiamo paura di conoscere la verità ("Doppelgänger" Proxy) Non è vero (Vincent Law) Chi siamo noi veramente? Il vero e unico significato della nostra esistenza sarà svelato per la prima volta alla fine della nostra storia. ("Doppelgänger" Proxy)

  • Rimanere solo mi fa paura, non sapere chi sono mi fa paura e anche... saperlo mi terrorizza.

Quelli che vorrei al mio fianco, stando accanto a me finiranno per svanire. allora forse non è poi una brutta idea sparire in questo modo. (Vincent Law)

  • Quel Proxy. Cercava di farsi accettare saglia altri trasformandosi, in effetti anche per me era lo stesso. (Vincent Law)
  • Se io cambio dovrebbe cambiare anche il modo in cui io do senso alla mia vita. Per questo, io non potevo sparire. (Vincent Law)

Meditatio XV, WHO WANTS TO BE IN JEOPARDY![modifica]

  • [serie di indizi riferiti all'identità di Proxy One] Ama vestirsi di nero. Ha lo sguardo torvo. Sembra più giovane di quello che è. Sopporta bene il freddo però è timido con gli estranei ed è attratto da Vincent. Essere di poche parole è il suo punto di forza. Ha la lacrima piuttosto facile ma sembrerebbe un uomo a due facce. Eppure è lui il solo vincitore e sotto il cielo blu è nudo: chi è? (MCQ)
  • Migliaia di milioni di anni fa, dopo il Big Bang, ai margini della tranquilla Via Lattea, nacque un pianeta bizzarro, il suo nome è Terra. Poi nacquero i mari, i prodigiosi mari ricchi di strane alghe e di pesci. In seguito a misteriosi eventi, centinaia di milioni di anni fa sui continenti comparvero i dinosauri, era un mondo dove il più forte aveva la meglio sul più debole: divorare, essere divorato, fuggire... fino a quando giunse l'era dei mammiferi e comparvero i nostri antenati, pare che loro per catturare una preda abbiano casualmente impugnato un osso: quello fu l'attimo in cui nacque l'utensile, l'uomo è davvero straordinario! (Altoparlante dell'Incubo Quiz Show)

Meditatio XVI, Calma piatta / busy doing nothing[modifica]

  • Che pena! Possibile che non abbia altro modo per esprimere la sua virilità all'infuori di lasciare la tavoletta alzata!? (Re-L Mayer parlando di Vincent Law)
  • I viaggi sono spesso paragonati alle esistenze. [...] Di fronte a questa landa infinita noi siamo solo degli esseri effimeri e impotenti. (Re-L Mayer)
  • Re-L: Dimmi, cosa ne dici tu di questa situazione? Per caso hai pensato a una soluzione Vince?
    Vincent: Mi stai chiedendo se ho pensato a una soluzione? Finché non si alza il vento non possiamo andare da nessuna parte.
    Re-L: Quindi?
    Vincent: Quindi... Ecco...
    Re-L: Ecco, cosa?
    Vincent: No. Niente Re-L, niente...
    Re-L: Cosa significa niente, Vincent? Niente dopo averci riflettuto seriamente o perché non ti sei neppure sforzato di pensarci? Sulla base di quale autorità ti permetti di versare il condimento su del cibo comune senza dire niente!? Mi puoi spiegare perché dovrei adattarmi io ai tuoi gusti!?
    Vincent: Ecco...
    Re-L: Ascolta se hai qualche cosa da dire, dillo chiaramente! Non hai un briciolo di spirito d'iniziativa! Anche per questo viaggio, è tutto lasciato al caso! Sei consapevole di quale sia il tuo obbiettivo?
    Vincent: Ecco, tornando a Mosk di sicuro... scusa.
    Re-L: L'autocommiserazione non è una risposta.
    Vincent: Scusami, io...
    Re-L: Perché sei sempre così titubante Vincent? Smettila di fare quella faccia del tipo "che cos'ha da starnazzare?"... ho perduto l'appetito.
    Vincent: No. A mio parere se avremo pazienza prima o poi il vento-
    Re-L: Ma cosa dici tutt'a un tratto? Adesso stiamo parlando di te!
  • Stanchezza cronica. Diminuzione delle facoltà mentali. Saltano all'occhio solo i difetti. (Re-L Mayer)
  • Nei giorni in cui il freddo ti penetra nelle ossa anche se la mente è lucida il corpo fa fatica a risvegliarsi. (Re-L Mayer)
  • Può darsi che la soluzione sia molto più semplice del previsto. Pensare non serve a niente, ho provato a vederla così. E in più adesso, non so perché, ma un pochino... non so perché ma un pochino possò permettermi di sorridere. (Re-L Mayer)
  • La follia vaga in un paradiso abbandonato, ombre si contorcono in rovine dimenticate, i rispettivi sentimenti ora emettono fulmini. (Re-L Mayer, prologo al 17° episodio)

Meditatio XVII, Battaglia senza fine / terra incognita[modifica]

  • Vincent : "Il mio vero io" hai detto?

Re-L : È inutile che me lo chiedi dato che hai perso la memoria

Vincent : La memoria che io stesso ho ripudiato, significa che erano ricordi così atroci? Re-L se io non dovessi più essere in grado di essere me stesso voglio che tu mi uccida con le tue stesse mani, promettimelo.

Re-L: Sì, lo farò Vincent. L'ultimo proiettile lo conserverò per te. Ma prima bisogna arrivare a Mosk, andiamo.

  • Dedalus: Anche tu hai avuto la stessa reazione. Per qualche ragione tutto ciò ci disgusta.

Raul: Sì, sono come delle bare.

Dedalus: Siamo nati tutti in una sorta di bara e siamo dei cadaveri vincenti, suppongo.

Raul: Come ha reagito il Reggente?
Daedalus: Come al solito, occultando il problema e rimandandone la soluzione.

  • Raul : Sei così sereno Dottore. Nonostante la tua preziosa Re-L Mayer abbia abbandonato e tradito Rom-Do con quell'uomo

Dedalus : Il suo Io non mi tradirà mai, posso essere me stesso finché lei continuerà ad esistere.

Raul : Provo invidia.

Dedalus : Forse lo hai dimenticato Direttore, tutta questa storia ha avuto inizio solo per la tua stupidità. Vincent Law, l'uomo che Re-L stava inseguendo si è rivelato essere un Proxy. L'essere che i Delegati bramavano per Rom-Do, se non fosse stato messo alle strette, non avrebbe mai preso consapevolezza della sua forza e oggi ci sarebbe ancora quella farsa di pace fittizia. Non sarebbe cambiato nulla se il tuo rancore non ce l'avesse fatto prendere. Non sarebbe cambiato nulla e tutto sarebbe immutato.

  • Re-L: [riferita a Pino] Allora, la lasciamo qui? A parte il sensore di localizzazione è un'Autoreiv giocattolo inutile. Se la lasciamo qui non sarà una grossa perdita, anzi, se resta con noi potrebbe diventare un peso.
    Vincent: Ma come? Io non so essere così drastico dopo che abbiamo viaggiato insieme tutto questo tempo!
    Re-L: [sorride] Anche per me è lo stesso.
  • Raul : Stavo pensando al significato di Rom-Do mi chiedevo se noi, anziché essere cittadini, non siamo piuttosto prigionieri.

Derrida : Prigionieri?

Raul : Rom-Do. Questa città è stata costituita in attesa che le condizioni climatiche migliorassero. Noi non possiamo sopravvivere al di fuori di essa.

Berkeley : Ovviamente.

Lacan : Questa culla vi protegge dall'aria esterna contaminata.

Raul : ... e quindi noi siamo tutti prigionieri di questa città, di Rom-Do.

Derrida : Raul, ci chiedevamo di cosa volessi parlarci.

Berkeley : Sei venuto qui a raccontare queste sciocchezze?

Lacan : È sufficiente che tu adempia ai tuoi doveri in qualità di direttore del dipartimento di sicurezza.

Raul : Allora datemi almeno indicazioni su come proteggere la città di Rom-Do.

Derrida : Cosa stai divendo?

Raul : Il mondo esterno sta iniziando il suo ripristino. Eppure per noi cittadini questo è ancora solo un mondo di morte. Perché?

Derrida : È Dedalus che ti ha messo in testa queste idee?

Raul : Rispondetemi!

Hurssel : Non cercare di sapere tutto. Non pensare di poter fare tutto quanto.

Raul : Ma io l'ho saputo che noi siamo tutti esseri imperfetti e incompleti.

Lacan : Che stupidaggine.

Raul : Voi non avete mai avuto alcuna risposta. Allora io cosa ho fatto fin'ora?

Hurssel : Raul. Bada a quel che dici.

Raul : Ditemi allora. Io cosa ho fatto fin'ora?

Allucinazione di Vincent: Raul. Finalmente ti sei reso conto della tua impotenza. Riconosci la tua impotenza. Devi ammettere il tuo fallimento Raul. Tu sei impotente.

Raul(all'allucinazione di Vincent): Il vincitore sei dunque tu. Io non ti perdonerò...Mai!

Anche voi non siete altro che un ingranaggio del meccanismo. Alla fine il mondo sarà avvolto dalla disperazione più totale e voi riposerete con essa, non capite Reggente? Ma stiamo scherzando!? Rom-Do non è la vostra lapide, è possibile che non vi sia ancora chiaro? Siete solo un vecchio decrepito senza arte ne risposte, dovete morire da solo in silenzio Reggente, per tutti noi cittadini! (Raul Creed a Donov Mayer)

  • Kristeva : Va dove lo portano i ricordi. Emergono i sentimenti, e come previsto lo portano all'autodistruzione.

[...] Raul Creed, lui è finito.

  • Dedalus [riferito a Raul] : Per essere un buon concittadino ha troppe emozioni, ma... per me è meglio così.
  • Lo splendore della disperazione! Sentimenti che non sono riuscito a tenere a freno, mi hanno sussurrato di distruggere. Di portare nel mio mondo il lampo di devastazione che la disperazione anela; lui ha portato via da questo mondo ben fatto ma imperfetto... tutto! Qualunque cosa! Mi ha portato via tutto! Pino... (Raul Creed riferito a Vincent Law)
  • La nostra destinazione, Mosk. Un uomo e una donna si trovano davanti ai ricordi andati perduti, il segno che è apparso in quel momento è... malvagità. (Re-L Mayer, prologo al 18° episodio)

Meditatio XVIII, Indagine finale / life after god[modifica]

  • Derrida: Tu che dovresti essere un buon esempio per i concittadini, responsabile di questa situazione...

Lacan:...hai sopravvalutato le tue capacità, e sei affogato nel tuo fallimento.
Husserl : È uno scandalo per il sistema.
Lacan : Se solo non fosse stato per questo errore...
Raul : Voi questo lo chiare un errore? Se non sbaglio riguarda anche voi giusto?
Berkeley : Possibile che tu non riesca ad ammettere le tue colpe?
Derrida : Addossare le responsabilità a qualcun'altro è una tipica reazione di difesa.
Raul : Se voi non aveste fatto un errore, non ci sarebbe stata necessità di espiare la colpa accogliendo gli immigrati.
Lacan : Tendere la mano verso i più deboli è il dovere di ogni concittadino.
Raul : È proprio questa debolezza d'animo che ha portato a questa situazione. E la tragedia ha avuto inizio nel preciso momento in cui abbiamo accolto quell'uomo: Vincent Law. Mi sto sbagliando?

  • Raul: Una volta, voi avete tentato di trovare Dio e siete stati traditi... Per me è diverso: io non vado alla ricerca di un Dio che non ci salva. Io mi limito a distruggerlo!
    Derrida: Quindi tu vai alla ricerca della distruzione.
    Lacan: Che cosa cambierebbe portando sulla terra soltanto morte e distruzione?
    Raul: Affinché ci sia un vincitore ci devono essere anche dei perdenti. Anche se l'estinzione è inevitabile, continuando ad opporre resistenza Rom-Do potrà continuare ad esistere.
    Derrida: Che sciocchezza!
    Husserl: Non c'è modo per sfuggire a questo destino.
    Berkeley: Riconoscere che non ci si può opporre ad un destino di distruzione è andare incontro alla morte.
    Raul: Stare a guardare equivale a un lento suicidio, è troppo facile abbandonarsi a una pacifica disperazione ma... adesso... adesso è giunto il momento di cambiare, diventare esseri che non hanno più bisogno di Dio. Dentro di me non c'è disperazione.
    [...]
    Lacan: Raul, tu prima o poi conoscerai...
    Derrida: ... la nostra profonda...
    Husserl: ... la nostra dolorosa...
    Berkeley: ... la nostra vera disperazione.
  • Vincent Law : Una città scomparsa, esattamente come i miei ricordi.

Il luogo in cui sono nato, il luogo in cui Io sono diventato Io, eppure non riesco a richiamare alla memoria nulla. [...] Non riesco a ricordarmi nulla, in tal caso posso ugualmente affermare di esistere? (Vincent Law)

  • Pino: Questo posto fa paura.
    Re-L: Invece a me ricorda qualcosa di familiare. Sai, Pino, assomiglia alla stanza del nonno; ogni volta che venivo convocata ero tesa invece adesso provo un po' di nostalgia.
    Pino: Il nonno ti diceva che eri brava?
    Re-L: [tristemente] No.
    Pino: Mi dispiace, povera Re-L...
  • Pino : Chissà per quale motivo Vince ha dimenticato tutto, io invece non dimentico nulla.

Re-L : Il nostro cervello se ricordasse ogni singolo dettaglio potrebbe farci impazzire. Pino : Per Vince deve essere stata molto dura, vero?

  • Amnesia : [...] Solo aspettare e tramandare: due doti umane. Ma per me che sono una macchina è solamente un lavoro decisamente semplice. Per coloro che possiedono un'anima perdere i ricordi è una specie di dispositivo di sicurezza per mantenere la lucidità. Impazzire o perdere i ricordi, cosa viene prima?
  • Daedalus: Una volta che si uccide Dio non cambia assolutamente nulla.
    Raul: Esatto non cambia nulla, siamo noi che dobbiamo cambiare a livello cellulare.
  • Coloro che sono stati divisi, devono essere riuniti... (Messaggio registrato su Amnesia)

Meditatio XIX, Sorriso di bambina / eternal smile[modifica]

  • Paul : Quando sei nei guai basta pregare.

[...] Al : Sai signorina, eravamo nei guai fino al collo anche noi.

Paul : Che fortuna essere nei guai fino al collo tutti quanti insieme.

'Pino : E chi si prega?

Al : La risposta è al quanto ovvia signorina.

Al e Paul : Bisogna pregare e venerare il grandissimo WillB.Good. La sconfinata mente creatrice del Mondo del Sorriso.

  • Pino : Avete perso le vostre cartoline

Al : Non ha molta importanza. Così abbiamo capito che le preghiere non bastano. Quindi noi veniamo con te.

  • Paul : Noi andiamo da WillB.Good per sapere perché siamo venuti al mondo. -Good, Lui ci ha creato e sono sicuro che Lui potrà dare delle risposte alle nostre domande.

[...]

Al: Ci sarà una ragione per cui siamo venuti al mondo.

Paul: Noi due vogliamo farcela spiegare da Lui.

Pino: La ragione eh?

  • Will B.Good : No! non voglio improvvisazione nel mio mondo!
  • Io ho incontrato Vince e Re-L, e poi mi è stato dato un cuore. Un cuore tutto per me, e quindi, quando mi diverto tanto sorrido tutto il tempo. (Pino)
  • Questo luogo l'ho creato io affinchè tutti possano viverci sorridendo in eterno. Si, lo so, vi può sembrare molto semplice, ma in realtà è piuttosto difficile! Chiunque può evocare il fatuo sorriso di un momento ma, far si che il sorriso sia eterno è davvero un impresa dalle proporzioni titaniche! E poi, sapete, agli esseri umani capita di sorridere anche quando si spaventano a morte, o quando sono tristi e hanno esaurito le lacrime. Quindi, per creare il sorriso perfetto, c'è bisogno di tenere tutto sotto controllo alla perfezione, proprio per questo io ho ideato Smile Land: per creare e preservare il sorriso perfetto; un sorriso meraviglioso che possa rendere il mondo più allegro! Che faccia dimenticare, anche per poco, la realtà... Per sfuggire alla paura, in attesa, della fine del mondo. Già, gli abitanti di questa città continuano sempre a dovertirsi, dal momento della nascita fino alla morte. Così, potranno accogliere la fine del mondo sereni, ignaro di tutto. Non è incredibile?
(Will B. Good)
  • Intanto il mondo prima o poi finirà, questo è il nostro destino. Ma... fino ad allora... voglio stare qui. Voglio stare nel mio mondo sereno a sorridere, io non voglio più combattere. (Will B. Good)
  • Thank You, Pino. The Girl With a Smile. (Scritta di fine episodio)

Meditatio XX, L'occhio sacro nel cielo / Goodbye Vincent[modifica]

  • Re-L: La differenza che c'è tra il mondo dentro e fuori da Rom-Do è la stessa che c'è tra la terra e il cielo.
    Daedalus: È per questa ragione che i cittadini chiamano Rom-Do "Culla", e all'interno delle sue mura, in questa culla, possono riposare solo i cittadini scelti, come te e me.
  • Lui e io che sono qui siamo lo stesso Vicent Law, ma lui ha una coscienza diversa e distinta da me che sono qui dentro.. allora chi sono io? Io che sono dentro Re-L. (Vincent Law)
  • Swan: Allora chi sei tu Vincent Law? Tu che sei davanti a me, se questo mondo è fittizio, chi sei? Tu hai perso di vista te stesso per questo non troverai mai il tuo posto Vincent Law!
    Vincent: Però io sono sicuro che questo è il mio posto.
    Swan: Così non mi va! Non riesco a toglierlo... il tuo... il tuo... [mostra il pendente dei proxy]
    Vincent: Sei un proxy anche tu!
    Swan: Odio gli uomini che hanno addosso l'odore di altre donne! Lei penserà lo stesso.
    Vincent: [con l'aspetto di Re-L] Ma io voglio ugualmente proteggere Re-L.
    Swan: Davvero? Addio, Vincent.
  • Sono agitata anch'io sai, chissà cosa succederà adesso a te e a me. Penso, dunque esisti? (Re-L Mayer a Vincent Law)
  • Un uomo fugge per opporsi al suo destino col suo fardello rovente, e le due anime scisse diventano una cosa sola, come lo Yin e lo Yang. (Re-L Mayer, prologo al 21° episodio)

Meditatio XXI, Dove il tempo è esaurito / shampoo planet[modifica]

  • Autorave Infetto : I-I-Io sono libero dalla mia ragion d'essere. I-I-Io sono alla ricerca della ragione per cui esisto.

Pino : Parli della ragione per cui tu sei tu.

  • Loro stanno vivendo il crollo di Rom-Do tragicamente ignari di tutto, che cosa possono fare? Ma questo, vale anche per me. [...] "Coloro che sono stati divisi devono essere riuniti", quando Vincent si sarà riunito con Ergo Proxy colui che ne risulterà sarà lo stesso Vincent Law che conosco io? In quel momento, io... (Re-L Mayer)
  • Un tempo ho provato noia per questo ordine così sistematico, e ho desiderato il cambiamento. Forse sono stati questi miei sentimenti a risvegliare la bestia che era dentro Vincent, Ergo. Sono io... che ho dato inizio a tutto questo. (Re-L Mayer)
  • Anche essere troppo sagace non va sempre bene. (Cage Seal)
  • Abbiamo sempre fatto affidamento sugli entourage, sulle entità, sul Reggente... i concittadini hanno voltato le spalle alla verità e questa è la loro fine. (Re-L Mayer)
  • Finora non ti sei fatto mai vedere, cosa vorresti fare adesso? Il tempo è ormai esaurito, creatore. [...] Il Reggente ha amato: il creatore ha creato Rom-Do, ci ha dato la vita, ci ha dato gli Autoreiv, ci ha dato il potere di procreare. Il Reggente ha odiato: perché noi esistiamo? Chi può alleviare la nostra solitudine? Perché ci ha abbandonato? Perché non ci ha amato? Il Reggente ha cercato: non il creatore, la creatura rapita, Monad Proxy. Il creatore è nuovamente tornato a nostra insaputa, da Mosk sotto le spoglie di un immigrato. Il creatore ci ha portato via Monad e di nuovo sen'è andato. Il creatore pensa, dunque noi siamo, per quanto noi pensassimo, il creatore ormai non c'era più. E ora è tornato, per la terza volta. Noi desideriamo, il mondo non esiste se il creatore non lo pensa. Noi desideriamo essere pensati. Noi pensiamo dunque lui è qui. È la nostra raison d'être. (Il Collettivo a Proxy One)
  • Le lacrime del clown, il Reggente. I giorni dell'amore e dell'odio volgono al termine e il labirinto del purgatorio finalmente si manifesta aprendo le sue porte. (Re-L Mayer, prologo al 22° episodio)

Meditatio XXII, Catene / bilbul[modifica]

  • Real: Piacere di conoscerti, tu sei il mio altro io.
    Re-L: Tu chi sei ragazzina?
    Real: Io? Io sono Real Mayer.
    Re-L: Re-L Mayer sono io, non tu. Stà indietro.
    Real: Non essere triste, tu sei colei che ha richiamato me, che ha richiamato Monad nella memoria di Vincent.
    Re-L: Cosa stai dicendo!? Monad? Ma io cosa centro? Piuttosto, come fai a conoscere Vincent?
    Real: Non c'è più bisogno che lui soffra inutilmente, ciò che voglio è liberarlo dall'agonia. Dall'agonia del Creatore.
    Re-L: L'agonia del Creatore?
    Real: È stato lui a creare Rom-Do.
  • Rom-Do è un paradiso abbandonato dal suo Dio. [...] Ergo ha lasciato questa terra in preda a una profonda disperazione. [...] Per Rom-Do, Ergo è senza dubbio un Dio, ma un Dio imperfetto. Quindi anche ciò che è creato da un Dio imperfetto è di conseguenza imperfetto. [...] Re-L, questa può essere la verità per Rom-Do, ma non è la verità che tu devi scoprire. [...] Non abbiamo più nulla da dirti. Mentre che 'l danno e la vergogna dura, Caro m'è 'l sonno, e più l'esser di sasso. Non mi destar. Fino alla fine solo silenzio. (Il Collettivo a Re-L Mayer)
  • Vincent, forse Rom-Do ha continuato a respingere te che ne sei il creatore perché inconsciamente volevi che fosse così. Forse era tutta una tua macchinazione; se fa tutto parte di un piano prestabilito allora forse tu sei comparso davanti a me affinché io possa ucciderti nel momento della fine di Rom-Do. È questa la ragione per cui sono stata creata? Per questo tu sei comparso nella mia vita e io sono stata inevitabilmente attratta da te? Ma perché, perché proprio io? Lo stesso vale anche per te... nessuno può scegliere in che forma nascere. Chiunque egli sia. Non è così, Vincent? Ma ora il mio cuore stà per andare in frantumi, tutti quelli che finora hanno sostenuto la mia esistenza se ne vanno via uno dopo l'altro. (Re-L Mayer)
  • Ognuno ha una sua propria verità da scoprire. (Re-L Mayer)
  • [pensando a Vincent] In quell'attimo, oltre la paura, qualcos'altro mi ha assalita. E ogni volta che ti avevo davanti quel qualcosa si è fatto più grande. (Re-L Mayer)
  • Ascolta papà, io ho tante emozioni, sai? La felicità, la malinconia... E altre ancora! Io sono andata sempre più lontano. Ma da quando me ne sono andata, papà, ho capito che volevo rivederti. Anche tu provi tante emozioni, vero papà? Papà, papà... Hai voglia di rivedermi anche tu? (Lettera di Pino a Raul)
  • Re-L: Perché sei tornato, sapevi che ti avrei puntato la pistola.
    Ergo: È questa la ragione.
    Re-L: Dunque vuoi che io prema il grilletto.
    Ergo: Si, se lo desideri. [Re-L abbassa la pistola] Perché?
    Re-L: Non pensare che tutto vada sempre secondo i tuoi piani, io non mi faccio manipolare da te! Ora finalmente ho trovato la mia verità, lui si è manifestato davanti a noi più volte. Stai ascoltando le mie parole? Vincent Law, poi Ergo Proxy... Vincent aveva perso la memoria e con la sua doppia personalità era per te la copertura ideale ma io, con la mia verità ti ho fatto venire a galla, perché tu sei, l'ombra che ha sempre manovrato Vincent e Ergo Proxy. Esci allo scoperto, sei qui anche adesso, vero?
    Proxy One: [manifestandosi] Uh, uh, uh. Notevole, Re-L 124C41.
    Re-L: [a Ergo] Ora tocca a te trovarlo, Vincent.
    [Re-L e Ergo arrivano a cospetto di Proxy One]
    Proxy One: Alla fine sei arrivato Vincent Law, ma riuscirai a uscire da questo labirinto?
  • La mia voce non può più raggiungerlo, ma sotto il cielo blu, quella che trema è un'anima che si è risvegliata. (Re-L Mayer, prologo all'ultimo episodio)

Meditatio XXIII, Emissario / deus ex machina[modifica]

  • Ho aspettato a lungo questo luogo e questo momento. Te l'ho detto, tu sei me e io sono te, festeggiamo il ritorno di colui che è fuggito aggrappato a colei che ama cancellando la sua memoria. (Proxy One a Ergo Proxy)
  • Proxy One: Arrenditi al destino, anche se sopravviveste non sareste voi i vincitori.
    Re-L: Anche se fosse così; questa è la realtà, sta accadendo, e io non voglio scappare. Anche se dopo, ad attenderci, ci sarà senz'altro una realtà ancor più dura. [a Ergo] Io porterò a termine quello che devo fare, promettimi che tornerai da me, Vince.
  • Proxy One: Questa maschera rappresenta l'animo di chi è fuggito al suo destino. Te lo chiederò una sola volta: hai davvero cancellato i tuoi ricordi o forse invece i tuoi ricordi non sono mai esistiti? Non è stata invece una pagliacciata in cui sei stato preda di una suggestione che ti ha fatto credere di aver perso la memoria? Non ricordi nulla, giusto?
    Ergo: Non è vero. Il viaggio era quello di cui avevo bisogno. La Terra che si sta rigenerando in questo mondo decaduto; con questi occhi, queste orecchie, questi piedi, queste mani e questa lingua l'ho toccata! E con il cuore l'ho sentita, altrimenti non sarei mai tornato nuovamente qui. [...] Rispondi, noi... Proxy, cosa siamo?
    Proxy One: Proxy. Basta cogliere il senso della parola così com'è. Noi siamo gli emissari del Creatore[3]. [...] In quel momento ho capito tutto, tutto il male ordito dal Creatore. Al termine di una lunga sofferenza, quando ho terminato il mio compito, ossia quello di rigenerare il genere umano, il mio corpo ha cominciato a cambiare. Il battito dell'inizio, l'inizio del progetto soppressione proxy. [...] È un progetto estremamente logico, uno scherzo del destino. I proxy sono messaggeri di Dio, ma una volta esaurito il loro compito nella Terra Promessa diventano elementi inutili, anzi, mostri... demoni!
    Ergo: Se proprio a causa di questo progetto così logico qui, su quest'arca abbandonata fosse germogliata l'anima rispondi, perché? Perché il Creatore ci ha dato un'anima? Senza anima non ci sarebbe sofferenza.
    Proxy One: Dovresti saperlo.
    Ergo: Giusto, non occorre alcuna risposta.
    Proxy One: Perché anche noi stessi... noi stessi l'abbiamo provato sperimentandolo: le "creature imperfette" che noi stessi abbiammo creato prima ci hanno onorato, poi ci hanno tradito, e ci hanno gettato nella disperazione.
    Ergo: Ma io... Le amo comunque.
    Proxy One: Anche il creatore voleva essere amato, così come noi abbiamo desiderato di essere amati nella nostra solitudine. Proprio per questo, è questo il motivo per cui bisogna punire il genere umano!
    Ergo: Cosa puoi fare a questo punto se hai rigenerato il genere umano esattamente come loro volevano? Ah!
    Proxy One: Ti sei accorto, Vincent Law, tu che hai dimenticato tutto. Ecco la prova che sei un'ombra del creatore che ti manovrava, un'ombra che ha fatto germogliare nelle creature imperfette i sentimenti e poi ha fatto strage del genere umano finalmente rinato. [...] L'ombra sa il destino di chi è stato punito per aver desiderato Dio in un mondo privo di Dèi. Il genere umano era destinato all'estinzione per aver portato il mondo al collasso ed essere fuggito, esattamente come hai fatto tu, che sei fuggito da Rom-Do, il mondo che tu stesso avevi creato. Vincent Law è un residuo di Proxy One caduto nella disperazione, no, non è che un sosia! Una copia lasciata in questa terra da Ergo Proxy.
    Ergo: Una copia?
    Proxy One: Ma una copia molto ben riuscita! Prova a pensarci, anche tu a tua volta sei stato preda della disperazione e hai lasciato questa terra fuggendo da tutto! Dopotutto io e te non siamo così diversi.
    Ergo: Stà zitto!
    Proxy One: Allora combatti! [iniziano a combattere] [...] Cedi al tuo istinto! Libera te stesso! Capisco la tristezza di veder negata la propria piccola, insignificante, esistenza!
    Ergo: Non importa chi fossi prima di diventare chi sono ora, perché io sono io e basta e questa... questa è l'unica verità!
    Proxy One: Ah, ah, ah, ah! In effetti la verità è una soltanto, abbiamo ignorato il compito che ci avevano affidato coloro che si sono autodistrutti e poi siamo fuggiti, non è forse questa la verità?
    Ergo: Esattamente. In effetti tu sei Ergo Proxy e lo sono anch'io... Proxy One. [...] Ma tu non sei Vincent Law!
    Proxy One: Perché esiti come quelle creature imperfette?
    Ergo: Cosa puoi capire tu!
    Proxy One: E invece capisco, te l'ho detto no, io-
    Ergo: Sei me, giusto? Per questo sono tornato: per uccidermi!
  • Daedalus: Il nostro ruolo su questo palcoscenico è finito, Rom-Do è finita, e quelle creature imperfette dei cittadini si limitano ad andarsene.
    Re-L: No! Non è vero, ci dev'essere qualcosa che possiamo fare!
    Daedalus: Cosa possiamo fare noi uomini in una guerra tra Dèi? Noi siamo solo denti dell'ingranaggio, non possiamo far altro che sparire in silenzio. Proprio come Donov.
    Re-L: Il nonno voleva rivedere il creatore non m'importa se è questa la ragione per cui sono venuta al mondo, finora io ho amato il nonno con tutto il mio cuore, volevo solo sentirmi amata da lui... solo sentirmi amata.
    Daedalus: Ma lui ti ha negato anche questo. E tu sei uguale, apri il tuo cuore solo a Vincent Law, no, anzi, Ergo Proxy.
  • Proxy One: Il genere umano che io stesso ho rigenerato verrà distrutto e moriremo anche noi come vincitori immortali.
    Ergo: Anche questo è scritto nella trama?
    Proxy One: Questa è la mia vendetta, il resto dipende da te, questo sarà il tuo mondo.
    Ergo: Tu... tu vuoi di nuovo, lasciare tutto a me!?
  • Il Cogito non è altro che la valvola di sicurezza dell'umanità ordita nel Progetto Proxy; e all'interno di tale progetto, gli Autoreiv sono il castigo. La loro rivolta porterà il progetto al fallimento. [...] La rigenerazione del genere umano provocata dal Progetto Proxy non è l'opzione principale, Re-L; tutto ciò che ora esiste è di ostacolo all'opzione principale, anche tu ed io. (Daedalus Yumeno a Re-L Mayer)
  • Real: Cosa c'è? Perché hai quell'espressione triste? Devi dimenticarti di tutto e tutti.
    Ergo: Mi dispiace.
    Real: Perché?
    Ergo: Perché io non posso più dimenticare. Non si tratta di "compito" o "destino" ma di vivere affrontandosi, scontrandosi, sostenendosi e abbracciandosi.
    Real: Dimmi, cosa ci trovi in quella realtà? Cosa ci trovi in un luogo così buio, così feddo e così imprevedibile?
    Ergo: Ma quella è la nostra realtà. [si toglie la maschera] Anche in un mondo oscuro come questo c'è qualcuno che mi aspetta.
    Real: Tu parli di lei[4], vero?
    Ergo: [annuisce e mostra il pendente dei proxy] Te lo restituisco, Monad.
    Real: Vincent!
    Ergo: Questo è un addio, Real.
  • Proxy One: Sei tornato.
    Ergo: Si.
    Proxy One: Vincent Law, tu sei davvero l'ombra, e l'ombra ha sconfitto me, l'immortale, e ha spezzato l'incantesimo del battito.
    Ergo: E questo significa libertà per tutti quegli esseri imperfetti che ti hanno amato e fatto soffrire.
    Proxy One: Esatto, proprio così. Heh. Quindi è stata una donna a distruggere il futuro... è così vero? È lei la tua realtà, la realtà di Vincent Law. [gli getta il suo pendente] il sole stà tornando, e il nostro mondo tramonterà... Vivi, Vincent... La tua vita sarà la punizione per il Creatore!
  • Questo, è il mondo della realtà. Quello che abbiamo cercato a lungo. Ora, dovrò affrontarlo... ma lo farò con Re-L e con gli altri che sono rimasti. Ora, dopo millenni, il genere umano sta tornando su questa Terra che sta rinascendo. Ora, comincia la vera battaglia. Io sono Ergo Proxy, l'Emissario della Morte. (Vincent Law/Ergo Proxy)

Citazioni sulla serie[modifica]

  • C'era quasi troppa libertà. [...] Uno show in programma su una rete commerciale comporta delle restrizioni a seconda dell'intervallo di tempo. [...] Gli sponsor hanno spesso delle richieste per aiutare il lavoro a sfondare e anche il merchandising comporta un altro insieme di requisiti. Però, tutto quello che Ergo Proxy ha dovuto affrontare è stato un rilascio in DVD e la trasmissione televisiva su un canale satellitare a pagamento.[fonte 1] (Shukō Murase)
  • È ambientato nel futuro. Un gruppo di robot viene infettato da qualcosa che si chiama Virus Cogito e diventano coscienti della loro esistenza. Quindi questi robot, che sono stati strumenti degli umani, decidono di partire per un'avventura alla ricerca di se stessi. Essi devono decidere se è il virus che li ha infettati ad aver creato la loro identità, o se hanno ottenuto le loro identità dai loro viaggi. Questa domanda intende rappresentare il nostro dibattito sul fatto se diventiamo ciò che siamo a causa del nostro ambiente, oppure per fattori che sono insiti in noi. I robot hanno tutti nomi di filosofi: Derrida, Lacan e Husserl[fonte 2]. (Dai Satō)

Note[modifica]

  1. Cfr. Michelangelo Buonarroti, (Rime, 247, Caro m'è 'l sonno, e più l'esser di sasso)
  2. Nel doppiaggio originale gli slogan invitano invece i concittadini a "consumare" quante più cose possano.
  3. Dicendo così, Proxy One intende dire che in giapponese "emissario" e "proxy" si scrivono entrambi “Dairinin”.
  4. Per "lei" si intende Re-L: il dialogo ruotà intorno all'assonanza tra i nomi Re-L e Real, con la parola inglese "real", ossia "reale", ed al confronto tra la realtà effettiva (Re-L) e illusoria (Real).

Fonti[modifica]

  1. There was almost too much freedom. [...] A show slated to be on a commercial network carries restrictions according to the time slot. [...] Sponsors often have requests intended to help propel the work to hit status; and merchandising entails another set of requirements altogether. By comparison, all Ergo Proxy had to deal with was a DVD release and a TV broadcast over a pay satellite channel. (Da Profile: Shukou Murase, MangaForever, dicembre 2006)
  2. It is set in the future. A group of robots become infected with something called the Kojiro [sic] virus, and become aware of their own existence. So these robots, which had been tools of humans, decide to go on an adventure to search for themselves. They have to decide whether the virus that infected them created their identity, or whether they gained their identity through their travels. This question is meant to represent our own debate over whether we become who we are because of our environment, or because of things that are inherent in us. The robots are all named after philosophers: Derrida and Lacan and Husserl. (Da Dai Sato talks with Doug McGray about anime, US-Japan Innovator's Project, 29 novembre 2005)

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