Francis Fukuyama

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Francis Fukuyama nel 2015

Francis Fukuyama (1952 – vivente), politologo statunitense.

Citazioni di Francis Fukuyama[modifica]

Da Francis Fukuyama sceglie Hillary: "Con Donald rischio autoritario ma i ceti bassi si sono fatti sentire"

Intervista di Federico Rampini, Repubblica.it, 4 novembre 2016.

  • Sono ossessionato dalla minaccia Donald Trump, dal rischio che possa vincere [le elezioni presidenzali statunitensi].
  • Voterò Hillary senza esitazioni. Mi ossessiona l'idea che possa vincere l'altro. Consulto i sondaggi con una frequenza esagerata. Questa è forse l'elezione più importante che ricordi nella mia vita, per le conseguenze potenziali.
  • Populismo, è l'etichetta che le élite mettono alle politiche che a loro non piacciono ma che hanno il sostegno dei cittadini...
  • È indubbio il fascino di un modello autoritario di tipo cinese: fa le cose. Questa è la sfida per le democrazie. Quella americana certo, ma anche il Giappone o l'Italia o l'India. Altrimenti la tentazione è l'Uomo Forte anche da noi: Trump, appunto. È l'idea semplice e seducente che non occorre riformare le istituzioni, bensì affidarsi a uno che le aggira.

Da Ucraina, lo storico Fukuyama: «È la sfida decisiva tra democrazie e regimi: Putin pagherà caro»

Intervista di Massimo Gaggi sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, Corriere.it, 21 marzo 2022.

  • Putin ha commesso un grave errore di valutazione. Pensava di prendersi l’Ucraina in due giorni e, invece, la fiera resistenza di quel popolo sta mostrando al mondo, e soprattutto ai giovani, poco interessati agli ideali di libertà e democrazia che danno per scontati, l’importanza di questi valori e, soprattutto, l’importanza di difenderli da dittatori pronti a tutto per soffocarli.
  • La Nato ha ritrovato un’unità straordinaria, che nessuno si aspettava. È un bene prezioso. [...] Questa guerra può creare le condizioni per rifondare la Nato e l’Europa su nuove basi. Diventano possibili cose fino a ieri impensabili
  • Non credo che la minaccia nucleare sia molto credibile. Tutti, compreso Putin, si rendono conto che l’atomica non è un’arma utile per raggiungere obiettivi politici. Temo il ricorso ad armi chimiche come reazione disperata di un Cremlino chiuso in un angolo.
  • Erdogan è contrariato perché Putin l’ha consultato e poi non ha seguito i suoi consigli lanciando l’attacco. Non credo gli dispiaccia vedere Mosca in difficoltà. Anche grazie ai micidiali droni turchi usati dagli ucraini che adesso tutti vogliono comprare.

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