Henri Laborit

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Henri Laborit

Henri Laborit (1914 – 1995), biologo, filosofo ed etologo francese.

Elogio della fuga[modifica]

Incipit[modifica]

È la prima volta che un editore mi dà il canovaccio di un libro da scrivere. Non avrei probabilmente accettato di seguirlo se non avessi pubblicato recentemente proprio da quell'editore un'altra opera la cui lettura permetterà, suppongo, di capire meglio il codice biologico che adopererò per rispondere alle domande che mi sono state rivolte.

Citazioni[modifica]

  • Per noi, la causa prima dell'angoscia è l'impossibilità di realizzare l'azione gratificante, e sottrarsi a una sofferenza con la fuga o la lotta è anch'esso un modo di gratificarsi, quindi di sfuggire all'angoscia. (Un'idea dell'uomo)
  • "L'Uomo è un essere di desiderio. Il lavoro può solo soddisfare i suoi bisogni". Sono rari i privilegiati che riescono a soddisfare i bisogni dando retta al desiderio. Costoro non lavorano mai. (Il lavoro)
  • La specie umana è l'unica che trae profitto dall'uccisione dei suoi simili. (Il senso della vita)
  • Perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. È tipico della condizione umana ed è l'elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. È l'elogio dell'immaginazione, di un'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente. (Passato presente futuro)
  • In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare.
  • Quando non può lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l'illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione. Forse conoscete quella barca che si chiama Desiderio.

Bibliografia[modifica]

  • Henri Laborit, Elogio della fuga, traduzione di Leonella Prato Caruso, Mondadori, 1990.

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