Il giocatore - Rounders

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Il giocatore - Rounders

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Titolo originale

Rounders

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti
Anno 1998
Genere drammatico
Regia John Dahl
Sceneggiatura David Levien & Brian Koppelman
Produttore Ted Demme
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il giocatore – Rounders, film statunitense del 1998 con Matt Damon, regia di John Dahl.

Frasi[modifica]

  • [Nel poker] Se non riesci a individuare il pollo nella prima mezz'ora di gioco, allora il pollo sei tu. (Mike McDermott)
If you can't spot the sucker in your first half-hour at the table, then you are the sucker.[1]
  • Nel nostro giro si dice: giocare per vivere. È come ogni altro lavoro: non giocare mai troppo, tira via quanto basta, il tuo scopo è vincere bene quando ti va bene, continua a puntare finché girano le carte e se smettono di girare lascia perdere, non buttare via i soldi per niente. Così mi sono pagato metà della retta dell'università. (Mike McDermott)
  • Questo è il club di Teddy KGB. Non lo trovate sulle pagine gialle. (Mike McDermott)
  • Ho imparato a vincere un po' alla volta, ma alla fine ho capito questo: se stai troppo attento, la tua vita diventa un merdoso tirare a campare. (Mike McDermott)
  • La texana senza limiti di puntata è la Cadillac del poker. [...] In nessun altro gioco la sorte può mutare tanto velocemente da mano a mano. (Mike McDermott)
  • Regola fondamentale: calcola sempre tutte le possibilità. (Mike)
  • Amarillio Slim, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, seguiva sempre una massima del padre: puoi tosare una pecora molte volte, ma puoi scuoiarla una volta sola. (Mike McDermott)
  • La vita si gioca in un colpo solo, il resto è attesa. (Mike McDermott)
  • Pochi giocatori si ricordano delle vincite, anche se sembra strano, ma ognuno ricorda con esattezza le sconfitte della propria carriera. Ed è vero. Perché ricordo a malapena come sono riuscito a metter via il mio gruzzolo, ma non riesco a dimenticare in che modo l'ho perso. (Mike McDermott)
  • Regola numero uno: getta le carte quando sai che non sono vincenti, lascia la mano. (Jo)
  • Come disse Canada Bill Jones è immorale lasciare che un merlo si tenga i propri soldi. E come ti insegnano al primo anno di legge l'acquirente si assume il rischio. (Mike McDermott)
  • Nel gioco del poker che è la vita, le donne sono la tangente... sono una maledetta tangente... (Lester 'Worm' Murphy)
In the poker game of life, women are the rake man. They are the fuckin' rake.
  • Generalmente la regola è: più l'avversario è simpatico, meno sa giocare. (Mike)
  • Perché devi sempre pensare che si tratti di un gioco d'azzardo? Mi spieghi allora perché le stesse cinque persone fanno la finalissima di poker ogni santo anno?! Che cosa sono, i più fortunati di Las Vegas? È un gioco di abilità, Jo. (Mike McDermott)
  • Doyle Brunson dice: il trucco per vincere alla texana è spingere l'avversario a scommettere tutto quello che ha. (Mike McDermott)
  • Si comporta come se avesse gli assi che batterebbero i miei re. Non posso vedere e dargli la possibilità di vincere... Non mi resta che passare e credergli, o... Rilancio, il mio resto. (Mike McDermott)
  • Ho visto spesso persone per bene al tavolo da gioco, con pochi soldi e poche possibilità di vincere... con tutte le carte giuste già scartate e una sola nel mazzo in grado di aiutarle, e mi sono sempre chiesto come avessero potuto ficcarsi in una situazione così orrenda, e come pensassero di poterla volgere a loro favore! (Mike McDermott)
  • Non puoi perdere quello che non metti nel piatto, ma non puoi neanche vincere. (Mike McDermott)
  • La regola è questa: una volta che hai scoperto il gioco dell'avversario non devi farlo trasparire. (Mike)

Dialoghi[modifica]

  • Mike McDermott: Va bene, senti. Le cose non vanno lisce a casa mia, perciò vacci piano, d'accordo?
    Lester 'Worm' Murphy: Vacci piano cosa, brutto stronzo?
    Mike McDermott: Ecco appunto. Come non detto.
  • Mike McDermott: Quindicimila in cinque giorni ce la posso fare. Ho già vinto delle poste anche più alte.
    Lester 'Worm' Murphy: In condizioni ottimali e con un buon capitale, può darsi, può darsi. Tu quanto hai?
    Mike McDermott: Circa trecentocinquanta.
    Lester 'Worm' Murphy [sarcastico]: Ah, fanno milleduecento in due, grandioso. È meglio giocare la lotteria!
  • Mike McDermott: Tu sai tutto del poker ma non hai i coglioni per una partita vera!
    Joey Knish: "Coglioni". Stai straparlando. Non ho mai giocato per l'ebrezza della vittoria: ho un affitto, gli alimenti, i figli da mantenere. Io gioco per i soldi. I miei figli mangiano; ho abbastanza coglioni da non stare lì in attesa di una mano fortunata, del gran giorno, della speranza di vincere il Mondiale.
  • Tassista: Dove se ne va?
    Mike McDermott: Vado a Las Vegas.
    Tassista: Las Vegas, eh?
    Mike McDermott: Sì.
    Tassista: Buona fortuna.
    Mike McDermott [narrando]: La gente insiste nel chiamarla fortuna. [risponde al tassista] Grazie. [narrando] Il primo premio del torneo nazionale di poker a Las Vegas è un milione di dollari. Posso vincerlo? Non lo so. Ma voglio scoprirlo.

Note[modifica]

  1. Questa frase riprende la frase di Thomas "Amarillo Slim" Preston, campione del mondo di poker nel 1972.

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