La notte

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La notte

Immagine La notte (Antonioni).jpg.
Titolo originale

La notte

Lingua originale italiano
Paese Italia, Francia
Anno 1961
Genere drammatico
Regia Michelangelo Antonioni
Soggetto Michelangelo Antonioni, Ennio Flaiano, Tonino Guerra
Sceneggiatura Michelangelo Antonioni, Ennio Flaiano, Tonino Guerra
Produttore Emanuele Cassuto
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

La notte, film italo-francese del 1961 con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti, regia di Michelangelo Antonioni.

Frasi[modifica]

  • Non ti ho dato niente. È strano come soltanto oggi mi rendo conto di quanto ciò che si dà agli altri finisca con il giovare a se stessi. (Giovanni)
  • Preferivo averti così, come una cosa che nessuno poteva togliermi perché ero il solo a possederla. Una tua immagine per sempre. Oltre il tuo volto vedevo qualcosa di più puro e di più profondo in cui mi specchiavo. (Lidia legge una lettera di Giovanni)
  • Sono piena di vizi. Ma senza praticarne nessuno. (Valentina)

Dialoghi[modifica]

  • Giovanni: Tommaso, ti disturbiamo?
    Tommaso: Ah, carissimi, venite. Lidia...
    Lidia: Ciao Tommaso.
    Giovanni: Come va?
    Tommaso: Operazione riuscita, il paziente è morto. Sedete. Allora che cosa mi raccontate? Ho letto che oggi presentano il tuo libro, sei contento?
    Giovanni: Per favore non parlarmene.
    Tommaso: Perché no? Sono cose che si devono fare e poi però che conta è il libro.
  • Lidia: Cosa vuoi che ti dica? Che è stato ignobile da parte tua? Che mi fai orrore? No. Ti capisco, eri sconvolto. Ma non parliamone più. Mi dispiace. Forse quella ragazza adesso è felice.
    Giovanni: Perché?
    Lidia: Perché è irresponsabile.
  • Lidia: Com'è l'ambiente? È interessante?
    Giovanni: Abbastanza. Senti, ma è possibile che tu non ti diverta mai?
    Lidia: Io mi diverto così. Anche lì in casa c'è una ragazza che sta bene da sola. È lei che legge 'I sonnambuli'.
    Giovanni: Hmm.
    Lidia: Ed è anche una bella ragazza.
  • Giovanni: La vita sarebbe sopportabile se non ci fossero i piaceri.
    Lidia: E' tua?
    Giovanni: No, io non ho più idee, ho soltanto memorie.

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