Leo Perutz

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Leo Perutz

Leopold Perutz (1882 – 1957), scrittore di origine ceca naturalizzato austriaco.

  • Siamo stati tutti alquanto incauti nella scelta del nostro secolo, benché io tema che non sarà migliore il prossimo.[1]

Incipit di alcune opere[modifica]

Il cavaliere svedese[modifica]

Marie Christine, nata von Tornefeld, vedova von Rantzau e coniugata in seconde nozze col regio consigliere di Stato e ambasciatore straordinario di Danimarca Reinhold Michael von Blohme, in gioventù una bellezza molto corteggiata, ha scritto verso la meà del secolo XVIII, ormai cinquantenne, le proprie memorie.[2]

Il Maestro del Giudizio Universale[modifica]

Ho ricostituito, in questa relazione, la tragica serie di eventi in cui fui così stranamente coinvolto nell'autunno del 1909. Non ho omesso né attenuato alcun particolare. Perché avrei dovuto farlo? Non ho motivo di nascondere nulla.[3]

Note[modifica]

  1. Da una lettera a Bruno Brehm, Tel Aviv, 22 gennaio 1947; citato in Marino Freschi, prefazione a Leo Perutz, La neve di San Pietro, Fazi editore, 1998.
  2. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  3. Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.

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