Paul Verhoeven

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Verhoeven nel 2017

Paul Verhoeven (1938 – vivente), regista, produttore cinematografico e sceneggiatore olandese.

Citazioni di Paul Verhoeven[modifica]

  • Non voglio essere troppo esplicito nel mio proposito antifascista. Altrimenti non avrei fatto un film; sarei montato sopra un palco con un cartello con su scritto: "Abbasso il fascismo!"[1]

Da «Hollywood cerca nemici? E io gli regalo degli insetti giganti»

Intervista di Alessandra Venezia, L'Unità, 7 dicembre 1997.

  • [Su Starship Troopers - Fanteria dello spazio] Il futuro descritto nel mio film dovrebbe far ridere. O almeno far riflettere: dove non si mette più in dubbio nessun tipo di autorità, che sia quella del presidente o quella di Dio, si è molto vicini al fascismo.
  • Sono gli uomini che hanno aggredito il mondo degli aracnidi. Un gruppo di mormoni estremisti invade infatti il loro territorio per crearsi una colonia. È un po' quello che succede spesso nella politica americana quando si fa credere di essere stati attaccati ma in realtà si è fatta la prima mossa. L'atteggiamento del "facciamoli fuori una volta per tutte". Chi si ricorda più che i primi attacchi in Cambogia partirono dagli americani con un lancio di bombe?
  • L'aquila americana sulle divise può essere anche l’aquila nazista: il simbolo può essere interpretato come si vuole. I toni autoritario-fascisti sono la necessaria cornice per una società in cui non esiste più la criminalità, l'erba è verde, il cielo è turchino e non ci sono graffiti sui muri. Ma quanto bisogna pagare in cambio? Gli Stati Uniti sembrano pensare che un sistema legale punitivo e autoritario possa risolvere ogni problema. Naturalmente queste sono chiacchiere: io volevo solo fare un film divertente.
  • È una società puritana che piacerebbe tanto a Bill Clinton: amore e sesso per me sono due cose distinte, ma il mondo di Starship Troopers – Fanteria dello Spazio è molto conservatore. E rispecchia l'andazzo degli ultimi quindici anni in un paese che proclama ad alta voce l'importanza della famiglia e l'indissolubilità del matrimonio.

Da Paul Verhoeven gela la sala: "Il reboot fascista di Starship Troopers calzerebbe a pennello con Trump"

Justnerd.it, 17 novembre 2016.

  • [Su Starship Troopers - Fanteria dello spazio] La nostra filosofia era molto diversa dal libro di Heinlein. Noi volevamo raccontare una storia doppia: una magnifica avventura con protagonisti quei ragazzi e quelle ragazze che andavano in guerra, ma anche come queste persone, dentro, erano senza saperlo sulla strada del fascismo.
  • Noi, ovviamente, abbiamo fatto di tutto per allontanarci dallo spirito di quel libro, perché ci sembrava militarista e fascista. Ho idea che oggi tornare allo spirito del libro calzerebbe a pennello con la presidenza Trump.
  • Con tutto quello che è successo di recente, ho iniziato a leggere la storia di Hitler e a studiare cosa è successo nel 1933 e nel 1934 in Germania, che può essere una metafora per descrivere cosa sta accadendo.

Citazioni su Paul Verhoeven[modifica]

  • Ammiro molto il modo di lavorare di Paul Verhoeven, egli è il migliore quando si tratta di gestire le relazioni tra se stesso e gli altri elementi del cast. Era solito dire che se fosse stato il direttore di un’orchestra sinfonica, durante l’esecuzione di un concerto per violino, io sarei stato il primo violino. (Phil Tippett)
  • Paul è un regista della vecchia scuola, ha una formazione classica, è un hitchcockiano, pianifica tutti i dettagli, è molto meticoloso. Fa pochi movimenti di camera, studia molto le inquadrature, ci sono voluti mesi per preparare gli storyboard. (Phil Tippett)

Note[modifica]

  1. Dall'intervista in Frédéric Bonnaud, Dietro Starship Troopers, Internazionale, n. 219, 13 febbraio 1998, p. 43.

Filmografia[modifica]

Altri progetti[modifica]