Sciismo

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Calligrafia del nome di ʿAlī, principale riferimento dello sciismo in tutte le sue varianti.

Citazioni sullo sciismo.

  • Ciò che distingue gli Sciiti dai Sunniti è l'affermazione che l'imamato o califfato appartiene alla discendenza di 'Alī. Shî'ah vuol dire «partigiani», sottinteso di 'Alī. (Martino Mario Moreno)
  • Il sistema didattico sciita è basato sulla convinzione che ogni possibile domanda ha già una sua risposta nel Libro Sacro, nell'Hadith o nell'Akhbar (in senso letterale «notizie», ma qui sta per «resoconti sui detti e sugli atti degli imam»). Lo scopo dello studio è imparare la verità, e la verità è già contenuta nel Corano. Ciò che conta è la batin, l'esistenza intima delle cose, e non la loro zahir (apparenza). La verità è l'Islam, il resto è formato da semplici fatti materiali, e in qualsiasi confronto tra la verità e il fatto, è ovvio che sia la prima ad avere il sopravvento. (Amir Taheri)
  • Io vedo molte similarità tra Sciiti ed Ebrei: crediamo entrambi di essere un popolo eletto ma allo stesso tempo ci sentiamo costantemente perseguitati. Anche l'Iran presenta importanti traumi derivamenti dal rapporto con l'Impero Ottomano prima, e dalla disastrosa guerra contro Saddam Hussein. Entrambi diciamo a noi stessi da decenni che le atrocità che ci hanno colpito non saranno mai ripetute. Ecco perché l'Iran spende una larga fetta del budget nazionale (e degli sforzi del paese), in Siria, Yemen e Libano. (David Menashri)
  • La gerarchia dei preti s'è ricostituita nella setta degli sciiti persiani molto più fortemente che presso i sunniti, ed il Corano, anziché essere abbandonato, come in paese turco od arabo, alla libera interpretazione dei fedeli, non può essere letto e commentato che dai mollah. Le immagini, che sono aborrite dai sunniti e che il vero credente non mancherà di spostare o di schivare, quando fa la preghiera, non urtano punto gli sciiti di Persia, ed in quasi tutte le case dell'Iran si vede un quadro che rappresenta il profeta Alì; però l'artista, sentendosi incapace di riprodurre i lineamenti di meravigliosa bellezza, che la tradizione attribuisce al genero di Maometto, lo dipinge sempre colla faccia nascosta da un velo. (Élisée Reclus)
  • La sêtta sciita, in principio perseguitata, conquistò gradatamente tutte le popolazioni persiane, ma diventò religione di Stato soltanto nei primi anni del secolo decimosesto colla dinastia Sefvidi. Essa fa ancora proseliti ad est nell'Afganistan, a nord-ovest fra i Tartari della Transcaucasia, infine nella Persia stessa, ed attesta la propria vitalità collo sviluppo d'una letteratura nazionale, nata dal popolo, fuori dell'influenza dei preti. (Élisée Reclus)
  • Lo sciismo, sorto come movimento confessionale e politico in rotta con l'ortodossia sunnita a cui appartiene il 90 per cento del miliardo di musulmani del mondo, guida la rivolta islamica grazie alla sua fede nel martirio e nella cieca obbedienza alla gerarchia clericale. (Magdi Allam)
  • Nell'Islam sciita [...] viene mantenuto un atteggiamento prescrittivo verso la musica. La musica è generalmente considerata una frivolezza, una futilità, una perdita di tempo; c'è una tendenza non solo a limitare, ma in certi casi addirittura a proibire le rappresentazioni musicali. (Hormoz Farhat)
  • Per gli sciiti il potere temporale è inevitabilmente imperfetto fino a che non sarà assunto dal dodicesimo Imam, per ora nascosto. Il clero lo esercita provvisoriamente nell'attesa di quell'avvento, vale a dire dell'uscita allo scoperto del per ora irreperibile inviato di Allah. Le monarchie sunnite come del resto un tempo quella dell'aborrito scià usurpatore sono tutte illegittime, come lo sono tutti gli altri regimi nei paesi musulmani. Una prova della loro illegittimità è la complicità con gli americani e i loro lacchè. Questi principi stravaganti per la nostra epoca, ma non tanto per una religione ibernata secoli or sono, vengono adesso espressi politicamente, non si sa con quali conseguenze. (Bernardo Valli)
  • Secondo la tradizione sciita, un solo pellegrinaggio a Najaf e Karbala equivale a 70.000 pellegrinaggi alla Mecca, che resta comunque la città più santa di tutto il mondo islamico. (Amir Taheri)

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