The Ring (film 2002)

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The Ring

Immagine The Ring VHS.jpg.
Titolo originale

The Ring

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2002
Genere horror
Regia Gore Verbinski
Soggetto Kōji Suzuki
Sceneggiatura Ehren Kruger
Produttore Walter F. Parkes, Laurie MacDonald
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

The Ring, film statunitense del 2002 con Naomi Watts, regia di Gore Verbinski.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

«Sette giorni...» (Samara)
  • Sette giorni... (Samara) [al telefono, dopo che Rachel ha visto la cassetta]
  • Si dovrebbe vedere la videocamera nel riflesso. L'inquadratura è perfettamente in linea, ma non si vede. (Noah) [analizzando la videocassetta]
  • Si potrebbe quasi dividere la sua vita a metà. Da una parte c'è una donna felice che passa il suo tempo con il marito, andando a cavallo, tutto molto protetto, ovattato e comodo... Nel suo viso c'è luce, c'è fierezza e poi un giorno succede qualcosa, lei fa una brusca virata. Quella luce si spegne e finisce all'ospedale psichiatrico di Eola County, tutta sola... (Rachel) [voce fuori campo, parlando di Anna]
  • Ma che avete voi giornalisti? Vi appropriate delle tragedie e le diffondete come un'epidemia, costringete il mondo a subirle. (Richard)
  • Quando si vive su un'isola se uno prende il raffreddore, il raffreddore diventa di tutti. (Dottoressa Grasnik)
  • Non è bellissimo qui, Samara? È così tranquillo. Io so che tutto adesso andrà meglio. [la soffoca con un sacchetto di plastica] Sei ciò che ho desiderato di più... [la getta nel pozzo] (Anna) [da una visione di Rachel]
  • Perché non mi chiami qualche volta? Purché non affitti un film. (Noah) [a Rachel]

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Katie Embry: Odio la televisione, mi fa venire il mal di testa. Qualcuno ha detto che a causa delle TV e dei telefoni nell'aria viene sprigionata una tale montagna di onde magnetiche che ci fa perdere cellule cerebrali 10 volte di più di quello che dovremmo. Temo che tutte le molecole che abbiamo in testa sono instabili e le aziende lo sanno benissimo, ma non gliene frega niente. È tutta una cospirazione.
    Becca Kotler: [sospira] Scegli quello che ti pare, non m'importa.
    Katie Embry: Tu hai una vaga di idea di quanti raggi elettromagnetici viaggino nella nostra testa ogni secondo?
    Becca Kotler: Io ne so una più bella: hai sentito parlare di quella videocassetta che quando la guardi muori?
    Katie Embry: Cassetta di che tipo?
    Becca Kotler: Normale. Una cassetta normale, di quelle che si affittano. La mandi in play e sei dentro un vero incubo ed ecco che c'è una donna nel video, ti scruta con attenzione. Lei dallo schermo ti può vedere. Appena finisce la cassetta il telefono squilla, qualcuno sa che l'hai guardata e ti dice questa frase: "Morirai fra sette giorni". Ed esattamente sette giorni dopo...
  • Rachel [parlando di Aidan]: Non è un ragazzino che parla molto.
    Maestra: Questo non significa che non abbia nulla da dire.
  • Aidan: Non abbiamo abbastanza tempo.
    Rachel: Oh, tesoro, lo so che sto lavorando tanto e mi dispiace, ma ti prometto che mi farò perdonare.
    Aidan: Io non sto parlando di questo, ma del tempo che resta prima di morire.
    Rachel: Hai un sacco di tempo, amore?
    Aidan: Tu sai quando io morirò?
    Rachel: No, nessuno lo sa. Ma so che non devi preoccuparti per questo.
    Aidan: Katie lo sapeva. L'ha detto a me.
  • Noah: Quando analizzi una cassetta di questo tipo con delle apparecchiature sofisticate puoi stabilire qual è la fonte delle immagini, tipo una videocamera, ma è necessaria comunque la presenza di una traccia. Questa senza tracce è come un uomo senza impronte digitali.
    Rachel: E come l'hanno registrata, scusa?
    Noah: Non lo so.
  • Noah: Che stai pensando?
    Rachel: Sto pensando che questo è il momento in cui io dico che sei inaffidabile e che non concludi mai niente e tu dici che io sono una rompiscatole che dovrebbe andarci più leggera. Poi io me ne vado via arrabbiata dandomi della scema per aver pensato che tu saresti... crescere un po'. Facciamo così: evitiamo questa parte fin da adesso. Ci risparmimao un sacco di sofferenze.
  • Richard [parlando dei cavalli]: Molti si sono abbattuti da soli. Sono annegati.
    Rachel: E come uscivano?
    Richard: Sfondavano i recinti e correvano verso la spiaggia.
    Rachel: Quindi sono impazziti.
    Richard: Sembrerebbe di sì, esatto. Oppure è che sentono le cose prima di noi.
  • [Registrazione video di una seduta psichiatrica di Samara]
    Medico: Allora, cos'è che ti tiene sveglia? Dovrai dormire prima o poi. Sogni qualcosa? Samara? Parliamo delle fotografie. Come le hai fatte? Samara? Come hai fatto queste fotografie?
    Samara: Io... non le faccio. Le vedo. E poi... loro... esistono...
    Medico: Samara, adesso devi cominciare a dirmi la verità, d'accordo?
    Samara: Posso vedere la mia mamma?
    Medico: No, Samara. Non finché non scopriamo cos'hai che non va.
    Samara: Io voglio bene alla mia mamma.
    Medico: Sì, certo. Ma non vuoi più farle del male, non è vero? Non vuoi fare del male a nessuno.
    Samara: Però lo faccio e mi dispiace. Questa cosa non finirà.
    Medico: Be', è per questo che sei qui. Perché io possa aiutarti a farla finita.
    Samara: Mi abbandonerà qui.
    Medico: Chi?
    Samara: Papà.
    Medico: Ma loro vogliono solo aiutarti.
    Samara: Non papà.
    Medico: Il tuo papà ti vuole bene.
    Samara: Papà vuole bene ai cavalli. Lui vuole mandarmi via.
    Medico: No, non è vero.
    Samara: Ma lui non sa.
    Medico: Cos'è che non sa? Samara?
  • Richard: Quei sussurri si sentivano in continuazione di notte nel sonno. Li sentivano pure i cavalli.
    Rachel: Signor Morgan, la prego, esca di lì!
    Richard: E quelle foto... Oh, Signore, che cosa non faceva vedere!
    Rachel: Le fa vedere ancora.
    Richard: E non smetterà mai. Il fatto che lei sia qui ne è la prova.
    Rachel: Dov'è? La prego! Devo fermarla, altrimenti mio figlio morirà!
    Richard: Oh, sì. Morirà. [ultime parole] Lei non dorme mai.
  • Noah: Non ci posso pensare. Buttata in fondo a un pozzo, da sola, così... Quanto si può sopravvivere?
    Rachel: Sette giorni. Si può sopravvivere per sette giorni.
  • Aidan: Che è successo a quella bambina?
    Rachel: A Samara?
    Aidan: Così si chiama? È ancora in quel posto buio?
    Rachel: No, noi l'abbiamo liberata.
    Aidan: L'hai aiutata?
    Rachel: Sì.
    Aidan: Perché l'hai fatto?
    Rachel: Che ti prende, tesoro?
    Aidan: Non dovevi farlo, è sbagliato!
    Rachel: È tutto a posto adesso. Lei non potrà farti del male. Lei... [Rachel nota che Aidan ha sul braccio l'impronta della mano di Samara]
    Aidan: Non lo capisci, Rachel? Lei non dorme mai. [gli esce sangue dal naso]

Explicit[modifica]

Rachel [voce fuori campo]: Lei voleva solo essere ascoltata.
Samara: Lui vuole mandarmi via.
Richard: Mia moglie non era una donna fatta per avere figli!
Anna [voce fuori campo]: Sei ciò che ho desiderato di più...
Aidan [voce fuori campo]: Non lo capisci, Rachel?
Samara: Ma lui non lo sa.
Aidan: Lei non dorme mai.
Richard [voce fuori campo]: Vi appropriate delle tragedie e le diffondete come un'epidemia. Costringete il mondo a subirle.
Medico [voce fuori campo]: Non vuoi fare del male a nessuno.
Samara: Però lo faccio e mi dispiace. Questa cosa non finirà.
[Rachel insegna ad Aidan come fare una copia della la videocassetta]
Rachel: Infilala dentro. Spingi play. Spingi.
Aidan: Lei continuerà a uccidere, vero? Non smetterà mai.
Rachel: Non ti preoccupare, amore. Non ti succederà niente.
Aidan: Ma poi le altre persone che la vedranno? A loro cosa succederà?

Citazioni su The Ring[modifica]

  • C'è un film che se lo vedi, dopo sette giorni muori. Sempre meglio di quei film che se li vedi, dopo cinque minuti sbadigli. (Rat-Man)
  • Sotto l'egida della Dreamworks, i produttori Walter F. Parkes e Laurie MacDonald hanno riunito un'agguerrita squadra di esecutori/collaboratori [...]. Pur mantenendo a livello figurativo componenti esotiche e asiatiche, hanno comodato il racconto nelle categorie riconosciute da Hollywood (un po' di psicologia e qualche spiegazione in più). Almeno nella 1ª ora paura e angoscia sono palpabili, lasciando il posto gradatamente alla ridondanza dei segni, all'eccesso dell'horror rozzo, alla violenza del "troppo visibile". (il Morandini)

Frasi promozionali[modifica]

  • Prima di morire, vedi... The Ring.[1]

Note[modifica]

  1. Dalla locandina in italiano. Cfr. Poster The Ring, mymovies.it

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