Ubayde Zākāni

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Nizām od-Dīn ʿObayd-i Zākāni (1301 – 1370), poeta persiano.

Citazioni di Ubayde Zākāni[modifica]

  • Il proverbio che insegna: «Il cornuto è felice in ambedue i mondi», è stato autorevolmente commentato: finché è sulla terra, non afflitto dal morbo dell'onore, il cornuto riesce a vivere senza pensieri. Ma anche nell'altro mondo, in virtù della tradizione: «Il cornuto non accederà alla soglia del paradiso», dal momento che non andrà in paradiso e grazie alla sua benedetta condotta, egli avrà la fortuna di restar franco dall'incresciosa compagnia di religiosi ed asceti, dei quali è affollato il cielo, e dalle loro facce truci; e dovunque gli capitasse di vedere un priore, gli dirà: Se il tuo posto è davvero il paradiso, | gli altri all'inferno volgeranno il viso.
    Perciò il cornuto è felice in ambedue i mondi.[1]
  • Un derviscio e suo figlio erano fermi sul ciglio della strada mentre passava un funerale. Chiese il figlio al padre:
    «Chi c'è nella cassa, papa?»
    «Eh, un uomo.»
    «E dove lo stanno portando?»
    «Eh, in un posto dove non si mangia e non ci si veste, dove non c'è pane né legna né argento né oro né mobile né tappeto.»
    «Ma papà, non è che lo stanno portando a casa nostra?»[2]

Trattato dei cento consigli[modifica]

  • Vagabondaggio e solitudine, sappiate, son l'uno la fonte della gioia, l'altra la sorgente della vita.[3]
  • Riguardatevi sempre, mi raccomando, dalla morte, ché già dai tempi antichi la morte fu giudicata cosa antipatica.[4]
  • Seminate negli harem, se volete che i vostri figli diventino professori, preti o cortigiani.[4]

Note[modifica]

  1. Da L'etica dei notabili (Akhlaq ol-ashraf), in Poesia d'amore turca e persiana, scelta e traduzione di Angelo Michele Piemontese e Gianroberto Scarcia; G. Scarcia ha curato – oltre ai primi due paragrafi della «Guida alla lettura» – le versioni poetiche contenute nell'antologia e le prosastiche dal turco; tutto il resto è stato curato da A. M. Piemontese. Cfr. Poesia d'amore turca e persiana, p. 9., EDIPEM, Novara, 1973, pp. 186-187.
  2. Da L'epistola esilarante (Resāleh-ye Delgosha), in Storia della letteratura persiana, vol. I, p. 178.
  3. Storia della letteratura persiana, vol. I, p. 173.
  4. a b Storia della letteratura persiana, vol. I, p. 174.

Bibliografia[modifica]

  • Ubayde Zākāni, Trattato dei cento consigli (Resāleh-ye sad pand), in Angelo Michele Piemontese, Storia della letteratura persiana. Le origini – Il periodo ghazanavide – L'età selgiuchide – l'epoca dei Mongoli, vol. I, (Letteratura universale, vol. XXXIX), traduzione per Ubayde Zākāni di Angelo Michele Piemontese, Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1970.

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