Ultime parole da Il Trono di Spade

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Raccolta delle ultime parole pronunciate dai personaggi della serie televisiva Il Trono di Spade in punto di morte.

Citazioni[modifica]

Prima stagione[modifica]

  • Perdonami, mio signore. (Will)
Nel primo episodio il disertore Will pronuncia queste parole prima di essere giustiziato da Ned Stark.
  • Lui è già morto. È un gesto di carità. (Sicario)
  • Se continui a minacciare il mio signore...! (Jory Cassell)
Nel quinto episodio Jory Cassel pronuncia queste parole minacciando Jaime Lannister per proteggere il suo signore Ned Stark, venendo pugnalato a tradimento all'occhio.
  • Metti giù la spada! (Stiv)
  • No, no! Non potete farlo! Io sono il Drago, io sono il Drago! No! No! Dany! Diglielo! Fermalo, fermalo! No, no... Non puoi farlo! Dany! Ti prego! (Viserys Targaryen)
Nel sesto episodio Viserys pronuncia terrorizzato queste parole chiedendo invano alla sorella Daenerys di fermare suo marito Khal Drogo, che lo giustizia versandogli in testa dell'oro fuso.
  • La mia memoria... Re Robert Baratheon, messo a morte da un maiale! Dammi qualcosa per il dolore e lasciami morire. (Robert Baratheon)
Nel settimo episodio re Robert Baratheon pronuncia queste parole all'amico Ned Stark poco prima di spirare per una ferita infertagli da un cinghiale. In seguito si scoprirà che Robert era stato appositamente ubriacato da Lancel Lannister e sua moglie Cersei.
  • Cosa diciamo al Dio della morte? (Syrio Forel)
Nell'ottavo episodio Syrio Forel pronuncia queste parole per esortare l'allieva Arya Stark a fuggire, poco prima di impegnarsi in un duello mortale con Meryn Trant.
  • Il mio cavallo... Sangue del mio sangue... No, devo continuare a cavalcare... (Khal Drogo)
Nel nono episodio Drogo balbetta inconsciamente queste parole dopo essere caduto da cavallo e reso catatonico dalla strega Mirri Maz Duur, venendo soffocato per pietà dalla moglie Daenerys.
  • In nome dei Sette Dèi. (Eddard "Ned" Stark)
Nel nono episodio, Ned, incastrato dai Lannister con l'accusa di tradimento, decide di dichiararsi colpevole durante il processo a suo carico e chiedere come pena di unirsi ai Guardiani della notte in modo da salvare la figlia Sansa. Ned finisce il suo discorso pubblico di pentimento pronunciando queste parole, ma re Joffrey Baratheon decide all'ultimo istante di cambiare i propri piani ordinando al boia Ilyn Paine di decapitarlo davanti agli occhi della corte.
  • Non mi sentirai urlare! (Mirri Maz Duur)
La strega Mirri Maz Duur urla queste parole a Daenerys pochi istanti prima di essere gettata nella pira funebre di Kahl Drogo.

Seconda stagione[modifica]

  • Una coppa di vino per onorare l'unico e vero nostro Dio! (Mastro Cressen)
Nel primo episodio maestro Cressen pronuncia queste parole offrendo una coppa di vino alla strega Melisandre per avvelenarla ed impedirle di manipolare il suo signore Stannis Baratheon. Melisandre tuttavia fiuta l'inganno e fa in modo che sia Cressen a bere il veleno.
  • Ho sempre odiato le balestre...Troppo tempo per ricaricarle! (Yoren)
Nel terzo episodio il Guerriero della Notte Yoren pronuncia queste parole prima di attaccare alcuni soldati Lannister che hanno attaccato il suo gruppo di reclute, venendo giustiziato al termine dello scontro da sir Armory Lorch.
  • No. Devi portarmi. (Lommy Maniverdi)
Nel terzo episodio il giovane Lommy Maniverdi chiede al soldato Polliver di trasportarlo in quanto ferito alle gambe, ma il soldato Lannister per tutta risposta si limita a deriderlo e a trafiggerlo brutalmente.
  • Trattare con Stannis? L'hai sentito, là fuori: farei prima a parlare al vento! Ripeti a tuo figlio ciò che ho detto: penso che siamo alleati naturali, e potrà capirmi. Uniti, potremmo porre fine alla guerra. (Renly Baratheon)
Nel quinto episodio Renly Baratheon pronuncia queste parole rivolgendosi a Catelyn Stark per intrecciare un'alleanza con lei e suo figlio Robb, pochi istanti prima di essere pugnalato da un ombra creata da Melisandre e suo fratello Stannis.
  • Che gli dei ti proteggano, Theon Greyjoy. Ora sei davvero perduto. (Rodrik Cassell)
Nel sesto episodio il castellano di Grande Inverno pronuncia queste parole pochi istanti prima di essere giustiziato dal traditore Theon Greyjjoy.
  • Dimmi! (Alton Lannister)
  • Soltanto una nave...(Matthos Seaworth)
Nel nono episodio Matthos Seaworth nota che vi è solo una nave Lannister ad affrontare la flotta di Stannis: prima che suo padre Davos si renda conto della trappola, una freccia incendiaria colpisce la nave carica di Altofuoco, che esplode uccidendo Matthos e tutto l'equipaggio ad eccezione di Davos.
  • Non voglio il Latte di Papavero. Fai in fretta...(Maestro Luwin)
Nel decimo episodio Maestro Luwin proferisce questa richiesta alla bruta Osha chiedendo di essere finito per il dolore delle ferite infertigli da Dagmer.
  • Siamo sentinelle...Sulla barriera...(Qhorin "Il Monco")
Nel decimo episodio il Guardiano della Notte Qhorin detto "Il Monco" si lascia uccidere da Jon Snow per permettere di infiltrarlo tra i Bruti, decantando il giuramento dell'ordine mentre spira.
  • Ti supplico, io non volevo! (Doreah)
  • Khaleesi! (Xaro Xoan Daxos)
Nel decimo episodio il ricco Xaro Xoan Daxos urla questa parola poco prima di essere rinchiuso da Daenerys nella camera del tesoro insieme alla sua amante Doreah per morire di fame.

Terza stagione[modifica]

  • Taglierò le mani al prossimo che mi chiamerà bastardo! (Craster)
Nel quarto episodio, a seguito di una battaglia disastrosa la pattuglia di Guardiani della notte capitanata dal Lord comandante Jeor Mormont in persona si ferma sulla via del ritorno al castello di Craster, un rozzo bruto loro alleato. Tuttavia alla sera, a causa della scarsità di cibo e agli atteggiamenti del padrone di casa, il Guardiano della notte Karl Tanner insulta Craster chiamandolo bastardo. Furente, il bruto sfida Tanner a ripetere l'insulto, e quello lo fa: Craster allora gli si scaglia contro, ma viene inaspettatamente pugnalato alla testa da Karl, sotto gli sguardi esterrefatti dei presenti.
  • Lasciala andare! Avrò la tua testa... (Jeor Mormont)
Nel quarto episodio, dopo la morte di Craster il lord comandante Jeor Mormont prova a far ragionare Karl, che tuttavia dichiara la propria indipendenza e minaccia brutalmente una delle figlie di Craster per sapere dove si trovi il cibo. Il lord comandante allora sguaina la spada e ordina al suo subordinata di lasciare la ragazza: Karl obbedisce, ma contemporaneamente lancia uno sguardo d'intesa a Rast, guardiano della notte che si trova alle spalle di Mormont. L'anziano comandante si prepara a giustiziare Karl, ma viene pugnalato ripetutamente alle spalle da Rast: nella battaglia che segue fra fedeli e disertori, Mormont prova a strangolare il suo assassino, ma perde quasi subito le forze e si accascia al suolo morente.
  • Io sono il tuo padrone! Uccidila! Uccidila! Uccidila! (Kraznyz mo Nakloz)
Nel quarto episodio, lo schiavista Kraznyz mo Nakloz dà a Danerys tutti gli Immacolati, abili schiavi mercenari, in cambio di uno dei suoi draghi, Drogon. Danerys acconsente, ma come primo ordine manda gli Immacolati ad uccidere tutti gli schiavisti della città e a liberare i loro schiavi. Furente, Kraznyz prima tenta invano di costringere gli Immacolati a fermarsi, poi ordina a Drogon di uccidere Daenerys: tuttavia, come gli spiega la stessa Madre dei draghi Drogon non è uno schiavo ed è fedele solo a lei. L'attimo dopo, Drogon incenerisce Kraznyz.
  • Siete qui per salvarci? (Willeim Lannister)
  • Vi scongiuro, io non ho fatto nulla, sono un semplice scudiero! (Martyn Lannister)
Nel quinto episodio, due soldati nonché nipoti di Tywin Lannister, Willeim e Martyn Lannister, vengono apparentemente liberati da uno dei più stretti collaboratori di Robb, Rickard Karstark. Tuttavia, quando prova a chiedere spiegazioni Willeim viene ucciso da Rickard: il lord infatti vuole vendicare il figlio, ucciso da Jaime Lannister a seguito del suo tentativo di fuga. Sconvolto, Martyn supplica per la sua vita, ma l'impassibile Rickard non esita ad ucciderlo.
  • Uccidimi, e che tu sia dannato! Tu non sei affatto il mio re! (Rickard Karstark)
Nel quinto episodio, a seguito dell'omicidio dei prigionieri Lannister, Robb giudica il delitto un atto di insubordinazione da parte di Rickard Karstark e decide di giustiziarlo per farne un esempio di chi infrange i suoi ordini e i diritti di ospitalità. Portato al patibolo, Rickard ricorda a Robb che essendo parenti verrà maledetto per il suo omicidio e che non lo considera più il suo re: pur turbato dalle sue parole, Robb non esita a decapitarlo.
  • Eddard. Non vorresti insegnare al piccolo Ned Stark a cavalcare? (Talisa Stark)
Nel nono episodio, durante le nozze tra Edmure Tully e Roslin Frey, volto a riparare il presunto affronto che Robb a commesso nei confronti di Walder Frey non sposando una sua figlia, Robb parla amorevolmente con la moglie Talisa, che gli propone come nome da dare al figlio quello di suo padre, Eddard. Sfortunatamente, presto viene messa in atto la congiura delle Nozze Rosse, organizzata da Walder Frey e Roose Bolton, vendutisi a Tywin Lannister: la prima vittima è proprio Talisa, pugnalata da Lothar Frey nello stomaco, quasi a voler uccidere il feto che ha costretto Robb a sposarla mandando a monte i piani di Frey.
  • Madre... (Robb Stark)
Nel nono episodio, dopo la morte di Talisa Robb viene ferito e le sue guardie e il suo metalupo Vento Grigio uccisi. Sua madre Catelyn prova allora a negoziare la vita del figlio prendendo in ostaggio la giovane moglie di Walder Frey, che tuttavia non sembra interessato alle sorti della giovane consorte: l'istante successivo Roose Bolton pugnala al cuore Robb, che cade dopo un ultimo sguardo alla madre. Il suo corpo verrà poi decapitato e esposto alle scherno dei Frey con al posto della testa il capo di Vento Grigio.
  • Sul mio onore di Tully, sul mio onore di Stark, lascialo andare, o taglierò la gola di tua moglie! (Catelyn Stark)
Nel nono episodio, dopo la morte di Talisa Robb viene ferito e le sue guardie e il suo metalupo Vento Grigio uccisi. Sua madre Catelyn prova allora a negoziare la vita del figlio prendendo in ostaggio la giovane moglie di Walder Frey, che tuttavia non sembra interessato alle sorti della giovane consorte: l'istante successivo Roose Bolton pugnala al cuore Robb, che cade dopo un ultimo sguardo alla madre.Scioccata, Catelyn taglia con noncuranza la gola della moglie di Walder e scoppia in lacrime: l'istante successiva, le viene tagliata la gola da uno dei figli bastardi del patriarca dei Frey, Walder il Nero.

Quarta stagione[modifica]

  • Cosa stai cercando di dirmi? (Polliver)
Nel primo episodio, il Mastino ed Arya si fermano in una taverna, nella quale ci sono dei soldati Lannister: tra di essi, Sansa riconosce subito Polliver, che uccise il suo amico Lommy dopo l'assalto alla carovana di Yoren. Riconosciuto, Il Mastino stermina i soldati, ma si limita a ferire Polliver: Arya allora gli si avvicina e, dopo avergli fatto capire chi sia ripetendo le stesse parole che il soldato aveva detto a Lommy prima di ucciderlo, trafigge Polliver alla gola.
  • Non è niente. (Joffrey Baratheon)
Nel secondo episodio, Joffrey festeggia, insieme ai suoi parenti ed ai Tyrell, il suo matrimonio con Margaery. Durante le celebrazioni tuttavia il giovane conferma il suo carattere sadico e irritante, in particolare verso lo zio Tyrion, che costringe a fargli da coppiere. Dopo aver bevuto il vino però Joffrey si sente male e cade a terra, morendo avvelenato tra le braccia della madre: il vino era stato infatti avvelenato con uno stratagemma da Lady Olenna e Petyr Baelish.
  • Aspettate! (Dontos Hollard)
  • Tu! (Karl Tanner)
Nel quinto episodio, alcuni Guardiani della notte, tra i quali Jon Snow, vanno ad uccidere Karl Tanner, capo dei disertori, e i suoi compagni appostati nel castello di Craster, oltre la Barriera. Karl duella contro Jon e sta per prevalere, quando una delle mogli-figlie di Craster lo pugnala alla schiena. Mentre Karl, infuriato, si avvicina alla donna, Jon ne approfitta per ucciderlo, conficcandogli la spada nella nuca e vendicando in questo modo il comandante Mormont.
  • Continua a parlare e taglierò la gola ai tuoi amici, a cominciare dall'idiota. Hai capito? Hai capito? (Locke)
Nel quinto episodio, mentre infuria la battaglia tra Guardiani della notte e disertori la recluta Locke, in realtà una spia di Roose Bolton, va nella stalla in cui sono stati rinchiusi Bran e i suoi amici, deciso a rapire il giovane Stark per portarlo al suo signore. Tuttavia, Bran prende il controllo coi suoi poteri mentali del fido stalliere mezzo scemo Hodor e gli fa spezzare il collo di Locke.
  • Io ho mentito per te, ho ucciso per te! Perché l'hai portata qui, perché?! (Lysa Arryn)
Nel settimo episodio, l'ormai folle Lysa Arryn, convinta che l'amato Petyr Baelish abbia una relazione con sua nipote Sansa, prova a gettare la ragazza al di là della Porta della Luna, pozzo che dà direttamente sulla valle di Arryn sottostante. In quel momento sopraggiunge Baelish, che con la sua parlantina riesce a convince Lysa a lasciar andare Sansa, non prima che la donna abbia confessato di aver ucciso per lui il marito Jon. Baelish allora, dopo essersi avvicinato, le dice di aver amato solo una donna in vita sua, la sorella Catelyn: l'istante successivo, Ditocorto butta l'incredula Lysa nella Porta della Luna.
  • Aspetta, stai morendo? No, no, non te la puoi cavare così, devi ancora confessare! Dillo. Di il suo nome. Elia Martell. L'hai stuprata, e hai ucciso i suoi figli. Elia Martell! Chi è che diede quell'ordine? Chi è che diede quell'ordine?! Dì il suo nome! L'hai stuprata, l'hai ammazzata, hai ucciso i suoi bambini! Dillo! Dì il suo nome! Dillo! (Oberyn Martell)
Nell'ottavo episodio, essendo accusato dell'omicidio di Joffrey Tyrion decide che il processo venga risolto con un duello per singolar tenzone: come suo campione si propone il principe Oberyn Martell, desideroso di vendicarsi sul campione dei Lannister, Ser Gregor "La Montagna" Clegane, assassino di sua sorella Elia Martell. Grazie alla sua agilità e alla lancia avvelenata scelta come arma, Oberyn vince velocemente il duello, ma contrariamente a quanto si aspettava Tyrion lascia in vita Clegane, interrogandolo brutalmente su chi sia il mandante della morte della sorella: inaspettatamente la montagna riesce a buttare a terra il principe e, dopo aver confessato l'omicidio di Elia, schiaccia il cranio di Oberyn, vincendo in tal modo il duello.
  • Elia Martell! Ho ucciso i suoi figli, poi l'ho stuprata, e le ho schiacciato la testa in questo modo! (Gregor "La Montagna" Clegane/Robert Strong)
  • Tu non sai niente...Jon Snow... (Ygritte)
Nel nono episodio, mentre combatte Jon si ritrova faccia a faccia con Ygritte, la sua amata appartenente al popolo dei bruti, che gli punta contro una freccia. Dopo un istante di esitazione, Ygritte abbassa l'arma, pronunciando la frase che usava per schernire Jon quando si erano conosciuti. L'istante successivo però la donna viene colpita alla schiena da una freccia della giovane recluta Olly, la cui famiglia era stata sterminata dai bruti: mentre i suoi compagni sconfiggono i bruti restanti, Ygritte spira tra le braccia del piangente Jon.
  • Io consacro la mia vita e il mio onore ai Guardiani della Notte, per questa notte e per tutte quelle che ci aspettano! (Grenn)
Nel nono episodio, mentre infuria la battaglia tra bruti e guardiani della notte, Jon ordina ad uno dei suoi uomini più fidati, Grenn, di andare a controllare con altri cinque compagni il tunnel sotterraneo della barriera. L'intuizione di Jon si rivela giusta, in quanto proprio quando il gruppo arriva al cancello del tunnel vi è un gigante alla carica che prova ad entrare: prima del confronto, Grenn e i suoi compagni gridano il motto dei Guardiani della notte, preparandosi allo scontro. A battaglia finita, Jon va a controllare il tunnel e scopre che purtroppo Grenn e i suoi compagni sono morti, riuscendo comunque ad uccidere a loro volta il gigante.
  • Va con loro... (Jojen Reed)
Nel decimo episodio, Bran, Hodor e i fratelli Reed hanno quasi raggiunto la grotta in cui si trova il corvo con tre occhi quando vengono attaccati da un Estraneo e da alcuni Non Morti. Hodor e Bran riescono presto a scappare, ma i Reed vengono circondati dai Non Morti: dopo aver ordinato alla sorella di raggiungere i compagni, Jojen trattiene i Non Morti, venendo infine pugnalato al petto ripetutamente da uno di essi.
  • Mi hai colpito! Non sei affatto mio figlio... (Tywin Lannister)
Nel decimo episodio, mentre fugge dalla sua cella Tyrion scopre la sua amante Shae nel letto del padre Tywin e, distrutto, la strangola. Successivamente, dopo aver rubato una balestra si reca nella latrina, dove si trova suo padre, e gli punta l'arma contro: inizialmente Tywin prova a far ragionare Tyrion, ricordandogli che dopotutto è suo padre, ma il nano come risposta gli tira una freccia contro. Mentre Tyrion ricarica l'arma, il padre getta la maschera e gli rivela sprezzante di non considerarlo come figlio: Tyrion allora gli fa notare che lo è comunque, e finisce Tywin impalandolo con una freccia.

Quinta stagione[modifica]

  • Vi auguro buona fortuna nelle guerre a venire. (Mance Rayder)
Nel primo episodio, non essendo riuscito a trovare un accordo col suo prigioniero, il capo dei bruti Mance Rayder, Stannis ordina la sua esecuzione, che dovrà essere un sacrificio al Dio della luce di Melisandre. Dopo aver salutato il suo avversario Jon Snow ed essere stato legato al rogo, Mance augura buona fortuna ai suoi carnefici. Melisandre dà quindi fuoco alla pira, e Mance inizia a soffrire terribilmente, riuscendo comunque a non urlare: preso dalla compassione, Jon pone fine alle sue sofferenze tirandogli una freccia nel cuore.
  • Ho sbagliato. Tu sei il Lord Comandante, tutti ti obbediamo. Mi dispiace, non solo per questo ma per tutto quello che ho fatto o detto. Ho sbagliato!Mio signore, pietà! Pietà, andrò, lo prometto! Ti supplico, ho paura! Ho sempre avuto paura... (Janos Slynt)
Nel terzo episodio, mentre riorganizza i guardiani della notte a seguito della battaglia contro i bruti, il nuovo Lord Comandante Jon Snow ordina a Janos Slynt di occupare una fortezza in rovina ai piedi della barriera. Slynt, da sempre sprezzante verso Jon, rifiuta e insulta il Lord Comandante. Ormai stanco dei suoi atteggiamenti e non considerandolo affidabile, Jon sceglie di giustiziarlo: nonostante le suppliche del guardiano della notte, che rivela il suo carattere vigliacco, il Lord Comandante decapita Slynt davanti a tutti.
  • Egg! Ho sognato...Che ero vecchio... (Maestro Aemon Targaryen)
Nel settimo episodio, l'anzianissimo maestro dei Guardiani della notte Aemon inizia a delirare al cospetto di Sam e di Gilly, convinto di star parlando col fratello Aegon, nonno di Daenerys. In quell'istante, il maestro muore di vecchiaia.
  • Madre, ti prego! No, no! (Shireen Baratheon)
Nel nono episodio, deciso a sconfiggere i Bolton una volta per tutte, Stannis chiede alla consigliera Melisandre cosa debba fare per compiacere il Dio della luce, da cui ormai è sempre più ossessionato. La sacerdotessa dichiara che dovrà sacrificare la figlia Shireen: pur visibilmente scosso, Stannis fa preparare una pira funeraria. Il giorno dopo, Melisandre fa prendere a sorpresa la bambina e la fa legare alla pira: nonostante provi a supplicare l'aiuto dei genitori, la piccola Shireen muore in agonia tra le fiamme, sotto gli sguardi terrorizzati della madre Selyse e degli uomini di Stannis, convinti della pazzia del loro signore.
  • Maestà! Maestà, seguimi! So come uscire da qui! (Hizdahr zo Loraq)
  • Fa il tuo dovere. (Stannis Baratheon)
Nel decimo episodio, dopo che la moglie si è suicidata e quasi tutti i suoi uomini hanno disertato per la morte di Shireen, Stannis tenta comunque un assalto alle forze dei Bolton, che si risolve nel massacro delle sue forze. Ferito gravemente e abbandonato sui resti del campo di battaglia, Stannis riesce con le sue ultime forze a sconfiggere due nemici rimasti indietro, ma crolla a terra per la fatica. In quel momento giunge Brienne di Tarth, deciso a giustiziarlo per la morte del suo signore, il fratello Renly: ormai stanco e conscio di dover morire, Stannis ordina a Brienne di fare il proprio dovere e la donna lo decapita.
  • Reek! Fermo, lasciami! (Myranda)
Nel decimo episodio, approfittando della battaglia tra Ramsay Bolton e le forze di Stannis, Sansa tenta una fuga disperata da Grande Inverno, ma mentre si trova sulle mura viene fermata da Theon, divenuto da tempo con il nome di Reek lo schiavo di Ramsay, e la folle amante di quest'ultimo, Myranda. Contenta di potersi sfogare con quella che considera una rivale, Myranda descrive a Sansa le torture che lei e Ramsay le faranno subire e si prepara a colpirla con una freccia, ma in quel momento Theon, smosso dal terrore di Sansa, la scaraventa giù dalle mura dopo una breve colluttazione.
  • Voi due, fuori! (Ser Meryn Trant)
Nel decimo episodio, Ser Meryn Trant, uomo di fiducia del Lannister nonché assassino di Syrio Forell, si trova in un bordello in cui sfoga le sue pulsioni sadiche su due ragazzine. Ad un certo punto entra nella stanza un'altra giovane e Trant, trovandola particolarmente attraente, caccia via le altre due per stare solo con lei. Inaspettatamente la ragazza si toglie la faccia e rivela di essere Arya Stark, che subito acceca e pugnala il cavaliere: dopo avergli ricordato dell'omicidio di Syrio, la giovane Stark continua a pugnalare Trant, finendolo tagliandogli la gola.
  • Lo so. Di te e mia madre. Credo che una parte di me lo abbia sempre saputo... E sono contenta. Sono contenta che tu sia mio padre. (Myrcella baratheon)
Nel decimo episodio, dopo essersi congedati da Ellaria Sand, ex amante di Oberyn Martell, ed aver lasciato Dorne Myrcella Baratheon e Jaime vanno in barca ad Approdo del Re. Durante il viaggio, un imbarazzato Jaime prova a spiegare alla giovane di essere in realtà suo padre: Myrcella tuttavia lo ferma subito, rivelandogli di saperlo e di accettarlo. Jaime è contento, ma in quell'istante alla giovane inizia a sanguinare il naso e a mancare il respiro: le sue labbra sono infatti state avvelenate da Ellaria, e Myrcella muore tra le braccia del padre.
  • Olly... (Jon Snow)
Attirato allo scoperto dal giovane Olly, Jon scopre troppo tardi che si tratta di un'imboscata del giovane e di Alliser Thorne,Othell Yarwick e Bowen Marsh, Guardiani della Notte contrari alla sua scelta di accogliere i bruti oltre la Barriera, e viene pugnalato da ognuno di loro. Per ultimo, Jon viene raggiunto da Olly, che aveva perso la sua famiglia per mano dei bruti: il giovane gli dà il colpo di grazia, lasciandolo morente in mezzo alla neve. Verrà comunque riportato in vita dalla magia di Melisandre nella stagione successiva.

Sesta stagione[modifica]

  • Mio figlio... Trystane... (Doran Martell)
Nel primo episodio, Il principe di Dorne Doran Martell convoca al suo palazzo Ellaria Sand e sua figlia Tyene. Egli ordina a Ellaria di evitare ripercussioni sui Lannister, ma la donna gli rivela di aver già avvelnato la giovane Myrcella e che adesso i prossimi saranno Doran e suo figlio Trystane: in quel momento infatti Tyene taglia la gola al capo delle guardie Areo Hotath mentre Ellaria trafigge mortalmente Doran, che muore tra l'indifferenza delle sue guardie, ormai passate definitivamente dalla parte di Ellaria.
  • Tu. (Trystane Martell)
Nel primo episodio, Il principe di Dorne Trystane Martell si sta riposando alla sua nave, ancorata ad Approdo del Re, quando viene raggiunto dalla cugina bastarda Nymeria Sand, che gli rivela che sta per morire. Il principe le chiede se sarà lei ad ucciderlo, ma Nymeria nega: in quel momento, Trystane viene trafitto alla testa da Obara, sorella di Nymeria giunta alle sue spalle.
  • Tu sarai sempre il mio primogenito. (Roose Bolton)
Nel secondo episodio, Roose Bolton dà al suo figlio bastardo Ramsay la notizia che sua moglie, Lady Walda Frey, ha dato alla luce un figlio maschio, che di fatto è l'erede di Casa Bolton: pur scioccato, Ramsay sembra accogliere con gioia la notizia. Fiero di lui, Roose lo abbraccia, ma in quel momento Ramsay lo pugnala a morte alla schiena.
  • Per favore...Ramsay...È tuo fratello! (Walda Frey)
Nel secondo episodio, dopo aver ucciso il padre Roose Ramsay si auto nomina signore di casa Bolton e fa catturare la matrigna Walda Frey e il suo figlio neonato. Portati al canile, Ramsay comunica alla donna di aver ucciso il padre e di voler uccidere anche loro per evitare che il piccolo possa spodestarlo in futuro: nonostante le suppliche di Walda, il bastardo non esita ad aizzare contro i due i suoi mastini.
  • Quale uomo di ferro perderebbe i sensi durante una tempesta? (Balon Greyjoy)
Nel secondo episodio, Re Balon Greyjoy, dopo aver fatto consiglio di guerra con la figlia Yara, si reca nelle sue stanze, passando per uno dei ponti sospesi che collegano le varie torri di Pyke, pur essendo una notte tempestosa: a metà strada però si imbatte inaspettatamente nel fratello Euron, tornato dopo anni all'isola. I due fratelli hanno un'accesa discussione, che termina con Euron che afferma che è pericoloso camminare tra i ponti sospesi in una notte di tempesta: capendo troppo tardi le sue parole, Balon viene gettato nel vuoto dal fratello.
  • Vi auguro buona fortuna nelle guerre a venire. E ora cominciamo! (Ser Arthur Dayne)
Nel terzo episodio, Bran assiste tramite una visione al celebre duello tra il giovane Ned Stark, accompagnato da cinque compagni, e due membri della guardia reale dei Targaryien, Gerold Hightower e il leggendario Arthur Dayne, detto Spada dell'Alba, presso la Torre della Gioia, in cui Rhaegar Targaryen ha rinchiuso la sorella di Ned, Lyanna. Dopo aver augurato buona fortuna agli avversari, Dayne inizia il duello, e nonostante la morte di Hightower riesce con la sua abilità a uccidere gli uomini del nord, rimanendo solo contro Ned e Howland Reed. Tuttavia, contrariamente a quanto è stato raccontato a Bran, Ned sta per essere ucciso dalla Spada dell'Alba: è solo grazie all'aiuto di Reed, che ferisce a sorpresa Dayne, che Ned riesce a sopraffare l'avversario.
  • Dovresti essere morto...Non è giusto. (Bowen Marsh)
Nel terzo episodio, riportato in vita da Melisandre, Jon Snow decide di vendicarsi sui suoi assassini, facendo mettere al patibolo Bowen Marsh, Othell Yarwyck, Ser Alliser Thorne e il piccolo Olly. Prima però il Lord Comandante chiede ad ognuno quali siano le sue ultime parole: Marsh si limita a protestare su quanto sia ingiusto che Snow sia stato resuscitato. Poco dopo, viene impiccato insieme ai compagni.
  • Mia madre vive a Porto Bianco. Le scriverai? Dille che sono morto combattendo i bruti! (Othell Yarwyck)
Nel terzo episodio, riportato in vita da Melisandre, Jon Snow decide di vendicarsi sui suoi assassini, facendo mettere al patibolo Bowen Marsh, Othell Yarwyck, Ser Alliser Thorne e il piccolo Olly. Prima però il Lord Comandante chiede ad ognuno quali siano le sue ultime parole: Yarwyck chiede a Jon di scrivere a sua madre mentendo dicendo di essere stato ucciso dai bruti, ma non ottiene risposta. Poco dopo, viene impiccato insieme ai compagni.
  • Ho combattuto. Ho perso. E ora riposerò. Ma tu, Lord Snow, combatterai le loro battaglie per sempre. (Ser Alliser Thorne)
Nel terzo episodio, riportato in vita da Melisandre, Jon Snow decide di vendicarsi sui suoi assassini, facendo mettere al patibolo Bowen Marsh, Othell Yarwyck, Ser Alliser Thorne e il piccolo Olly. Prima però il Lord Comandante chiede ad ognuno quali siano le sue ultime parole: interrogato per ultimo, Ser Alliser si mostra sprezzante verso Snow e rivela di essere ancora convinto di quanto fatto, affermando che ora Jon dovrà affrontare battaglie più grandi di lui. Poco dopo, viene impiccato insieme ai compagni.
  • Quindi? (Osha)
Venuto a sapere che alcuni suoi soldati sono riusciti a catturare Rickon Stark e la sua protettrice Osha, Ramsay convoca quest'ultimo nel suo studio. Per cercare di ingraziarsi il signore e proteggere in questo modo Rickon, Osha prova a sedurre Ramsay, che ascolta divertito le sue avance, ma si limita a tagliarle la gola.
  • Tutto a posto. Nessun Dosh Khaleen per te. Invece, faremo a turno per scoparti. Poi lasceremo che i nostri cavalieri di sangue ti scopino. E se ti rimane qualcosa, lasceremo un turno ai nostri cavalli. Sei una fica pazza. Pensavi davvero che ti avremmo servito? (Khal Moro)
Decisa a riprendere il controllo del popolo Dothraki, Daenerys si reca nella tenda dove sono riuniti tutti i vari Khal, davanti ai quali si proclama regina. I Khal gli ridono in faccia e il loro capo, Khal Moro, rivela a Daenerys che hanno intenzione di usarla come puttana. Come risposta, Daenerys rovescia le torce presenti nella tenda sulle pareti e il pavimento in legno, mentre i fidi Daario e Ser Jorah bloccano all'esterno le porte: Moro e i suoi vanno così incontro ad una morte dolorosa, mentre Daenerys, grazie al proprio sangue Targaryen, si salva e viene celebrata dai Dothraki.
  • Devi lasciarmi. (Il Corvo con Tre Occhi)
Nel quinto episodio, a causa di un errore di Bran, gli Estranei scoprono la loro posizione, mentre lui e il suo maestro, il Corvo con Tre Occhi, restano bloccati nel passato, un giorno in cui Ned lascia Grande Inverno. Riusciti ad entrare, gli Estranei uccidono gli ultimi difensori rimasti, le Figlie della Foresta, mentre il Re della Notte trafigge il corpo del Corvo con Tre Occhi, che si dissolve dal flashback di Bran.
  • Hodor. (Hodor)
Nel quinto episodio, grazie al sacrificio delle Figlie della Foresta e del metalupo Estate, il corpo di Bran, Meera e Hodor riescono ad uscire all'esterno. Con i Non Morti alle calcagna, Meera incita Hodor a trovare un modo per fermarli. In quel momento Bran, sempre intrappolato nel passato, si imbatte nel giovane ragazzo che un giorno diventerà Hodor e, intuendo ciò che sta succedendo all'esterno, prende il controllo del giovane, che inizia a delirare gridando "Trova un modo". Egli inizia presto a contrarre la frase, da Modor fino ad arrivare ad Hodor: capendo quindi quale scopo Bran gli abbia imposto, Hodor blocca la porta della caverna mentre Meera e Bran fuggono, venendo purtroppo trafitto da vari Non Morti.
  • Stronzo! (Gatins)
  • Va, sbrigati! È da anni che non faccio un vero duello con la spada, temo che proprio che non farò una bella figura! (Brynden "Il Pesce Nero" Tully)
Nell'ottavo episodio, mentre la battaglia tra Lannister e i ribelli Tully sta per volgere a termine, Brinden "Il Pesce Nero" Tully, zio di Catelyn nonché principale capo dei difensori del castello, fa uscire dal retro del castello Brienne e il suo scudiero Podrick, mettendoli su una barca che li porta via. Brienne invita il guerriero a seguirli, ma Brynden, rimasto deluso dal non aver combattuto per difendere il suo signore Robb alle Nozze Rosse, preferisce rimanere a trattenere i soldati Lannister, morendo valorosamente in combattimento.
  • Aspetta! Ti darò qualcosa... (Lem)
Nell'ottavo episodio, seguendo alcuni indizi, Sandor Clegane riesce a trovare gli assassini che hanno sterminato il villaggio del suo amico Septon Rey. Prima che possa ucciderli arrivano però gli uomini della Fratellanza senza Vessilli, che reclama la morte degli uomini, essendo disertori della loro compagnia. Dopo aver messo il cappio attorno al collo degli ammutinati, Beric Dondarion e Thoros di Myr, capi della Fratellanza, concedono a Sandor di uccidere uno dei tre assassini superstiti: egli sceglie il loro capo, Lem, che nonostante provi a supplicarlo viene impiccato dal Mastino.
  • Non ci siamo già passate? Quella non ti servirà a molto. (L'Orfana)
Nell'ottavo episodio, su ordine degli Assassini dai Mille Volti, Arya dovrebbe uccidere un attrice, Lady Crane, ma stringe amicizia con ella. Jaquen, capo della setta, invia allora l'Orfana, assassina al suo servizio, ad uccidere Lady Crane e Arya: la giovane Stark riesce comunque a fuggire e, rifugiatasi in una casa, spegne le candele che la illuminano portando il combattimento contro l'avversaria al buio. Poco dopo, Jaquen trova nella Casa dei Mille Volti la faccia dell'Orfana, segno che è stata uccisa da Arya.
  • Ecco, uccidete lui! Lui...Non è uno di noi, è un estraneo di bassa casta e non ci rappresenta! (Razdal mo Eraz)
Nel nono episodio, la guerra tra Daenerys e gli schiavisti giunge al suo culmine quando tre padroni, tra cui Razdal mo Eraz, parlamentano con Tyrion, Varys, Missandei e Vermo Grigio chiedendo la resa di Daenerys. In quel momento però spunta Daenerys che con i suoi tre draghi distrugge la flotta dei padroni, mentre il suo alleato Daario massacra con la cavalleria dei Dothraki la fanteria: i tre padroni chiedono allora pietà, ma Verme Grigio taglia la gola a Radzal e ad uno degli altri due, lasciando un solo superstite come monito con chi si oppone a Daenerys.
  • Mostratemelo. (Jon Umber)
Nel nono episodio, nel bel mezzo della Battaglia dei Bastardi, mentre le forze del nord sono decimate, l'alleato di Ramsay Smalijon Umber tenta una carica finale con i suoi uomini. Egli ingaggia personalmente battaglia contro Tormund, capo dei bruti, riuscendo a prevalere: tuttavia, Tormund riesce a risollevare le sorti dello scontro mordendolo alla gola e pugnalandolo ripetutamente.
  • Seduto! No! Fermo! Sta giù! (Ramsey Bolton)
Nel nono episodio, dopo la battaglia tra Stark e Bolton e la vittoria dei primi, Ramsay viene brutalmente picchiato da Jon e gettato in catene nel canile. Quella sera, il prigioniero riceve la visita dell'ex moglie Sansa: dopo un dialogo serrato, Sansa libera i mastini di Forte Terrore, che, tenuti proprio a digiuno in vista della battaglia proprio dal loro padrone, sbranano Ramsay, che tenta invano di placarli.
  • Ah. Ho cose più importanti da fare con il mio tempo che sprecarle in presenza di... (Gran Maestro Pycelle)
Nel decimo episodio, mentre si sta svolgendo il processo a Cercei per mano del Culto dei Sette, il Gran Maestro Pycelle viene convocato dal Maestro dei Sussurri della regina, Qyburn, nei suoi laboratori. Convinto che l'attenzione di Cercei sia tutta per il suo processo, il prudente Gran Maestro va al colloquio, non fiutando la trappola che la regina, che ormai lo ritiene inaffidabile, gli ha teso: nel bel mezzo del dialogo tra i due, spuntano da tutte le parti gli Uccelletti di Qyburn, che pugnalano ripetutamente Pycelle.
  • Cosa stai facendo? (Lancel Lannister)
Nel decimo episodio, Lancel Lannister si reca ad arrestare Cersei, su ordine dell'Alto Passero. All'esterno del Tempio del Baelor nota però un bambino sospetto che si dirige nelle catacombe, e lo insegue. Nel profondo delle catacombe, Lancel fa una scoperta terribile: Cercei ha posizionato le riserve di letale Altofuoco proprio sotto il Tempio, e ora grazie ad un sistema di candele sta per saltare tutto. Il giovane è inorridito, ma in quel momento viene pugnalato al fianco dal bambino che aveva seguito: Lancel tenta invano di fermare la trappola, che gli scoppia innanzi uccidendolo.
  • Se l'accusata non è qui, verrà condannata a prescindere. Non possiamo sfuggire alla giustizia degli dei! (Alto Passero)
Nel decimo episodio, Margaery Tyrell si insospettisce non vedendo arrivare Cercei e, fiutando una sua trappola, prova a fuggire col padre Mace e il fratello Loras. I tre vengono però fermati dall'Alto Passero, sacerdote principale del Culto dei Sette, che ordina alle sue guardie di trattenerli, iniziando un monologo in cui esprime tutto il suo fanatismo: in quel momento però la trappola di Cercei scatta e l'Alto Passero, essendo esattamente sopra al punto in cui si trova l'Altofuoco, è il primo a perire nell'esplosione.
  • Lasciateci passare! (Margaery Tyrell)
Nel decimo episodio, Margaery Tyrell si insospettisce non vedendo arrivare Cercei e, fiutando una sua trappola, prova a fuggire col padre Mace e il fratello Loras. I tre vengono però fermati dall'Alto Passero, sacerdote principale del Culto dei Sette, che ordina alle sue guardie di trattenerli: in quel momento però la trappola di Cercei scatta e nonostante Margaery tenti all'ultimo di fuggire viene uccisa dall'esplosione insieme al padre, al fratello, a Kevan Lannister e a tutti i presenti nella sala.
  • Devo andare. Sono... Sono in ritardo per il processo. (Tommen Baratheon)
Nel decimo episodio, Re Tommen Baratheon sta per recarsi al processo che dovrà subire la madre quando viene fermato dalla Montagna/Ser Robert Strong, che gli sbarra la strada: il giovane ordina alla sua guardia di spostarsi, ma in quel momento avviene l'esplosione che distrugge il Tempio del Baelor, a cui il re assiste. Conscio che l'amata Margaery sia morta e capendo in quel momento la follia e la spietatezza della madre, Tommen approfitta di un momento di distrazione della montagna per buttarsi dalla finestra della propria camera.
  • Dove sono quegli idioti dei miei figli? Walder Il Nero e Lothar non dovrebbero essere già qui? (Walder Frey)
Nel decimo episodio, a Walder Frey, ultimo responsabile delle Nozze Rosse ancora in vita, viene servito un pasticcio di carne da una cameriera. Mentre mangia con gusto, egli chiede dove siano i suoi due figli maggiori, Lothar e Walder Il nero: come risposta, la cameriera gli indica il pasticcio di carne, mostrando come sia farcito della carne dei due uomini. Esterrefatto, Frey scopre che la cameriera è in realtà Arya con una maschera, che gli taglia brutalmente la gola, vendicando così i parenti defunti.
  • Promettimelo, Ned... Promettimelo... (Lyanna Stark)
Nel decimo episodio, mentre viaggia nel passato Bran assiste a quello che accadde dopo il duello tra Ned e la Spada dell'Alba: salito nella Torre della Gioia, il giovane guerriero scopre la sorella Lyanna, evidentemente in cattive condizioni, che dopo avergli dato un neonato, che si intuisce essere Jon Snow, spira.

Settima stagione[modifica]

  • Mamma! (Tyene Sand)
  • Non voglio morire come tuo figlio. Con le mani al collo, la bocca che sbava e schiuma di bile. Gli occhi pieni di sangue, la pelle plumbea. Dev'essere stato terribile per te, come guardia del re, come padre. Di certo lo è stato per me, una scena orrenda. Non era affatto quello che io volevo. Capisci, non avevo mai visto come agisse quel veleno. Dillo a Cersei. Deve sapere che è stata opera mia. (Lady Olenna Tyrell)
Nel terzo episodio, venuti in rotta definitivamente con i pochi alleati Tyrell rimasti, Jaime, il suo braccio destro Bronn e il loro alleato Randyll Tarly riescono a sconfiggere gli ultimi soldati di Alto Giardino. Giunto al cospetto dell'anziana Lady Olenna, Jaime le offre, come segno di rispetto, di uccidersi con uno dei suoi veleni piuttosto che andare incontro ad una morte lenta e dolorosa: prima di morire, l'anziana Olenna tira comunque un ultimo duro colpo a Jaime, rivelandogli di aver avvelenato lei il figlio Joffrey, per poi spirare.
  • Uno stupido ragazzo. (Randyll Tarly)

Nel quinto episodio, Daenerys fa radunare i soldati Lannister e Tarly sopravvissuti alla battaglia tenutasi tra loro e l'esercito della Madre dei Draghi presso le Rapide Nere e dichiara loro che chi si sottometterà a lei avrà salva la vita. Solo Lord Randyll Tarly e suo figlio Dickon, rispettivamente padre e fratello di Sam Tarly, rifiutano sprezzanti: nonostante l'intercessione di Tyrion, Daenerys ordina ai suoi draghi di bruciarli vivi.

  • Io non lo farò. (Dickon Tarly)

Nel quinto episodio, Daenerys fa radunare i soldati Lannister e Tarly sopravvissuti alla battaglia tenutasi tra loro e l'esercito della Madre dei Draghi presso le Rapide Nere e dichiara loro che chi si sottometterà a lei avrà salva la vita. Solo Lord Randyll Tarly e suo figlio Dickon, rispettivamente padre e fratello di Sam Tarly, rifiutano sprezzanti: nonostante l'intercessione di Tyrion, Daenerys ordina ai suoi draghi di bruciarli vivi.

  • Solo il più ubriaco. (Thoros di Myr)
Nel sesto episodio, Il gruppo guidato da Jon oltre la barriera alla ricerca di un Non Morto viene attaccato da un orso Non Morto: i guerrieri riescono ad abbatterlo, ma Thoros di Myr, braccio destro di Beric Dondarion, viene ferito gravemente. Dopo essere stati assediati dai Non Morti, i nostri sono costretti a rifugiarsi in un isolotto. La situazione di Thoros peggiora sempre di più, e gli amici provano comunque a confortarlo, ma invano: il mattino dopo, Tormund e Beric scoprono che il sacerdote è morto.
  • Non c'è tempo, vai! (Benjen Stark)
Nel sesto episodio, dopo la morte del drago Viserion per mano del Re della Notte, Jon cade in acqua mentre Daenerys porta via lui e il suo gruppo: riuscito a riemergere, egli si ritrova presto circondato da Non Morti. In quel momento però giunge un cavaliere, che si rivela essere suo zio Benjen Stark, dichiarato disperso fin da quando Jon si unì per la prima volta ai Guardiani della Notte: dopo aver donato al nipote il suo cavallo e averlo esortato a fuggire, Benjen trattiene i Non Morti, cadendo valorosamente.
  • Sansa... (Petyr "Ditocorto" Baelish)
Nel settimo episodio, Ditocorto osserva soddisfatto come Sansa, che ha manovrato come pedina, stia processando la sorella Arya. Tuttavia, il suo sorriso svanisce presto quando scopre che il processo non è contro la giovane Stark, ma contro di lui: grazie alle visioni del passato di Bran, i tre Stark hanno scoperto tutti i suoi intrighi fatti nel corso degli anni. Gettata la maschera, Baelish prova a supplicare Sansa, ma la ragazza non lo ascolta più e lascia che Arya gli tagli la gola con la sua stessa daga.

Ottava stagione[modifica]

  • Sam, alzati! (Eddison "Edd l'addolorato" Tollett)
  • Correte! Dobbiamo andare! (Beric Dondarrion)
  • Che cosa diciamo noi al Dio della Morte? (Melisandre)
  • Dracarys! (Missandei)
  • Spero di meritarmelo, dico davvero. Spero di aver sbagliato. Addio, vecchio amico. (Varys)
  • Hai ucciso un altro Re... Ho vinto io! Ti ho colpito! Sono l'uomo che ha ucciso Jaime Lannister... (Euron Greyjoy)
  • Obbedisci alla tua Regina! (Mastro Quyburn)
  • Muori, cazzo! Si! (Sandor "Il Mastino" Clegane)
  • Cersei Lannister: No, non così. Non così! Non così…
    Jamie Lannister: Non abbassare lo sguardo. Devi guardarmi, Cersei! Guardami! Su, guardami. Il resto non ha importanza. Non ha importanza. Solo noi.
  • Non sta a loro decidere. Rimani con me. Costruisci il nuovo mondo con me! È il nostro scopo! Fin dal principio, capisci? Da quando tu eri un bambino col nome di un bastardo e io non riuscivo neanche a contare fino a venti. Dobbiamo farlo insieme. Distruggiamo la ruota, insieme. (Daenerys Targaryen)