Vera Inber

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Vera Inber

Vera Michajlovna Inber, nata Špencer (1890 – 1972), poetessa, giornalista e scrittrice sovietica.

Vasja "Fischio"[modifica]

Incipit[modifica]

I – Cosa succedeva nella birreria

La vobla, seppur non sembrava,
A lungo era stato
Un pesce vivo che nuotava
Nel Volga dov'era nato.

Nella steppa visse il pisello,
La pioggia cnutriva
i cirri e il baccello,
Di sete così non moriva.

Diversa è la loro sorte,
Diversamente van mangiati,
Ma con la birra l'oste
Li serve appaiati.

Citazioni[modifica]

  • II – Cosa disse il poliziotto al suo capo
    Due passi appena, | crash – un vetro rotto... | prendo l'arma, pianto la sirena, | ah, che fessacchiotto! || Faccio un salto avanti, | dove sei, maledetto? | Spariamo entrambi. | Io la gamba lui il petto.
  • III – Cosa disse all'ospedale il medico di turno
    Polso centotrenta. | Nel pericardio una fessura | il respiro stenta – | fate una puntura. || Seppellire non è ora, | curare non vale. | Ferita da pistola. | Sta molto, molto male.
  • IV – Cosa disse Vasja "Fischio" prima di morire
    Nella boxe posso dire | che mi faccio onore... | perché invece di fuggire | son rimasto a far l'amore?
  • V – Cosa fu scritto sul giornale
    Svaligiato un emporio, | furto fallito. | Ladro all'obitorio. | Poliziotto ferito.

Bibliografia[modifica]

  • Vera Inber, Vasja "Fischio" , traduzione di P. Statuti, La Fiera letteraria, Anno XLVII, n. 43, 5 dicembre 1971.

Altri progetti[modifica]