Star Trek: Deep Space Nine

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Star Trek: Deep Space Nine

Serie TV

Immagine Star Trek DS9 logo.svg.
Titolo originale

Star Trek: Deep Space Nine

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno

1993 - 1999

Genere fantascienza
Stagioni 7
Episodi 176
Ideatore Rick Berman, Michael Piller
Rete televisiva Syndication
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Star Trek: Deep Space Nine, serie televisiva ambientata nell'universo fantascientifico di Star Trek.

Prima stagione[modifica]

Episodio 1, 2, L'emissario – Prima parte, L'emissario – Seconda parte[modifica]

  • Inizio diario della stazione Deep Space Nine. Comandante Benjamin Sisko. Data stellare 46388.2. Su richiesta del governo provvisorio bajoriano, la Flotta Stellare ha accettato di stabilire una presenza federale in questo sistema dopo il ritiro delle truppe di occupazione cardassiane. (Benjamin Sisko)
  • Kira Nerys: Io ho la brutta abitudine di dire la verità anche quando la gente non vuole sentirla.
    Benjamin Sisko: Forse io voglio sentirla.
    Kira Nerys: Io non credo che la Federazione abbia qualcosa da fare qui.
    Benjamin Sisko: Il governo provvisorio non è d'accordo.
    Kira Nerys: Il governo provvisorio e io non siamo d'accordo su molte cose, il che forse spiega perché mi hanno spedita in questo posto. Io sto combattendo per l'indipendenza bajoriana da quando ho avuto la forza di tenere in mano un phaser. Ci siamo liberati dei cardassiani e cosa fanno i nostri nuovi capi? Interpellano la Federazione e ce la portano in casa!
    Benjamin Sisko: Ma la Federazione è qui solo per...
    Kira Nerys: Sì, lo so. Per aiutarci. I cardassiani avevano detto lo stesso sessant'anni fa.
  • C'è una tradizione legale ferengi chiamata "scambio di favori". (Benjamin Sisko)
  • Picard: Credo che lei sia stato ragguagliato sugli eventi che hanno portato al ritiro dei cardassiani.
    Benjamin Sisko: Sì, signore. Ho saputo che hanno passato questi ultimi 50 anni derubando il pianeta di qualunque risorsa di valore prima di abbandonarlo.
    Picard: Lasciando i bajoriani senza mezzi autonomi di sostentamento. Gli aiuti d'emergenza che stiamo coordinando sono appena sufficienti. Io ho conosciuto i bajoriani, e sono un forte sostenitore del loro ingresso nella Federazione.
    Benjamin Sisko: Crede che succederà?
    Picard: Non è facile. I partiti al governo sono ai ferri corti. Le fazioni che erano unite contro i cardassiani hanno riacceso vecchi conflitti.
    Benjamin Sisko: Sembra che non siano ancora pronti.
    Picard: Il suo compito è fare di tutto, tranne che violare la Direttiva Primaria perché lo siano.
  • Sfortunatamente, in qualità di ufficiali della Flotta, non sempre abbiamo il lusso di lavorare in ambienti ideali. (Picard)
  • Odo: Questo è un ladro, un giocatore d'azzardo.
    Quark: Io non sono un ladro!
    Odo: Tu sei un ladro!
    Quark: Se lo sono, non sei stato in grado di provarlo per quattro anni.
  • [Rivolto a Quark] Tu hai tutte le caratteristiche necessarie per essere un politico. (Odo)
  • Io ho fatto carriera perché so quando andarmene, e questo governo provvisorio bajoriano è veramente troppo provvisorio per i miei gusti. Perché quando i governi cadono, gli elementi come me vengono messi al muro e fucilati. (Quark)
  • La religione è l'unica cosa che tiene unita la mia gente. (Kira Nerys)
  • Io adoro i bajoriani. Hanno una cultura profonda e spirituale, ma producono una birra orrenda. Mai fidarsi della birra fatta da gente cogli abiti lunghi. (Quark)
  • Non volevo qualche incarico comodo, entrare nella ricerca, io volevo questo: i più lontani spazi della galassia, uno degli avamposti più remoti da raggiungere. È qui che si trova l'avventura. È qui che si forgiano gli eroi, proprio qui, nelle lande selvagge. (Julian Bashir)
  • Sono stato trovato nella Cintura di Denorios e non so da dove sono venuto, non so se esistono degli altri come me. Sono sempre stato costretto a farmi passare per uno di voi e a domandarmi chi sono davvero. (Odo)
  • Molte persone non sentirebbero ragioni neanche se si bruciassero le mani sul fuoco, e stia sicuro che Gul Dukat è uno di loro. (Odo)
  • Questa è forse la cosa più importante da comprendere degli esseri umani. È l'ignoto che definisce la nostra esistenza. Noi siamo costantemente alla ricerca non solo di risposte alle nostre domande ma di nuove domande. (Benjamin Sisko)
  • Io sono solo una bajoriana che ha combattuto una causa senza speranza contro i cardassiani per tutta la vita. (Kira Nerys)

Episodio 3, Uno strano delitto[modifica]

  • Odo: Non ho mai capito perché gli umanoidi vogliono accoppiarsi.
    Quark: Tu non ti sei mai accoppiato?
    Odo: Ho deciso di no. Implica troppi compromessi. Tu vuoi vedere il torneo di karo-net e lei vuole ascoltare della musica. E così scendi a compromessi. Ascolti anche tu della musica. A te piace il jazz terrestre e lei preferisce l'opera klingoniana, così scendi a compromessi e ascolti l'opera klingoniana. Ti accingevi a trascorrere una gradevole serata guardando un incontro di karo-net e finisci col passare una terrificante serata ad ascoltare l'opera klingoniana.
  • Le leggi cambiano a seconda di chi le fa. Un giorno sono i cardassiani, un giorno la Federazione. Ma la giustizia è la giustizia. (Odo)
  • Rom: Che cosa ne sa lei dell'educazione ferengi?
    Keiko: Signor Rom, io so che da voi viene utilizzato un metodo di lavoro-studio che prevede l'apprendistato nel campo degli affari e dell'economia. Non è così?
    Rom: Noi li scaraventiamo nel mondo del mercato ferengi dalla concorrenza spietata, e chiunque riesca a sopravvivere viene promosso.
  • [Su Odo] Nessuno conosce quel mutante meglio di me. Lasciate che vi dica una cosa: ha un caratteraccio, è prepotente, suscettibile, ma non è un collaboratore dei cardassiani né un assassino. (Quark)

Episodio 4, Il terrorista[modifica]

  • Julian Bashir: Lei è davvero gentile, signor Garak.
    Garak: Oh no, soltanto Garak. Puro semplice Garak.
  • O'Brien: Io non so molto sui terroristi bajoriani, ma lei non è stato mai prigioniero dei cardassiani, vero?
    Benjamin Sisko: No.
    O'Brien: Non si può consegnare un essere, nessun essere, alle loro amorevoli cure, signore.
  • Kira Nerys: Se hai avuto l'impressione che io sia un ufficiale della Federazione, nella maniera più assoluta ti posso garantire...
    Tahna: Credevo che fossi agli ordini di Sisko.
    Kira Nerys: È così, infatti.
    Tahna: Ecco. Questa è una cosa a cui non saprò mai adattare.
    Kira Nerys: Qualcuno dovrà pur coordinare la relazione fra il governo provvisorio e la Federazione. In fin dei conti, con una persona come me in questo luogo...
    Tahna: Perché? Perché devono restare qui? Con quale diritto? Questo cosiddetto governo provvisorio li ha portati qui. Dopo tutto per cui che abbiamo lottato, Kira! Libertà dall'oppressione, raggiungimento d'indipendenza. Nessun estraneo! Niente cardassiani e niente Federazione.
    Kira Nerys: Le cose sono diverse adesso. Non lo capisci, Tahna? Con la scoperta del tunnel spaziale...
    Tahna: Ah già, il tunnel!
    Kira Nerys: Senti, io non voglio qui la Federazione tanto quanto non la vuoi tu, ma almeno serve uno scopo ben preciso. Non lo puoi negare questo. Se non ci fosse la Federazione, i cardassiani riprenderebbero in un batter d'occhio il controllo del tunnel spaziale. Quel tunnel è il futuro di Bajor, invece. Ci porta sia le navi che il commercio. Sta facendo di noi una potenza nel quadrante.
    Tahna: Io non voglio essere una potenza nel quadrante. Io voglio che Bajor appartenga ai bajoriani. Rivoglio per noi la nostra patria.
    Kira Nerys: Ma Bajor ci appartiene già! E quando diventeremo più forti, saremo in grado di difenderla da soli, senza dover dipendere dalla Federazione né da nessun altro.
  • I klingoniani non consegnano mai le loro armi. (Lursa)
  • Il regolamento cardassiano sarà anche stato oppressivo, ma almeno era semplice.(Odo)
  • Qualunque cosa è negoziabile. Io non sono altro che quello che appaio: un commerciante che cerca di fare la transazione più conveniente. (Garak)
  • C'è una cosa di voi umanoidi che non riesco a imitare molto bene: [...] la falsità. Ci vuole un talento speciale per questo. Per me è difficile quanto creare uno dei vostri nasi. (Odo)
  • Io ho fatto alcune cose di cui non vado affatto fiera. Ho ancora dei terribili incubi sugli attacchi contro gli avamposti Haru. Ma, allora, nonostante tutto, ero convinta di quello che stavo facendo. (Kira Nerys)

Episodio 5, Il virus di Babele[modifica]

  • "Aggiusti i replicatori, capo. La mia consolle non funziona capo." Dovrei farmi trasferire su un cargo robot. Niente equipaggio, niente lamentele. (O'Brien)
  • Odo: Diciamo soltanto che se tu non ci fossi, il mio lavoro sarebbe molto facilitato
    Quark: Se io non ci fossi più, saresti costretto a trovare qualche altro povero innocente da perseguitare. Rifletti bene su questo mentre te ne stai qui a gongolare delle mie sfortune.
  • Jadzia Dax: Avevo dimenticato come fosse diverso.
    Kira Nerys: Come fosse diverso cosa?
    Jadzia Dax: Essere di sesso femminile. In pratica non lo sono stato per oltre ottant'anni. Tutte queste attenzioni.
    Kira Nerys: Immagino che ce ne voglia per abituarsi.
    Jadzia Dax: In effetti lo trovo piuttosto carino.
  • Un vecchio detto ferengi dice: "Non chiedere mai se puoi prendere." (Quark)

Episodio 6, La preda[modifica]

  • O'Brien: Ehì, barman.
    Quark: Non chiamarmi "barman"! Io non sono il barman. Io sono il vostro ospite, il proprietario a disposizione delle anime aflitte che si rifugiano nel mio locale.
    O'Brien: E una persona pronta a sfruttare qualunque vizio tu possa avere.
  • Secoli fa, la gente del mio mondo si dedicava a sport crudeli, uccideva specie inferiori per diletto. Certe culture ancora lo fanno, ma neanche loro oserebbero cacciare un essere senziente. (Benjamin Sisko)

Episodio 7, Per amore di Q[modifica]

  • Vash: Sei un uomo prepotente e arrogante. Pensi di sapere tutto.
    Q: Ma io so davvero tutto.
    Vash: Questo ti rende ancora peggiore.
  • Benjamin Sisko: [Su Q] È un'entità molto potente e imprevedibile. Sono stato a un briefing della Flotta Stellare su di lui due anni fa.
    O'Brien: È una seria minaccia, ecco cos'è.
    Jadzia Dax: Che può volere da noi?
    Benjamin Sisko: Qualunque cosa sia, a noi non farà piacere.
  • Quest'orrido piccolo gulag avrebbe proprio bisogno di un po' di colore e di allegria. E chi, chi meglio di me potrebbe animarlo? (Q)
  • Sono il capro espiatorio della galassia. Oh, non è affatto facile essere uno come me. (Q)
  • Non dimenticare che io sono Q e tu una misera umana. (Q)
  • Q: Mi hai colpito... Picard non mi avrebbe mai colpito.
    Benjamin Sisko: Io non sono Picard.
  • Io non capirò mai questa vostra folle ossessione di accumulare ricchezze materiali. Passate il breve arco della vostra vita a fare di tutto per mettere insieme sempre più cose finché le vostre preziose dimore non scoppiano di inutili rifiuti. Poi morite, i vostri parenti si vendono tutto e ricominciano questo ciclo perverso. (Odo)
  • Non so cosa mi renda più felice: il tuo smagliante sorriso o il tuo portamonete gonfio. (Quark)
  • [Sulla Terra] Parecchie centinaia di anni fa era interessante: crociate, inquisizione spagnola, Watergate... Adesso è un luogo mostruosamente noioso. (Q)

Episodio 8, Il passato di Dax[modifica]

  • Sappiate che io ho cento anni e quindi non ho più tempo da sprecare per ascoltare delle chiacchiere superflue. In conclusione, intendo star qui fino a questa sera, non fino alla vecchiaia. (Arbitra)

Episodio 9, Il clandestino[modifica]

  • Sembra che io abbia un certo talento, una visione che oltrepassa l'ovvietà, gli elementi terreni, e arriva dritto al bersaglio. Il fato mi ha concesso un dono: la capacità di guarire. (Julian Bashir)
  • Non c'è niente di male nelle illusioni. Ne vendo tante ogni giorno a decine di persone. (Quark)
  • Sei proprio patetico. Tu credi che tutti nella galassia siano degli esseri miserabili e soli come te, Odo. Anche se ti è difficile da comprendere, alcuni di noi gradiscono la compagnia, il suono di una voce amica, i tratti di un volto familiare, il tocco di un corpo arrendevole e liscio. (Quark)
  • Quark: Fa bene volere qualcosa.
    Odo: Anche quello che non puoi avere?
    Quark: Soprattutto quello che non posso avere.
  • Io non ho bisogno dell'affetto di nessuno. Voglio solo una chiara sfera di autorità, altrimenti me ne vado. (Odo)

Episodio 10, Il gioco dei Wadi[modifica]

  • Il primo contatto è sempre un momento molto delicato, Jake. Va trattato con estrema attenzione. Diciamo che è come se fosse il primo appuntamento con una bella ragazza. (Benjamin Sisko)
  • Un proverbio ferengi dice: "Scatola piccola, cose preziose". (Quark)

Episodio 11, Nagus per un giorno[modifica]

  • Quark: Non conosci la prima Regola dell'acquisizione?
    Rom: Sì fratello.
    Quark: E allora dilla!
    Rom: "Una volta che hai denaro degli altri, non devi in nessun caso darlo indietro".
  • Quark: La sesta Regola dell'acquisizione dice molto chiaramente...
    Zek: "Non permettere mai che la famiglia ti sia d'ostacolo quando fai un affare".
  • Nog: Io sono un ferengi. Per me andare a scuola è una perdita di tempo.
    Jake Sisko: E per quale ragione?
    Nog: Perché andando a scuola non si guadagna niente.
  • Devo ammettere che sta diventando sempre più difficile trovare delle possibilità di affari veramente interessanti qui nel Quadrante Alfa. E perché? Perché dovunque noi andiamo per fare i nostri affari la nostra reputazione ci ha già preceduti, una reputazione che ci è stata rovinata dai nostri sleali concorrenti, i quali hanno diffuso l'infame diceria che di noi non ci si può assolutamente fidare. Ma ora, grazie alla scoperta del tunnel spaziale, possiamo tranquillamente infischiarcene di tutte queste falsità. Dall'altra parte del tunnel, c'è il Quadrante Gamma, tanti nuovi mondi dove non ci conoscono e non sanno chi siamo. L'occasione di nuovi affari per i ferengi non è mai stata così favorevole. (Zek)
  • Sono vecchio. Il desiderio ormai si è affievolito. Non riesco ad essere avido come una volta. (Zek)
  • Quando muore un ferengi dell'importanza di mio padre, il suo corpo viene subito desidratato e venduto perché è diventato un pezzo di gran valore. (Krax)
  • I ragazzi devono conoscere i loro limiti. Lo so per esperienza, sono stata tre volte madre e due volte padre. (Jadzia Dax)
  • Il potere non si può prendere. Bisogna conquistarlo lentamente senza che nessuno se ne accorga. (Zek)

Episodio 12, La chiave vivente[modifica]

  • Perché non la smetti di pensare che l'intera galassia stia tramando alle tue spalle? La paranoia dev'essere costante della tua specie, Odo. Forse è per questo che nessuno ha mai visto un altro mutaforma. Si nascondono tutti! (Quark)
  • Croden: Io so che cosa ti rende così inquieto: vivere sempre come un estraneo. Non sembri felice.
    Odo: Sono una cellula tra le cellule, come tutti.
    Croden: Ne dubito. Ti tollerano, ma non sei uno di loro e non lo sarai mai.

Episodio 13, Guerra per sempre[modifica]

  • Io non provo gusto a combattere. Sì, ho combattuto per tutta la vita, e per una buona causa, per la nostra libertà, la nostra indipendenza. Certo, è stata brutale e feroce e... Ma adesso per me è finita. Non è quella la mia natura. (Kira Nerys)
  • Opaka: Non negare la violenza che è dentro di te, Kira. Solamente quando l'avrai accettata potrai superarla.
    Kira Nerys: Non ho conosciuto altro che violenza sin da quando ero bambina.
    Opaka: Agli occhi dei profeti, noi siamo tutti bambini. Bajor ha molto da imparare dalla pace.
    Kira Nerys: Ho paura che i profeti non vorranno perdonarmi.
    Opaka: Aspettano solo che tu perdoni te stessa.
  • Non sarà la paura della morte a farla finire. Non ha mai impedito nessuna guerra. (Kira Nerys)

Episodio 14, Colui che racconta[modifica]

  • La nona Regola dell'acquisizione dice chiaramente che una buona occasione sommata all'istinto è uguale a profitto. (Nog)

Episodio 15, Un addio difficile[modifica]

  • Ho sentito una vibrazione nelle orecchie, e quando i lobi mi formicolano, vogliono dirmi una sola cosa: un occasione! (Nog)
  • Mullibok: Mi sembri una donna combattiva.
    Kira Nerys: Be', su Bajor dovevamo esserlo.
    Mullibok: Per cacciare i cardassiani, vero? Porci bastardi.
    Kira Nerys: L'hanno pagata.
    Mullibok: Sì, l'ho saputo. Vi avevano sottovalutato. Dev'essere stato divertente, immagino.
    Kira Nerys: Divertente?
    Mullibok: Dev'essere stato come schiacciare un insetto velenoso.
    Kira Nerys: Un momento, ma dice sul serio? Lei conosce i cardassiani perfettamente e sa quali armi hanno a disposizione. È stato uno scontro impari.
    Mullibok: Ma li avete battuti.
    Kira Nerys: Li abbiamo battuti perché... perché non avevamo altra scelta.
  • [Rivolto a Kira] Lo so che lei lotta per tutti coloro che sono oppressi. Ha dedicato tutta la sua vita a combattere battaglie impossibili, proprio come questa. Ma deve rendersi conto di una cosa, Maggiore. Lei è dall'altra parte ora. (Benjamin Sisko)
  • [Rivolto a Kira] La prima volta che l'ho vista, Maggiore, ho creduto che fosse ostile e arrogante. Be', avevo torto. Bajor ha bisogno di lei e anch'io ne ho bisogno. Lei mi piace e non voglio vederla soffrire. (Benjamin Sisko)

Episodio 16, Sogni pericolosi[modifica]

  • Quark: Non hai immaginazione?
    Odo: È un illusione. Troppa gente sogna posti dove non andrà mai, desidera cose che non potrà mai avere e finisce così a non dare la giusta importanza alla vita reale.
  • Odo: Non ho il senso dell'odorato.
    Quark: Ne avresti bisogno per capire dove si nasconde una buona occasione.
  • Come avrete certamente notato, abbiamo qualche difficoltà e vi dovrei chiedere di evitare di usare in modo sfrenato ed eccessivo la vostra immaginazione. (Odo)

Episodio 17, Dramma involontario[modifica]

  • Odo: Ho saputo che hai avuto qualche problema con i klingon l'ultima volta che sono venuti.
    Quark: Non digerisco esseri che credano che il dolore sia un piacere. In piccole dosi forse lo è, ma i klingon è meglio tenerli lontani dalle sale ologrammi. Distruggono tutto. Non ho ancora finito di aggiustare la sala 6. Non dico che non paghino bene. Dico solo che, alla fine, con tutti i danni che fanno sei fortunato se ci vai pari.
    Odo: Hanno la tendenza ad essere violenti, vero? Fanno i prepotenti, vanno in giro a vantarsi.

Episodio 18, Colpevole ad ogni costo[modifica]

  • Quella era la politica cardassiana. No, l'omicidio per loro era solo la fine del divertimento. Prima veniva le umiliazioni, madri violentate sotto gli occhi dei loro bambini, uomini percossi a tal punto da renderli irriconoscibili, anziani sepolti vivi perché non potevano più lavorare. (Kira Nerys)
  • [Rivolto a Kira] Perseguitare i cardassiani è più che un lavoro per lei: è la sua passione. (Marritza)
  • Questa ossessione bajoriana della disperata ricerca di presunti crimini cardassiani durante l'occupazione sta diventando a dir poco fastidiosa. (Gul Dukat)
  • Marritza: Crimini di guerra? Come possono sussistere crimini in una guerra che non c'è stata? Oh, posso capire quanto le farebbe piacere che ci fosse stata davvero una guerra. Lei ha bisogno di immaginare coraggiosi soldati bajoriani marciare verso un onorevole sconfitta. Ma lo sappiamo tutti e due per voi non c'è stata gloria. Bajor non ha opposto resistenza. Bajor si è resa.
    Kira Nerys: Noi bajoriani eravamo un popolo pacifico prima che arrivaste voi, e ancora oggi non capiamo il motivo della vostra brutalità.
  • Kira Nerys: A 12 ho cominciato a combattere, ma so di persone che hanno iniziato ancora prima.
    Marritza: Sì, sì, ma la smetta di girarci in torno. Risponda: quanti cardassiani ha ucciso? Voglio dire personalmente.
    Kira Nerys: Non li ho mai contati.
    Marritza: Invece sono sicuro che l'ha fatto, come sono certo che non si trattasse esclusivamente di militari. Dopotutto, l'arma terroristica più efficace è da sempre la violenza casuale. Non se ne vada adesso, Maggiore, adesso che viene il bello. Mi dica. Quanti civili cardassiani ha ucciso?
    Kira Nerys: Basta! Detesto gran parte di quello che ho dovuto fare.
    Marritza: Troppo comodo.
    Kira Nerys: Non avevamo scelta. Combattevamo per la sopravvivenza.
    Marritza: Anche noi. Dovevamo difendere un impero. Avevamo bisogno delle vostre risorse. Io non mi pento. Tutto quello che ho fatto è stato per la gloria di Cardassia! E se qualche lurido verme schifoso doveva finire sottoterra, allora tanto meglio. L'unica cosa che mi importava era Cardassia. Amavo la mia patria, e questo giustificava le mie azioni e mi dava grande forza.
    Kira Nerys: Queste belle parole non giustificano il genocidio.
    Marritza: Quello che lei chiama genocidio per me era lavoro.
  • Cardassia potrà sopravvivere solo se affronterà Bajor, ammettendo tutte le colpe. Il mio processo costringerà Cardassia a riconoscere i suoi errori. Noi siamo tutti colpevoli. (Marritza)

Episodio 19, Nelle mani dei profeti[modifica]

  • Secondo me, su Deep Space Nine c'è posto per ogni tipo di filosofia. (Benjamin Sisko)
  • Jake Sisko:[Su Galileo] Lo sai che fu processato dall'Inquisizione perché sosteneva che la Terra girava attorno al sole?
    Benjamin Sisko: Processato e condannato, i suoi libri bruciati.
    Jake Sisko: Ma come facevano a essere così ottusi?
    Benjamin Sisko: È facile guardare sette secoli indietro e giudicare cos'è giusto e sbagliato.
    Jake Sisko: Sarà. Ma le cose si ripetono.
  • Quello in cui tu non credi non è detto che sia sbagliato. (Benjamin Sisko)
  • Odo: Tiene le orecchie aperte.
    Quark: Lo credo bene! È la settima regola dell'acquisizione.
  • Non sempre siamo d'accordo. In effetti, facciamo delle gran litigate a volte, ma poi ne usciamo sempre conquistando una maggiore comprensione e un rinnovato apprezzamento reciproco. (Benjamin Sisko)

Seconda stagione[modifica]

Episodio 1, La rivolta: Il prigioniero[modifica]

  • Quark: Devo ricordarti la 76esima Regola dell'acquisizione?
    Rom: La 76esima?
    Quark: "Una volta ogni tanto, dichiara la pace".
    Rom: La pace?
    Quark: "Niente è più efficace per confondervi il nemico".

Episodio 2, La rivolta: Il cerchio[modifica]

  • Odo: Lei non è forse quella Kira Nerys che ha costruito la sua carriera infrangendo le regole?
    Kira Nerys: Si vede che l'ho fatto una volta di troppo.
    Odo: Maggiore, lei ha violato regole e leggi per almeno quattordici anni! Leggi cardassiane, leggi bajoriane e anche le leggi federali. Le leggi non hanno alcun senso per lei perché lei ha un codice etico personale che conta più di ogni legge. Ed è un peccato, mi creda, che ce ne siano pochi come lei.
  • Io non permettero più che il popolo bajoriano sia impotente. Fino a poco tempo fa eravamo gli zerbilli dei cardassiani e ora lo siamo della Federazione. Sempre dominati da una potenza straniera. Io non permettero che continui così. Siamo un popolo che ha portato l'arte e un architettura superba su moltissimi pianeti. Non meritiamo di vivere sottomessi. (Jaro)

Episodio 3, La rivolta: L'assedio[modifica]

  • Non bisogna mai prendere in giro i genitori di un ferengi. Questa è la Regola numero 31. (Quark)

Episodio 4, Il simbionte[modifica]

  • Ora l'impero è governato soltanto da vigliacchi incapaci e da vecchiette tremebonde che non sono neanche degni di essere chiamate klingon. (T'Kar)

Episodio 5, Cardassiani[modifica]

  • Non c'è nulla di più deprimente di una lunga serie di vincite al mio tavolo da gioco. (Quark)
  • La gentilezza è sconosciuta ai cardassiani da molto tempo. (O'Brien)
  • Sa quanti bajoriani sono stati massacrati dai cardassiani durante l'occupazione? Circa 10 milioni. Ce l'hanno fatto studiare a scuola. Vorrei non essere un cardassiano. (Rugal)
  • In genere io credo alle coincidenze. Le coincidenze accadono tutti i giorni. Ma non è bene fidarsi soltanto di esse. (Garak)
  • Su Cardassia la famiglia rappresenta tutto. Da noi si rispettano ugualmente sia i figli che i genitori, e nelle nostre case talvolta quattro generazioni si riuniscono alla stessa tavola. La famiglia è davvero tutto. (Pa'Dar)
  • Non dico mai la verità perché credo che non esista nella nostra vita. Ecco perché mi piace la semplicità della linea dritta nel tagliare la stoffa. (Garak)

Episodio 6, Melora[modifica]

  • "Gli affari sono affari". Regola dell'acquisizione numero 16. (Quark)

Episodio 7, Uno strano Ferengi[modifica]

  • Quark: Sono d'accordo con la 59esima Regola dell'acquisizione: "Consigli gratuiti non sono economici".
    Pel: Vero, ma la 22esima Regola dice che "un uomo accorto è in grado di sentire quando il profitto è nell'aria".
    Quark: Vedo che conosci bene le Regole.
    Pel: Sicuro, tutte e 285, e conosco bene anche i relativi commentari.
  • Quark: Allora, cosa ti ha spinto a trovare lavoro qui alla stazione?
    Pel: Volevo imparare dal migliore che ci sia.
    Quark: Che mi fa venire in mente la 33esima Regola dell'acquisizione: "Non fa male adulare il capo".
  • Pel: Ricorda solo una cosa, Quark: "Più grande il sorriso, più affilato il coltello."
    Quark: Regola 48esima.
  • Kira Nerys: Mi scusi, ma non capisco il suo atteggiamento nei confronti dei ferengi.
    Jadzia Dax: Non lo capisce perché non socializza con loro come faccio io. Se ripenso a tutte le mie sette vite, non mi viene in mente nessuna razza che mi sia mai piaciuta di più.
    Kira Nerys: Le ha mai detto nessuno che lei ha gusti veramente strani?
    Jadzia Dax: Ammetto che danno troppa importanza al profitto e che il loro comportamento nei confronti delle femmine è piuttosto primitivo.
    Kira Nerys: Non sono nient'altro che piccoli gnomi avidi, misogeni e infidi. Non mi fiderei di loro neanche per un secondo.
    Jadzia Dax: Nemmeno io. Ma se accetterà questo aspetto, scoprirà che sono molto divertenti.
  • Quark: "Non bisogna mai mettere l'amicizia davanti al profitto".
    Pel: 21esima Regola dell'acquisizione.
  • Pel: Sai cosa dice la 103esima Regola dell'acquisizione?
    Quark: No, non lo so.
    Pel: "Il sonno può ostacolare..."
    Quark: E non m'interessa saperlo!
  • Pel: "Più rischiosa la strada, grande il profitto".
    Quark: 60esima Regola.
  • Diciamo soltanto che se volete fare affari nel Quadrante Gamma, dovete fare affari con il Dominio. (Zyree)
  • Pel: [Sul Dominio] Forse sarà qualche alleanza planetaria o un consorzio commerciale.
    Quark: Qualunque cosa sia, è importante e io ne voglio un po' per me.
  • La maggior parte delle mie informazioni non sono altro che voci, ma bastano a convincermi che chiunque apprenda il segreto del Dominio, qualunque esso possa essere, apprenderà il segreto del Quadrante Gamma. (Quark)
  • Lascia che ti ricordi che accettare consulenze commerciali da una femmina è una violazione alle leggi ferengi. (Zek)

Episodio 8, La lista di Vaatrik[modifica]

  • Per ordine del comandante Sisko, dovrò ridigere quotidianamente un rapporto sulla situazione dell'ordine pubblico nella stazione. L'utilità d'un simile compito esula dalla mia comprensione, a parte forse la nota mania degli umani di tenere registri, fascicoli e elenchi in quantità tale da costringerli a inventare metodi per renderli microscopici in modo d'archiviarli tutti. Altrimenti, i loro registri invaderebbero l'universo. Quindi, poiché la mia pur discreta memoria non sembra essere sufficiente per la Flotta Stellare, sono onorato di dare la mia voce a questo primo rapporto: Tutto è sotto controllo. Fine del rapporto. (Odo)
  • "Le mogli servono, i fratelli ereditano". Regola dell'acquisizione 139 se non vado errato. (Odo)
  • Nessuno ha mai dovuto insegnarmi i trucchi della giustizia. È qualcosa che ho sempre conosciuto. Chissà, un retaggio della mia specie forse. È l'unico indizio che ho per capire che tipo di gente siano. Sono riflessioni da trascrivere sul diario della Flotta Stellare? Non m'interessa. La giustizia non può tener conto di sentimenti come la lealtà, l'amicizia, l'amore. La giustizia, come dicono gli umani, è uguale per tutti. (Odo)
  • Non sono legato a nessuno. Io non sto da nessuna parte. L'unico mio interesse è la giustizia. (Odo)

Episodio 9, Il sogno di Nidell[modifica]

  • Con i sogni funziona così: più se ne parla e più rapidamente svanisce. (Benjamin Sisko)
  • Lo ammetta, O'Brien. Si annoierebbe a morte se qui tutto funzionasse a meraviglia. (Benjamin Sisko)
  • Jadzia Dax: Tu hai mai conosciuto i terraformatori?
    Benjamin Sisko: No. Ma questo che c'entra?
    Jadzia Dax: Non ti danno mai ascolto. Chi ridà la vita ai pianeti morti è sicuramente un genio, ma manca totalmente di umiltà e buon senso.
  • Un creatore di pianeti deve possedere il pollice verde di un giardiniere, l'occhio di un pittore e l'anima di un poeta. E, naturalmente, essere affetto da inguaribile megalomania. (Seyetik)
  • Seyetik: Niente di veramente degno è mai stato creato da un pessimista.
    Benjamin Sisko: Non sono d'accordo. Van Gogh, Beckett, Y'raka. Non li definirei proprio degli ottimisti.
    Seyetik: Infatti. Pensi alle loro opere: buio, tristezza, squallore. L'arte dovrebbe essere affermazione della vita.
  • Seyetik: Lei conosce il poeta klingon G'Trok?
    Benjamin Sisko: Un po'. Ho studiato La caduta di Kang quando ero in accademia.
    Seyetik: "Perciò onora il valoroso che muore sotto la tua spada..."
    Benjamin Sisko: "Ma compatisci il guerriero che uccide tutti i suoi nemici".

Episodio 10, La terra promessa[modifica]

  • Io faccio un controllo delle mie entrate ogni ora. Le mie cifre orarie diventano i miei indicatori, i miei indicatori diventano le mie proiezzioni, e le mie proiezzioni, basate sulle ultime 26 ore, mostrano un abbassimento senza precedenti dei profitti. (Quark)
  • Gli uomini sono troppo emotivi per essere dei capi. Tendono costantemente litigare fra di loro. È il loro divertimento preferito. (Haneek)
  • Haneek: La maggior parte dei nostri capi è stata uccisa dai T-Rogora.
    Julian Bashir: I T-Rogora? Chi sono?
    Haneek: Per otto secoli il nostro popolo ha vissuto sotto la loro tirannia. Ci costringevano a lavorare come braccianti e servitori. Siamo riusiciti a scappare quando i T-Rogora sono stati attaccati e sconfitti.
    Odo: Chi li ha sconfitti?
    Haneek: Non ne so niente, neanche il nome. Io so soltanto che erano membri di qualche cosa chiamata il Dominio.
  • [Sui bajoriani] Cinquant'anni di dominio cardassiano vi hanno reso così timorosi, così sospettosi. Io provo compassione per voi. (Haneek)

Episodio 11, Una questione di fortuna[modifica]

  • La 47esima Regola dell'acquisizione dice: "Non fidarti di un uomo che ha un vestito migliore del tuo". (Quark)
  • "Dignità e tasche vuote non valgono un bel niente". Regola dell'acquisizione numero 109. (Quark)

Episodio 12, Il mostro dell'inconscio[modifica]

  • Odo: I riti funebri degli umanoidi mi hanno sempre interessato.
    Quark: I riti funebri?
    Odo: Ognuno ha i propri hobby, non lo sai? C'è chi brucia i propri morti, c'è chi li congela in blocchi di ghiaccio, chi preferisce tenersi in casa i corpi dei propri familiari defunti, ma l'usanza dei ferengi di fare in piccoli pezzi i corpi dei loro morti per venderli la trovo davvero irresistibile.

Episodio 13, Una pace crudele[modifica]

  • In certi momenti, è giusto ricordare la 57esima Regola dell'acquisizione: "I buoni clienti sono rari e molto preziosi come l'oro. Conservali". (Quark)
  • Il matrimonio è l'avventura più grande di tutte. È come un viaggio pieno di trabocchetti, di ostacoli dove non bisogna fare errori. Ma vale sempre la pena di farlo perché si fa in due. (O'Brien)

Episodio 16, La valle delle illusioni[modifica]

  • Tu? Piacermi? Sei stato un collaborazionista dei cardassiani, adesso truffi i tuoi clienti. Tu sei un pericolo su questa stazione e dire che non mi piaci, Quark, è davvero poco. Io ti disprezzo profondamente. (Kira Nerys)
  • Sono un mutaforma. Oh, sì, è vero, non so fare le facce molto bene. Di solito sono molto abile nel cambiare forma per sembrare qualche altra cosa. (Odo)
  • Quando ero più giovane mi chiedevano tutti in continuazione di trasformarmi. Fingevano di essere i miei grandi amici, ma in realtà volevano solo che io mi mutassi in una sedia, in un animale. Di me non importava niente a nessuno. (Odo)
  • Ero felice quando vivevo a Yadera 1, fino a quando il Dominio non prese il sopravvento e modificò del tutto il nostro modo di vivere. (Rurigan)

Episodio 17, Il candidato[modifica]

  • Regola dell'acquisizione numero 112: "Mai fare sesso con la sorella del capo". (Quark)
  • Il fatto che non conosciamo un'altra forma di vita non significa che possiamo distruggerla. (Odo)
  • Il mio pensiero torna indietro ai borg, come disprezzavo la loro indifferenza mentre tentarono di sterminarci. (Benjamin Sisko)

Episodio 18, Un vecchio amore[modifica]

  • Julian Bashir: Prima di poter essere leali con qualcuno, bisogna esserlo con se stessi.
    Garak: E mi dica, chi dobbiamo ringraziare per queste sagge parole? Sarek il vulcaniano?
    Julian Bashir: No, veramente Bashir il terrestre.
    Garak: Con sentimenti come questi, su Cardassia non durerebbe più di cinque secondi.
  • I cardassiani non coinvolgono gli estranei nella loro politica interna, specialmente i bajoriani. (Natima Lang)
  • È da moltissimo tempo che sono in questo campo, e so perfettamente che non c'è niente di peggio che seguire una moda sbagliata. (Garak)
  • L'esilio tende ad essere alquanto noioso dopo un po', anche in un ambiente piacevole come questo. (Garak)
  • Prima che diventassi sarto, la mia vita si basava su un semplice motto: "Non lasciare mai che i sentimenti si intromettano nel tuo lavoro". Un po' ovvio, ma vero. (Garak)

Episodio 19, Patto di sangue[modifica]

  • Io mi rifiuto di andare in battaglia con uno che ha annegato il suo onore in un barile di birra brestanti. (Koloth)
  • Un coltello affilato non è niente senza un occhio acuto. (Koloth)
  • Non confondere un nuovo volto con una nuova anima. (Jadzia Dax)
  • I vecchi usi klingon sono passati. C'era un tempo quando ero un ragazzo in cui il solo nome dell'Impero klingon faceva tremare i mondi, e adesso... adesso i nostri guerrieri aprono ristoranti e servono racht ai nipoti di uomini che io ho massacrato in battaglia. (Kang)
  • Un guerriero klingon è sempre pronto a morire. (Kang)
  • Voi klingon prendete la morte troppo alla leggera. La trattate come se fosse un amante. Io trovo invece che la vita sia molto più attraente. Credo che un onorevole vittoria sia meglio di una onorevole sconfitta. (Jadzia Dax)

Episodio 20, La ribellione: Parte 1[modifica]

  • Hudson: Non puoi immaginare quanto sia cambiata la mia vita da quando la Federazione ha abbandonato quelle colonie.
    Benjamin Sisko: Che vuol dire, abbandonato? La tua presenza...
    Hudson: La mia presenza è soltanto una farsa! Sono stato inviato per aiutare quelle colonie a rispettare i termini fissati dal nuovo trattato. Cosa diavolo significa secondo te, Ben?
    Benjamin Sisko: Credevo che i coloni avessero chiesto di rimanere, che si fossero rifiutati di evacuare.
    Hudson: Quel trattato a assegnato il loro territorio ai cardassiani, il territorio il quale avevano investito tutto quello che possedevano. Se tu li conoscessi come li conosco io, capiresti perché non se ne possono andare: È un pessimo trattato. La Federazione ha ceduto troppo.
  • Benjamin Sisko: È vero che al compimento del quarto anno i bambini cardassiani vengono sottoposti a intensi programmi di addestramento mentale?
    Gul Dukat: Il nostro sistema educativo non è paragonabile a nessun altro di questo quadrante.
    Benjamin Sisko: Ma comporta la totale eliminazione della gioia di crescere.
    Gul Dukat: L'educazione è potere, la gioia è vulnerabilità.
  • Stringere un nuovo rapporto d'affari è la più speciale delle occasioni per un ferengi. (Quark)
  • Quark: Regola dell'acquisizione, numero 214: "Non cominciare mai una trattativa d'affari a stomaco vuoto".
    Sakonna: Regola dell'acquisizione?
    Quark: Esatto. Tutte le transazioni d'affari dei ferengi sono disciplinate da 285 regole dell'acquisizione per assicurare un giusto svolgimento delle stesse a tutte le parti interessate... Beh, quasi a tutte.
  • [Sui Maquis] Quella gente ha tutto il sacrosanto diritto di difendersi quando la Federazione ha deciso di abbandonarli. Non gli ha lasciato nessun'altra scelta. (Hudson)
  • Chi conduce un interrogatorio non può permettersi di perdere il prigioniero. Si resta senza vantaggio. (Gul Dukat)
  • Prima mi dite di svolgere il mio lavoro e poi mi date un manuale della Federazione che elenca tutte le cose che non posso fare. Slegatemi le mani prima di darmi la colpa di qualcosa che non potevo evitare. (Odo)

Episodio 21, La ribellione: Parte 2[modifica]

  • La Federazione è convinta di poter risolvere tutti i problemi con un trattato. Ma la verità è che da queste parti, agli estremi limiti della civiltà senza il sostegno federale, un trattato ha lo stesso valore di un pezzo di carta straccio. (Hudson)
  • Benjamin Sisko: Essere cittadini della Federazione non significa necessariamente essere dei santi.
    Kira Nerys: Come, scusi?
    Benjamin Sisko: Sa qual è il problema?
    Kira Nerys: Io no.
    Benjamin Sisko: Il problema è la Terra.
    Kira Nerys: Ah sì?
    Benjamin Sisko: Sulla Terra non c'è traccia di povertà, non esiste il crimine e non ci sono guerre. Dalle finestre del comando della Flotta Stellare si vede il paradiso. In quella pace innaturale non è difficile comportarsi come dei santi. Ma i Maquis non vivono in un paradiso. Là fuori, nella zona smilitarizzata i problemi non sono stati ancora risolti. Là fuori non c'è nessun santo. Ci sono solo persone, uomini gonfi di rabbia, atterriti e detterminati che sono disposti a mettere in gioco tutto per sopravvivere, con o senza il consenso della Federazione.
  • I vulcaniani sono una specie che apprezza in modo particolare le buone orecchie. (Quark)
  • Su Cardassia abbiamo metodi infallibili per estorcere informazioni, anche se possono essere leggermente sgradevoli, e tutti noi sappiamo perfettamente quanto la Federazione disapprovi la sgradevolezza. (Gul Dukat)
  • Anche un perfetto idiota è in grado di far saltare in aria una nave. Hah! Ma guardare la vittima dritto negli occhi, sapendo che ricorderai il suo volto per il resto della sua vita, richiede una preparazione e uno stomaco che voi tutti non riuscirete mai ad avere. (Gul Dukat)
  • Gul Dukat: Su Cardassia il verdetto è noto a tutti prima ancora che inizi il processo, ed è sempre di condanna.
    Benjamin Sisko: Allora perché vi scomodate a istruire il processo?
    Gul Dukat: Perché, vede, è il popolo che li vuole. Gli pace vedere che la giustizia trionfa sempre sul male. La gente si diverte. Trova il tutto confortante.
    Benjamin Sisko: Non considerate la possibilità di condannare per sbaglio un innocente?
    Gul Dukat: I cardassiani non commettono mai sbagli.
  • La terza Regola recita chiaramente: "Non spendere mai più denaro del necessario per un'acquisizione". (Quark)
  • Non voglio sulla coscienza un uomo che lotta per la sua terra. (Benjamin Sisko)

Episodio 22, Il mistero di Garak[modifica]

  • Julian Bashir: Ho finito di leggere gli ultimi capitoli di quel libro, Sacrificio infinito.
    Garak: Un'opera meravigliosa, vero? Quello è senza dubbio il miglior romanzo cardassiano scritto in questo secolo.
    Julian Bashir: D'accordo, le crederò su parola.
    Garak: Che vuol dire? Non l'è piacciuto?
    Julian Bashir: Beh, io l'ho trovato molto interessante, probabilmente un po' noioso, ma solo in parte.
    [...]
    Garak: Davvero incredibile. A quanto pare sto per mangiare con un uomo che ritiene "noioso" il Sacrificio infinito.
    Julian Bashir: Io credo soltanto che il racconto diventi un po' ridondante verso la fine. Come dire? L'idea era di rappresentare sette generazioni della stessa famiglia, ma è sempre la stessa storia che continua a ripetersi all'infinito. Tutti i protagonisti vivono esclusivamente in funzione dello Stato, diventano vecchi poi muoiono, rimpiazzati da un'altra generazione che farà lo stesso.
    Garak: Ma vede, è proprio questo il punto, dottore. L'epica repetitiva è considerata la forma più elegante della letteratura cardassiana, e il Sacrificio infinito ne è sicuramente l'espressione migliore.
    Julian Bashir: Ma perché nessun personaggio sovverte mai questa regola? Non si può vivere solo in funzione dello Stato.
    Garak: La maniacale idea di libertà della Federazione! È insopportabile.
  • Sono un medico, non un botanico! (Julian Bashir)
  • Odo: L'ordine ossidiano. La faccenda sta diventando seria.
    Julian Bashir: E chi sono?
    Odo: Si potrebbe dire che siano gli occhi e le orecchie dell'Impero cardassiano. Corre voce che nessun cittadino riesca a finire neppure un pasto senza che questo famigerato ordine lo venga a sapere in qualche modo.
    Julian Bashir: E cosa succede se qualcuno mangia qualcosa che non è stato approvato?
    Odo: Stiamo parlando di un ordine che ha poteri illimitati. Potremmo forse non essere d'accordo con i loro metodi, ma la fredda determinazione che hanno è simbolo di vera efficienza. Nemmeno la Tal Shiar romulana riesce a competere con loro quando si tratta di raccogliere informazioni o di operazioni segrete.
  • Vivere su questa stazione è una vera tortura per me, dottore. La temperatura che c'è qui è sempre così fredda, le luci sono sempre così forti, e tutti i bajoriani della stazione continuano a guardarmi sempre con odio e disprezzo. (Garak)
  • Julian Bashir: Garak?
    Garak: Mi lasci in pace.
    Julian Bashir: Non si deve alzare. Ha bisogno di riposo. I valori delle analisi hanno dimostrato un enorme...
    Garak: Non mi tocchi!
    Julian Bashir: Si calmi, per favore.
    Garak: Io non ho nessuna voglia di stare calmo, dottore. Lo sono stato per troppo tempo. Guardi tutto questo! È patetico. Guardi cosa è diventata questa mia vita. Mi sono ridotto a vivere qui, questa vita sterile, in questa prigione.
    Julian Bashir: Non faccia così, Garak. Questi sono certamente gli effetti collaterali dovuti alla disattivazione dell'impianto.
    Garak: Tutte sciocchezze. Io mi sento meglio adesso di quanto lo sia stato negli ultimi due anni. Sì, due anni. Non posso pensare a tutto il tempo che ho sprecato. C'è stato un momento, dottore. Oh sì che c'è stato, in cui avevo il potere. Ero il protetto di Enabran Tain, sì, lui in persona. Ha qualche idea di che cosa volesse significare?
    Julian Bashir: Penso proprio di no.
    Garak: E infatti nessuno poteva sospettare minimamente che Tain fosse il capo dell'Ordine Ossidiano. Neanche il Comando Centrale poteva ostacolare i suoi piani. Ero il suo braccio destro, il mio futuro era senza limiti, e io ho rovinato tutto.
    Julian Bashir: Vuol dire quando ha fatto saltare quella nave con i prigionieri?
    Garak: Se davvero li avessi fermati, adesso non mi troverei certo qui.
    Julian Bashir: Che cosa accadde?
    Garak: E no, dottore. La mia vergogna è ancora più grande, terribilmente più grande.
    Julian Bashir: Lei ha fatto qualcosa di ancora più terribile?
    Garak: Li lasciai andare. Era ormai la vigilia del ritiro cardassiano. Elim e io stavamo interrogando cinque bajoriani. Erano solo dei ragazzi, dottore. Il più vecchio di loro avra avuto 14 anni e non sapevano niente. Certo, li trovammo fra le macerie, che cercavano un po' di cibo nelle strade, erano così luridi da fare schifo. Nella sala c'era un freddo terribile. Ah, se la ricordo! L'aria era così ghiacciata in quell'istante sembrava che niente avesse più alcun senso. Avevo soltanto voglia di un bel bagno caldo e di un buon pasto. E allora li lasciai andare. Avevo con me un po' di denaro. Glielo consegnai tutto, aprii la porta e, via, li gettai fuori sulla strada. Elim non riusciva a credere ai suoi occhi. Era come se avesse perso completamente la ragione.
    Julian Bashir: Be', lei ha avuto compassione. Non c'è niente di male.
    Garak: No! Sono stato un idiota! Avrei dovuto portare a termine l'interrogatorio e consegnarli tutti al plotone d'esecuzione, ma solo perché avevo molto freddo e cominciavo a sentire fame, non ho fatto quello che era il mio dovere, distruggendo tutto ciò per cui avevo lavorato.
    Julian Bashir: E così la esiliarono.
    Garak: Proprio così. E d'allora io vivo in un luogo dove non riesco mai a fare niente per rendermi utile. Posso solo consumare i miei pasti con lei.
    Julian Bashir: Mi dispiace che la pensi così. Credevo che le piacesse stare con me.
    Garak: O sì, è vero. Ed è proprio questo il peggio. Non riesco a capire cosa ci fosse di piacevole nel consumare cibo mediocre e, come se non bastasse, continuare ad osservare la sua ipocrita faccia. Io odio questo posto e odio anche lei, dottore!
  • [Su Garak] Lui non è degno di una morte rapida. Io voglio, al contrario, che riesca a vivere a lungo una vita miserabile. Voglio che viva il più possibile su Deep Space Nine circondato da persone che lo odia, sapendo che non potrà mai ritornare a casa. (Tain)
  • [Su Garak] Dice tante verità e neanche una è giusta. Quell'uomo ha un vero talento per celare la verità. (Tain)

Episodio 24, Il collaborazionista[modifica]

  • Io sono un fermo sostenitore della Regola 285: "Nessuna buona azione potrà mai restare impunita". (Quark)
  • Una delle poche cose che ho imparato sugli umanoidi è che in particolari situazioni anche il migliore di voi può compiere le azioni più agghiaccianti. (Odo)

Episodio 25, Il processo[modifica]

  • Noi cardassiani abbiamo un vecchio adagio: "La confessione fa bene all'anima". Ma fa anche bene al popolo sentire persone come lei che confessano. Fa sentire meglio. Può aiutare la gente a trovare la sua vita più sopportabile. (Kovat)
  • Qui su Cardassia ogni crimine è scoperto, ogni criminale è punito, ogni storia finisce bene. Anche il più povero dei nostri sudditi può andarsene in giro nel cuore della notte in assoluta tranquillità. (Kovat)
  • I cardassiani amano molto invitare i familiari ai processi e le esecuzioni così che tutto il popolo possa vederli piangere. (Odo)

Episodio 26, I Jem'Hadar[modifica]

  • Quark: Come scrisse un vecchio saggio: "La natura decade, ma l'oro dura per sempre".
    Nog: Regola dell'acquisizione numero 102!
  • Voi della Federazione siete tutti uguali. Parlate di tolleranza, parlate di comprensione, non è vero? Ma li praticate solo verso i popoli che vi somigliano, che vi ricordano voi stessi. E, poiché disapprovate i nostri valori ferengi, voi ci disprezzate, diffidate di noi, ci insultate non appena se ne presenta l'occasione. Un vero schifo! (Quark)
  • Tutto quello che fanno i Jem'Hadar è letale. (Eris)
  • Eris: [Sui Jem'Hadar] Sono i più temuti soldati del Dominio.
    Quark: Il Dominio? I ferengi stanno cercando di aprire negoziati commerciali con il Dominio da un anno. Non abbiamo mai sentito parlare dei Jem'Hadar.
    Eris: Allora siete stati fortunati. Negoziare con il Dominio può essere una cosa molto pericolosa.
    Benjamin Sisko: Se sono così pericolosi, perché qualcuno dovrebbe negoziare con loro?
    Eris: Se il Dominio decide che voi avete qualcosa che loro vogliono, arrivano e se la prendono. Se necessario, anche con la forza.
  • Il Dominio non resterà più passivo ed inerte di fronte a navi provenienti dal vostro lato che entrano nel nostro territorio. (Talak'talan)
  • Credo di aver capito perché agli umani non piacciono i ferengi. [...] Secondo me, voi umani eravate molto simili ai ferengi: avidi, assetati di possesso, interessati solo al profitto. Vi ricordiamo di continuo quella parte di voi che preferite dimenticare. [...] Ma tralasciate un particolare: voi umani, una volta, eravate molto peggio dei ferengi: schiavitù, campi di concentramento, guerre interstellari. Non abbiamo niente nel nostro passato che somigli lontanamente a questo genere di barbarie. Lo vede? Noi non siamo come voi. Siamo migliori. (Quark)

Terza stagione[modifica]

Episodio 1, In cerca dei fondatori: Parte 1[modifica]

  • Benjamin Sisko: Ufficialmente è classificata come nave scorta. In realtà, la Defiant è una nave da battaglia, niente di più, niente di meno.
    Kira Nerys: Pensavo che la Flotta Stellare non credesse alle navi da battaglia.
    Benjamin Sisko: In momenti estremi si arrivi a misure estreme, maggiore. Cinque anni fa, la Flotta Stellare cominciò a studiare la possibilità di costruire una nuova classe di navi, delle navi senza nuclei familiari, senza laboratori scientifici, senza nessun tipo di comodità, progettate per uno scopo soltanto: combattere e sconfiggere i borg. La Defiant era un prototipo, la prima nave di quella che avrebbe dovuto essere una nuova flotta da guerra.
  • Benjamin Sisko: Con chi avete contatti nel Dominio riguardo l'amministrazione, il commercio e la difesa?
    Ornithar: Il nostro solo contatto con il Dominio è con i vorta. Non ho idea da chi i vorta prendano gli ordini, so soltanto che se i vorta dicono di fare una cosa, dev'essere fatta.
    Benjamin Sisko: Perché?
    Ornithar: Perché altrimenti loro mandano i Jem'Hadar e la punizione è morte immediata.

Episodio 2, In cerca dei fondatori: Parte 2[modifica]

  • Femmina mutaforma: Se la storia ci ha insegnato qualcosa, è evitare contatti con i solidi quando questo è possibile.
    Kira Nerys: I solidi?
    Femmina mutaforma: Noi chiamiamo così i monoforma come lei, che non conosceranno mai le gioie del Grande Legame.
  • Diventare una cosa è conoscere una cosa. Assumere la sua forma è cominciare a comprendere la sua esistenza. (Femmina mutaforma)
  • C'è un vecchio detto su Cardassia: "I nemici diventano amici pericolosi", e io temo che il Dominio sarà un amico davvero molto pericoloso. (Garak)
  • Odo: Come mai avete questa grande avversione per gli umanoidi? Certo, hanno i loro difetti, ma fra loro ho trovato molte persone gentili e comprensive.
    Femmina mutaforma: Come il maggiore Kira?
    Odo: Sì, come il maggiore Kira.
    Femmina mutaforma: Sei stato più fortunato della maggior parte dei mutanti.
    Odo: "Mutanti"?
    Femmina mutaforma: Hai riconosciuto il termine?
    Odo: Sì, sono stato definito un mutante a volte.
    Femmina mutaforma: È un nome che ci è stato dato dai solidi. Voleva suonare come un insulto, ma noi abbiamo saputo reagire e ci siamo organizzati.
    Odo: Continua, ti prego.
    Femmina mutaforma: Il Grande Legame ci dice che molti anni fa il nostro popolo vagabondava tra le stelle alla ricerca di altre specie senzienti per accrescere la sua conoscenza della galassia. Venivamo in pace, ma troppo spesso fummo accolti con sospetto, odio, violenza.
    Odo: Perché?
    Femmina mutaforma: I solidi temevano le nostre capacità metamorfiche. Così, venivamo scacciati, uccisi. Finalmente, arrivammo qui, e qui, sicuri del nostro isolamento, ci fermammo.
  • Io ho un sogno. Io sogno che un giorno tutti gli esseri, umani, Jem'Hadar, ferengi, cardassiani, staranno insieme in pace... intorno ai miei tavoli di dabo. (Quark)
  • Dopo anni passati a cucire vestiti da donna, un po' d'azione è un piacevole diversivo. (Garak)
  • Kira Nerys: Voi fate parte del Dominio, non è vero?
    Femmina mutaforma: Farne parte? Maggiore, i mutaforma sono il Dominio.
    Odo: Voi siete i fondatori?
    Femmina mutaforma: Che buffo, non è vero? I reietti ora controllano il destino di centinaia di altre specie.
    Odo: Ma perché controllare qualcuno?
    Femmina mutaforma: Perché ciò che puoi controllare non può danneggiarti. Così, molti, molti anni fa, ci siamo dati il compito di imporre l'ordine in un universo caotico.
    Kira Nerys: Voi questo lo chiamate imporre l'ordine? Io lo chiamo crimine.
    Femmina mutaforma: Lo chiami come vuole. Il suo giudizio non ci interessa affatto, maggiore.
    Odo: E come giustificate la morte di così tante persone?
    Femmina mutaforma: I solidi sono sempre stati una minaccia per noi. È l'unica giustificazione che ci serve.
  • Essere un estraneo non è poi così male. Dà una prospettiva unica e privilegiata. (Odo)

Episodio 3, La casata di Quark[modifica]

  • Era meglio se facevo l'assicuratore. Meno ore, molti più soldi, nessun problema. (Quark)
  • Se un klingon muore da valoroso, non occorre vendicarlo. (D'Ghor)
  • Noi siamo klingon, è chiaro? Non ci sporchiamo con dei sudici registri per combinare pasticci finanziari. (Grilka)

Episodio 4, Equilibrio perduto[modifica]

  • Il fatto che io non abbia bisogno di mangiare non esclude che mi possa interessare la preparazione delle vivande. Sono affascinato dalla sfrenata passione degli umanoidi per il cibo. (Odo)
  • Quando ero piccolo, ne ero terrorizzato. [...] Ero convinto che sapessero tutto, che avessero potere di vita e di morte su tutto e su tutti, e che se non mi fossi comportato bene loro mi avrebbero fatto ammalare. E mentre facevo il liceo ho deciso di sapere anch'io tutte le cose che sapevano i medici. Insomma, volevo essere bravo come loro. [...] Sai cos'ho capito? Che il mio desiderio era poter aiutare il prossimo. È proprio per questo che si diventa medici: per aiutare. (Julian Bashir)
  • Per sapere chi si è oggi, è importante sapere chi si è stato. (Jadzia Dax)

Episodio 5, Seconda pelle[modifica]

  • In questo periodo gli affari stanno andando a rilento. Non capisco perché, ma vivendo sotto la minaccia costante del Dominio, la gente ha meno voglia di uscire, di comprarsi dei vestiti nuovi. (Garak)
  • Il tradimento, come la bellezza, sta soltanto negli occhi di chi guarda. (Garak)
  • [Su Garak] Il cardassiano che vi ha aiutato, anzi, che ha aiutato tutti noi, non è un tipo affidabile. Ricordatelo. È molto, molto pericoloso. Se lo ritenesse utile, tradirebbe subito te e i tuoi amici. (Ghemor)

Episodio 6, Nato per combattere[modifica]

  • [Su un Jem'Hadar] Per un umanoide ha un ritmo metabolico incredibilmente veloce. Le cellule del suo corpo si dividono a una velocità che ho visto solo in laboratorio. Ma dal momento che non ci sono problemi di tiroide o di ipotalamo, presumo sia naturale per uno della sua specie. (Julian Bashir)
  • O'Brien: Ancora non riesco a capire perché avrebbero creato qualcuno dipendente da una sostanza chimica.
    Odo: Sospetto che sia un altro metodo per assicurare la fedeltà dei Jem'Hadar ai fondatori. Se i soldati sono dipendenti da una droga che non può essere riprodotta e che solo il loro capo può fornire, sarà più facile per il capo controllarli.
    O'Brien: Ci vuole un certo sangue freddo per agire così.
    Odo: La mia gente non ha sangue, O'Brien.
  • Jem'Hadar: Perché vuoi somigliare un umanoide? Tu sei meglio di loro. Sei un mutaforma.
    Odo: Questo non mi rende migliore, solo diverso.
    Jem'Hadar: Ma io sento qui dentro che sono inferiore a te, mentre tutti gli altri che sono qui sono inferiori a me.
    Odo: No. Questo è quello che ti suggeriscono i tuoi istinti, ma non è vero. Nessuno qui è migliore degli altri. Siamo tutti uguali.
    Jem'Hadar: Allora io devo essere in errore, perché io so che tu non puoi sbagliare.
    Odo: Dobbiamo stabilire subito una cosa. Io no sono affatto infallibile. Io non sono diverso da te sotto questo aspetto. Devi cominciare a pensare da te, da solo. Devi cominciare a prendere le decisioni che tu vuoi prendere, non quelle che voglio io.
  • Kira Nerys: Quel ragazzo è stato creato in un laboratorio. Il suo corpo, la sua mente e i suoi istinti, tutto di lui è stato creato per fare unicamente una cosa: uccidere.
    Odo: Il mio corpo, la mia mente e i miei istinti erano quelli di un fondatore, e tu dovevi essere una terrorista, ma ciascuno di noi ha scelto di essere qualcosa di diverso. Diamo anche a lui la possibilità che abbiamo avuto noi.

Episodio 7, Misure di sicurezza[modifica]

  • Quark: Aveva ragione mio padre quando diceva cosa mi sarebbe successo.
    Odo: Cosa? Che avresti passato le tue ultime ore rinchiuso? Questo lo sapevo anch'io.
    Quark: Non diceva questo. Diceva che non dovevo lasciare la casa, che c'erano tante possibilità commerciali anche fuori la porta. Ma io no, ho seguito la 75esima Regola dell'acquisizione: "Nella casa trovi l'affetto, sulle stelle trovi la ricchezza".
  • [Rivolto a Quark] Ho conosciuto molti ferengi nella mia esistenza e, per la verità, anche se alcuni erano più facoltosi di te, tu fra tutti loro sei senz'altro il più disonesto. (Odo)
  • Non c'è problema che non possa essere risolto da una mente cardassiana ben addestrata. (Gul Dukat)

Episodio 9, La nave rubata[modifica]

  • Kira Nerys: Lei non è adatto a questo ruolo. Intendo dire come terrorista. Non è molto bravo.
    T. Riker: Davvero?
    Kira Nerys: Lei si comporta come un ufficiale della Flotta Stellare interessato solo ai rapporti informativi e i problemi della politica, ma che non sta facendo assolutamente niente per danneggiare i cardassiani. Lei ha a sua disposizione una delle navi più potenti di questo quadrante. Ora mi spieghi, per favore, con quale ragione non sta attaccando tutti gli avamposti che ci sono lungo il confine?
    T. Riker: Perché il mio obbiettivo è molto più importante degli avamposti del confine.
    Kira Nerys: Ma non lo è per i Maquis, perché i Macquis sì che sono veri terroristi, e l'unica cosa che può interessare un terrorista è attaccare il nemico. Lo so perché sono stata terrorista. Se avessi avuto questa nave, avrei subito attaccato Deep Space Nine. Avrei colpito così forte i cardassiani da farli implorare la pace, ma non sarei certo andata a perdere tempo volando nel mezzo dello spazio cardassiano inseguendo un sogno impossibile come fa lei.
    T. Riker: Evidentemente siamo terroristi di stampo diverso.
    Kira Nerys: No, lei vuole diventare un eroe. I terroristi non ci tengono a diventare eroi.

Episodio 10, Incantesimo d'amore[modifica]

  • Quark: Voi umani non imparerete mai. Permettete alle vostre donne di andare dove vogliono, di lavorare, di indossare certi abiti, poi mi chiedete perché i vostri matrimoni falliscono.
    O'Brien: E tu cosa proponi, Quark? Di trattare le donne come oggetti?
    Quark: Critica pure quanti ti pare, ma nelle famiglie ferengi marito e moglie non litigano mai, niente divorzi, niente separazioni, non c'è nient'altro che pace armoniaca coniugale.
    O'Brien: Se i vostri matrimoni sono questo paradiso terrestre, come mai sei ancora scapolo?
    Quark: Non ho incontrato la femmina giusta.

Episodio 11, Tempi passati: Parte 1[modifica]

  • Quark: Dovendo citare la 111esima Regola dell'acquisizione...
    Benjamin Sisko: "Devi pensare a un creditore come a un familiare e sfruttarlo". Riferisci al Nagus che sarò sul caso, ma approfittane per ricordargli la 217esima Regola dell'acquisizione.
    Quark: "Non si può liberare un pesce dall'acqua".
  • Julian Bashir: Sa, la storia del XXI secolo non è il mio forte. Troppo deprimente.
    Benjamin Sisko: È uno dei miei hobby invece. Hanno fatto degli errori madornali, ma hanno anche preparato la strada per tante cose che ora diamo per scontato.
  • Far soffrire le persone perché non si sopportano è terribile, ma far soffrire le persone perché si è dimenticato cosa voglia dire solidarietà è diverso, ed è difficile da accettare. (Julian Bashir)
  • Gli uomini in senso lato sono davvero diversi dai cardassiani o dai romulani? Se noi fossimo alle strette, se capitasse qualcosa di disastroso alla Federazione, se fossimo spaventati o, che so, disperati, avviliti, quali sarebbero le reazioni? La gente resterebbe fedele ai suoi ideali o finirebbe... finirebbe così: esattamente da dove ha iniziato? (Julian Bashir)

Episodio 14, Cuore di pietra[modifica]

  • Quando il dottor Mora mi ha portato per la prima volta nel suo laboratorio, c'erano i cardassiani che supervisionavano, e tutti gli esemplari erano obbligati ad avere una targetta in cardassiano in modo che i sorveglianti potessero sempre sapere a cosa lavoravano i loro scienziati. Ora, siccome nessuno sapeva che cosa fossi di preciso, Mora scrisse sulla mia targetta "esemplare sconosciuto senza nome", che il giorno stesso i sorveglianti decisero di tradurre in lingua cardassiana odo'ital. [...] Odo'ital, alla lettera, corrisponde alla parola "niente". E anche quando il risultato chiarò che ero un essere senziente, su Bajor gli scienziati hanno continuato a chiamarmi così, finché un giorno hanno voluto dividerlo in due parole come un nome di Bajor: Odo Ital. Dopodiché è stato abbrevviato. [...] Poi, è successo che dopo un lungo periodo di tempo, ogni volta, ogni volta che qualcuno usava il mio nome, mi veniva subito da pensare al suo vero significato: "niente". Quale modo migliore di descrivermi? Non avevo famiglia, non avevo amici, non appartenevo a nessun luogo. Sì, quello era il nome più appropriato che potessero assegnarmi, finché ho conosciuto te e tutti gli altri: Sisko, Dax, perfino Quark. Ora, quando sento qualcuno di voi che mi chiama Odo non penso più di essere un niente. Adesso so di essere una persona. (Odo)
  • Benjamin Sisko: "Un ferengi senza profitto..."
    Nog: "Non è un ferengi". È chiaro adesso?
    Benjamin Sisko: 18esima Regola dell'acquisizione.

Episodio 15, La terza profezia[modifica]

  • Jadzia Dax: La 34esima Regola dell'acquisizione dice che "la pace favorisce gli affari", giusto?
    Quark: Quella è la 35esima.
    Jadzia Dax: È vero, ma la 34esima cosa dice?
    Quark: "La guerra favorisce gli affari". Sì, è facile confondersi.

Episodio 16, Scampato pericolo[modifica]

  • Oltre il profitto c'è il nulla. Volere il profitto è il più puro e il più nobile di tutti i sentimenti. (Quark)

Episodio 17, Visioni future[modifica]

  • Il Dominio rappresenta per il Quadrante Alfa una delle più grosse minacce degli ultimi secoli. (Ruwon)
  • I romulani preferiscono stare in disparte e manipolare i collaboratori di nascosto. (Benjamin Sisko)
  • Non si è mai troppo attenti quando si interroga un klingon. (Odo)

Episodio 18, Voci interne[modifica]

  • Garak: Speravo le piacessero i racconti del mistero.
    Julian Bashir: Come no! Gli umani ne hanno scritti di avvincenti. Il fatto è che quelli cardassiani finiscono tutti allo stesso modo: non c'è mai un indiziato che non finisca per essere riconosciuto colpevole.
    Garak: È vero, ma in questo caso la sfida è quella di determinare esattamente di che cosa si è colpevole l'indiziato.
  • Julian Bashir: Tra gli umani, il trentesimo compleanno è considerato una sorta di ragguardo. Si conclude con esso la giovinezza e si apre, per così dire, la lunga e inevitabile marcia verso la maturità.
    Garak: E questo viene considerato come un male?
    Julian Bashir: No, ma è solo che quando si arriva ai trent'anni è sempre più difficile non considerare il tempo che passa.
    Garak: Non mi ero mai reso conto che per gli umani diventare vecchi fosse un'esperienza così traumatica. Su Cardassia, l'età avanzata è considerata come un segno di potere, di dignità.
  • Provare le fatiche di un ultracentenario rende meno gravoso compiere trent'anni. (Julian Bashir)

Episodio 20, Attacco ai Fondatori: Parte 1[modifica]

  • Elim Garak: Mi dispiace dottore, non riesco a vedere dove stia il valore delle opere di...
    Julian Bashir: Garak, Shakespeare è uno dei giganti della letteratura umana.
    Elim Garak: Io sapevo che Bruto avrebbe ucciso Cesare già nel primo atto, ma Cesare non l'ha capito finché non si è trovato il coltello nella schiena.
    Julian Bashir: Ma è questo che ne fa una tragedia. Cesare non poteva concepire che il suo migliore amico complottasse per ucciderlo.
    Elim Garak: Tragedia non è il termine che io userei. "Farsa" sarebbe più appropriato. No, si suppone che quell'uomo fosse a capo di un grande impero, che fosse un grande stratega, eppure non riesce a vedere quanto sta accadendo addirittura sotto il suo naso.
  • Il genere umano ha abbondanza di cibo da generazioni ormai, eppure voi vi comportate nel mangiare come se aveste paura che potesse arrivare qualcuno a portarvi via il piatto. (Elim Garak)
  • Elim Garak: Non capisco per quale motivo nessuno deve mai credermi, perfino quando dico la pura verità.
    Julian Bashir: Ha mai sentito la storia del bambino che gridava "al lupo"?
    Elim Garak: No.
    Julian Bashir: È una storiella per ragazzi. Racconta di un pastorello che si sente solo mentre bada al suo gregge. Così, comincia a chiamare e grida che un lupo sta sbranando le pecore. I paesani arrivano di corsa, ma ovviamente il lupo non c'è. Lui dice che è appena scappato e i paesani lo lodano per il suo coraggio.
    Elim Garak: Un ragazzo astuto! Graziosa la storiella.
    Julian Bashir: Ma non è finita. Il giorno dopo, e anche il successivo, il ragazzo fa la stessa cosa, ma il quarto giorno il lupo arriva davvero. Il pastorello grida con quanto fiato ha in gola ma ormai i paesani lo ignorano. Il pastorello e il suo gregge vengono divorati.
    Elim Garak: È una storiella un po' cruda per i ragazzi, non crede?
    Julian Bashir: Ma la morale è che se tu dici bugie in continuazione, finirà col crederti nessuno, anche quando stai dicendo la verità.
    Elim Garak: È sicuro che sia questa la morale?
    Julian Bashir: Certamente. Quale altra potrebbe essere?
    Elim Garak: Che non devi dire mai due volte la stessa bugia.
  • La verità, di solito, è solo una scusa per la mancanza d'immaginazione. (Elim Garak)
  • Devi sempre bruciare i ponti dietro di te. Non si sa chi potrebbe seguirti. (Enabran Tain)

Episodio 21, Attacco ai Fondatori: Parte 2[modifica]

  • Se vuole il mio parere, il teatro è in declino sin dalla fine del XXIII secolo. Pensiamo alle opere teatrali apparse sulle Terra negli ultimi 50 anni e paragoniamole a quelle di Willemheld, Barton o Chow-yun. [...] Gli autori contemporanei sembrano ossessionati dal voler dare un interpretazione umana della drammaturgia aliena, dimenticando completamente il nostro patrimonio culturale. (Julian Bashir)
  • Mia madre mi ha insegnato che se cerchi di mettere insieme il mangiare e il conversare finirai per non fare bene nessuna delle due cose. (O'Brien)
  • È impossibile che i romulani riescano a conquistare la galassia. Non c'è nessuno che sopporti la loro cucina. (Tain)

Episodio 22, Il vascello solare[modifica]

  • Jake Sisko: Vuoi dire che quando gli umani navigavano ancora negli oceani, i bajoriani andavano già su altri pianeti?
    Benjamin Sisko: Alcuni studiosi affermano che sono arrivati fino a Cardassia.
  • [Sui romulani] Non c'è una parte della tecnologia moderna che loro non dicono d'avere inventato prima di ogni altro. (O'Brien)

Episodio 23, Affari di famiglia[modifica]

  • Si comincia sempre così: il più giovane influenzabile cede, si arruola nella Flotta Stellare, subito dopo una intera generazione di ferengi segue il suo esempio, abbandonando così la ricerca del profitto. Sarà la fine della civiltà ferengi. (Quark)
  • Quark: Non ha importanza se ha guadagnato uno o mille pezzi d'oro. Alle femmine non è consentito avere profitti. Questa è la legge.
    Ishka: Perché non si può?
    Quark: Perché lo dice la legge. Senza legge la nostra società finirebbe nel caos.
    Ishka: Se vuoi saperlo, a questa società farebbe bene un po' di caos.

Episodio 26, Il vero nemico[modifica]

  • Le persone non si arruolano nella Flotta Stellare per diventare comandanti. In realtà, è al grado di capitano che tutti ambiscono. (Michael Eddington)
  • Nella storia del mio popolo, nessun mutaforma ne ha mai ucciso un altro. Non voglio essere io il primo a farlo. (Odo)
  • Sono stato un ufficiale della sicurezza per la maggior parte della mia esistenza umanoide, e in tutto questo tempo non mi è mai stato necessario usare un arma per uccidere qualcuno. (Odo)

Quarta stagione[modifica]

Episodio 1, 2, La via del guerriero – Prima parte, La via del guerriero – Seconda parte[modifica]

  • Mio padre diceva che la strada che porta al cuore di una donna passa per il suo stomaco. (Benjamin Sisko)
  • Garak: Storicamente le relazioni tra i klingon e l'Impero cardassiano sono sempre state estremamente amichevoli. Questo lo sa bene anche lei.
    Julian Bashir: Se escludiamo l'incidente della nebulosa Betraka.
    Garak: Niente più che una semplice scaramuccia.
    Julian Bashir: Che è durata quasi la bellezza di 18 anni.
  • Curzon una volta mi ha detto che, in ultima analisi, le uniche persone in grado di trattare con i klingon sono altri klingon. (Benjamin Sisko)
  • Ho passato tra gli umani gran parte della mia vita e, creda, non è sempre stato facile per me. E da quando è stata distrutta l'Enterprise, tutto è diventato ancora più difficile. Non mi sento più di appartenere a questa uniforme. (Worf)
  • Spero non si trattenga perché sono una donna. Se l'è più facile, pensi a me come un uomo. Lo sono già stata diverse volte. (Jadzia Dax)
  • Secondo molti klingon, siamo stati in pace per troppo tempo, e l'impero deve espandersi se vuole sopravvivere. Il Dominio ha dato alla mia gente il pretesto per reclamare ciò che ha sempre agognato: combattere e conquistare. (Worf)
  • Se il mio popolo è tornato ai vecchi metodi, nessuno è più al sicuro. (Worf)
  • Che cosa conta la tua parola se la dai a persone che non conoscono l'onore? (Gowron)
  • Worf, figlio di Mogh, mantiene sempre la sua parola. (Worf)
  • In guerra non c'è niente di più onorevole della vittoria. (Worf)
  • Prima erano i cardassiani, poi è arrivato il Dominio, adesso ci mancavano i klingon. Come fa un povero ferengi a vivere in un posto così? (Quark)
  • Ricordiamoci che i klingon prediligono pugnale e bat'leth nel confronto ravvicinato. Se saremo abbordati dobbiamo aspettarci ferite profonde, ossa rotte, e qualche trauma cranico. (Julian Bashir)
  • Nella fruga della battaglia, i klingon non vanno per il sottile quanto bersagli. (Odo)
  • Se un klingon riuscisse a uccidermi, il minimo che mi aspetterei da lui sarebbe un intera opera sull'argomento. (Odo)
  • Worf: Lo stesso Kahless ha detto: "Distruggere un impero solo per vincere una guerra non è una vittoria..."
    Gowron: ".... E cessare una battaglia per salvare un impero non è una sconfitta".
  • L'Impero klingon si ricorderà in eterno di quanto è avvenuto oggi. Vi siete schierati contro di noi in battaglia, e questo non può essere perdonato ne dimenticato. (Gowron)
  • Alla fine ho capito che non era dalla Flotta Stellare che volevo allontanarmi. Stavo cercando piuttosto di fuggire dal dolore per la perdita di mia moglie. Pensavo che avrei potuto avvolgere l'uniforme tutta intorno alla mia pena e gettarla via come niente fosse. Ma purtroppo non è così facile. Fuggire ti può aiutare forse per un po', ma presto o tardi la pena ti assalirà un'altra volta, e l'unico modo per liberartene è restare lì a testa alta e affrontarla. (Benjamin Sisko)

Episodio 4, Il giuramento di Ippocrate[modifica]

  • Goran'Agar: C'è una droga di cui tutti i Jem'Hadar hanno bisogno per sopravvivere. Si chiama ketracel bianco.
    Julian Bashir: Un ensima isogenico.
    Goran'Agar: Tu sai di cosa parlo?
    Julian Bashir: L'unica cosa che so è che il Dominio ha modificato geneticamente i Jem'Hadar in modo da renderli dipendenti dal ketracel bianco e che, razionandone la somministrazione, i fondatori riescono a tenervi sotto controllo.
    Goran'Agar: I vorta. Sono loro che hanno il controllo della droga, ed è proprio da quei tiranni che siamo scappati.
  • Non ho mai visto un fondatore. [...] Per noi sono quasi un mito, ma tutti quanti nel Dominio, anche i vorta, servono i fondatori. Ho lottato contro razze convinte che siano degli esseri mitici a guidare il loro destino e che li aspettano dopo la morte. Vengono chiamati dei. I fondatori sono come gli dei per i Jam'Hadar, ma i nostri dei non ci parlano mai e non ci aspettano dopo la morte. Vogliono solo che combattiamo per loro e che moriamo per loro. (Goran'Agar)
  • Julian Bashir: [Sui Jem'Hadar] Non sono animali! Sono persone, persone che sono usate come schiavi, e questa è la loro occasione per liberarsi.
    O'Brien: E cosa faranno una volta liberi? Smettila di essere così ingenuo e guardali per quello che sono: degli assassini. Uccidere è l'unica cosa che sanno e che vogliono fare.
  • Worf: Quando ero a bordo dell'Enterprise, sapevo sempre chi fossero i miei alleati e chi i miei nemici.
    Benjamin Sisko: Dunque, diciamo che DS9 ha varie sfumature di grigio, e Quark è una di quelle sfumature grigie. Lui ha le sue regole e li segue diligentemente. Quando le avrà comprese, capirà chi è Quark.

Episodio 5, I sopravvissuti della Ravinok[modifica]

  • Non vorrei urtare il suo orgoglio, Maggiore, ma io l'ho sempre molto ammirata. Lei è la perfetta incarnazione di Bajor, una bajoriana nata dalle ceneri dell'occupazione, una bajoriana temprata con l'acciaio cardassiano. (Gul Dukat)
  • Gul Dukat: È mia opinione che in qualche modo l'occupazione abbia davvero aiutato Bajor.
    Kira Nerys: La sua occupazione ha prodotto solo sfruttamento e massacri.
    Gul Dukat: Non ho nessuna intenzione di dibattere sui meriti dell'occupazione con lei. Sono disposto ad ammettere che forse abbiamo usato una strategia un po' dura, ma dovrà convenire che oggi il popolo bajoriano ha raggiunto una potenza che per secoli non sapeva di avere. Quando siamo arrivati, eravate una razza contemplativa e debole, orgogliosi di essere isolati. Adesso avete un nuovo slancio, nuovi stimoli sui progetti, e non dimentichiamo che intorno a voi ruota tutto il futuro di questo intero quadrante.
    Kira Nerys: Tutto questo i bajoriani lo hanno ottenuto nonostante i cardassiani, non grazie a loro.
  • Voi umani! Pensate soltanto a rendere felici le vostre donne, a far delle amiche. Noi ferengi non sbagliamo. La donna è il nostro nemico, e come tale va trattata. Il segreto è non darle mai le migliori carte. Se vi chiede d'incontrarvi più spesso, frequentatela ancora di meno. Vuole nuovi regali? Date poca importanza ai suoi desideri, e non perderete il controllo. (Quark)

Episodio 6, Riuniti[modifica]

  • Kira Nerys: Qual è il sogno tipico klingon?
    Worf: Quello che di solito sogniamo noi vi gelerebbe il sangue e renderebbe le vostre notti un castigo orribile.
  • Probabilmente anch'io sarei pronto a qualunque cosa e a qualunque follia per la persona che amo davvero. Ma prima vorrei essere ben sicuro di potermi permettere di pagarne il prezzo. (Benjamin Sisko)

Episodio 7, La nave danneggiata[modifica]

  • È una vecchia espressione ferengi. Quando diciamo che qualcuno ha i lobi, intendiamo che ha il senso degli affari. (Quark)
  • Il gioco d'azzardo è l'ultima speranza dei disperati. Solo un pazzo rischierebbe di perdere quello che ha fidandosi della fortuna. (Hanok)

Episodio 8, Gli omini verdi[modifica]

  • 5.000 anni, 10.000 anni, non vedo qual è la differenza. La velocità del progresso tecnologico è meno importante dei guadagni trimestrali a breve termine. (Quark)
  • Quark: Che cos'è questo odore terribile?
    Nog: Se non sbaglio, si chiama tabacco. È un veleno mortale. Se viene usato con frequenza, distrugge gli organi interni.
    Quark: Ma se è così letale, come mai lo usano?
    Nog: So anche che da assuefazione.
    Rom: In che modo se lo procurano?
    Nog: Beh, lo comprano nei negozi.
    Quark: Lo comprano? Se comprono il veleno, compreranno di tutto.
  • Che mi dici della Regola dell'acquisizione numero 203? "I nuovi clienti sono come dei vermi con i denti affilati. Sono molto succulenti, ma alcune volte possono anche mordere". (Rom)
  • Ricorda che sotto quella patina placida della Federazione, gli umani sono un gruppo di violenti selvaggi. (Quark)

Episodio 9, La spada di Kahless[modifica]

  • Sa che cosa apprezzo nei racconti klingon, comandante? Niente. Distruggono eserciti interi e non c'è nessuno che ne tragga un profitto. (Quark)
  • Un vero guerriero non deve esagerare nel racconto delle sue gesta. (Worf)
  • Da quando ho l'uso della memoria mi sono sempre sentito uno straniero. Sono stato cresciuto da umani, ma ero troppo diverso per sentirmi come loro. Ero sempre irrequieto. Un giorno, i miei genitori adottivi mi permisero di visitare il mio pianeta. Andai ad abitare dalla famiglia di mio cugino. Quando posai lo sguardo sulle fantastiche cupole di Qo'noS mi sentii a casa mia finalmente, ma i miei cugini non volevano avere nulla a che fare con me. [...] Un giorno, scappai sulle montagne. Rimasi senza cibo né acqua per tre giorni. Ma lì, sù, nelle caverne di No'Mat, Kahless mi apparve dicendomi che avrei fatto una cosa che nessun klingon aveva mai fatto. Quando ritornai sulla Terra, cominciai a domandarmi come mai avesse voluto rivolgersi a me. Quando fui abbastanza grande, mi unì alla Flotta Stellare. [...] Ho sempre pensato di aver così compiuto il mio destino, ma adesso capisco che Kahless aveva altro in mente per me, un impresa più grande. Forse, è per questo che ho dovuto sopportare tante pene, che sono stato costretto a scegliere tra la Federazione e il mio popolo. Mi ha messo alla prova per prepararmi ad una impresa molto più alta. [...] Vuole che sia io a guidare il nostro popolo. (Worf)

Episodio 10, Bashir, Julian Bashir[modifica]

  • Comincio a pensare di aver lavorato per il servizio segreto sbagliato! (Garak)
  • Bacia la ragazza, prendi le chiavi. Questo non lo insegnano nell'Ordine Ossidiano. (Garak)
  • Un vero agente segreto che sappia fare il suo mestiere non ha ego, non ha coscienza e non sente rimorsi. È guidato soltanto dalla sua professionalità. (Garak)

Episodio 11, Il nemico tra noi[modifica]

  • Voi umanoidi siete tutti uguali. Non avete il senso dell'ordine, e Dax è di sicuro la persona più umanoide che abbia mai conosciuto. (Odo)
  • I nostri dei sono morti. Antichi guerrieri klingon li hanno uccisi migliaia di anni fa. Erano più un disturbo che un aiuto. (Worf)
  • I Jem'Hadar sono di certo i soldati più brutali ed efficienti che abbia mai incontrato in tutta la mia carriera. Non tengono in considerazione le convenzioni di guerra, né la protezione dei civili. Non si limiteranno ai bersagli militari, sono pronti a scatenare un conflitto come la Terra non ha visto dalla fondazione della Federazione. (Benjamin Sisko)

Episodio 12, Paradiso perduto[modifica]

  • Mutaforma: Mi permetta solo una domanda. Quanti cambianti ritieni siano presenti in questo preciso istante su questo pianeta?
    Benjamin Sisko: Non ho voglia di mettermi a giocare agli indovinelli.
    Mutaforma: Ah! Ma che farebbe sapendo che siamo soltanto in quattro? Quattro cambianti per tutta la terra, senza contare il conestabile Odo, è ovvio. Ci rifletta. Soltanto quattro della nostra gente e guardi che razza di problemi vi abbiamo dato.
    Benjamin Sisko: Come faccio a sapere che dice la verità?
    Mutaforma: Quattro di noi sono più che abbastanza. Siamo molto più intelligenti dei solidi, e di gran lunga. E, cosa più importante, abbiamo meno paura di voi di quanta voi ne abbiate di noi. Scommetto che sarà la vostra paura a distruggervi.

Episodio 13, Prima il dovere[modifica]

  • Ho notato che i bajoriani, a differenza degli altri umanoidi, non hanno l'abilità di nascondere le proprie emozioni. (Odo)
  • Lavoro cogli uomini della Federazione ormai da molti anni, e affermano di essere aperti e comprensivi. Ma per qualche motivo sono sempre convinti di avere ragione e, in determinate occasioni, è esasperante. (Odo)

Episodio 14, Ritorno alla gloria[modifica]

  • Lei tende al giudicarmi troppo severamente, lo sa? Naturalmente cerco di riguadagnare la mia vecchia posizione, alla quale sono arrivato con il duro lavoro, con la dedizione e con moltissimi sacrifici. Ma non sono motivato solo da una possibile redenzione. Io mi sto preoccupando per il mio popolo, e che sia dannato se consentirò a quei klingon di tornarsene in patria impuniti. (Gul Dukat)
  • Tora Ziyal: Non l'ammetterebbe mai con nessun altro, ma crede che l'occupazione sia stata un errore.
    Kira Nerys: Io penso però che non lo direbbe se i cardassiani alla fine avessero vinto.
    Tora Ziyal: Probabilmente no, ma l'essere sconfitto forse lo ha reso migliore.
    Kira Nerys: Sono morte troppe persone per insegnargli a vivere.
    Tora Ziyal: Senti, questo lo so e ci ho riflettuto molto, ma quando guardo mio padre non riesco a vederlo come un assassino.
    Kira Nerys: Quando lo guardo io, invece, non riesco a vederlo in nessun altro modo.
  • A che pro nominare qualcuno consulente militare in un governo che non vuole combattere? (Gul Dukat)
  • E pensare che c'era un tempo in cui il solo menzionare la mia razza significava incutere spavento, invece adesso siamo solo un popolo sconfitto e timoroso di combattere ancora perché non vuole perdere quel niente che gli è rimasto. (Gul Dukat)
  • Il modo migliore per sopravvivere a un pugnale è starne sempre alla larga. (Kira Nerys)

Episodio 15, I figli di Mogh[modifica]

  • Jadzia Dax: Capisco il suo discorso. La mek'leth ha sicuramente i suoi vantaggi, però sostengo sempre la bat'leth, essendo più lunga, è in grado di fare la differenza.
    Worf: Sì, è un opinione molto comune. Tuttavia, ritengo che usare armi così grandi e minacciose come la bat'leth può portare a sottovalutare l'avversario.
  • C'è un limite ben preciso alla mia tolleranza verso le stravaganze culturali degli ufficiali al mio comando. (Benjamin Sisko)
  • Un ufficiale che cerca la morte è un pericolo per sé, ma anche per i suoi compagni. (Odo)
  • Per molto tempo ho camminato sulla linea di demarcazione fra l'Impero e la Federazione. Volevo poter vivere in entrambi i mondi, era la cosa migliore per me. Ma la verità è che non posso far ritorno all'Impero. [...] Io ho sempre sperato che un giorno il casato di Mogh avrebbe potuto reclamare il posto che gli spetta e che sarei anche potuto tornare. Purtroppo, ora ho capito che se succedesse, non avrei dove andare. (Worf)

Episodio 16, Il sindacato[modifica]

  • I lavoratori ferengi non vogliono fermare lo sfruttamento. Vogliamo solo trovare il modo per diventare noi gli sfruttatori. (Rom)
  • Un guerriero klingon non ha mai bisogno di lodi dal suo maestro. (Worf)

Episodio 17, I due emissari[modifica]

  • È la caratteristica della fede. Se non la si ha non la si può capire e se la si possiede non è necessaria una spiegazione. (Kira Nerys)

Episodio 18, Le regole del combattimento[modifica]

  • [Su Worf] È un guerriero klingon, non possiede lo stesso codice morale di un ufficiale della Flotta Stellare. Lui è uno di noi, un killer, un predatore tra gli agnelli. (Ch'Pok)
  • [Sui klingon] È una cosa molto rara che voi siate di buonumore. Siete tutto tranne che una razza disponibile e simpatica, dico bene? (Quark)
  • Ho sempre dei sospetti su coloro che smaniano per aiutare un ufficiale di polizia. (Odo)
  • Un vero klingon si compiace della morte dei suoi nemici, vecchi, giovani, armati, disarmati. Ciò che conta per lui è la vittoria. (Ch'Pok)
  • Noi non mettiamo i civili in pericolo, neanche potenzialmente per salvare noi stessi. A volte questo significa che perdiamo la battaglia e a volte anche la nostra vita. Ma se non è in grado di fare questa scelta, temo proprio che non possa indossare questo uniforme. (Benjamin Sisko)
  • Il compito di un capitano è anche saper sorridere, far felice le truppe anche quando è l'ultima cosa al mondo che vorresti fare, perché loro sono le tue truppe e hai il dovere di averne estrema cura. (Benjamin Sisko)

Episodio 19, Tempi difficili[modifica]

  • Quando eravamo bambini ci hanno insegnato che l'umanità si era evoluta, che per noi l'odio e la violenza erano superati. Ma, alla prima occasione, quando avevo il dovere di dimostrare che di fronte a qualunque avversità mi sarei comportato come un vero essere umano evoluto, ho fallito. (O'Brien)

Episodio 22, Per la causa[modifica]

  • Worf: Sono solo dei terroristi, poco più che criminali, e i criminali prima o poi fanno qualche errore.
    Miles O'Brien: Lottano per qualcosa in cui credono.
    Per me dovrebbero essere tutti catturati ed uccisi!
    Miles O'Brien: Perché? Difendono la loro causa. In fondo, hanno dei buoni motivi: un giorno si ritagliano a uno spazio al confine cardassiano su una colonia sperduta e il seguente la Federazione fa un trattato con i cardassiani e consegna loro quella colonia. Lei che avrebbe fatto?
    Worf: Non sarei diventato un terrorista. Sarebbe stato un disonore.
  • Perché questo accadimento contro noi Maquis? Che cosa vi abbiamo fatto? Eppure continuate ad arrestarci con accuse di terrorismo. Le navi stellari ci inseguono nelle Badlands e i nostri sostenitori vengono messi a bando. Perché? Perché abbiamo lasciato la Federazione, e voi non potete accettare che questo accada, naturalmente. È stupido lasciare il paradiso, anzi, tutti vogliono entrare nella Federazione. Tra poco, anche i cardassiani faranno il loro ingresso! [...] Siete diabolici. Siete anche peggiori dei borg, i quali dichiarano apertamente i loro intendimenti. Voi siete più insidiosi. Assimilate popoli con la scusa di aiutarli. (Michael Eddington)

Episodio 23, Fino alla morte[modifica]

  • Deve capire che ai Jem'Hadar è sempre mancata la cortesia. (Weyoun 4)
  • Sto solo facendo il mio lavoro. Cerco di costruire un ponte tra il Dominio e un potenziale alleato. Dopottutto, sarebbe molto più semplice se il Dominio e la Federazione raggiungessero un qualche accordo di reciproco vantaggio senza dover ricorrere alle spiacevolezze del conflitto militare. (Weyoun 4)
  • Se i Jem'Hadar prendono il controllo del Dominio, non ci sarà più nessuno capace di fermarli. (Weyoun 4)
  • Benjamin Sisko: A quanto so, i Jem'Hadar sono stati creati geneticamente per obbedire ai fondatori.
    Weyoun 4: La capacità dei fondatori di riuscire a controllare i Jem'Hadar è stata in qualche modo... esagerata. Altrimenti, perché renderli dipendenti dal bianco?
    Benjamin Sisko: Sembra proprio che il Dominio non sia poi così stabile come volete farci credere.
    Weyoun 4: Il Dominio è durato per 2.000 anni, e stia pur certo che continuerà a durare per ancora molto tempo dopo che la Federazione sarà stata ridotta in cenere.
  • L'unica cosa che disprezzo più della Federazione sono i soldati Jem'Hadar che rompono il patto di fedeltà. (Omet'iklan)
  • Io non sono un dio, e neppure i fondatori lo sono. Prima ve ne renderete conto, meglio sarà per voi. (Odo)
  • Pensava di doverci mentire e usare il bianco per assicurarsi la nostra lealtà. Il punto è che siamo più leali ai fondatori di quanto i vorta saranno mai. È l'unica ragione della nostra esistenza. È il fulcro di ciò che siamo. (Omet'iklan)
  • Jadzia Dax: Quindi, fammi capire bene. Non dormite, non mangiate, non avete donne. Non mi sorprende che siete arrabiati. Dopo 30 o 40 anni di vita così, lo sarei anch'io.
    Virak'kara: Nessun Jem'Hadar è mai riuscito a vivere per così tanto.
    Jadzia Dax: Quanti anni hai?
    Virak'kara: Io? Ne ho otto.
    Jadzia Dax: Strano, te ne avrei dati almeno 15.
    Virak'kara: Pochissimi Jem'Hadar arrivano a quell'età. Se raggiungiamo i vent'anni, siamo considerati onorevoli anziani.
  • Noi consideriamo le donne klingon le nostre compagne di battaglia e madri dei nostri figli. (Worf)
  • Weyoun 4: Primo Omet'iklan, puoi giurare che i tuoi uomini sono leali?
    Omet'iklan: Giuriamo la nostra totale lealtà ai fondatori da ora fino alla morte.
    Weyoun 4: Allora ricevi questo premio dai fondatori. Possa esso mantenervi forti.
  • Un uomo morto non potrà mai imparare dai propri errori. (Benjamin Sisko)
  • Io sono il Primo Omet'iklan. Io sono morto. Da questo preciso momento, siamo tutti morti. Andiamo in battaglia, esistiamo per combattere. Lo facciamo con piacere perché siamo Jem'Hadar. Ricordatevi, la vittoria è vita. (Omet'iklan)

Episodio 24, La calamità[modifica]

  • I Jem'Hadar hanno distrutto questo mondo come esempio per gli altri. (Trevean)
  • La malattia fa paura. Io, dal canto mio, preferisco combatterla senza nascondermi. Quando riesci a guarire qualcuno, senti di aver vinto la tua battaglia contro la morte. (Julian Bashir)
  • Julian Bashir: Non c'è cura per questa malattia. Il Dominio se n'è assicurato. E io sono stato un arrogante a pensare di poter trovare una cura in una settimana.
    Jadzia Dax: Forse sei stato arrogante. Ma sei ancora più arrogante a pensare che non esista una cura solo perché tu non sei riuscito a trovarla.

Episodio 25, Parti del corpo[modifica]

  • 17esima Regola dell'acquisizione: "Un contratto è un contratto, ma solo tra ferengi". (Rom)
  • Gint: Sono solo regole. Sono scritte in un libro, non incise nella pietra. E anche se fossero scolpite, chi se ne importa? Sono sempre state create da noi.
    Quark: Tu dici che non sono importanti?
    Gint: Certo che lo sono, non sarebbero diventati un best seller. Ma qui stiamo parlando della tua vita, chiaro? Le Regole non sono altro che linee e guida, suggerimenti.
    Quark: Allora perché si chiamano "Regole", scusi?
    Gint: Compreresti mai un libro intitolato "Suggerimenti dell'acquisizione"?
  • Regola dell'acquisizione 239: "Non esitare mai a spacciare un prodotto per un altro". (Gint)

Episodio 26, Legame spezzato[modifica]

  • Personalmente penso che la Flotta Stellare dovrebbe concedere ai suoi ufficiali una maggiore libertà nell'accessoriare le loro uniformi. L'aggiunta di una sciarpa a volte fa miracoli. (Garak)
  • Se c'è una cosa in cui i cardassiani sono eccellenti, è la conversazione. (Garak)
  • Non esistete. Cardassia non esiste più. Il suo popolo si è condannato da sé con quel folle attacco. (Femmina mutaforma)
  • Ho sentito parecchie storie sul Dominio e sui fondatori, e la giustizia non sembra essere così importante. (Miles O'Brien)
  • Quando mi sono unito agli altri cambianti nel Grande Legame, ho sentito qualcosa di assolutamente nuovo. In quel momento, credevo di essere tra i miei. Per la prima volta, ho sentito di essere in sintonia con il mio popolo, con la loro sfiducia per i solidi, la loro determinazione assoluta a proteggere la stirpe. Ed ecco che, solo un istante dopo, tutto è stato strappato via. Mi sento intrappolato in questo mio involucro, e non potrò più unirmi al Grande Legame. Il mio lavoro è l'unica cosa che mi rimane. (Odo)

Quinta stagione[modifica]

Episodio 1, Inizia l'apocalisse[modifica]

  • Vengono qui perché sanno che farò il possibile per aiutarle a dimenticare i loro guai, per una somma ragionevole, certo. (Quark)
  • All'inizio, ho avuto problemi col processo di ingestione. L'ho trovavo disgustoso. Ma, adesso che mi sono abituato, trovo che mangiare e bere sia piuttosto gradevole. E una delle poche cose che voi... volevo dire, noi umanoidi abbiamo un controllo totale. (Odo)
  • I guerrieri klingon parlano sempre con fierezza tra di loro. Non sussurrano, né mantengono le distanze. (Benjamin Sisko)
  • Avresti dovuto uccidermi quando ne avevi la possibilità. Ti prometto che non ne avrai un'altra. (Gowron)

Episodio 2, La nave[modifica]

  • Quando un guerriero klingon muore in battaglia, i compagni vegliano la salma per tenere lontano i predatori. Questo permette allo spirito di lasciare il corpo quando è ora di compiere il lungo viaggio fino allo Sto-Vo-Kor. (Worf)

Episodio 3, Cercando il Par'Mach nel posto sbagliato[modifica]

  • [Rivolto a Worf] Certo che per essere un klingon che è stato cresciuto da umani, che indossa un uniforme della Flotta e beve del succo di prugna, sei molto legato alla tradizione. (Jadzia Dax)

Episodio 4, Eroe per caso[modifica]

  • "Solido"! Non ho mai capito perché la mia gente utilizzi quel termine. I corpi umanoidi sono incredibilmente fragili. (Odo)
  • Moltissime esperienze possono mettere alla prova la forza di carattere di una persona. Per fortuna la maggior parte non riguardano morte e distruzione. (Julian Bashir)
  • Ci vuole coraggio per guardarsi dentro, e più coraggio per scriverlo e farlo leggere dagli altri. (Benjamin Sisko)

Episodio 6, Animaletti pericolosi[modifica]

  • Sapete i cardassiani cosa bevono? Succo di pesce. Succo di pesce rovente. [...] Dopo quasi sei mesi stavo pregando che ci invadessero i klingon. Loro sì che sanno fare il caffè. Certo, francamente puzzano ancora come bisonti, ma... (Arne Darvin)
  • Lucsly: [Su James T. Kirk] Almeno 17 violazioni temporali serie, il file più grosso del dipartimento.
    Dulmer: Quell'uomo era una minaccia.
  • Io sono un medico, non uno storico. (Julian Bashir)
  • Worf: [Sui triboli] Sono delle creature davvero disgustose.
    Odo: Interessante. Pensi invece che io ero convinto che tutti gli umanoidi andassero matti per gli animaletti soffici e pelosi, specialmente quando emettono dei suoni gradevoli.
    Worf: Non fanno altro che divorare cibo e riprodursi come ratti. Se commette l'errore di fargli mangiare più di una briciola, in poche ore ne avrai in mano 10 e 100 e 1.000!
    Odo: Si calmi, andiamo.
    Worf: Una volta erano considerati nemici mortali dell'Impero klingon.
    Odo: Questi? Ma certo, nemici mortali dell'Impero!
    Worf: Erano una minaccia per la nostra ecologia, non capisce? Una piaga da spazzare via.
    Odo: Ma che cosa dice? È impazzito? Spazzare via!
    Worf: Centinaia di guerrieri klingon li cercarono uno per uno in tutta la galassia. Una nostra armata ha polverizzato il loro pianeta natale. Alla fine del XXIII secolo erano stati annientati.
    Odo: Avete scritto un altro glorioso capitolo della storia klingon! Mi dica, si cantano ancora le gesta dell'eroica caccia al tribolo assassino?
  • Kirk ha sempre avuto la fama di essere un rubacuori. (Benjamin Sisko)
  • [Su James T. Kirk] Sì, lo voglio conoscere, lo ammetto. Vorrei farci due chiacchiere, stringergli la mano e chiedergli del gorn su Cestus III, ma non è per questo che siamo qui. (Benjamin Sisko)

Episodio 7, Colui che è senza peccato...[modifica]

  • Le uniformi della Flotta Stellare offrono il massimo della comodità, anche negli ambienti ostili. (Worf)
  • Sapete cosa vedo io quando vi guardo? Dei bambini, dei poveri bambini viziati. Per quale motivo i cittadini della Federazione sono convinti di avere il diritto di vivere come schiavi del vizio? Se volete qualcosa da mangiare, chiedete a un replicatore. Se volete divertirvi, andate in una sala ologrammi. Se avete bisogno di protezione, chiamate la flotta stellare. Ma prima o poi, e temo molto presto, dovrete imparare a prendervi cura di voi stessi, perché se già io vi vedo come bambini indifesi, come credete che vi vidano i borg o i romulani, i klingon o il Dominio? Questi imperi guardano alla Federazione come a un trofeo, un trofeo prezioso che non sappiamo come proteggere. E se non cambieremo il nostro atteggiamento, loro ce lo porteranno via. (Pascal Fullerton)
  • [Su Worf] Lui convive il coraggio di un gatto berserker insieme al cuore di un poeta. (Jadzia Dax)
  • Su Ferenginar, la parola "croccante" non esiste. (Quark)
  • Sai che dall'età di sette anni, sono stato cresciuto da due umani su Gault, un mondo scarsamente popolato, direi non più di 20.000 abitanti. Spesso sembrava addirittura che ognuno conoscesse tutti gli altri, però una cosa era sicura: tutti quanti conoscevano me. Io ero il klingon, il diverso, il bambino incontrollabile. Ero il più grande, il più forte, il più incosciente ragazzino del pianeta. Combattevo duro, giocavo duro, facevo quello che volevo. [...] A 13 anni, ero capitano della squadra di calcio della mia scuola. Arrivammo in finale nel campionato, e io ero determinato a vincere. Verso la fine, il punteggio era pari, ma noi dovevamo battere un calcio d'angolo. La palla volò rapida in alto, così io e uno dei miei avversari, un ragazzo umano di nome Mikel saltammo per colpirla di testa. Lui era piazzato meglio, ma io volevo fare tutto il possibile per segnare. Mentre saltavo con risolutezza verso il pallone, ridevo come un esaltato. [...] Qualche istante dopo, vidi la palla entrare in rete, quindi emisi un ruggito di trionfo, e mi voltai verso Mikel per schernirlo, ma vidi che era steso al suolo in una pozza di sangue. Le nostre teste avevano urtato mentre saltavamo. Non me n'ero reso conto, ma nella collisione gli avevo rotto l'osso del collo. Morì il giorno seguente. [...] In confronto ai klingon, gli umani sono creature troppo fragili. In quei due giorni, ho capito che dovevo imparare a contenermi se volevo continuare a vivere fra di loro. (Worf)

Episodio 8, Prigionieri del passato[modifica]

  • Ho l'impressione che i bajoriani non siano interessati a scoprire la verità storica quanto piuttosto promuovere miti e leggende della loro gloriosa resistenza. (Garak)
  • Tutto è più lindo quando è qualcun altro a pulire. (Sisko)
  • [Su Gul Dukat] Guardatelo. Dovrebbe essere il comandante di Terok Nor e invece non è altro che l'ennesimo gul gradasso e spaccone pieno di vanità e senza neanche una briciola di capacità. (Garak)
  • La mia debolezza è che sono troppo generoso, troppo indulgente. Il mio cuore è troppo grande. (Gul Dukat)

Episodio 9, La scalata[modifica]

  • Con un orecchio solo, sono un mezzo ferengi. (Quark)

Episodio 10, Le tenebre e la luce[modifica]

  • Non dimenticare la Regola dell'acquisizione numero 111: "Tratta i tuoi debitori come familiari: sfruttali più che puoi". (Worf)

Episodio 11, Nascite[modifica]

  • Non hai neanche la minima idea di tutte le meraviglie che ci sono in serbo per te. Lo sai che cosa sei? Un cambiante, un mutaforma. Puoi diventare qualsiasi cosa, un falco tarkaliano che si leva alto nel cielo, o un pitone filiano che penetra nelle fessure del terreno, tutto quello che avrai voglia di essere. Io invece non sono mai stato un bravo mutaforma. Se potessi vedere il volto in cui sono imprigionato, capiresti cosa voglio dire, ma penso di poter essere un buon insegnante. Tu diventerai migliore di me, e non ti tratterò mai come sono stato trattato io. Mai. (Odo)

Episodio 14, All'ombra del purgatorio[modifica]

  • Mentire è un'abilità come un'altra, e se si vuole mantenere un buon livello, bisogna esercitarsi continuamente. (Elim Garak)
  • [Su Elim Garak] È un uomo senza cuore, un assassino spietato e crudele. (Gul Dukat)
  • Voi cardassiani siete tutti uguali. Sapete soltanto parlare. (Ikat'ika)
  • I sentimenti sono la più grande forma di debolezza. (Elim Garak)
  • Un uomo non dovrebbe permettere ai suoi nemici di sopravviverlo. (Enabran Tain)

Episodio 15, Alla luce dell'inferno[modifica]

  • Potreste chiedermi: dobbiamo temere l'unione con il Dominio? E la mia risposta è: assolutamente no. Dobbiamo afferrare questa opportunità. Il Dominio ci riconosce finalmente per ciò che siamo: i veri leader del Quadrante Alfa. E adesso, dal momento che siamo alleati, uniti in uno sforzo comune, le uniche persone a dover essere preoccupate saranno i nostri nemici. Il mio primogenito compierà gli anni in cinque giorni. A lui e a tutti cardassiani esistenti voglio fare un giuramento solenne: all'alba del giorno del suo compleanno, non ci sarà più neanche un solo klingon vivo all'interno del territorio cardassiano, né una sola colonia Maquis all'interno dei nostri confini. Cardassia diventerà invincibile e unita. Tutto ciò che abbiamo perso sarà nuovamente nostro, e sia ben chiaro: chiunque si trovi sulla nostra strada verrà distrutto. Io terrò fede al mio giuramento a costo della mia vita per mio figlio e per tutti i nostri figli. (Gul Dukat)
  • Credo che non si giudichi mai una persona da quello che pensa o che dice, ma dal modo di agire. (Kira Nerys)
  • Una mente disciplinata certo non si fa distrarre tanto facilmente da disordini psicologici come la claustrofobia. (Elim Garak)
  • Unirvi al Dominio potrebbe salvare molti miliardi di vite. Eviterà soprattutto che la Federazione svanisca nella nebbia della storia. (Gul Dukat)
  • [Sui Jem'Hadar] Sono validi avversari, combattivi, ma non hanno il minimo senso dell'onore. (Martok)
  • Oggi è un buon giorno per morire. (Worf)
  • Chi è malvagio per alcuni, per molti altri è un eroe. (Gul Dukat)

Episodio 16, Il dottor Bashir, suppongo[modifica]

  • La ricodifica genetica non può darti la dedizione, la personalità, la comprensione o le altre cose che rendono una persona veramente umana. (Miles O'Brien)
  • 200 anni fa, abbiamo cercato di migliorare la specie con la risequenziazione del Dna. E cosa abbiamo ottenuto con questo? Le Guerre Eugenetiche. Per ogni Julian Bashir che può essere creato c'è un Khan Singh dietro le quinte, un superuomo, la cui ambizione e sete di potere sono state migliorate con la sua intelligenza. La legge contro l'ingegneria genetica ci protegge da questi uomini e mio compito è mantenere questa protezione intatta. (Bennett)

Episodio 19, Legami di sangue e acqua[modifica]

  • Worf: Il loro sistema politico è davvero molto contorto.
    Jadzia Dax: Forse i cardassiani ci si trovano bene.
  • C'è una tradizione cardassiana, shri-tal. I morenti confidano i loro segreti alla famiglia affinché li usano contro il nemico. (Tekeny Ghemor)
  • [Sulla clonazione] Tende a diminuire i rischi che si corrono inevitabilmente nel nostro lavoro. Il mio predecessore era la quarta incarnazione del nostro progenitore. Io sono perciò la quinta. (Weyoun 5)
  • Le corti del Dominio sono note per onestà e imparzialità. (Weyoun 5)
  • È una vera delizia! I complotti misteriosi, le sottili insinuazioni, le minacce velate, è tutto così divertente. (Weyoun 5)
  • I vorta sono immuni alla maggior parte dei veleni. È molto utile se sei un diplomatico. (Weyoun 5)

Episodio 20, Canzoni d'amore ferengi[modifica]

  • Zek: "A volte, l'unica cosa più pericolosa di una domanda è una risposta".
    Quark: Regola dell'acquisizione 208.
  • "Le femmine e i soldi non vanno d'accordo". Regola dell'acquisizione 94. (Rom)
  • "Il latinum dura più del desiderio". Regola dell'acquisizione 229. (Rom)
  • I vulcaniani? Quella gente non mi piace. Non apprezzano il valore del profitto. Ma sono bravi dottori da quello che ho sentito dire. (Zek)

Episodio 21, Soldati dell'Impero[modifica]

  • Voi umani siete sempre affascinati dal ciò che sarebbe potuto accadere. Che noia! (Martok)
  • Ci sono stati dei giorni nel campo di prigionia in cui l'idea che non avrei mai più messo piede su un vascello klingon mi faceva piangere come una vecchietta qualunque. (Martok)
  • Sei mai salito a bordo di una nave klingon? Se pensi che la Defiant sia stretta e scomoda, prova a passare una settimana su uno sparviero. (Jadzia Dax)
  • Miles O'Brien: Stare su una nave klingon è come vivere gomito a gomito con dei pirati. Si avanza di grado uccidendo i propri superiori. Ovunque ti giri, sei circondato da potenziali assassini.
    Kira Nerys: Non so come possa funzionare una nave del genere.
    Jadzia Dax: Non credere che sia così caotico. La gerarchia militare sociale di un vascello klingon viene strettamente rispettata. Un subordinato può sfidare solo un diretto superiore e solo a determinate condizioni.
    Julian Bashir: Quali sono queste condizioni?
    Jadzia Dax: Inosservanza del dovere, condotta disonorevole e codardia.
    Miles O'Brien: Codardia? Un klingon?
    Jadzia Dax: Perché si deve stupire? In fondo, i klingon sono persone come tutte le altre. Alcuni sono più forti, altri sono più deboli.
  • Ho trascorso due anni lungo il confine cardassiano. Per due anni ho combattuto contro i gul, i legati e i glinn. Erano nemici astuti. Ogni volta ci facevano inseguire oloproiezzioni e fantasmi dei sensori. Era come se giocassero sempre. Avevano sempre un piano, poi un altro piano e poi un altro piano ancora che portava ad una trappola. Era un onore riuscire ad ucciderne uno. [...] Ah, bisogna portare un grande rispetto ai cardassiani, perché ciò che fanno lo fanno per il loro popolo, e seguono sempre un loro codice così come lo seguiamo noi. Ma la cosa è diversa quando si tratta dei soldati del Dominio. Quelli non hanno l'ideale per il quale lottare. No, i Jem'Hadar sono diversi da tutti noi. Quelli combattono perché sono stati costruiti per quel fine, perché sono stati programmati per il combattimento. [...] Ed è per questo che sono migliori di tutti noi. [...] I Jem'Hadar sono i più veloci, più forti e anche mille volte più intelligenti di noi. (Leskit)
  • Com'è possibile che io, con un occhio solo, riesco a vedere le cose meglio di tutti gli altri? (Martok)
  • Ho vissuto due anni vicino ai Jem'Hadar. [...] Sono creature prive di anima, Worf. Hanno un solo ideale, un solo scopo quando combattono, quello di servire i fondatori. Non provano alcun piacere in ciò che fanno. Le loro azioni non sono motivate, non hanno niente di nobile. Per i Jem'Hadar, noi non siamo niente altro che dei bersagli che devono essere distrutti. (Martok)

Episodio 23, Una fine gloriosa[modifica]

  • Un orso dai denti a sciabola è più letale quando si trova in trappola che quando è libero. (Martok)
  • Il coraggio salta fuori dai posti più assurdi, ma non sfidare troppo la fortuna. (Martok)
  • Chissà perché, ma le cause perse hanno sempre un fascino nascosto. (Sisko)

Episodio 24, Empok Nor[modifica]

  • Chiedere a un ferengi di imparare un gioco cardassiano è chiedere a un klingon a masticare con la bocca chiusa. (Elim Garak)
  • È questo il problema con gli umani: non apprezzate il fascino di un bel mistero. (Elim Garak)

Episodio 25, La figurina[modifica]

  • Il Dominio è noto per la sua abilità negli intrighi politici. (Benjamin Sisko)
  • Kai Winn: Capisce la difficoltà della mia situazione? Se decidessimo di schierarci al fianco della Federazione contro il Dominio, rischieremo di diventare subito la prima vittima di questa prossima guerra.
    Benjamin Sisko: Se invece la scelta fosse di allearsi con il Dominio, rischiereste di essere il primo mondo a essere conquistato.
  • Anche nei momenti più tristi, può sempre succedere qualcosa che ti ricordi di come si fa a sorridere. (Benjamin Sisko)

Episodio 26, Chiamata alle armi[modifica]

  • Io so solo che un matrimonio in cui alle femmine sia concesso di parlare e indossare vestiti è condannato al fallimento. (Quark)
  • Benjamin Sisko: Non dimenticare la Regola numero 190 dell'acquisizione.
    Nog: Già. "Ascolta tutto, non credere a nulla".
  • Benjamin Sisko: Non credevo che il Dominio facesse dei compromessi.
    Weyoun 5: È doloroso vedere quanto voi malintendiate le nostre intenzioni. Il Dominio vuole soltanto coesistere pacificamente con i suoi vicini.
  • Gul Dukat: Capitano Sisko, immagino che non abbia intenzione di arrendersi per evitare un inutile spargimento di sangue.
    Benjamin Sisko: Assolutamente no.
    Gul Dukat: Speravo che lei lo dicesse.
  • Dove il Dominio ci guida, io andrò. (Gul Dukat)
  • Weyoun 5: I loro scudi si sono sempre inutili contro le nostre armi.
    Gul Dukat: Ho scoperto che è saggio non sottovalutare mai l'abilità tecnica della Federazione.
  • Martok: Continui il suo lavoro, Comandante. Ci occuperemo noi dei Jem'Hadar.
    Dax: Chi ha detto che i Klingon non ci sono mai quando ne hai bisogno?
  • Quando assunsi il comando di questa base, volevo soltanto trovarmi da un'altra parte, ovunque ma non qui. Ora, cinque anni dopo, questa è diventata la mia casa e voi siete ormai la mia famiglia. Lasciare la stazione e lasciare voi è una delle cose più difficili che abbia mai dovuto affrontare. Ma questa guerra non è ancora finita. (Benjamin Sisko)

Sesta stagione[modifica]

Episodio 1, Il momento di resistere[modifica]

  • I klingon sono dei grandi guerrieri, ma dei pessimi dottori. (Martok)
  • Weyoun è difficile da capire. Di lui non mi fido, ma sempre meglio che uno come Dukat. (Kira Nerys)
  • Gul Dukat: Cardassia era tanto così dall'orlo dell'abisso, maggiore. La guerra coi klingon ci aveva ridotti a potenza di terz'ordine. Il mio popolo era confuso e io l'ho fatto tornare forte di nuovo.
    Kira Nerys: A quale prezzo? Lei ha venduto Cardassia al Dominio.
    Gul Dukat: È vero. È alto come prezzo, non c'è dubbio. Ma guardi cosa abbiamo ottenuto in cambio: l'intero Quadrante Alfa.

Episodio 2, Asperità e ingiustizie[modifica]

  • Sono stato in missione con dei Jem'Hadar un tempo, prima della guerra naturalmente. Erano bravi, soldati duri, professionali. È stato un onore servire con loro. Ma il loro vorta [Weyoun] era totalmente diverso: ambiguo, sleale. Nessuno di noi si fidava di lui e, alla fine, è stato assassinato da un Jem'Hadar. (Benjamin Sisko)

Episodio 3, Figli[modifica]

  • Noi continuiamo a ritirarci mentre invece il Dominio continua a spingersi in avanti. Ti dico una cosa, Worf, la guerra è molto più divertente quando vinci. Le sconfitte mi fanno sentire dolore alle ferite. (Martok)
  • Questo è un momento glorioso nella storia dell'Impero, un capitolo che sarà scritto nel vostro sangue. Se combatterete bene, la nostra gente canterà le vostre lodi per mille anni. Se fallirete, non ci saranno più canzoni, non ci sarà più onore, non ci sarà più impero. (Martok)
  • Una missione vitale, nessuna speranza e un nemico spietato. Cosa potremmo chiedere di più? (Martok)

Episodio 4, Dietro le linee[modifica]

  • Weyoun 5: Fondatore, ci onorate con la vostra presenza.
    Femmina mutaforma: Ho sentito che la guerra procede bene.
    Weyoun 5: Solo perché ho seguito il piano che i fondatori hanno ideato.
  • Odo: Il Legame non è fatto per scambiarsi informazioni, è fatto per fondere il pensiero e la forma le idee e le sensazioni.
    Kira Nerys: Cioè a dire, un modo perfetto per manipolare qualcuno.
  • Non li reggo i cardassiani. Sono malvagi e arroganti. E non riesco proprio a sopportare i Jem'Hadar. Sono sgradevoli. Stanno davanti a te inchiodati come statue e non fanno che fissarti. Sono stuffo. Non voglio passare il resto della mia vita a fare affari con gente come questa. Voglio la Federazione di nuovo qua. Voglio vendere il root beer di nuovo. (Quark)
  • Odo: Il nostro popolo è sempre stato mutaforma oppure un tempo eravamo come i solidi?
    Femmina mutaforma: Eoni fa, noi eravamo come loro, limitati a una sola forma, ma poi ci siamo evoluti.
    Odo: Sul nostro pianeta, siete sempre nel Legame oppure a volte assumete la forma solida?
    Femmina mutaforma: Noi preferiamo il Legame, ma occasionalmente è interessante esistere come qualcos'altro, un albero per esempio, oppure una nuvola nel cielo.
  • Odo: Non mi hai mai detto il tuo nome.
    Femmina mutaforma: E a cosa mi servirebbe un nome?
    Odo: A distinguere te stessa dagli altri.
    Femmina mutaforma: Non ne ho voglia.
    Odo: Ma tu sei un essere separato, giusto?
    Femmina mutaforma: In un certo senso.
    Odo: Quando tornerai nel Legame, cosa accadrà all'entità con cui sto parlando adesso?
    Femmina mutaforma: La goccia si trasforma in oceano.
    Odo: E se assumerai di nuovo una forma solida?
    Femmina mutaforma: L'oceano torna ad essere goccia.
    Odo: Ah, sì. Credo di cominciare di capire.
    Femmina mutaforma: Allora puoi rispondere alla tua domanda. Quanti di noi sono sul pianeta?
    Odo: Uno e molti. Dipende da come si guarda la cosa.

Episodio 5, Aiuta gli audaci[modifica]

  • Femmina mutaforma: Io devo ringraziarti.
    Odo: Per che cosa?
    Femmina mutaforma: Per avermi fatto conoscere più a fondo i solidi.
    Odo: E cos'hai imparato?
    Femmina mutaforma: Che quella che loro credono intimità è solo l'ombra di quello che noi proviamo nel Grande Legame.
  • Weyoun 5: Mi dica una cosa. Cosa pensa di questo? [indica un quadro]
    Kira Nerys: È uno dei dipinti di Ziyal.
    Weyoun 5: So chi è l'artista. È stato suo padre a darmelo. Dice che ha vinto un non so quale premio su Cardassia.
    Kira Nerys: Gul Dukat ne sarà molto fiero. Io però...
    Weyoun 5: Immagino di sì. Secondo lei, è bello?
    Kira Nerys: Credo di sì. Per lei non lo è?
    Weyoun 5: Io non so come giudicarlo. Vede, il mio popolo difetta di senso estetico.
    Kira Nerys: Che peccato.
    Weyoun 5: Sa che lo penso anch'io certe volte? Ma se l'estetica fosse davvero importante, i fondatori l'avrebbero inclusa nei nostri geni.
    Kira Nerys: Oppure avranno sbagliato.
    Weyoun 5: Gli dei non possono sbagliare! Però a volte penso che sarebbe piacevole essere capace di cantecchiare.
  • Femmina mutaforma: Sono i solidi. Sembrano piccoli, non credi? Insignificanti.
    Odo: Non è colpa loro.
    Femmina mutaforma: Non gli sto incolpando.
    Odo: Sono intrappolati.
    Femmina mutaforma: Sono confinati in una singola forma.
    Odo: Una singola prospettiva.
    Femmina mutaforma: È così limitante.
    Odo: Sono addolorato per loro.
    Femmina mutaforma: Hanno bisogno della nostra guida, non della nostra pietà.
    Odo: Tengono alla loro libertà.
    Femmina mutaforma: Dovremmo spezzare questa voglia.
    Odo: Spezzare?
    Femmina mutaforma: È solo un modo di dire. Questo linguaggio dei solidi! È così impreciso.
    Odo: Esattamente cosa vorreste fare?
    Femmina mutaforma: I solidi non sono più una tua preoccupazione. Quello che va fatto verrà fatto. È semplicemente così.

Episodio 6, Il sacrificio degli angeli[modifica]

  • Gul Dukat: La guerra è un'attività che fa venire una gran sete. Non è d'accordo?
    Weyoun 5: Forse, se parlasse un po' meno la sua gola non sarebbe così secca.
  • Gul Dukat: Mi dica, Weyoun. Le hanno mai detto che lei non sa godersi la vita?
    Weyoun 5: Mi ritiene incapace di provare gioia e piacere solo perché sono prudente?
    Gul Dukat: Non abbiamo sconfitto la Federazione con la prudenza.
  • Gul Dukat: La vera vittoria è dimostrare ai tuoi nemici che hanno sbagliato ad opporsi alla tua grande potenza e costringerli a riconoscere la tua grandezza.
    Weyoun 5: Si uccidono dopo?
    Gul Dukat: Solo se è necessario.
  • Forse la delusione più grande della mia vita è che i bajoriani ancora rifiutano di riconoscere la grande fortuna che hanno avuto nell'avermi come loro liberatore. Io li ho protetti continuamente in tutti i modi possibili. Ne ho avuto cura come fossero tutti miei figli. Ma fino ad oggi c'è forse una statua che mi rappresenti su Bajor? (Gul Dukat)

Episodio 7, Siete cordialmente invitati...[modifica]

  • Se non sei capace di dire quello che intendi, allora non dire niente. (Sirella)
  • Noi siamo klingon, Worf. Non abbracciamo le altre culture, le conquistiamo. (Martok)
  • Non c'è profitto nella gelosia. (Quark)
  • Purtroppo, non viene concesso quasi mai il lusso di poter scegliere le donne di cui innamorarsi. (Martok)
  • Noi klingon miriamo soprattutto a dimostrare il nostro valore in battaglia. Desideriamo gloria e onore più di ogni altra cosa, ma com'è amaro il sapore della vittoria se non si divide con qualcuno. L'onore dà poco conforto a un uomo che è solo nella sua casa e nel suo cuore. (Martok)
  • Sirella: Gli dei presero il fuoco e l'acciaio, e con essi forgiarono il cuore klingon. Batteva così intensamente, e così potente era quel suono che gli dei compiaciuti esclamarono: "In questo giorno abbiamo dato vita al cuore più forte di tutto l'universo. Nessuno può trovarsi di fronte ad esso senza tremare per la sua forza". Ma poi il cuore klingon s'indebolì e il suo battito divenne fievole, e gli dei dissero: "Perché ti sei indebolito? Fra tutte le nostre creazioni tu eri la più forte". E il cuore rispose...
    Worf: "Perché mi sento solo".
    Sirella: Gli dei si resero conto di aver sbagliato, così ritornarono alla loro fucina e crearono un altro cuore. Ma il secondo cuore batteva più forte del primo, e il primo divenne geloso di questa forza. Fortunatamente, il secondo cuore era temprato dalla saggezza.
    Jadzia Dax: "Se noi due ci uniremo, nessuno potrà mai fermarci".
    Sirella: E così, quando i due cuori cominciarono a battere insieme, riempirono i cieli con un suono di una potenza inaudita e, per la prima volta, gli dei conobbero la paura. Cercarono di fuggire, ma ormai era tardi. I due cuori klingon distrussero gli dei che li avevano creati e poi trasformarono i cieli in cenere. Da quel giorno in poi, nessuno ha mai osato opporsi al battito di due fieri cuori klingon.

Episodio 9, Probabilità statistiche[modifica]

  • [Sul Dominio] È la loro tipica strategia: offrono qualcosa di prezioso per nascondere il fatto che vogliono qualcosa di ancora più prezioso. Loro pensano in prospettiva, non si preoccupano di quello che succederà domani. Guardano a un futuro più lontano, a quello che potrebbe accadere fra un anno, fra dieci, fra cento. (Jack)

Episodio 10, I magnifici ferengi[modifica]

  • Quark: I ferengi possono essere duri come i klingon.
    Rom: Davvero?
    Quark: Certo, e anche di più. Hanno solo bisogno dell'opportunità, dell'addestramento e di un po' di latinum come incentivo.

Episodio 11, Valzer[modifica]

  • [Su Gul Dukat] Forse preferirei pensare a lui come un pazzo, un uomo devastato. Sarebbe meno pericoloso. Per quanto possa sembrare terribile, una parte di me desidererebbe che fosse morto, ma è un pensiero indegno per un ufficiale federale. Ha perso un impero, ha perso sua figlia e ha quasi perso la ragione. Qualunque siano i suoi crimini, non è già una punizione sufficiente da scontare per il resto della vita? (Benjamin Sisko)
  • Benjamin Sisko: Mi faccia vedere se ho capito. Dunque non è lei il responsabile di ciò che è avvenuto durante l'occupazione, ma lo sono i bajoriani?
    Gul Dukat: Certo. Sì, esatto!
    Benjamin Sisko: Ah sì? E allora, secondo lei, come mai non avrebbero apprezzato la rara opportunità che gli stavate offrendo?
    Gul Dukat: Perché sono degli stupidi, degli ignoranti, dei folli. Se soltanto avessero cooperato con noi, avremmo potuto trasformare il pianeta in un paradiso. Dal momento in cui arrivammo su Bajor fu subito chiaro a tutti che eravamo noi la razza superiore, ma loro non volevano ammetterlo. Pretendevano di essere trattati da eguali, quando per la verità non lo erano affatto, sia al livello militare che tecnologico, che culturale. Noi eravamo almeno un secolo avanti a loro, sempre i migliori in ogni cosa. Non l'abbiamo scelto noi di diventare la razza superiore. È stato il destino a darci quel ruolo e sarebbe stato molto più facile per tutti se anche i bajoriani avessero semplicemente accettato il loro. E invece no. Tenaci, giorno dopo giorno, iniziarono a rinchiudersi nei templi a pregare per la liberazione e notte dopo notte iniziarono a piazzare bombe fuori dalle nostre case. Fieri, caparbi, assolutamente incorruttibili, dalla ragazza che faceva le pulizie nel mio alloggio al condannato che sgobbava duramente in un campo di lavoro, ai terroristi che sulle colline della provincia di Dakhur agivano nell'ombra. E tutti loro esibivano questo orgoglio come una medaglia al valore contraffatta.
    Benjamin Sisko: E lei li odiava alla follia per questo.
    Gul Dukat: Certo, li odiavo eccome! Odiavo tutto di loro e non li sopportavo! Le loro superstizioni, le loro grida per ottenere comprensione, le menzogne, la slealtà, la loro boriosa superiorità, la loro avidità e l'incredibile ostinazione, i loro orecchini, quei nasi minuscoli coperti di gobbe.
    Benjamin Sisko: Avrebbe dovuto farli fuori tutti, eh?
    Gul Dukat: Sì! Infatti, era la cosa migliore, no? Ma io lo sapevo. L'ho sempre saputo. Avrei dovuto ucciderli tutti, dal primo all'ultimo. Avrei dovuto trasformare il loro pianeta in un enorme cimitero come la galassia non aveva mai visto dalla nascita dell'universo!
  • Ho degli affari da portare a termine su Bajor. Mi considerano il loro nemico? Forse non conoscono il significato della parola "nemico", ma lo scopriranno. Da questo momento in poi, Bajor ha le ore contate. (Gul Dukat)
  • A volte la vita sembra così complicata, ma niente è nero assoluto o del tutto bianco. C'è sempre quella piccolissima sfumatura di grigio. Poi, invece, passi del tempo con un uomo come Dukat e ti rendi conto dell'esistenza di qualcosa che è pura malvagita. (Benjamin Sisko)

Episodio 18, Inquisizione[modifica]

  • Gli esseri umani si adattano più facilmente dei klingon alla cattività. (Julian Bashir)
  • Luther Sloan: Le posso solo dire che appartengo a un'altra branca dei nostri servizi segreti. La nostra designazione ufficiale è Sezione 31.
    Julian Bashir: Mai sentito.
    Luther Sloan: Cerchiamo di non dare troppo nell'occhio. Per certi versi, è un vantaggio che torna molto utile.
    Julian Bashir: E quale sarebbe lo scopo della Sezione 31? A parte rapire ufficiali della Flotta Stellare?
    Luther Sloan: Quello di scoprire e identificare minacce per la Federazione.
    Julian Bashir: E quando le avete scoperte?
    Luther Sloan: Ce ne liberiamo.
    Julian Bashir: Come?
    Luther Sloan: Con discrezione.
  • Julian Bashir: La Flotta Stellare è al corrente di quello che fate?
    Luther Sloan: Non siamo tenuti a presentare rapporti o a chiedere permessi per le nostre operazioni, se è questo che vuole sapere. Siamo un dipartimento autonomo.
    Julian Bashir: E da chi è autorizzato, se posso chiedere?
    Luther Sloan: La Sezione 31 era parte del progetto originale della Flotta.
    Julian Bashir: Che è stata fondata 200 anni fa, esatto? Vuol dire che state lavorando in maniera autonoma fin d'allora? Senza ordini specifici? E senza mai dover rendere conto a nessuno?
    Luther Sloan: Detto così sembra quasi minaccioso.
  • Noi affrontiamo delle minacce che mettono in pericolo la sopravvivenza della Federazione. Se sapesse anche quante vite siamo riusciti a salvare, forse non direbbe più che il fine non giustifica i mezzi. (Luther Sloan)
  • Non c'è nessun dato riguardante un vice direttore Sloan negli archivi della Flotta. Per la Sezione 31, la faccenda è un po' più complicata. Il Comando di Flotta di fatto non ammette la sua esistenza. Tuttavia, non lo nega neanche. (Benjamin Sisko)
  • Julian Bashir: Non posso credere che la Federazione appoggi queste attività.
    Odo: Io invece sarei sorpreso del contrario. Tutte le altre potenze hanno una loro Sezione 31. I romulani hanno la Tal Shiar, i cardassiani avevano l'Ordine Ossidiano.
    Julian Bashir: Ma che vuol dire per la Federazione? Che quando arriva un brutto pericolo, si può sacrificare un principio pur di sopravvivere?

Episodio 19, La coscienza di un ufficiale[modifica]

  • Mio padre dice che la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. (Benjamin Sisko)
  • Se c'è una cosa che ho imparato nel corso degli anni è che le cattive notizie arrivano sempre nel cuore della notte. (Benjamin Sisko)
  • La ringrazio, capitano. Lei mi ha ridato fiducia nella 98esima Regola dell'acquisizione: "Ogni uomo ha il suo prezzo". (Quark)
  • Popolazioni intere venivano uccise di giorno in giorno, interi mondi stavano combattendo per la libertà e io ero lì a dover pensare a come risolvere quei problemi sia morali che politici. Sapevo che dovevo tenere d'occhio la situazione globale e vincere la guerra, fermare quello spargimento di sangue, il mio dovere era questo. Così, ho continuato, e ogni volta che affiorava un altro dubbio trovavo un modo per metterlo da parte. (Benjamin Sisko)
  • Il tempo non sta lavorando a vostro vantaggio. I cantieri navali del Dominio stanno funzionando al cento per cento e i vostri sono ancora fuori uso. Il Dominio sta approntando legioni di soldati Jem'Hadar a ritmo continuo. Voi non potete nemmeno disporre della manodopera. Ma la cosa importante è che il Dominio ha tutte le intenzioni di vincere questa guerra a qualunque costo. (Vreenak)
  • Non sono mai stato impaziente. Non mi tormento per le mie decisioni una volta che li ho prese. Sono come mio padre. Quando è in cucina, dice: "Dubbio e preoccupazione sono i principali nemici di un grande cuoco. Il soufflé ce la farà a gonfiarsi oppure no? Quando è in cottura non si può intervenire, quindi la sola cosa da fare è sedersi aspettare e vedere che cosa succede." (Benjamin Sisko)
  • È per questo che è venuto da me, vero, capitano? Perché era certo che io sarei stato in grado di fare quelle cose di cui lei non era capace. Ha funzionato! Otterrà ciò che voleva: lo scoppio della guerra tra i romulani e il Dominio. E se la coscienza potrà darle in futuro qualche fastidio, la plachi con la consapevolezza che è stato salvato l'intero Quadrante Alfa, e che questo è costato la vita di un senatore romulano sgradevole, quella di un criminale, ed infine, forse, il rimorso e l'amor proprio di un ufficiale della Flotta Stellare. Non so come la pensa lei, ma io questo lo definirei un bell'affare. (Elim Garak)
  • Ho ingannato, ho mentito, ho protetto degli uomini per coprire i crimi di altri uomini. Mi sono reso complice di un omicidio, ma la cosa più terribile e sorprendente è che riesco a convivere col ricordo e che se dovessi farlo di nuovo lo rifarei. (Benjamin Sisko)

Episodio 20, A modo suo[modifica]

  • Nella Las Vegas degli anni Sessanta devi essere sciolto, non puoi essere inamidato. (Vic Fontaine)
  • Vuoi conquistare quella pupa? Allora ti devi scongelare un po'. Devi alzare la temperatura, far venire in superficie quelle emozioni che dici di provare. (Vic Fontaine)
  • Non c'è niente di meglio di uno smoking per sentire di valere un milione di dollari. (Vic Fontaine)
  • Grazie per questo bell'applauso. Continuate pure. C'è una mosca qui in sala, e uno di voi la prenderà prima o poi. (Vic Fontaine)
  • In Las Vegas c'è soltanto un modo per non perdere al gioco: al momento di scendere dall'aereo, tornate indietro e ripartite. (Vic Fontaine)

Episodio 21, Il giudizio[modifica]

  • [Sui romulani] Una volta che conquistano un territorio, difficilmente ci rinunciano. (Odo)
  • Sapete, credo che sia nostro dovere civico combattere questo mortorio, ed è per questo che ho voluto di estendere l'happy hour. [...] D'ora in poi, ogni ora sarà un happy hour, finché gli affari non ripartono.(Quark)

Episodio 22, La Valiant[modifica]

  • [Sulla luna] Molte persone dicono che è brulla e che è desolata, ma invece non è così. È stupenda. [...] Da noi il sole sorge solamente una volta al mese. Ogni mattina lunare, mio padre e io uscivamo con le tute nell'attesa che il sole sorgesse. Andavamo a sederci su un costone roccioso sulla parete di Ponente e aspettavamo l'alba. Ti assicuro che è una visione scioccante, veramente. Un minuto prima sei immerso nell'oscurità più totale e all'improvviso, appena è sorto il sole, ti appare questa gloriosa, pura, cristallina luce. È come se fosse una visione divina. Insomma, incontravo Dio ogni mattina. (Dorian Collins)

Episodio 25, Il suono della sua voce[modifica]

  • Ecco perché non ho mai voluto entrare nella Flotta Stellare: non sopporto la burocrazia. (Kasidy Yates)
  • Avrei dovuto ricordarmi di una Regola fondamentale dell'acquisizione: "Una azione altruistica non resterà mai impunita". (Quark)

Episodio 26, Lacrime dei profeti[modifica]

  • [Sui romulani] Quella è gente arrogante e assolutamente inaffidabile. (Martok)
  • Adesso sono un uomo nuovo. Non ho più bisogno di sfrenate conquiste o potere. Ormai vivo aldilà di tutto questo. Ho raggiunto e acquisito uno stato di completa chiarezza, una chiarezza che intendo condividere coll'intero universo. (Gul Dukat)
  • [Su Gul Dukat] Prima era un ambizioso egoista privo di scrupoli, e adesso non è altro che un povero pazzo visionario. Non lo definirei un miglioramento. (Weyoun 5)
  • Notate quella rabbia primitiva e quella sua istintiva bestialità. I klingon possono essere un'attrattiva interessantissima, vero? Ogni zoo romulano dovrebbe averne almeno un paio. (Letant)
  • So che non sarà un'impresa facile e so che pagheremo un altissimo prezzo per ogni singolo sistema su cui rimetteremo le mani, ma in definitiva è senz'altro l'unico modo per allontanare il Dominio dal Quadrante Alfa, e questo è l'intento che ci accomuna tutti: klingon, umani e romulani. (Benjamin Sisko)
  • Il popolo romulano non crede nella fortuna. (Letan)
  • Weyoun 5: Tutte queste storie di dei mi sembrano solamente una superstizione senza senso.
    Damar: Ma come? Lei crede che i fondatori siano dei.
    Weyoun 5: È una cosa diversa.
    Damar: E perché mai?
    Weyoun 5: I fondatori sono dei.

Settima stagione[modifica]

Episodio 1, Immagini nella sabbia[modifica]

  • Troppa immaginazione può essere pericoloso. (Weyoun 5)
  • Il popolo romulano è notoriamente arrogante, una reputazione meritata, temo. (Kimara Cretak)
  • Odo: Vulcaniani e romulani hanno la stessa identica fisiologia.
    Kira Nerys: Tuttavia, non si fidano gli uni degli altri, e la situazione non cambia nonostante l'alleanza contro il Dominio.
  • I romulani! I soliti prevedibili traditori. (Weyoun 5)

Episodio 3, Immagine residua[modifica]

  • Volevo convincermi che stavo aiutando il mio popolo, che contribuivo a renderlo libero, ma tutto quello che ho fatto è stato gettare le fondamenta della loro distruzione. Capisce? Sono uno sporco traditore. Io mi sono venduto. Li ho traditi. (Elim Garak)
  • Quando all'inizio ho deciso di aiutare la Flotta Stellare ero assolutamente convinto che fosse giusto farlo. Infatti, le mie convinzioni non hanno vacillato neanche un istante, e non mi sono reso conto di quanto quell'atteggiamento mi stesse logorando. Soppongo che qualcosa dentro di me abbia scatenato l'attacco di claustrofobia quasi a volermi dire: "Smetti di far male al tuo popolo". (Elim Garak)

Episodio 4, La partita[modifica]

  • La guerra non è fatta di efficienza. (Benjamin Sisko)
  • Il gioco del baseball è molto più che semplice forza fisica. È una dimostrazione di coraggio. Bisogna crederci. È un atto di pura fede, una passione in cui ci si mette il cuore. (Benjamin Sisko)
  • Se c'è una cosa che i nostri amici vulcaniani non hanno, è il cuore. (Benjamin Sisko)
  • Kasidy Yates: Un vulcaniano è sicuramente tre volte più forte di un umano.
    Benjamin Sisko: E tre volte più veloce.

Episodio 6, Tradimento, fede e il grande fiume[modifica]

  • Regola dell'acquisizione numero 168: "Sussurra la tua via al successo". (Nog)
  • È ben risaputo che i vorta sono una razza di cloni, ma credo che l'universo non sia ancora pronto per due Weyoun. (Odo)
  • Odo: Non l'è mai venuto in mente che lei possa ritenere i fondatori veri e propri dei solo perché è quello che vogliono farle pensare? Perché lo hanno inserito nel suo codice genetico?
    Weyoun 6: Ma certo. Che c'è di strano? È quello che fanno gli dei. E dopotutto, perché essere dei se nessuno li può venerare?
  • Weyoun 6: Il gusto nei vorta è un senso molto limitato. Praticamente i soli cibi che amiamo sono le noci di kava e le bacche di ripple.
    Odo: Ah, e anche questo è il risultato della vostra programmazione genetica immagino.
    Weyoun 6: In questo modo, i fondatori si assicurano che ricordiamo il nostro passato. Voi certamente sapete come i fondatori hanno creato i vorta.
    Odo: No, ma ho la netta sensazione che lei me lo racconterà nei dettagli.
    Weyoun 6: Noi vorta un tempo eravamo molto diversi da come siamo adesso. Abitavamo nelle foreste, creature timide, simili alle scimmie. Vivevamo nei cavi degli alberi.
    Odo: Mangiando solo noci e bacche?
    Weyoun 6: E vivendo nel terrore dei predatori che ci davano la caccia per divorarci. Un giorno, un cambiante ferito uscì barcollando dalla foresta, fuggendo da un gruppo di solidi infuriati.
    Odo: Perché inseguivano il cambiante?
    Weyoun 6: Questo non ha importanza. I solidi hanno sempre diffidato dei mutaforma, voi lo sapete. Ebbene, una famiglia di vorta nascose il cambiante dai suoi persecutori, e come ricompensa per avergli salvato la vita, il cambiante promise a tutti i vorta che un giorno sarebbero stati trasformati in esseri molto potenti, e che sarebbero diventati una parte importante di un nuovo, grandissimo impero esteso attraverso tutta la galassia.

Episodio 7, Morire da eroe[modifica]

  • Lo stile di un guerriero non prevede la modestia. (Kor)
  • È un peccato che il capitano Sisko non gradisca le esecuzioni sommarie. (Martok)
  • Assapora il frutto della vita, mio giovane amico. È assai dolce quando è fresco come il buon vino. Ma non vivere troppo a lungo, perché il frutto marcisce. (Kor)
  • Questa è la caratteristica di questi tempi: lasciare che le vane promesse del futuro oscurino tutte le glorie del passato. (Darok)

Episodio 8, L'assedio della AR-558[modifica]

  • Il mondo dello spettacolo può dare alla testa. (Vic Fontaine)
  • A volte essere un ologramma può fare più male di un lifting. (Vic Fontaine)
  • Sa cos'è che ricorderò meglio di tutta questa guerra? Le liste dei caduti nei rapporti. Qualche volta mi sembra di non fare altro che contare i nomi di chi è morto. Quando è cominciata la guerra, leggevo ogni nome. Pensavo fosse giusto, in onore del loro sacrificio, ma adesso i nomi hanno cominciato a confondersi. (Benjamin Sisko)
  • Ezri Dax: Come dice la vostra Regola 34? "La guerra favorisce gli affari".
    Quark: Solo se ti mantieni lontano. Più ti avvicini alla linea del fronte, e meno profitti riesci a ottenere.
  • Lascia che ti dica una cosa sugli umani, nipote. Gli umani sono gentili ed anche amichevoli quando hanno la pancia piena e le sale ologrammi funzionano. Ma prova a negare loro tutte le comodità, privali del cibo, privali del sonno, delle docce soniche, metti a rischio le loro vite per un lungo periodo di tempo, e quelle stesse amichevoli, intelligenti e meravigliose persone diventeranno isteriche, e con una violenza che li farà assomigliare un klingon. (Quark)
  • Quark: Se la Federazione avesse ascoltato l'Alleanza Ferengi, non ci sarebbe stata nessuna guerra.
    Nog: Perché noi ci saremmo arresi senza un briciolo di orgoglio.
    Quark: No! Noi ci saremmo messi d'accordo, ci saremmo seduti intorno a un tavolo diplomatico e avremmo firmato una pace duratura. Un accordo che andasse bene a tutti.
    Nog: Fai sembrare tutto così semplice.
    Quark: Regola dell'acquisizione 125: "Se sei morto, non puoi concludere affari".

Episodio 9, Il patto[modifica]

  • Devo dire che ho sempre pensato che quando qualcuno tenta di convincere altre persone ad abbracciare la sua fede, sta solo cercando di convincere se stesso. (Kira Nerys)

Episodio 10, Una vita di illusioni[modifica]

  • Quando è scoppiata la guerra, l'idea non mi ha certo reso felice ma, nonostante tutto, ero pronto. Volevo mettere alla prova me stesso per una volta. Volevo dimostrare a tutti che ero capace di essere un valorosissimo soldato. Ho partecipato a tante battaglie, i miei occhi hanno visto tanta gente ferita, ho assistito alla morte di parecchi compagni, ma credevo che a me non sarebbe mai successo niente. E invece, all'improvviso, il dottor Bashir mi dice che deve per forza amputarmi la gamba. Non potevo crederci, e non ci credo ancora. Se mi possono sparare, se possono farmi perdere una gamba, allora può accadermi di tutto, Vic. Potrei anche morire domani. Non sono pronto ad affrontare tutto questo. (Nog)
  • Non so cosa ti accadrà la fuori, ma dovrai giocare tutte le carte che la vita ti concederà. A volte si vince, a volte si perde, ma tu sarai in gioco almeno. (Vic Fontaine)

Episodio 14, Chimera[modifica]

  • Odo: Quando venni a sapere che il nostro popolo era a capo del Dominio, realizzai subito che il mio posto non era fra loro. La guerra che stanno combattendo è sbagliata.
    Laas: Io riesco a comprendere la loro sfiducia negli umanoidi. Perché conquistarli però? Meglio evitarli del tutto.
    Odo: A te non piaciono un granché gli umanoidi, vero?
    Laas: Quello che so per esperienza è che a loro non piaciono un granché i cambianti.
  • È sempre così dove prosperano gli umanoidi. Loro alterano l'equilibrio naturale. [...] La verità è che io preferisco le cosiddette forme di vita primitive. Esse esistono esattamente come sono, sempre seguendo il loro istinto: niente parole, frasi ingombranti, niente inganni, niente ipocrisie. (Laas)
  • Noi umanoidi siamo il prodotto di milioni di anni di evoluzione. I nostri antenati hanno imparato che quello che non conosci ti può uccidere. Non sarebbero sopravvissuti senza l'istinto di balzare all'indietro vedendo un serpente, e ora, dopo milioni di anni, quell'istinto esiste ancora. È genetico. La nostra tolleranza verso altre forme di vita non va oltre le specie con due gambe e due braccia. (Quark)
  • Loro ti tollerano, Odo, perché tu emuli il loro aspetto. Non esiste forma più alta di adulazione: "Io che posso essere tutto, scelgo di assomigliare a voi". Ma anche quando tu assumi quella forma, sono coscienti che in fondo non sei veramente come loro. Sanno che il modo in cui tu appari non riflette quello che in realtà sei. È solo una maschera. Tutto quello che sta dietro è alieno ai loro occhi e così ne hanno paura, e quella paura si trasformerà in odio quando meno te l'aspetti. (Laas)

Episodio 16, Inter arma enim silent leges[modifica]

  • Romulus. Come potrei non ricordarlo? Lei saprà che il colore dominante è il grigio, gli abiti, le strutture, le persone. E lo sapeva che persino il cuore dei romulani è grigio? Sul serio, e del tutto appropriato a una razza così priva d'immaginazione. (Elim Garak)
  • Quando la guerra sarà finita, assisteremo a grandi cambiamenti. Il Dominio sarà ricacciato nel Quadrante Gamma, l'intera area dell'Impero cardassiano verrà occupata, l'Impero klingon impiegherà non meno di dieci anni per riprendersi dalla guerra e quindi non preoccuperà più nessuno. Rimarranno due potenze a disputarsi il controllo di tutto il quadrante: la Federazione e i romulani. (Luther Sloan)
  • Benjamin Sisko: Ufficialmente, il Comando di Flotta inorridisce alla semplice idea che possa esistere un organizzazione come la Sezione 31, e dichiara ripetutamente di volere andare in fondo all'intera faccenda.
    Julian Bashir: E non ufficialmente?
    Benjamin Sisko: Hanno insabbiato l'indagine, il che può significare due cose: che non si considera pericolosa la Sezione 31 oppure che al Comando di Flotta qualcuno la protegge.

Episodio 17, Penombra[modifica]

  • Non vorrà discutere i miei ordini? Ciò sarebbe... sciocco. (Weyoun 7)
  • Damar: I nostri avversari non considerano i loro soldati sacrificabili. Non li producono in serie come i Jem'Hadar.
    Weyoun 7: Se c'è qualcosa che vuole dire, Damar, lo faccia.
    Damar: Lei si rende conto di quanto sia costata questa guerra ai cardassiani? Non c'è una sola famiglia che non abbia almeno un grave lutto.
    Weyoun 7: Certo, ma i loro grandi sacrifici verranno ricompensati perché saremo noi i vincitori.
  • Che lei creda o meno che i fondatori siano dei è irrilevante. Tutto ciò che le chiedo è la completa obbedienza. (Weyoun 7)
  • [Su Weyoun 7] Cosa non darei per cancellare quell'espressione beffarda dalla faccia di quel vorta. (Damar)

Episodio 18, Finché morte non ci separi[modifica]

  • Un klingon preferirebbe morire che essere tenuto prigioniero. (Worf)
  • Sarete testimoni di un momento storico: l'ambita nascita dell'alleanza fra il Dominio e i breen... e questo cambia tutto. (Weyoun 7)

Episodio 19, Strani compagni di letto[modifica]

  • Trovo affascinante osservare i rituali di accoppiamento tra due specie diverse. (Weyoun 7)
  • Questa alleanza fra la Confederazione Breen e il Dominio avrà il merito di porre fine alla guerra che sta lacerando questo quadrante. Con i breen a nostro fianco, la Federazione non sarà più in grado di fermarci. Tutti i nostri nemici saranno annientati. (Femmina mutaforma)
  • L'enorme presunzione. È la caratteristica dei Weyoun. Forse i fondatori farebbero meglio a eliminarla dal loro patrimonio genetico. (Damar)
  • Noi siamo un tutto inscindibile con il Dominio: i vorta, i cardassiani, i Jem'Hadar, i breen, tutti questi popoli insieme servono i fondatori. È per questo che nessuno di noi dovrà tirarsi indietro di fronte a qualsiasi sacrificio riterranno necessario. (Weyoun 8)
  • L'autocommiserazione è dei perdenti. (Worf)

Episodio 20, Il volto mutevole del male[modifica]

  • I cardassiani sono un popolo molto orgoglioso, ma il Dominio li tratta come cittadini di seconda classe. (Worf)
  • La cosa importante è che abbiamo instillato la paura nel cuore del nostro nemico e lo abbiamo fatto sentire debole e vulnerabile. (Weyoun 8)
  • Mi ricordo il giorno in cui ho sentito che Cardassia si era unita al Dominio. Come ogni altro, ne ho gioito profondamente. Noi saremmo stati i dominatori dell'intero Quadrante Alfa, e invece siamo un popolo conquistato, servi nella nostra stessa terra. (Rusot)
  • Colui che cerca di conoscere il male, diventerà il male a sua volta. (Solbor)
  • Tutte quelle capsule di salvataggio, così piccole, così vulnerabili. Le farò immediatamente distruggere. (Weyoun 8)
  • Due anni fa, il nostro governo ha firmato un trattato con il Dominio, che ci prometteva di estendere l'influenza di Cardassia in tutto il Quadrante Alfa, e in cambio noi ci impegnavamo a entrare in guerra contro la Federazione e i suoi alleati. I cardassiani non hanno mai avuto paura della guerra e lo abbiamo sempre dimostrato in questi ultimi due anni. Sette milioni dei nostri soldati hanno dato la vita per adempiere all'accordo. E cosa ci ha dato in cambio il Dominio? Niente. Nessun nuovo territorio. Anzi, la nostra influenza in tutto il Quadrante è diminuita e, peggio ancora, non siamo più padroni nella nostra stessa casa. Girando per Cardassia troverete soltanto i Jem'Hadar, i vorta, e adesso i breen. Invece di diventare invasori, siamo stati invasi. I nostri "alleati" ci hanno conquistato senza sparare un solo colpo. Beh, adesso basta. Oggi, il primo, terzo e nono ordine cardassiano hanno attaccato le truppe del Dominio su Rondac III. Questo assalto segna il primo passo verso la liberazione della nostra terra natale. [...] Perciò, appello a tutti i cardassiani: resistete! Resistete oggi! Resistete anche domani! Resistete finché l'ultimo soldato del Dominio non sarà cacciato dal nostro suolo! (Damar)

Episodio 21, Quando piove...[modifica]

  • Il Dominio tremerà il giorno in cui sentirà pronunciare il mio nome! (Gowron)
  • Io non sono interessato alla politica, sono un soldato. Ho sputato sangue per guadagnarmi il comando, per anni ho fatto la gavetta, ho combattuto innumerevoli battaglie su tutti i fronti. E lui [Gowron] invece? Ha complottato e cospirato per conquistare il potere. (Martok)
  • Mentre i nostri alleati oziano, l'Impero klingon riuscirà da solo a conseguire la vittoria finale sul Dominio. Noi saremo i salvatori del Quadrante Alfa. La gloria sarà nostra e solo nostra. (Gowron)

Episodio 22, Navigando contro vento[modifica]

  • Un bravo comandante sconfigge le avversità, non si nasconde mai dietro i numeri. (Gowron)
  • [Sui cardassiani] Loro rispettano l'autorità. Tengono in gran conto i precetti della legge e la sicurezza dell'ordine, che è esattamente ciò che il Dominio offre loro. (Weyoun 8)
  • L'Impero klingon sta morendo, e credo che meriti di morire. [...] I miei occhi vedono una società che sta rinnegando se stessa. Stiamo parlando di una cultura guerriera che si vanta di osservare secolari tradizioni, valori importanti come l'onore e l'integrità, ma che in realtà è disposta ad accettare la corruzione ai più alti livelli. (Ezri Dax)
  • Una nuova alba sorgerà per la nostra gente, ma di certo non sarò io autore di questa rinascita. Martok è il valoroso guerriero che ne sarà degno. (Worf)

Episodio 24, I mastini della guerra[modifica]

  • Ezri: Non sapevo che avremmo avuto un'altra nave di classe Defiant.
    Benjamin Sisko: Se salti le riunioni del personale...
    O'Brien: Sembra proprio lei...
    Benjamin Sisko: Speriamo che combatta come lei...
  • Interessante e grottesco! La Federazione condanna l'operato della Sezione 31, ma se bisogna fare un lavoro sporco, finge di non vedere. Un'etica a prova di bomba, non crede? (Odo)
  • La mia avidità sarà una luce che brilla per tutti, la dimostrazione del potere della cupidigia. (Quark)
  • Le tasse vanno contro lo spirito stesso della libera impresa. Per questo si chiama "libera". (Quark)
  • Io servo i Fondatori e ogni loro desiderio. (Legato Broca)
  • Il Dominio non si è mai arreso in battaglia da quando è stato fondato 10.000 anni fa. (Weyoun 8)
  • A che scopo mettersi in affari se non si può monopolizzare il mercato o frodare i clienti? (Quark)
  • I lavoratori non-molestati sono più produttivi. (Rom)

Episodio 25/26, Quel che si lascia[modifica]

  • Femmina mutaforma: Voglio che i cardassiani siano sterminati.
    Weyoun 8: Quali?
    Femmina mutaforma: Tutti quanti. L'intera popolazione.
    Weyoun 8: Questo... richiederà tempo.
  • Amici miei, molte ballate saranno cantate su questo giorno! (Martok)
  • Mio fedele Weyoun, l'unico solido di cui mi sia realmente fidata. (Femmina mutaforma)
  • Potete anche vincere la guerra, ma io le assicuro che quando sarà finita avrete sacrificato così tante navi, e così tante vite che la vostra vittoria sarà di fatto amara come una sconfitta. (Femmina mutaforma)
  • So che i cittadini della Federazione hanno molti difetti, ma non coltivano il desiderio di conquista. (Odo)
  • Elim Garak: Non le va di congratularsi con me, dottore? Oggi, il mio esilio è ufficialmente terminato. Farò ritorno alla mia dimora... almeno a quello che n'è rimasto.
    Julian Bashir: Ha ragione, lo so. Mi rendo conto che le sembrerà...
    Elim Garak: E molti affermeranno che abbiamo avuto esattamente quello che meritavamo. Dopotutto, non siamo completamente innocenti, no? E guardi che non mi riferisco solamente all'occupazione bajoriana. No, tutta la nostra storia è costellata di arroganti aggressioni. Abbiamo collaborato con il Dominio per tradire l'intero Quadrante Alfa. Oh, no no no, nessun dubbio in proposito. Siamo colpevoli di tutte le accuse.
    Julian Bashir: Ma sappiamo entrambi che i cardassiani sono un popolo molto forte. Sopravviveranno e Cardassia sopravviverà.
    Elim Garak: Oh, per favore, dottore! Mi risparmi l'insopportabile ottimismo della Federazione stellare. Ma certo che sopravviveremo, però non sarà la Cardassia che io conoscevo. Avevamo una cultura tanto ricca quanto antica: letteratura, musica e arte non erano seconde a nessuno. E adesso? Ci avete portato via così tanto. Gli artisti, le nostre persone migliori, le nostre menti, le nostre menti più dotate.
  • Non importa quel che il futuro ci riserverà, non importa quanto lontano viaggeremo, una parte di noi, una parte molto importante di noi, rimarrà per sempre qui, su Deep Space Nine. (Benjamin Sisko)
  • La Terra non è altro che una palla di noia nello spazio. (Quark)
  • Dukat, sei patetico. [...] Prima il Dominio, adesso i pah-wraith. Nonostante gli sforzi, riesci sempre a schierarti con i perdenti. (Benjamin Sisko)
  • Kasidy Yates: Quando tornerai indietro?
    Benjamin Sisko: È difficile da dire. Forse domani, forse... ieri.

Citazioni su Star Trek: Deep Space Nine[modifica]

  • Penso che Deep Space Nine sia stata davvero una serie eccezionale per la grande quantità di situazioni e di buona televisione che ha creato. Ha cercato di esplorare tutti i generi: azione, dramma, commedia, epico. Paragonandola alle altre serie di Star Trek, credo che Deep Space Nine si svolgesse su un enorme tessuto. Ad alcune persone questo non è piaciuto; preferiscono il classico formato di una nave spaziale che visita ogni settimana un nuovo pianeta. A me questo non ha mai interessato. Come risultato della varietà che si ottiene dall'avere un avamposto nello spazio sul quale chiunque può arrivare, credo che per la maggior parte degli episodi, le sceneggiature siano state superiori. Guardate la meravigliosa gamma di personaggi che la serie ha accumulato. Non conosco altri show televisivi nel quali sia esistita una gamma simile. (Andrew Robinson)

Voci correlate[modifica]

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