Trigun

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Trigun, manga di Yasuhiro Nightow del 1995, da cui sono stati tratti una serie televisiva e un film anime.

Vash the Stampede[modifica]

  • Suicidarmi? No, non c'è cosa che più detesti al mondo che suicidarmi.
  • Credo sia ora di finirla! Perché a questo mondo ciò che conta è solo Love & Peace!
  • Io ti chiedo scusa se non sono morto, ma non volevo che questa città venisse coinvolta... Se tu avessi distrutto la centrale saresti diventata uguale a me.
  • Stavo facendo uno strano sogno, sai Rem? Nel luogo in cui mi trovavo tutto era tremendamente arido, anche il cuore della gente che vi abitava. Io me ne stavo in disparte e osservavo le persone attorno a me chiedendomi cosa le spingesse a tirare avanti, dove trovassero la forza per continuare a vivere.
  • Sei riuscito a trasformare tutti quelli che ho intorno in strumenti per causarmi dolore. Bene allora cambierò tattica! Ora sarà il mio turno di darti la caccia. Sto venendo a prenderti Legato e ti troverò ad ogni costo!
  • Ognuno di noi è diverso e ha il suo modo di pensare, ma se anche se dovessimo commettere un errore, accorgendoci dello sbaglio possiamo rimediare: se ci voltiamo, lì troveremo il futuro. Ma questo dobbiamo capirlo da soli e io ora l'ho capito, Rem.
  • Ti sbagli! Con le mie azioni ho raggiunto un obiettivo molto importante: non ho ucciso nessuno.
  • Rem, io continuerò ad avere fiducia in te e da questo momento cercherò da solo le mie risposte.
  • Non desideriamo altro che la pace, eppure ci alleniamo alla guerra
  • Il debole sei tu Wolfwood, perché rinunci sempre troppo in fretta.
  • Ricorda, il biglietto per il futuro è sempre bianco.
  • Ci sono cose che non puoi abbandonare, ci sono cose che vuoi proteggere ad ogni costo e ci sono momenti in cui ti devi rialzare nonostante il dolore ti sembri insostenibile. L'uomo vestito di rosso si dovrà di nuovo sporcare le mani di sangue per non accrescere oltre la sofferenza, per non aumentare l'odio, ma lo farà portando nel cuore quella determinazione e quella forza che gli erano state insegnate tanto tempo prima, davanti al fiore di un geranio rosso.

Nicholas D. Wolfwood[modifica]

  • C'è chi fugge dal dolore e chi fugge dal rimorso. Io fuggo dalla mia inadeguatezza di fronte a te, Vash the Stampede.
  • Non bisognerebbe mai aspettarsi che gli altri siano come noi, ragionino come noi, provino quello che proviamo noi. Quando ho cominciato ad aiutare gli orfani ho sfidato me stesso: è allora che ho deciso che le mie azioni avrebbero dovuto rivolgersi al mio prossimo... così ho dato e ottenuto un po' di felicita, forse. Perché sapete, in fondo lo penso davvero. Questo è l'Inferno. Noi, qui... siamo all'Inferno.
  • [Vash] Quello che noi desideriamo sono giorni sereni in un luogo tranquillo in cui non ci siano guerre, niente saccheggi, niente omicidi. Un posto in cui gli uomini possano vivere davvero come uomini. [Nicholas] Non c'è! Quel posto non esiste! Questo pianeta non è stato creato per ospitare i tuoi ideali!
  • Noi non possiamo sostituirci a Dio, non siamo onnipotenti. Eppure ci sono momenti in cui siamo costretti a diventare demoni... Qual è la soluzione?
  • È permesso? Mi fermo solo un momento... Sai, nonostante faccia il predicatore non mi ero mai confessato prima d'ora. Io ho sempre pensato che in tempi come questi il mio primo dovere fosse quello di proteggere i bambini, e che questa fosse l'unica cosa giusta da fare. Nient'altro vale quanto loro, mi dicevo, e in nome di questa idea ho stroncato molte vite... eh. E alla fine è diventato un crimine troppo pesante, un peso impossibile da sostenere. Però... oggi credo che avrei potuto farcela. Se ora ne avessi la possibilità ci riuscirei, di modi per non far morire nessuno in fondo ce ne sono tanti, se uno ci pensa. Chissà perché non l'ho capito subito! (È davvero buona... Mi spiace, dolcezza...) Signore, se dovessi rinascere, nella prossima vita mi piacerebbe finire in un posto un po' più vivibile, un posto in cui si susseguano giorni tranquilli, un posto dove nessuno rubi e nessuno uccida: una specie di Paradiso, e in quel luogo io potrei vivere, con loro... e con lei. No, non voglio morire! Ci sono ancora moltissime cose che vorrei fare, io voglio restare ancora un po' con loro! Perché non posso?! Tu pensi che non me lo meriti, non è così Signore? Io sono troppo sfrontato a chiederti di perdonare uno come me... e tu non sei abbastanza misericordioso.
  • [Rivolto a Vash] Guardarti mi fa scoprire sempre i miei difetti, e almeno per un po' preferirei non dovermi odiare.
  • Quando ho cominciato ad aiutare gli orfani, ho sfidato me stesso: è allora che ho deciso che le mie azioni si sarebbero dovute rivolgere al mio prossimo. Così ho dato e ottenuto un po' di felicità, forse... perché sapete in fondo lo penso davvero: questo pianeta è l'inferno. Noi qui siamo all'inferno.

Legato BlueSummers[modifica]

  • Immagino che vi chiederete perché ho lasciato vivere metà di voi. Il motivo è abbastanza semplice a dire la verità. Così potrete dare degna sepoltura ai cadaveri dei vostri compagni. Se il vostro legame è così forte come dite, non vorrete negare loro questa premura. Tuttavia il mio non è un atto di pietà, serve solo a farvi capire quanto sia duro vivere. Vi ringrazio per l'aiuto, signori.
  • Mi dispiace che abbiate dovuto assistere a tutto ciò, ma in questo modo almeno avrete capito una cosa fondamentale: quanto sia duro vivere. Comunque la fine è ormai prossima. Sfruttate al meglio i vostri ultimi giorni su questa terra...
  • Non c'è bisogno di agitarsi tanto. Presto io cancellerò dall'esistenza l'umanità intera dal primo all'ultimo individuo, nessuno escluso. Pensi di riuscire ad aspettare o hai troppa fretta di morire?
  • Finalmente stai piangendo, Vash the Stampede. Il mio cuore è colmo di gioia.
  • Tanto tempo fa, quando siamo caduti su questo pianeta desertico, in verità saremmo dovuti morire così non avremmo provato dolore ne tristezza. Ma ora è il giusto caso degli eventi sì è ristabilito finalmente e la scena finale sta per cominciare... e allora prepariamoci. Siamo arrivati al climax, Vash the Stampede.
  • Voglio la tua vita. Forse sono stato un po' teatrale, non è vero? Non temere, oggi io non sono che un messaggero. In realtà sono venuto per avvertirti. Presto la tua vita verrà annientata! A proposito, questo è un regalo da parte mia. Contiene una lezione che ti sarà utile. Fanne tesoro.
  • Io anelo da sempre il nulla, l'oblio, la morte. Fai quel che devi e poi vai da Lui. Ti sta aspettando. È così impaziente all'idea di incontrarti perché finora io sono stato il suo braccio al posto tuo.

Knives[modifica]

  • Gli esseri umani hanno coniugato termini come etica o moralità solo per sentirsi superiori alle bestie. Ma vedi, la differenza fra un uomo e un animale si evidenzia in dettagli puramente accessori. Nel momento in cui venga messo a confronto col vero terrore, ogni uomo, per quanto superiore si possa sentire, agirà lasciandosi guidare solamente dal suo istinto di sopravvivenza.
  • Questo è lo spazio che divide la vita dalla morte. Paura. È questa la materia di cui sei composto. L'elemento alla base della vera natura dell'animale chiamato uomo.
  • L'esodo del genere umano verso altri pianeti... è come diffondere un virus nello spazio

Rem Saverem[modifica]

  • Sei incredibile Vash! Riesci ad essere serio anche quando sogni. Se la tua mente non si libererà da questi pensieri tristi finirai con l'invecchiare prima del tempo. Io invece sono tanto felice perché il biglietto che ho ricevuto quando sono nata è ancora bianco. E ogni volta che mi fermo e chiedo al mio cuore dove vuole andare, sento che tutte le destinazioni mi sono aperte.
  • Mi batte forte il cuore, sai Vash? Cosa ci spinge a vivere dici? Me lo stai chiedendo sul serio Vash? Ma lo sai benissimo. Siamo noi stessi a dover scegliere li motivo per cui viviamo... Sei proprio un bambino. Guarda. il nostro biglietto è bianco, capisci... il biglietto per il futuro.

Meryl Stryfe[modifica]

  • È davvero doloroso non venire a patti col proprio passato.
  • Nessuno di noi ha il diritto di togliere la vita agli altri, nessuno, non importa chi sia. Nessuno può arrogarsi un tale diritto perché tutti noi abbiamo un futuro che ci attende.

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