Vai al contenuto

Tullo Ostilio

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Tullo Ostilio in un'incisione del XVI secolo

Tullo Ostilio (... – 641 a.C.), terzo re di Roma.

Citazioni su Tullo Ostilio

[modifica]
  • Tullo Ostilio, il terzo re di Roma, è rappresentato come un re bellicoso e aggressivo; egli conquistò Alba Longa, che unì a Roma. (Anche in questa leggenda vi è del vero, sebbene sia probabile che il nome sia inventato. Noi possiamo tuttavia essere certi che una città latina non avrebbe mai attaccato e distrutto un'altra città appartenente a tribù latine senza esservi spinta da un re straniero. Roma certamente infranse la lega latina e s'impadronì di buona parte del territorio di essa in una maniera simile a quella che si può dedurre dalle narrazioni liviane. L'impresa si può spiegare soltanto considerandola promossa da qualche re etrusco di Roma). (Tenney Frank)
  • Al regno pacifico di Numa, che con pii sacrifìci aveva saputo tenere lontani i nemici da Roma, succede, dopo un nuovo interregno, un re bellicoso: Tullo Ostilio, che richiama in onore le arti della guerra. Nipote di Osto Ostilio di Medullia, ossia del compagno di Romolo, il terzo re romano beneficò tosto la plebe con il terreno che Romolo aveva conquistato sui nemici e che Numa aveva tenuto per sé: notizia che sta in contraddizione con quanto già riferimmo a proposito di un simile atto da parte di codesto pio principe.
  • Anche ad Ostilio gli scrittori romani, attribuivano istituzioni e culti religiosi. Durante la guerra contro i Fidenati, oppure in quelle contro i Sabini, votò il culto a Saturno, il tempio alla Paura ed al Timore e creò i dodici Sali, che per distinguerli da quelli di Numa si chiamarono Collini, Agonali o Quirinali. E non mancavano scrittori che a lui attribuissero l'istituzione dei Feciali[1], che generalmente sono assegnati a Numa.
  • Sulla morte di questo re, non meno che su quella di Romolo, erano discordi le opinioni degli scrittori. La versione, che fosse venuto meno per malattia, venne sostituita da quella secondo cui sarebbe stato fulminato con tutti i suoi da Giove Elicio, da lui negletto e poi malamente consultato. Altri invece raccontava che Anco Marcio, il nepote e successore di Numa, avesse colto l'occasione in cui il re doveva fare un sacrificio; una fitta procella mista a nebbia avrebbe concesso a lui ed ai congiurati di entrare non visto, nella reggia e di uccidere il re ed i suoi figli.

Note

[modifica]
  1. Feziali (Fetiales o Feciales), collegio sacerdotale dell'antica Roma.

Altri progetti

[modifica]