Vento di terre lontane

Vento di terre lontane

Valerie French in una scena del film


Interpreti e personaggi
Titolo originale	Jubal
Lingua originale	inglese
Paese	Stati Uniti d'America
Anno	1956
Genere	western
Regia	Delmer Daves
Soggetto	Paul Wellman (romanzo)
Sceneggiatura	Russell S. Hughes, Delmer Daves
Produttore	William Fadiman
Glenn Ford: Jubal Troop Ernest Borgnine: Shep Horgan Rod Steiger: Pinky Pinkum Valerie French: Meg Horgan Felicia Farr: Naomi Hoktor Basil Ruysdael: Shem Hoktor Noah Beery Jr.: Sam Charles Bronson: Reb Haislipp John Dierkes: Carson Jack Elam: McCoy Robert Burton: dottor Grant
Doppiatori italiani
Stefano Sibaldi: Jubal Troop Giorgio Capecchi: Shep Horgan Carlo Romano: Pinky Pinkum Rosetta Calavetta: Meg Horgan Maria Pia Di Meo: Naomi Hoktor Olinto Cristina: Shem Hoktor Bruno Persa: Sam Pino Locchi: Reb Haislipp

Vento di terre lontane, film statunitense del 1956 con Glenn Ford, regia di Delmer Daves.

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

La zuppa adesso è cotta, il caffè è versato: mangia per primo chi s'è già svegliato. (Cookie)
A me il caffè piace forte come una revolverata. (Shep)
Ma capirà un giorno che solo per tre cose vale la pena lottare: una donna, la pancia piena e un tetto sulla testa. (Shep)
Certe volte non credo che sia stato Dio onnipotente a creare una bestia come l'uomo. (Sam)

Citazioni in ordine temporale.

Jubal: Forse ho qualcosa alle calcagne: la sfortuna. La porto con me.
Shep: E dove la vuoi portare? Hai mai pensato per un momento che costa più fatica seguitare a scappare che fermarsi e combattere?
Jubal: Combattere che?
Shep: Quello che ti tormenta. Arriva sempre il giorno, Jubal, in cui uno deve decidere dove va, o non arriverà mai.
Cookie: Ogni giorno di paga è la stessa storia: ti vesti, scappi in città e ti mangi tutti i soldi a poker e con le donne.
Sam: Ma è quello che ha fatto ogni cowboy da diecimila anni.
Carson: Vuoi forse dire che c'erano cowboy anche diecimila anni fa?
Pinky: Certo! Fin da quando esistono i bovini.

Daves (che firma la sceneggiatura con Russell S. Hughes) ha mascherato con abilità l'Otello da western, evitando i facili ammiccamenti. Il cast, per quanto composito (Steiger fa lo psicopatico secondo i dettami dell'Actors' Studio), è di prim'ordine, e l'ambientazione molto curata: il tipo di film in cui fa piacere ritrovare stereotipi che, in mano a un altro regista, sembrerebbero usurati. (Il Mereghetti)
L'amore e il sesso hanno un peso insolito in questo solido western che rimanda addirittura a Otello con R. Steiger nella parte di Jago. Daves ha sempre dedicato molta cura ai personaggi femminili. (il Morandini)