White Collar (prima stagione)

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White Collar, prima stagione.

Episodio 1, I falsari[modifica]

  • Peter Burke: [Diana porge un fascicolo a Burke] Che cos'è questo?
    Diana Berrigan: Gli sceriffi federali vogliono il tuo aiuto...
    Peter: Il mio aiuto?
    Diana: Il direttore Thompson ha chiesto di te in persona.
    Peter: Di me? Perché ha bisogno di me?
    Diana: Forse perché sei l'unico che l'abbia mai preso...
  • Peter: Sei armato?
    Neal: Sai che non mi piacciono le armi.
  • Neal: [Ridendo] È lo stesso vestito che portavi quando mi hai arrestato.
    Peter: I classici non passano mai di moda!
  • Neal: Puoi farmi uscire di qui? Ci sono stati dei casi, dei precedenti. Possono rilasciarmi sotto la tua custodia e...
    Peter: Carina, questa... questa è davvero carina! Hai ragione: ti conosco bene e so che appena sarai fuori andrai subito a cercare Kate.
    Neal: Peter, non potrei scappare. Il localizzatore GPS alla caviglia: i nuovi sono a prova di scasso. Nessuno c'è mai riuscito.
    Peter: C'è sempre una prima volta!
  • Se te la fili e io ti catturo, e tu sai che lo farò perché siamo già due a zero, non tornerai dentro per quattro anni, ma per sempre. (Peter)
  • Peter: È perfetto. Anche questo maledetto caffè è perfetto! Non è un gioiello quello che ha alla caviglia. Neal è un delinquente.
    June: Anche Byron lo era!
  • Peter: [Osservando l'abito di Caffrey] Sembri uscito da un cartone animato!
    Neal: È in puro stile Dean Martin. È un vero Devore.
    Peter: Oh scusa, Devore! La smetti con quel cappello? Forza, andiamo!
    Neal: Sei arrabbiato! La volpe e l'uva...
    Peter: Come hai detto?
    Neal: Senti, dimmi quale regola ho infranto e faccio l'autostop per tornare in prigione.
    Peter: Tanto per cominciare... io lavoro duro, faccio bene il mio lavoro e non ho una vista da dieci milioni di dollari su Manhattan da spartire con una studentessa d'arte di ventidue anni mentre bevo un espresso!
  • Si comincia così. Qualcosa in cambio di niente, che ti porta alle frodi, che ti fanno finire in prigione! (Peter)
  • Devi essere Neal Caffrey. Bel cappello. (Diana)
  • Diana: Ehi capo vado a prendere un caffè, lo vuoi anche tu?
    Peter: Sì, ma che non sia decaffeinato.
    Neal: Diana, io lo prendo nero.
    Diana: Neal, il bar è a due passi.
    Peter: È una fuori dalla tua portata.
    Neal: È un corteggiamento innocuo; è come una danza...
    Peter: No, non c'è da danzare. Non sei neppure sul suo carnet. Niente danze per te.
    Neal: Ehm, le è piaciuto il cappello!
    Peter: Ehm, perché vorrebbe indossarlo lei!
  • Neal: Niente danze è? [Riferendosi a Diana che è lesbica]
    Peter: Non per te.
    Neal: Ma l'FBI non ha regole in proposito?
    Peter: Quello è l'esercito a noi non interessa!
  • Mozzie: [Seduto al buio mentre Caffrey rientra a casa] Ho visto la mente migliore della mia generazione investita dal taxi ubriaco della realtà assoluta.
    Neal: Mozzie, perché stai seduto al buio a fare citazioni sbagliate di Allen Ginsberg?
    Mozzie: È con la luce che ci trovano.
    Neal: Ehi, sai che non puoi servirti come ti pare qui. Come sei entrato?
    Mozzie: [Mostrando il pugno] Ho usato questo. Ho bussato.
  • [Riferendosi alla cavigliera di Caffrey] Sei volato troppo vicino al sole amico mio e ti hanno bruciato le ali. (Mozzie)
  • Neal: È vero che hai messo Elisabeth sotto sorveglianza prima di uscire con lei? Peter...ti avevo sottovalutato.
    Peter: Gliel'hai detto?
    Elisabeth: Disse che voleva essere sicuro che non vedessi qualcun altro...tesoro è una cosa carina!
    Neal: Io direi adorabile!
    Peter: Io ti rimando in prigione!
  • Questa obbligazione è un varo capolavoro. Se avessi fatto una cosa così l'avrei firmata. I falsi per i cui mi hai preso li avevo firmati. (Neal)
  • Peter: Se è così bravo come sostieni, perché non ne so niente?
    Neal: Tu conosci soltanto quelli che si fanno prendere. I criminali di medio livello.
    Peter: Questo che ci dice di te?
    Neal: Dice che c'è un'eccezione ad ogni regola!
  • Tu appartieni alla peggiore razza di bastardi! (Hagen) [A Neal]
  • Le cose migliori sono illegali. (Neal)
  • Neal: Hanno preso una decisione?
    Peter: [porgendogli il distintivo] Se non l'avessimo fatto noi te lo saresti fatto da solo!
    Neal: Sono un agente!
    Peter: Sei un consulente e sei di mia proprietà per quattro anni. Ti sta bene?
    Neal: Certo!
    Peter: Ti troverò qui al mio ritorno?
    Neal: Dove altro potrei andare?

Episodio 2, Trame sottili[modifica]

  • Neal: Ipotizzando che voglia piazzare qualcosa, la moda sarebbe una bella copertura.
    Peter: E sicuramente c'è un bel giro d'affari qui a New York questa settimana! Ma sfortunatamente ci sono anche 30 mila compratori.
    Neal: Ma c'è anche chi può identificare la sua voce...
    Peter: Vuoi spiegarti?
    Neal: Penserai che sono matto!
    Peter: Io non l'ho mai messo in dubbio.
    Neal: Organizziamo una festa!
    Peter: È il tuo compleanno?
    Neal: No.
    Peter: Sei più che matto!
    Neal: Aspetta, ok? Guarda qui...Montecarlo, Cannes, Ibiza, Rio, quest'uomo piace molto divertirsi. Invitiamo belle donne, stilisti, modelle, personaggi famosi...
    Peter: Come facciamo a invitarlo, gli mandiamo un invito virtuale intestato a fantasma e signora?
  • Non c'è niente di male nel godersi le cose belle della vita. (Neal)
  • Peter: È un loft. Sequestrato in una retata della narcotici, 400 mq, ascensore privato, è perfetto!
    Neal: Quella è la sagoma di un morto?
    Peter: Sicuramente ora non ci sarà più!
  • Neal: [parlando della cavigliera] Quando me lo toglierai quest'affare?
    Mozzie: Ci sto lavorando su. Sei fortunato: ti hanno dato un raggio di quasi due miglia. È tantissimo a New York. Ti ricordi di Jimmy Dimeco? I federali avevano programmato la sua cavigliera a sette metri. Faceva la doccia con un piede fuori dalla vasca!
  • Neal: Ti fidi di me?
    Peter: Non proprio!
    Neal: Vado a lavorarmi Dimitri.
    Peter: Che cos'hai in mente?
    Neal: Sta qui e sii minaccioso.
    Peter: Cosa?!
    Neal: Assumi un'aria minacciosa!
    Peter: [Mettendo le mani sui fianchi] Umfh!
    Neal: No... Peter non così. Sembra che tu stia rimproverando un bambino!
    Peter: Perché? Così sono minaccioso!
    Neal: No, non lo sei.
    Peter: Sono minaccioso!
    Neal: OK, fermo. Braccia conserte. [Gli sistema la giacca]
    Peter: Che cosa vuoi fare?
    Neal: Voglio che capiscano che sei armato. [gli infila un paio di occhiali da sole] Ecco. Ora di': "sono un mastino!"
    Peter: No.

Episodio 3, Sacro e profano[modifica]

  • Mozzie: O hai istruito Kate troppo bene o quella è solo una bottiglia.
    Neal: È molto di più: è l'unica cosa che Kate ha lasciato. Questo è un messaggio.
  • Mozzie: Sai, ho sempre trovato curioso il settimo comandamento.
    Neal Caffrey: Quello che dice non rubare?
    Mozzie: Dipende tutto dai punti di vista. Tu lo sapevi che un cestino da pranzo originale di Star Trek costa seicento dollari a dir poco? Io non riesco a spiegarmelo!
  • Neal: Che si fa adesso?
    Peter: Io ho le mani legate. Ruiz non intende condividere il caso con me.
    Neal: Quindi ci ritiriamo.
    Peter: Te l'ho già detto: Io non posso fare proprio niente...
    Neal: Certo che fa freddo qui, ti penetra nelle ossa. Mi daresti la tua giacca? [Con il logo dell'FBI] Peter ti prometto che non la userò per spacciarmi per uno dell'FBI.
  • Neal: Vedo che sei molto a tuo agio con quella giacca (con il logo dell'FBI) addosso. Forse dovresti cambiare mestiere.
    Mozzie: No...preferisco rimanere puro!
  • Maria Fiammetta: Siete i signori dell'FBI?
    Peter: Sì, speravamo che potesse darci una mano. Stiamo cercando una Bibbia rubata. La foto. [Neal porge la foto alla storica]
    Maria Fiammetta: La ringrazio... Agente?
    Neal: Neal Caffrey.
    Maria Fiammetta: È buffo. Esiste anche un talentuoso falsario di manoscritti che si chiama Neal Caffrey.
    Neal: Ma non mi dica...
  • Le vie del Signore sono infinite... (Neal)

Episodio 4, Il lancio della moneta[modifica]

  • Neal: Ancora in questo posto?
    Lauren: Già. È vero che hai mandato dello champagne ad un furgone di sorveglianza?
    Neal: Così si dice. Hai fatto controlli su di me?
    Lauren: Eri parte della mia tesi a Quantico.
    Neal: Davvero? E quanto hai preso?
    Lauren: 94.
    Neal: Non male... Trovato niente?
    Lauren: Verità o dicerie?
    Neal: C'è differenza?
    Lauren: I certificati azionari falsi erano la tua unica condanna ma eri implicato in almeno un'altra dozzina di frodi e falsificazioni.
    Neal: Per questo hai chiesto di venire riassegnata a questa unità?
    Lauren: Sì, sai volevo lavorare con qualcuno che ammiravo fin dai tempi del college.
    Neal: Avrai modo di lavorare anche con me, sta tranquilla.
    Lauren: Oh caro... stavo parlando dell'agente Burke. Ti ha catturato due volte, giusto?
  • Non ho mai incastrato nessuno. Mi hanno incastrato. (Neal)
  • Posso sopportare tutto il resto, ma non le donne che piangono, tutto qui. Non so come comportarmi, mi sento inutile. Voglio dire, con te basta una pacca sulla spalla! (Peter)
  • Peter: Io non capisco. Questa ragazza lascia alle sue spalle soltanto una bottiglia vuota!
    Mozzie: Almeno poteva lasciarne una piena! [Peter e Mozzie ridono]
    Neal: Ragazzi, io sono qui.
    Peter: Giusto, scusa. [Osservando il Chrysler Building fuori dalla finestra] Guardate che vista. È per questo che lo fate? È di questo che si tratta?
    Mozzie: Non è solo per questo.
    Neal: Mozzie, non...
    Mozzie: Si tratta di fare ciò che vogliamo fare. Chi se ne importa dell'orario dalle nove alle cinque come un impiegato qualunque. Giocare secondo le regole non fa altro che creare confini che portano via tutto ciò che c'è di buono nel vivere la vita.
    Neal: Moz...tu stavi in un magazzino.
    Mozzie: Già, ma ci vivevo lì, amico. Io ci vivevo. E cosa più importante è che io non dipendo dalla volontà di qualcun altro, ma sono un uomo libero. Posso fare tutto ciò che voglio.
  • [Rivolto a Peter Burke dopo aver fermato un fuggitivo urtandolo con la limousine] Tu non hai visto niente... (Mozzie)

Episodio 5, Il ritratto[modifica]

  • Kate ti lascia una bottiglia con la mappa sopra e l'isola del tesoro è questa? La Grand Central Station? (Mozzie)
  • Neal: Se sai che non l'ho rubato, mi hai controllato.
    Peter: Ti controllo continuamente. Faccio una mappatura quotidiana dei tuoi spostamenti. So sempre dove vai. Che c'era di interessante alla Grand Central Station?
    Neal: Le ostriche del bar sono le migliori. Sono rimasto nel raggio delle due miglia consentite.
    Peter: Ho il sospetto che siamo stati un po' troppo generosi con te.
    Neal: Oh, certo!
    Peter: Beh, te la prendi per così poco?
    Neal: Tu non ti fidi di me.
    Peter: Cos'ha detto il grande Reagan? Fidarsi, ma verificare!
    Neal: Era lo stesso motto della polizia segreta sovietica!
    Peter: Meglio che ti abitui, compagno.
    Neal: Occhio alla strada!
    Peter: Occupiamoci di quel quadro...
    Neal: Sì! E del volante!
  • Taryn Vandersant: [Gallerista coinvolta nelle indagini, rivolta a Caffrey] Ci divertiremo...
    Neal: [Ridendo e bloccandosi mentre Peter lo fissa] Che cos'ho fatto?
    Peter: Hai mai incontrato una donna che con te non...?
    Neal: Britney. Britney Nicole: in seconda elementare. Mi mancava un incisivo.
  • Neal: [Rispondendo ad un telefono pubblico] Kate, dove sei?
    Kate: Non ho molto tempo.
    Neal: [Guardandosi intorno la vede su un ponte] È qui.
    Kate: Neal, ci sei ancora? Neal?
    Neal: Ciao. Resta li, ti raggiungo!
    Kate: No, Neal. Lui è vicino.
    Neal: L'uomo con l'anello?
    Kate: Sì.
    Neal: Non mi importa!
    Kate: Ascolta, devi dirmi dove hai nascosto tutto.
    Neal: Di che parli?
    Kate: I soldi, i titoli, le opere d'arte.
    Neal: Perché?
    Kate: Lui vuole qualcosa. Qualcosa che hai preso, che hai nascosto.
    Neal: Ho nascosto molte cose.
    Kate: Allora devi dargli tutto. Se avrà ciò che vuole mi lascerà tornare da te.
    Neal: Tu sai chi è?
    Kate: Non posso dirtelo. Ti metterà in pericolo.
    Neal: Io in pericolo? Kate spiegami! Posso proteggerti!
    Kate: Questo è l'unico modo in cui puoi aiutarmi. Mi hai sempre detto che dovevo darti fiducia e ora tu devi darla a me. Io voglio tornare a casa. Ti prego dimmi dove hai nascosto quelle cose.
    Neal: No.
    Kate: Tu non vuoi più rivedermi?
    Neal: È l'unica carta che ho da giocare.

Episodio 6, L'ultima partita[modifica]

  • Neal: Ti prego non dirmi che è un altro caso di frodi ipotecarie.
    Peter: Perché? Sono un problema per te?
    Neal: Sono pallose. Vivi dietro una montagna di carte.
    Peter: Dietro le sbarre è più divertente?
    Neal: La tua arma di ricatto?
    Peter: La migliore che ho!
  • Reese Hughes: Nicholas Halden.
    Neal: Chi?
    Peter: Non bluffare Neal...
    Reese Hughes: Una delle tue false identità.
    Peter: Creata per riciclare i soldi con quella truffa delle Canarie nel 2004. Multimilionario con il vizio del gioco. Mai sentito nominare?
    Neal: Sì, può darsi. Gli offrirete l'immunità totale?
  • [Dopo aver assistito ad un gioco di prestigio di Caffrey] Ogni volta che ti vedo farlo, controllo il mio portafoglio... [Che gli manca dalla tasca] (Peter Burke)
  • Ragazza: Vuole che passi la notte con te.
    Neal: C'è un letto solo.
    Ragazza: Non pensavo di dormire. E tu? Ti prendo da bere.
    Peter: [Sta sorvegliando Neal con la squadra] Ha tutte le fortune!
    Lauren: Beh, questa l'ho già sentita in un film porno.
    Clinton: Ah, l'ho perso!
  • [Entrando in magazzino]
    Neal: Mi sembra di vedere l'arca dell'alleanza lì in fondo!
    Peter: Sì, ma tu non somigli a Indiana Jones!

Episodio 7, Diamante rosa[modifica]

  • Mozzie: Stai dicendo che chi ha in pugno Kate è dell'FBI?
    Neal: Così sembra.
    Mozzie: E questo chiude il cerchio.
    Neal: Mozzie, vacci piano.
    Mozzie: Se dormi con un cane ti svegli con le pulci!
    Neal: Sopravvivo anche senza i tuoi aforismi da bar.
    Mozzie: Adesso puoi capire perché l'autorità mi fa tanta paura. Bentornato fra noi, amico! Bentornato fra le masse impaurite.
  • [Rivolto ad un altro ladro] Ehm... scusa, per curiosità: di quel lavoretto agli Uffizzi... Tu? Scusa. Certo, certo. Chiunque sia stato ha fatto un gran lavoro. Sono un tuo fan! (Neal)
  • Neal: No Peter, non ho un alibi. Guarda che ho capito: indagini interne, contraffazione di diamante, l'URP. Di sicuro sono il primo della lista. Sospettano di me, vero?
    Peter: Sei stato tu?
    Neal: Andiamo, Peter.
    Peter: Sei stato tu?
    Neal: Non sono stato io. Ti sto dicendo la verità, Peter.
  • La situazione è paradossale: noi indaghiamo su di loro e loro indagano su di te! (Mozzie)
  • [Rivolto a Peter Burke] Vedrai che non ti ho deluso. (Neal)
  • Ammetto di aver fatto molte cose nella mia vita di cui non vado fiero. No, non è vero: della maggior parte vado fiero. (Neal)
  • Con Neal non c'è mai niente di sicuro. Ho sudato sette camicie per portarlo sulla buona strada. (Peter)
  • Lo sai che ti sta cercando metà della polizia del nord America, compreso mio marito? (Elizabeth)
  • Peter: Non ho ancora trovato Neal, hanno messo una pattuglia qui fuori.
    Elizabeth: Sì, l'ho vista.
    Peter: Come se fosse così stupido da venire qui. [Vede Elizabeth un po' agitata] Tu dove pensi che sia andato? È lì in cucina?
    Elizabeth: Sì.
    Peter: Bene...Neal!
    Neal: Peter...
    Peter: Con tutti i posti dove andare, vieni proprio qui da mia moglie?
    Neal: Lo dici come se fosse una cosa brutta!
    Peter: Lo hai aiutato a intrufolarsi?
    Elizabeth: Non si sarebbe dovuto intrufolare se non avessero piantonato la nostra casa!
    Peter: Hai mentito all'FBI!
    Elizabeth: Tesoro non ho mentito all'FBI, ho portato agli agenti un po' di biscotti e li ho distratti con quattro chiacchiere mentre Neal sgattaiolava dal retro...
    Peter: Perfetto, hai trasformato mia moglie in una tua complice!
  • Neal: Non sono un granché queste foto! [Mostrando il giornale con le sue foto da ricercato]
    Peter: Oh, per quello che servono vanno bene!
    Neal: Sicuramente meglio di quella della patente.
    Peter: Di quale? Ne hai parecchie! E va bene, un reato alla volta. Voglio dare un'occhiata al caveau.
    Neal: Beh, non posso entrare come se niente fosse.
    Peter: Dirò che sei sotto la mia sorveglianza e che mi farai vedere come sei entrato nel caveau.
    Neal: Sei una volpe! Peter cominci a piacermi di nuovo.
    Peter: Ci stiamo frequentando un po' troppo!

Episodio 8, Asso pigliatutto[modifica]

  • Mozzie: [Durante una partita di scacchi] Se ci fosse un modo di fare un parallelo con la tua vita...
    Neal: Ho capito Mozzie...sarei un pedone. La tua analogia manca di creatività.
    Mozzie: Sei arrabbiato perché calza a pennello. Vedi. [Indicando la regina] Kate ha dominato su tutta la scacchiera mentre i tuoi movimenti sono più... limitati.
  • Agente Landry: Tu pensi che sia l'uomo giusto per questo caso?
    Peter: Oh certo.
    Agente Landry: Ma è un criminale!
    Peter: Proprio come quelli che stai cercando!
  • Neal: Un colloquio di lavoro? Speriamo che io sia all'altezza!
    Peter: Ma fammi il piacere potresti vendere occhiali da sole a un cieco!
  • La nostra vita è fatta di momenti decisivi e questo è uno di quelli. (Neal)
  • Anche se le armi non mi piacciono, le so usare. (Neal)
  • Lauren: Ci troviamo davanti al più avanzato sistema di difesa antincendio, lo stesso che usano in alcuni musei. Quando viene attivato un muro in policarbonato sigilla la stanza e poi un aspiratore idraulico risucchia l'ossigeno, il fuoco si spegne senza danneggiare le cose all'interno.
    Neal: E se io sono là dentro non respiro!
    Lauren: Beh, c'è un interruttore segreto ma...non sappiamo dove sia.
    Neal: Fantastico...
    Lauren: Sì...
    Jones: Abbiamo un altro gadget carino per te. Un mini respiratore, ti darà 5 minuti di aria in caso ne avessi bisogno.
    Peter: Entra perfettamente in uno di questi.
    Neal: Un porta sigaro, ma che carino. Sono come 007...ne avete visti di film, vero ragazzi?!
    Peter: Per qualsiasi cosa Jones e Lauren saranno appostati con una squadra fuori dalla proprietà.
    Neal: 5 minuti di aria.
    Jones: Già!
    Neal: Il vostro tempo di reazione?
    Jones: ...più o meno 5 minuti...
    Neal: Più o meno??
    Peter: Sarò anch'io là in caso qualcosa dovesse andare storto.
    Neal: E che cosa ti inventerai?
    Peter: Si venderanno le azioni venerdì e quindi ci sarà un piccolo party per festeggiare. Noi siamo entrambi invitati!
    Neal: Scusate per capire meglio, se dovesse andar male...io soffocherei.
    Peter: Faremo in modo che non vada male!
    Neal: Già! O mi alleno a trattenere il respiro!
  • Mozzie: Ok, allora: Fowler vuole quel carillon, quindi diamoglielo. Dove sta?
    Neal: Ehm... io non ce l'ho.
    Mozzie: Cosa? Hai detto a tutti di averlo!
    Neal: Non l'ho mai detto a nessuno. Hanno supposto che ce l'avessi e io non li ho mai smentiti.
    Mozzie: In effetti sei passato per un supereroe.
    Neal: L'immagine è importante.
    Mozzie: E adesso?
    Neal: Adesso troverò il carillon.
    Mozzie: E... lo vuoi rubare. Bentornato, Neal.

Episodio 9, Un giudice corrotto[modifica]

  • Ho visto una conferenza sulla fisicità dello spazio applicata alla scultura. (Neal) [Dicendo cosa ha fatto nel fine settimana]
  • Confuso come un quadro di Picasso. (Mozzie) [Riferendosi a Neal]
  • Mia moglie ti ha invitato a pranzo, ma dice che posso venire anch'io! (Peter) [A Neal]
  • Elizabeth: Vorrei che prima provaste questi. Ok?
    Peter: Oh, ha un bell'aspetto.
    Elizabeth: Non ho avuto il tempo di assaggiarli ma sembrano buoni.
    Peter: [Disgustato] ...sì, squisiti...
    Elizabeth: È per questo motivo che ho invitato Neal!
    Peter: Perché è molto bravo a mentire?
  • Mozzie: Miss FBI, vero?
    Pter: Tesoro lui è...
    Mozzie: Il ripulitore!
    Elizabeth: Cioè lei vende aspirapolveri?
    Mozzie: Prenderò la sua provocazione come un complimento alla mia capacità di passare inosservato!
    Elizabeth: Va bene e ora che farà?
    Peter: Vedrà se ci sono altre cimici in giro. È un visore notturno quello?
    Mozzie: Oh, 50 dollari. Un residuato dell'esercito russo.
    Peter: Come lo hai avuto?
    Mozzie: Niente domande sciocche, niente risposte sciocche!
  • Elizabeth: Ascolta, sei sicuro che non toccherà nulla?
    Neal: Hai qualche moneta o dipinto raro?
    Elizabeth: No!
    Neal: Tranquilla allora!
    Mozzie: Certo che avete una gran bella argenteria!
    Neal: Comunque tienilo d'occhio!
  • Peter: Il carillon su cui Fowler vuole mettere le mani almeno emette una bella melodia?
    Neal: Splendida.
    Peter: Mi dici perché sei attratto da oggetti che alla fine di normale non hanno niente?
    Neal: Perché sono pezzi dal grande fascino, sempre al centro di grandi intrighi.
  • Peter: Ok, impediremo alla Clark di prendere la casa dei Sullivan e poi le toglieremo la toga..
    Neal: Mmm..
    Peter: Non in quel senso! Se riusciremo a spaventarla salterà addosso a Fowler.. [Sorriso ammiccante di Neal] Non in quel senso! Ha un'idea fissa!!
  • Peter: Trovato qualcosa?
    Neal: Può darsi. Il padre di Sullivan, Michael ha firmato l'atto per la prima ipoteca nel 1962; [Porgendo dei documenti a Peter] qui invece c'è la firma che ha messo sulla seconda ipoteca. Io suppongo non sia la stessa.
    Peter: Supponi?
    Neal: Sì. Osservando attentamente la curva della elle si nota una leggera esitazione. È stata contraffatta.
    Peter: Ne sei sicuro?
    Neal: Per falsificare una firma basta conoscere le tecniche. Ecco, firma qui. [Peter firma su un foglio di carta e Neal la copia identica sotto]
    Peter: Dimmi come hai fatto!
    Neal: La nostra mano è programmata per scrivere le lettere in un certo modo e per quanto bravi non riusciremo mai a copiare lo stile di un altro, ma se giriamo il foglio al contrario, quello che avremo davanti sarà solo un disegno. A quel punto ci basterà copiarlo ed ecco che, liberi dai nostri schemi, faremo un lavoro perfetto.
    Peter: Sembra facile. Non devi copiarla mai più.
    Neal: Tranquillo...
    Peter: Tu l'avevi già fatto, vero?
    Neal: Concentriamoci sul nostro caso, vuoi?
  • Peter: Mi serve un'autorizzazione per parlare con il giudice Clarke.
    Neal: Un'autorizzazione?
    Peter: Sì, è obbligatoria in questi casi e tu mi aspetterai qui. L'ultima volta che hai visto un giudice sei saltato dalla finestra!
  • Neal: Ehi! Che cosa mi sono perso?
    Peter: Ha provato a corrompermi.
    Neal: Davvero? Quanto ti ha offerto?
    Peter: Un quarto di milione.
    Neal: Tutto qui?
    Peter: Sì!
    Neal: Se l'avessi saputo prima ti avrei corrotto io!
    Peter: Per nulla al mondo avrei rinunciato alla soddisfazione di prenderti la prima volta. O la seconda.
    Neal: Non ti vantare.
  • [Elizabeth è andata da Neal e Mozzie per chiedere se possono rubare il video in cui sembra che Peter venga corrotto]
    Neal: Allora Archimede che si fa?
    Mozzie: Dunque Fawler manderà il suo corriere a prelevare il video alle 8 di mattina.
    Neal: Sì e come lo avviciniamo?
    Mozzie: Mi lasci spiegare? Il nostro uomo dovrà accostare davanti all'entrata dell'edificio e nel momento esatto in cui scenderà dal furgone, io lo distrarrò. [Prendendo un pupetto in mano] Questo sono io!
    Neal: Che carino...e come farai?
    Mozzie: Ma con il mio grande fascino, che domande!
    Neal: C'è un piano B?
    Mozzie: Ho esaminato il palazzo e c'è un angolo non coperto dalle telecamere proprio qui e mentre distrarrò il corriere...
    Neal: Io sbucherò da quella parte vestito esattamente come lui.
    Mozzie: Bravo!
    Neal: Bene...sei riuscito a trovare l'uniforme?
    Mozzie: Sai ho scoperto che i sarti non lavorano di notte così ho dovuto aguzzare l'ingegno!
    Neal: Una divisa da guardia forestale?
    Mozzie: Sì, perché?
    Neal: E quello stemma?
    Mozzie: Non si intona al vestito, vero? Oh, quasi dimenticavo questa.
    Neal: Ah, una pistola giocattolo!
    Mozzie: Ne preferivi una vera?
    Neal: No!
    Mozzie: Bene. Dunque tu entrerai nell'ufficio e come previsto prenderai quel nastro poi userai questo.
    Neal: Che cosa dovrebbe essere questo?
    Mozzie: Un magnete da frigorifero! Ma in realtà è una calamita molto potente.
    Neal: Che cancellerà la videocassetta.
    Mozzie: Sì, totalmente. poi, ti cambierai di vestito e consegnerai il nastro che sarà ormai vuoto al corriere originale.
    Neal: Nessuno saprà che ero lì...
    Mozzie: E nessuno finirà in prigione!
    Neal: ...dici che funzionerà?
    Mozzie: Bah!
  • Neal: Lui non mollerà mai finché ho quel carillon.
    Peter: Finché crederà che tu ce l'abbia.
    Neal: Ok...non ce l'ho io.
    Peter: Oh ma non mi dire, mi hai detto la verità! Ti senti male?
    Neal: Sì, un po'!

Episodio 10, Segni di vita[modifica]

  • Elizabeth: [Neal interrompe la colazione a casa di Peter] Buongiorno... Neal...
    Neal: Un'improvvisata. Vi dispiace?
    Peter: Mi dispiace.
    Neal: State facendo colazione?
    Peter: La prima colazione, sì! Una buffa tradizione a cui tengo molto e sai perché?
    Neal: Per i giocattolini? [Fruga nella scatola dei cereali]
    Peter: Perché tu non sei contemplato! Vedi, ogni mattina siedo a questo tavolo con la mia mogliettina, i miei cereali e mi dimentico di Neal Caffrey!
    Neal: C'è scritto che c'è una stella da sceriffo... ma dov'è?
    Peter: [Rivolto a Elizabeth] Fa qualcosa!
    Elizabeth: Una tazza per i cereali?
    Neal: [Trova la stella] Grazie. Veramente.
    Peter: Dovevi sparargli. Perché sei qui?
    Neal: Per via di June.
    Peter: [Rivolto a Elizabeth] June è la donna che ospita Neal...
    Elizabeth: Lo so chi è.
    Neal: Alla nipotina serve un rene. L'altra settimana l'hanno tolta dalla lista dei trapianti.
    Peter: Perché?
    Neal: Non lo so. Ma giorni fa una donna ha detto a June che un organizzazione può trovare un rene alla bambina.
    Peter: Un'associazione di volontari?
    Neal: Sì ma ha chiesto soldi per la donazione. Addirittura centomila dollari.
    Peter: Centomila? Vuoi propormi un'indagine?
    Neal: [Si appunta la stella sulla giacca] Be', è questo il lavoro dello sceriffo!
    Peter: Ok, va bene. Parla a June. Voglio più elementi.
    Neal: Il caso è mio?
    Peter: Il caso è tuo? No, ispettore Callaghan. Tuo diventerà un po' alla volta se non interromperai più la mia colazione...
    Neal: Ricevuto. Buon appetito.
    Peter: Ah, Neal? [Indicando la stella da sceriffo] Ricordati: quella non è vera.
  • Mozzie: Non potrei mai fidarmi.
    Neal: Perché viene in macchina?
    Mozzie: Un newyorkese che non prende la metropolitana, non puoi fidarti.
    Neal: Beh, io non la prendo!
    Mozzie: Appunto!
    Neal: Lascia la valigetta sul sedile...ehi mi serve un favore...entra nell'auto.
    Mozzie: Questo non è un favore, è un'idea malsana e anche idiota! È l'una del pomeriggio, se i ladri operano di notte c'è una ragione, sei meno visibile!
  • Peter: Il tuo piano? Non l'hai falsificato? [L'invito ad un party privato]
    Neal: Potevo?
    Peter: No!
  • Neal: [Sotto l'effetto di un potente tranquillante] Vedi Peter, quello che davvero importa non è il denaro, assolutamente, ma l'umanità.
    Peter: Ok, sei fortunato perché avrai dei profondi contatti umani dentro la prigione quando ti farò uscire di qui.
    Neal: Già...è la fine, vedranno il video di come sono entrato.
    Peter: Ci sono le videocamere.
    Neal: Prima di tornare dentro devi sapere che fra tutte le persone care, Mozzie e persino Kate, tu sei l'unico...
    Peter: L'unico cosa?
    Neal: L'unico al mondo di cui mi fidi.
  • Io non rompo le manette ma le apro. (Neal)
  • Neal: Che cos'è?
    Peter: Il video compromettente.
    Neal: Peter!
    Peter: Andiamo!
    Neal: L'hai rubato per me?
    Peter: Sì, lo rivedrai con i nipotini!
  • Neal: Dopo gli abiti gli creeremo il secondo problema.
    Jones: Irritazione cutanea.
    Neal: E come?
    Jones: Con uno spray!
    Neal: Avete lo spray urticante?
    Peter: Abbiamo più cose di quanto immagini.
    Neal: Wow.
    Peter: Che c'è?
    Neal: Vi fate gli scherzi?
    Peter: No! Magari a volte... [I colleghi ridono]

Episodio 11, Una escort intraprendente[modifica]

  • Neal: Punti troppo i tuoi bersagli.
    Alex Hunter: Quattro anni in prigione e sei ancora il migliore. Esibizionista!
  • [Vedendo un corpo senza vita sulla scena del crimine] Non rientra nella mia sfera di competenza, Peter. L'omicidio non è un'occupazione intellettuale e non sono il tipo da cadavere, per cui me ne vado. (Neal)
  • Neal: Sei in ritardo. È la prima volta.
    Peter: Giornata dura, ho preso la metro. Sai quant'è difficile correre con tutti questi bagagli?
    Neal: Elizabeth ti ha cacciato di casa?
    Peter: No!!
    Neal: E perché i bagagli?
    Peter: Fai troppe domande!
  • Lauren: Puoi scegliere. [Dando dei fogli a Peter]
    Neal: Sono alberghi. Peter che hai combinato?
    Peter: Stiamo soltanto ristrutturando casa, ci installano anche il dolby sorround, così Elizabeth ha portato il cane e l'auto a casa di sua sorella. La buona notizia è che a lavori finiti potrò guardare una partita, quando sarà tornata la corrente.
    Jones: E quanto ci vorrà?
    Peter: Un paio di giorni, quindi in albergo.
    Lauren: Hotel Thompson, volevi una tv enorme qui hanno la più grande.
    Peter: E quanto viene?
    Lauren: 825 dollari a notte, con lo sconto dipendenti del governo.
    Peter: Un altro!
    Neal: Peter è ridicolo andare in albergo quando c'è tanto posto a casa di June.
    Peter: No, ti ringrazio va bene così. Questo ha la piscina, mai avuta la piscina!
    Lauren: 425 a notte!
    Peter: [Prendendo gli altri fogli] Andiamo in fondo alla lista. Ah, ecco qua. Questo?
    Lauren: 59 dollari.
    Peter: Prenota!
    Lauren: Già fatto!
    Jones: Non è il posto dove hai portato Neal quando è stato rilasciato?
    Neal: Sono molto contrari al riscaldamento.
    Peter: Non mi servono gli accessori. Dammi quattro mura, la tv, un letto e sono a posto!
    Neal: Dici sul serio?
    Peter: Sì.
    Neal: Peter mi casa es tu casa!
    Peter: Tu casa non è neanche tu casa!
  • Peter: Bella ragazza!
    Neal: Già! È una vecchia amica.
    Peter: Hai amiche molto più belle delle mie!
  • Neal: Che ci fai qui? Che è successo all'hotel?
    Peter: Motel ed era tutto occupato.
    Neal: Ah, è entrato il cane?
    Peter: Sì, che ci fa quel cane?
    Neal: Ora capisci perché ho dovuto trovare un'altra sistemazione!
  • Neal: Peter ha dormito da me! Non sopportava il motel!
    Peter: Io sopporto il motel ma preferisco tormentare te!
  • Peter: [Rientrando dopo un allenamento a basket] Una birra?
    Neal: Non ci sono birre.
    Peter: Le ho comprate io. Una confezione da sei. [Si siede accanto a Neal]
    Neal: Sei sudato...
    Peter: Sì...
    Neal: È un bel divano, non vorrei...
    Peter: Sì, è comodo.
  • Peter: [Riferendosi ad una sospettata fuggita] È sparita di nuovo! Che diavolo è successo prima, Neal? [Riferendosi ad Alex Hunter] Perché la tua ricettatrice è piombata in mezzo all'operazione?
    Neal: E tu perché le hai preso le impronte? Ti ho accolto a casa mia e tu hai aperto un'indagine sulla mia amica? Non ti fidi di me? Dopo tutto quello che ho fatto.
    Peter: Dimmi un po', lo so che stai cercando quel carillon. Forse vuoi portare al banco dei pegni la giada. Hai lasciato scappare Pierce perché vuoi fare il tuo gioco?
    Neal: Erano in tre quelli, Peter!
    Peter: Non dovevi lasciarla andare!
    Neal: D'accordo, lo sai che c'è? Tu pensa quello che vuoi. Io me ne vado via.
    Peter: E dove vai?
    Neal: A casa mia! Dove non ti permetto di venire. Se non ti fidi di me, controlla la cavigliera!
    Peter: È quello che farò!
    Neal: Fallo!
  • Peter: Al tre diamo corrente e facciamo subito irruzione.
    Lauren: Che succederà quando torna la corrente?
    Peter: Non lo so, ma mi fido di Neal.
    Jonson: Ok, allora prepariamo gli arieti!
    Peter: Sei fuori di testa? Quella è casa mia...ho le chiavi!
  • Attenti, chi spacca qualcosa se la vedrà direttamente con mia moglie! E pulitevi le scarpe... (Peter)

Episodio 12, La bottiglia di Franklin[modifica]

  • La tua ragazza è scomparsa e non riesci a trovare l'unica cosa che possa liberarla: direi che c'è abbastanza mistero nella tua vita. (Mozzie)
  • Peter: Dimmi chi è il responsabile di tutto questo.
    Neal: Si chiama Matthew Keller, è... la versione cattiva di me.
    Peter: Keller? L'abbiamo già seguito in passato.
    Neal: E vi è sempre sfuggito.
    Peter: L'Interpol lo collega a molti crimini, dal contrabbando d'armi al furto di antichità.
    Neal: Ma non hanno mai avuto in mano nulla di concreto. Non è facile incastrarlo.
    Peter: Ok, dimmi chi è. Una specie di tuo rivale?
    Neal: Più un nemico, direi. Ci siamo conosciuti a Monaco durante le finali dei campionati mondiali di backgammon. So che ha fatto un lavoretto all'aeroporto di Stoccolma.
    Peter: Sì, ha rubato un intero carico di monete d'oro sudafricane e ha usato delle bombe finte per poter scappare...campionati mondiali di backgammon?
    Neal: Erano altri tempi. Se Keller è coinvolto, sono certo che ha fatto uscire lui Campos per poi ucciderlo.
    Peter: D'accordo. Ma perché rubare solamente dei tappi e della ceralacca?
    Neal: Per una scommessa che abbiamo fatto molti anni fa: contraffare una bottiglia di vino di Benjamin Franklin.
    Peter: Tu e il tuo vino. È per questo che Campos è morto?
    Neal: Maria Antonietta gli regalò una bottiglia di Château Du Munn. Oggi sembra sia in mano ad un privato, ma non è mai andata all'asta. Il punto è che questa bottiglia non può essere contraffatta.
    Peter: Quindi voi vi siete sfidati su una cosa impossibile?
    Neal: Per vedere chi è il migliore.
  • Neal: Immagino che questa volta un bluff non ci salverà.
    Peter: No.
    Neal: Possiamo sempre dire che è un falso.
    Peter: Cattigan non fermerà mai l'asta solo perché noi sosteniamo che la bottiglia è falsa, vorrà delle prove.
    Neal: Noi gli porteremo una seconda bottiglia. Ce n'è solamente una in circolazione, giusto? Se io ne creo un'altra saranno costretti a fare dei test su entrambe.
    Peter: Che tipo di test?
    Neal: Le solite cose: il carbonio sul tappo, l'esame molecolare della ceralacca, una rifrazione spettroscopica sul vetro...
    Peter: Tutte cose che sono state rubate al museo.
    Neal: Esatto. Le bottiglie risulteranno entrambe autentiche e questo obbligherà la casa d'aste a fare il test del cesio. È un esame molto costoso da fare, ma serve per determinare l'età del vino dentro una bottiglia senza aprirla. Il cesio 137 non esiste in natura. Dopo l'esplosione della prima bomba atomica si è sparso nell'aria e ogni cosa imbottigliata prima del '45...
    Peter: Come la vera bottiglia di Franklin...
    Neal: Giusto, non contiene cesio. Al contrario della bottiglia di Keller.
    Peter: E se io decidessi di riempirla con un vino di cento anni fa?
    Neal: Sarebbe inutile. Il trucco verrebbe scoperto a causa del tasso di ossigeno troppo alto. Ecco perché non può essere contraffatta.
    Peter: E tu credi di poter superare il test, invece?
    Neal: No, non se ne parla. È impossibile. È questo il bello.
    Peter: Farete l'esame, fallirete entrambi, avremo la prova che la bottiglia di Keller è falsa. E lo incastreremo.
    Neal: Non per omicidio, ma è un inizio.
    Peter: E la bottiglia come la ricostruiamo?
    Neal: Ho già un uomo sul pezzo...
  • Peter: No!
    Neal: Potresti almeno pensarci?
    Peter: L'ho appena fatto e la risposta è no, mai scordatelo!! Cosa ti fa credere che io mi intrufolerei in un luogo insieme a te per rubare qualche cosa?
    Neal: No, tu non dovrai intrufolarti sarai invitato ad entrare. E poi non ruberemo nulla...di valore. Devo prendere solo un po' di ceralacca, è come raccogliere un ciuffo di capelli dal barbiere.
    Peter: Un furto è sempre un furto!
    Neal: Io sono un consulente, non un agente. Non ho i tuoi stessi doveri, prova a vederla in questo modo.
    Peter: Nada.
    Neal: Avanti...indosserai un bel completo, parlerai con persone interessanti bevendo un buon Porto.
    Peter: Conoscendomi bene come mi conosci, cosa ti fa pensare che potrei divertirmi a fare cose del genere?!
    Neal: Perché dobbiamo catturare un assassino. Una scaglia di cera in cambio di un omicida.
  • Peter: Cattive notizie?
    Reese Hughes: Perché fate tutti così quando entro nel vostro ufficio?
    Peter: Allora sono buone!
    Reese Hughes: No!

Episodio 13, Il passato ritorna[modifica]

  • Neal: Chi è quella?
    Peter: Kimberly Rice, stella nascente del bureau.
    Neal: Non sei un suo fan...
    Peter: Per niente, si occupa di rapimenti e persone scomparse.
    Neal: Che ci fa alla White Collar?
    Peter: È qui per vedere te!
    Neal: Di qualunque cosa mi accusi, non ho colpa!
    [Reese Hughes fa un cenno con le dita]
    Peter: Ci siamo.
    Neal: Sono stato appena convocato...
    Peter: E l'ha fatto con ben due dita!
    Neal: Deve essere roba seria.
    Peter: Già!
  • Kimberly Rice: E lei dovrebbe essere Neal Caffrey! Agente Kimberly Rice.
    Neal: Ho sentito cose meravigliose su di lei!
  • Reese Hughes: Ryan Wilkes. Lo conosci?
    Peter: Neal.
    Neal: Sì, è a capo di una piccola organizzazione criminale. Si occupano di tutto dal furto d'auto alle estorsioni!
    Kimberly Rice: Quindi un suo collega!
    Neal: Questi sono pettegolezzi...
  • Kimberly Rice: Vorrei prendere in prestito Caffrey per il mio caso.
    Peter: Se dietro c'è Wilkes non crede che sia pericoloso mettergli Caffrey alle calcagna?
    Reese Hughes: Caffrey ha dimostrato di saper badare a se stesso. Neal a partire da ora dipenderai dall'agente Rice.
    Kimberly Rice: Bene, fantastico. Ora che viaggiamo sulla stessa frequenza c'è la prima domanda: quando ha visto l'ultima volta Wilkes?
    Neal: Quando ha provato ad uccidermi.
  • Kimberly Rice: E Peter, la prossima volta che me la trovo tra i piedi, faccio rapporto.
    Peter: Non si direbbe ma nel profondo, mi creda, sono terrorizzato!
  • La paranoia è una virtù. (Mozzie)
  • Kimberly Rice: Mi ha fatto aspettare fuori dalla casa di quella ricca signora per mezz'ora.
    Neal: Lo stile ha i suoi tempi agente Rice.
    Kimberly Rice: C'ho messo meno a prepararmi per il mio matrimonio! Non ha funzionato.
    Neal: Non mi sorprende...statisticamente parlando!
  • Mr. Gless: Non immaginavo che Caffrey fosse così gradevole. Sarebbe molto più facile se si comportasse più da criminale.
    Peter: Certo.
    Mr. Gless: Spero che vada tutto liscio.
    Peter: Se può servirle, posso provare ad aiutarla. Qual è la maggior preoccupazione?
    Mr. Gless: L'incontro.
    Peter: L'incontro? Che cosa la preoccupa dell'incontro?
    Mr. Gless: Il rapitore chiama e chiede un incontro con Caffrey in cambio di Lindsay? Sembra troppo facile.
    Peter: Già. Mi scusi. [Preoccupato, telefona a Neal]
    Neal: [Risponde al telefono mentre sta per infiltrarsi da Wilkes] Peter, in questo momento sono un po' occupato, lo sai!
    Peter: Devi andartene via immediatamente!
    Neal: Ma che stai dicendo?
    Peter: Neal...sei tu il riscatto! [Qualcuno stordisce Neal con un taser] Neal!
  • Neal: Linsy...
    Linsy: Sì, lei chi è?
    Neal: Mi chiamo Neal Caffrey, sono dell'FBI e sono qui per aiutarti!
    Linsy: Davvero? E chi aiuterà lei?
    Neal: Lo ammetto...non è il migliore dei salvataggi...
    Linsy: L'FBI sa che siamo qui?
    Neal: No...ma ci sta cercando il miglior agente del bureau!
    Linsy: Davvero?
    Neal: Sì, credimi. Se c'è qualcuno al mondo che può trovarmi è proprio lui. [Riferito a Peter]
  • Elizabeth: Mozzie non mi ha ancora detto che fa nella vita. Tu lo sai?
    Peter: So abbastanza per non chiederlo!
  • Andiamo lo sai che non mi piacciono le armi...e meno ancora quelle scariche! (Neal)
  • Neal: Sto per derubare Edward Reilly.
    Mozzie: Quel Edward Reilly? Qual è il tuo piano, una pistola nel porta oggetti? È il tuo piano! Una pistola nel porta oggetti!
  • Chiudi il becco o ti faccio baciare il pavimento!! Sì, sappiamo chi sei veramente! [Girandosi verso Neal] Ho appena minacciato un tizio a cui piace uccidere le persone a mani nude! (Mozzie)
  • [Riferendosi a Caffrey che si è allontanato senza cavigliera] Maledizione, dovevo aspettarmelo. Jones, controlliamo i soliti sospetti... (Peter)
  • [Riferito al carillon] Fai il giro del mondo in cerca di una cosa e scopri che è sempre stata nel tuo giardino. (Neal)
  • Peter: Che aveva da dirti Alex? Hai un lungo capello scuro sulla giacca. Quante altre brune vedi prima del lavoro? Non rispondere...tutte le tue brune sembrano essere collegate a quel carillon. Tu e Alex volete rubarlo, vero?
    Neal: Lei è solo una vecchia amica.
    Peter: È una ricettatrice, Neal. Lei sa come trovare le cose. O venderle. La gente come lei diffida dell'FBI, per questo sei andato via senza cavigliera.
    Neal: Una teoria affascinante.
    Peter: Sono disposto a dimenticare le tue scorribande perché ti sei comportato bene oggi.
    Neal: Ti ringrazio...
    Peter: No. Ricorda quello che hai provato vedendo la ragazza tra le braccia del padre. Momenti simili sono rari. Ma se cerchi di rubare il carillon io ti prenderò.
    Neal: È una minaccia?
    Peter: È quello che è. Sai, puoi rimetterti una tuta arancione e struggerti per la ragazza perduta o stare qui e fare qualcosa di buono della tua vita. Scegli tu.

Episodio 14, Rapina al consolato[modifica]

  • Ho ancora una domanda. Io so perché sono nudo. Tu perché lo sei? [Ad Alex riferendosi al fatto che lo abbia fatto entrare nudo in piscina perché non sapeva se potesse avere un microfono nascosto] (Neal)
  • Mozzie: Un consolato? Ah, fantastico! Un furto su scala internazionale! Senti, non voglio finire i miei giorni in qualche cella sotterranea in compagnia di scarafaggi e pidocchi!
    Neal: Non stiamo parlando della Corea del Nord: sono italiani, Mozzie!
    Mozzie: Be', loro di prigioni ne sanno qualcosa! Chiedilo a Galileo! Si può fare senza Alex?
    Neal: Non vuole dirmi in che cassaforte è.
    Mozzie: È sempre stata molto furba! E comunque sono tutte chiacchiere. Non crederai che Mr. FBI ti toglierà la cavigliera per questo?
    Neal: Peter no.
    Mozzie: E allora chi?
    Neal: Fowler. Se vuole che gli porti quel carillon, dovrà farlo per forza. L'ha già manomessa in passato.
    Mozzie: D'accordo...supponiamo che lui lo faccia. Supponiamo che tu gli porti il carillon, e poi?
    Neal: Che vuoi dire?
    Mozzie: Tu consegni a Fowler quello che vuole e Kate si getta correndo fra le tue braccia. Pensi di poterti ritirare, comprare una casa con giardino ed entrare nel comitato di quartiere?
    Neal: Sì!
    Mozzie: Neal, "vissero felici e contenti" non riguarda quelli come noi.
  • Peter: Oh, che fortuna, i soliti sospetti tutti nello stesso posto! Non poteva andarmi meglio. Che stavate combinando?
    Alex: Stavamo andando via!
    Peter: Ci avrei scommesso. So che hai incontrato Fowler e adesso Alex e il tuo amichetto erano qui. Che c'è? Hai riunito la squadra per rubare il carillon? Dimmi che sbaglio.
    Neal: Sbagli.
    Peter: Io non ti capisco Neal. Ti ho dato l'occasione di avere una vita migliore.
    Neal: Ma non è la vita che voglio.
  • D'accordo. Ognuno di noi ha i suoi punti deboli. Il tuo è Kate. Fa la cosa giusta, Neal. (Peter)
  • [Informandosi di Neal da Peter] Mette ancora il cappello? (Diana Berrigan)
  • Neal: [Riferendosi al taglio della cavigliera] Su, facciamolo. A te l'onore.
    Mozzie: Prima vorrei fare un brindisi o qualcosa del genere. Ci sentiamo liberi quando scappiamo anche se a volte è solo per cadere dalla padella nella brace. Eric Hoffer. [Effettua il taglio] Niente allarmi...
    Neal: [Alzando il bicchiere] Alla brace!
  • Scusatemi signore, signori. Vorrei fare un brindisi. Ai nostri gentili ospiti e a tutti voi, perché questa è davvero una serata speciale. Almeno per il sottoscritto. Probabilmente vi starete chiedendo chi io sia, quindi vado a presentarmi: sono un ladro d'arte di fama internazionale. E questa sera, sono qui per derubarvi. (Neal)
  • Neal: Grazie...per ogni cosa.
    June: Accidenti, sai quanto io detesti gli addii. Neal...come te ce n'è uno su un milione, non dimenticartene mai!
  • Peter: [Lo ferma prima che salga su un aereo con Kate] Neal!
    Neal: Sei qui per arrestarmi?
    Peter: Sono ancora un civile! E so tutto di Mentore. Puoi andartene liberamente, è un tuo diritto.
    Neal: Perché sei qui, allora?
    Peter: Perché sono tuo amico.
    Neal: Tu sai che io prenderò quell'aereo.
    Peter: E so anche che sarebbe l'errore più grande che potresti fare.
    Neal: Questa è la cosa migliore per tutti, Peter. Tu ritornerai alla tua vita e io finalmente me ne farò una mia.
    Peter: Ma tu hai già una vita ed è qui. Ci sono persone che ti vogliono bene e a cui mancheresti. Davvero.
    Neal: [Gli restituisce il tesserino da consulente] Grazie per questo. Ora devo andare.
    Peter: Hai salutato tutti tranne me. Perché?
    Neal: Non lo so...
    Peter: Sì che lo sai, dimmelo!
    Neal: Non lo so, è che...
    Peter: Perché?
    Neal: Tu lo sai perché.
    Peter: Dimmelo!
    Neal: Perché solo tu puoi farmi cambiare idea.
    Peter: E l'ho fatto?

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