Vai al contenuto

William Turner (vescovo)

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
William Turner vescovo di Buffalo

William Turner (1871 – 1936), vescovo cattolico e docente universitario statunitense di origine irlandese.

Storia della filosofia

[modifica]
  • Nei particolari la divisione della storia della filosofia sarà sempre più o meno arbitraria. Ciò proviene dalla continuità dello sviluppo storico; poiché come non v'ha nessuna istituzione umana, né sistema, né scuola di filosofia che la rompa interamente col passato, ma sorgono e si succedono le une alle altre e si fondono una dentro l'altra così insensibilmente, che di rado si può decidere dove l'una finisce e l'altra comincia, in ugual modo la corrente del pensiero umano passa senza interruzione da una generazione all'altra. (Introduzione, p. 3)
  • Poiché nelle dottrine con le quali i Babilonesi, i Cinesi, gli Hindu e gli Egiziani ed altri popoli Orientali cercarono di formulare le loro idee sull'origine dell'universo, sulla natura e sui destini dell'uomo, alla spiegazione naturale o razionale predomina l'elemento religioso, il darne una adeguata esposizione, più che alla Storia della Filosofia spetta a quella delle Religioni. (Parte I, p. 7)
  • Secondo Aristotele, Talete insegnò che tutte le cose furono fatte dall'acqua: ma come venne a questa conclusione? Non lo dice la tradizione storica; e la ragione che ci dà Aristotele, – l'osservare l'umidità del nutrimento ecc. – non è che sua congettura; onde potrebbe anche essere che per una interpretazione razionalistica data al mito dell'Oceano, e anche per aver osservati i depositi alluvionali dei fiumi della sua terra natia, conchiudesse che come la terra, così tutte le cose sono uscite dall'acqua. (Parte I, pp. 31-32)
  • L'importanza principale del movimento pitagorico sta nell'aver approfondito in Grecia la coscienza morale: l'antica vivacità del sentimento religioso che si vede nei poemi d'Omero, ha aperto la via a maniere più calme e più riflessive in cui si affermano il senso della colpa e la conseguente necessità di espiazione e di purificazione. In quanto è un sistema di filosofia, dobbiamo osservare che il corpo della dottrina pitagorica – come tutti i sistemi presocratici, – mirava soprattutto ad essere una filosofia della natura, e per tale la descrive Aristotele: perciò non s'interessa delle condizioni della conoscenza e quantunque la società fondata da Pitagora avesse carattere morale, pure la filosofia che le diede a compagna tratta i problemi morali solo incidentalmente ed in modo superficiale. (Parte I, p. 39)
  • I filosofi di questa scuola [eleatica] non si interessarono tanto dell'origine delle cose quanto dei principii del mondo com'esso è al presente, e le loro ricerche si aggirano come a centro attorno al problema della mutazione, nella soluzione del quale introdussero l'idea dell'ente e del fieri, onde portarono la speculazione in regioni strettamente metafisiche. (Parte I, p. 40)
  • La filosofia di Duns Scoto è qualificata per criticismo e sottigliezza. A motivo forse della sua predilezione per gli studi matematici – predilezione che dicesi abbia presa da Ruggero Bacone – Scoto fu troppo inclinato a rigettare come inconcludenti gli argomenti filosofici dei suoi predecessori. Egli attaccò senza distinzione di scuola ed evidentemente senza il menomo rispetto al prestigio del gran nome, le dottrine di Alessandro di Hales, di S. Bonaventura, di Ruggero Bacone, di Enrico di Gand e sopratutto di S. Tomaso. È tale la sottigliezza delle sue speculazioni, che anche una mente educata nei modi del pensiero scolastico trova considerevole difficoltà a seguire il filo del suo ragionamento. (Parte II, p. 348)
  • Pure accordandosi con S. Tomaso, che filosofia e teologia sono scienze distinte, Scoto insiste sull'inferiorità della prima, sostenendo che la ragione umana è incapace di sciogliere alcuni problemi, come l'immortalità dell'anima. Diffatti la sua dottrina su questo punto s'accosta pericolosamente al principio averroistico che ciò che è vero in teologia può esser falso in filosofia. (Parte II, p. 348)

Bibliografia

[modifica]

Altri progetti

[modifica]