Zelig (programma televisivo)

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Zelig, programma televisivo italiano, in onda dal 1997.

Citazioni su Zelig[modifica]

  • Ho capito di essere diventato vecchio perché non ho mai apprezzato Zelig. Non ne capivo il senso, l'ammasso di carne gettata allo sbaraglio, l'esercito di disperati armati di una sola battuta tormentone che finiva per dare il titolo a uno stiracchiato libro Kowalski e a un film che totalizzava diciassette spettatori paganti. (Tommaso Labranca)
  • Zelig cosa rappresenta per lei?»] Intanto un'appartenenza. E un appuntamento col Pubblico a casa per dirsi come stiamo, cercando di ridere e irridere il momento storico oggi dolente, con l'affetto di un Programma che quasi ci rassicura restando, laddove invece tanto delle nostre vite non è più. (Anna Maria Barbera)
  • Pensavo al gruppo di comici entusiasti e allo spettacolo che andava crescendo come a un campo fertile appena concimato, nel quale ognuno di noi era chiamato a gettare il proprio semino per poi vedere germogliare e raccogliere dei variopinti e profumati fiori. Di quel campo concimato, nella mia memoria è rimasto solo un insopportabile odore di merda. (Alberto Patrucco)
  • Zelig ad esempio, ha sfornato tanti talenti, poi però sono seguiti anche tanti cloni di Zelig che non propongono nulla di nuovo. (Roberto Ciufoli)
  • Zelig mi ha dato e mi ha tolto tanto. Mi ha insegnato a improvvisare. E ho conosciuto un compagno di lavoro, Claudio, indimenticabile. Come coppia avevamo un feeling unico, difficile da trovare: o scatta o non scatta, un po' come in amore. Ma Zelig mi ha anche tolto energia perché non è semplice lavorare in un contesto con tanti uomini e dove le donne (poche) non sono certo lì per aiutarti. (Vanessa Incontrada)

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