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Maia Sandu

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Maia Sandu nel 2019

Maia Sandu (1972 – vivente), politica moldava.

Citazioni di Maia Sandu[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Vediamo stati in una posizione migliore, con istituzioni più forti, che si trovano in difficoltà. Potete immaginare quanto sia difficile per uno stato con istituzioni deboli come la Moldavia. E devo dire che lo Stato è indebolito soprattutto dalla corruzione. Ed è per questo che la lotta alla corruzione e la riforma della giustizia sono questioni prioritarie per me e per i cittadini. Naturalmente, con istituzioni deboli è più difficile organizzare le cose e soddisfare le aspettative degli elettori. Ma questo è solo una ragione in più della necessità di queste riforme, della necessità di migliorare la governance e sbarazzarci delle persone corrotte che stanno cercando di guadagnare soldi anche oggi dalla situazione attuae.[1]
  • La bandiera ucraina sta sventolando di nuovo su Kherson. La Moldova è solidale con migliaia di coraggiosi cittadini che celebrano la liberazione della città![2]
  • [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Non credo ai negoziati di pace. [...] Putin ricomincerà sei mesi dopo, non è convinto di aver perso.[3]
  • [Sull'apertura dei negoziati di adesione della Moldavia all'Ue] Oggi sentiamo il caldo abbraccio dell'Europa. Grazie per il vostro sostegno e la fiducia nel nostro percorso. Siamo impegnati nel duro lavoro necessario per diventare un membro dell'Ue. La Moldavia è pronta a raccogliere la sfida.[4]

La Moldavia sta a metà

Citato in Stefano Vizio, ilpost.it, 16 ottobre 2018.

  • La Moldavia è un paese povero: se ci pensi razionalmente, perché i poveri siriani dovrebbero voler venire qui sapendo che lo stato non può dare loro nessuna assistenza?
  • Quando sali al potere, e cominci a governare in modo europeo, è allora che puoi convincere le persone che ancora guardano alla Russia a sostenere il percorso europeista della Moldavia.
  • È una zona grigia e i politici corrotti vogliono tenerla così, perché in una zona grigia possono fare quello che vogliono: possono imporre le loro regole, possono cancellare le elezioni, possono continuare a rubare, possono continuare a riciclare denaro come negli ultimi sei anni.
  • La gente se ne sta andando perché non vede un futuro, qui. Stiamo rimanendo senza persone.

Moldavia: "Il paese in ostaggio degli oligarchi", intervista all'economista Maia Sandu

Angelo Capuano, eastjournal.net, 5 marzo 2019.

  • La Moldova sta affrontando una seria pressione demografica. Molti cittadini giovani e istruiti stanno lasciando il Paese in cerca di una vita migliore all’estero. Questi elettori sono la principale forza che spinge al cambiamento ma la loro voce sta diminuendo, poiché nello specifico il governo ha preso parte attiva per tacitare il voto degli emigrati, sapendo che la stragrande maggioranza di quelli che hanno lasciato il paese voterebbero contro il governo.
  • Non possiamo permetterci una coalizione di governo con nessuno dei nostri oppositori dal momento che i valori che ci contraddistinguono e i punti di vista strategici sul percorso di sviluppo del Paese sono diametralmente opposti.
  • La divisione geopolitica è intrinseca nella scena politica moldava perché anche gli elettori si dividono lungo linee geopolitiche. La presenza militare russa e l’eccessiva influenza russa sugli sviluppi politici in Moldova sono ben noti: in termini di dipendenza energetica, vulnerabilità dello spazio informativo o l'uso dell’accesso al mercato come strumento politico. Comunque anche troppi politici corrotti hanno imparato a sfruttare questa divisione a loro vantaggio. Sicuramente l'interesse principale della gente è legato a migliori condizioni di welfare e alla corruzione endemica che impesta la Moldova. Gli elettori stanno cominciando a capire che la corruzione non ha colore geopolitico e che i politici che si dichiarano a favore dell'Europa possono essere tanto corrotti quanto quelli che si etichettano a favore della Russia.

Il primo ministro moldavo a euronews: "non faremo concessioni alla Russia"

Intervista di Andrei Beketov e Elena Cavallone, euronews.com, 25 luglio 2019.

  • Non scenderemo a compromessi su cose importanti. Innanzi tutto sul nostro percorso con l'UE.
  • Continueremo a chiedere che le forze russe e le munizioni vengano ritirate dal nostro territorio e una soluzione politica del conflitto in Transnistria, garantendo l'integrità territoriale e la sovranità della Repubblica di Moldavia.
  • Vorremmo che la Moldavia diventasse un partner stabile dell'Unione europea. Cosi, quando verremo a bussare alla porta dell'UE per aderirvi, saremo sicuri di farcela.

Maia Sandu: «Emigranti, ora potete tornare in Moldavia»

Intervista di Andrea Bonetti e Francesco Brusa, ilmanifesto.it, 27 luglio 2019.

  • Fin dall'indipendenza, il più grande problema del paese è dato dalla debolezza delle istituzioni. I governi sono stati quasi sempre composti da persone che avevano anche un grande potere economico, ma la situazione non è mai stata tanto grave come con Vladimir Plahotniuc. Il suo era un sistema di controllo che si è prima imposto attraverso tangenti, poi con veri e propri ricatti. Ha creato uno "stato oligarchico" che rispondesse solo ai suoi personali interessi.
  • Le persone devono tornare a credere nella propria nazione e nelle proprie istituzioni. Crediamo che un governo funzionante e il ripristino di una giustizia imparziale possano convincere chi si trova qui a non partire e chi invece è già emigrato a tornare. Sta già accadendo: tre dei miei ministri vengono dalla diaspora.
  • [Sulla Transnistria] Come ripetiamo da sempre, siamo contrari a qualsiasi progetto di stato federale. Crediamo dunque che ogni avanzamento o accordo sulla questione debba avvenire entro condizioni di totale integrità territoriale per il nostro paese. Quello che certamente proveremo a fare è, in primo luogo, smantellare lo schema di corruzione che coinvolge sia uomini al di qua che al di là del Nistru. In secondo luogo, avvieremo progetti che possano avvicinare le popolazioni delle due aree. Ad ogni modo, è una questione che potrà essere superata solo se si creeranno le opportunità geopolitiche adeguate. In questo senso, è fondamentale il ruolo della Federazione russa.

Maia Sandu: "È ora di ripulire la classe politica della Moldova"

Intervista di Rosie Wright, euronews.com, 27 ottobre 2020.

  • Uno stato funzionale significa, prima di tutto, uno Stato senza corruzione, uno Stato che incoraggia le imprese, che a sua volta crea posti di lavoro, pagano pensioni e stipendi. È semplice ed è ciò che tutti i moldavi vogliono.
  • Sotto l'attuale presidente, la politica estera del Paese è stata totalmente sbilanciata. Ad esempio, la Moldova ha due vicini: la Romania e l'Ucraina. E sotto il presidente Dodon, le relazioni con questi Paesi sono state completamente congelate. Le relazioni con l'Unione europea e gli Stati Uniti sono andate di male in peggio, perché Igor Dodon ha cercato di stabilire buone relazioni solo con la Russia. Ma anche con la Russia, l'ha fatto per i suoi interessi personali, non certo per risolvere i problemi del Paese. E poi sappiamo che la Russia non fornisce alcuna assistenza tecnica e di sviluppo. Per questo dobbiamo tornare a una politica estera equilibrata e riprendere le buone relazioni con Romania e Ucraina, con Unione europea e Stati Uniti.
  • Il presidente in carica, Igor Dodon, sa che non può vincere le elezioni, non può ottenere il secondo mandato con elezioni libere ed eque, perché ormai la gente ha visto che è corrotto, che mente ed è incompetente.
  • Il regime di Plahotniuc, insieme a Dodon, organizzò e comprò voti, dalla regione separatista della Transnistria.
  • [Sulla pandemia di COVID-19] Le autorità moldave non hanno ascoltato i consigli del settore sanitario. Hanno testato pochissime persone, non hanno preso misure adeguate per isolare i malati.

Moldavia, la presidente Sandu a Bucarest dopo le accuse russe: "Determinati nel cammino verso l'Ue"

Da un discorso a Bucarest; citato in Giuseppe Asta, rainews.it, 23 febbraio 2023.

  • La Russia ha invaso un paese vicino a noi, un paese che vuole vivere in libertà e dignità. L'Ucraina sta resistendo all'invasione grazie all'eroismo degli ucraini e all'aiuto di paesi amici. Noi, nella Repubblica di Moldavia, siamo protetti dallo scudo degli eroi ucraini. L'Europa è forte per l'unità e la fermezza con cui difende la pace e la vita delle persone.
  • All'inizio della guerra, la Moldavia era il vicino più vulnerabile dell'Ucraina. Ora siamo più preparati. Stiamo rafforzando la capacità di difesa, abbiamo nuove fonti di energia, su cui possiamo contare, abbiamo aumentato le esportazioni verso l'Unione europea, siamo sempre più forti.
  • La Moldavia sta attraversando sfide senza precedenti. Alcuni volevano che il nostro paese cadesse, volevano un governo fantoccio servile agli interessi del Cremlino. La Repubblica di Moldavia rimane determinata nel suo cammino verso l'Unione europea.

«L’adesione della Moldavia all’Unione è una questione esistenziale», una conversazione con la presidente moldava Maia Sandu

Intervista di Ramona Bloj, legrandcontinent.eu, 22 maggio 2023.

  • La stabilità della Moldavia è importante non solo per il nostro Paese, ma anche per l'Unione e per l'Ucraina – immaginate per un momento come la Russia userebbe la Moldavia contro l'Ucraina se fosse instabile.
  • In passato abbiamo avuto al potere politici che hanno promesso l'integrazione nell'UE, ma che si sono sporcati con la corruzione, screditando così il nostro percorso di adesione. Siamo persone oneste, siamo molto convinti e sì, abbiamo ancora del lavoro da fare. Ma il sostegno all'integrazione europea esiste, ed è maggioritario.
  • [...] la Moldavia deve ancora affrontare molta disinformazione e propaganda, soprattutto del Cremlino, che cerca di diffondere informazioni false sull'UE e di spaventare la gente. Quindi, più si parla dei vantaggi dell'UE, maggiore sarà il sostegno. I moldavi vedono che l'Unione ci ha già aiutato a migliorare gli standard di vita delle nostre comunità, a costruire strade, scuole, ospedali, ma abbiamo anche un milione di cittadini all'estero, molti dei quali nei Paesi dell'Unione. Chi vive in Moldavia ha parenti che hanno visto cosa significa l'Unione, il che contribuisce a consolidare il sostegno.
  • Il nostro popolo è la nostra più grande risorsa: vogliamo convincerlo a restare. Vogliamo che i giovani rimangano e contribuiscano al nostro sviluppo nel governo, nel settore pubblico e in quello privato. Ci stiamo lavorando, ma c'è una massa critica da migliorare in tutti i settori. Abbiamo visto persone venire dalla diaspora per darci una mano al governo – qui nel mio ufficio e in Parlamento – ma abbiamo bisogno di più persone che tornino e di più giovani che restino.
  • L'anno scorso abbiamo avviato la riforma del sistema di istruzione superiore perché sappiamo quanto sia importante per i giovani. Ma sappiamo anche che abbiamo bisogno di una massa critica di miglioramenti in tutti i settori per convincere più giovani a restare.
  • Oggi siamo al sicuro grazie agli ucraini che, combattendo per difendere la loro terra e la loro libertà, difendono anche la nostra.
  • Nei Paesi che hanno aderito all'Unione negli ultimi vent'anni, il tenore di vita è molto più alto, c'è sicurezza, ci sono opportunità per le persone di lavorare e svilupparsi in patria. Questo è ciò che vogliamo per la Moldavia e pensiamo di avere qualcosa da offrire: possiamo contribuire alla stabilità e alla sicurezza del continente.
  • Per molti anni abbiamo visto la Russia cercare di ricattare il nostro Paese attraverso l'energia. Oggi, per la prima volta dall'indipendenza, la Moldavia – ad eccezione della regione della Transnistria – non consuma più gas russo. Stiamo diversificando, non siamo più dipendenti dalla Russia, come lo siamo stati per tre decenni. Quindi sta funzionando: siamo resistenti, ma ovviamente abbiamo bisogno di aiuto. L'effetto della propaganda del Cremlino è un problema enorme che ha danneggiato il nostro processo democratico in passato. Sappiamo che Putin continuerà a cercare di minare i nostri sforzi di riforma per creare istituzioni forti e indipendenti.
  • Oggi, la metà delle persone che lavorano all'estero dalla Transnistria lavora in un Paese dell'UE. Si tratta di un cambiamento spettacolare rispetto a dieci anni fa, quando tutte le esportazioni dalla regione andavano in Russia e tutte le persone in cerca di lavoro andavano in Russia. Più la situazione sulla riva destra del Dniester migliorerà, più velocemente potremo aumentare il tenore di vita, più saremo sicuri e più la riva sinistra avrà interesse a muoversi verso la riunificazione del Paese. Ci stiamo lavorando, siamo impegnati per una risoluzione pacifica del conflitto e credo che più ci avvicineremo all'Unione, più i cittadini moldavi della riva sinistra saranno interessati alla riunificazione.
  • Dobbiamo continuare a impegnarci per far studiare la lingua gagauzia, perché l'autonomia di questa regione è stata creata per aiutarli a preservare la lingua e la cultura, ed è qui che dobbiamo lavorare di più per proteggere meglio la popolazione dalla propaganda e dalla disinformazione.
  • Dall'inizio del processo, nel 1989, siamo riusciti a ottenere libertà, sovranità e indipendenza. Abbiamo la libertà di espressione, naturalmente dobbiamo ancora lavorare per consolidare questi risultati, ma come si può vedere nell'ultima classifica internazionale, la Moldavia è al 28° posto per quanto riguarda la libertà di stampa e stiamo effettivamente progredendo in tutte le dimensioni della democrazia e dei diritti umani.
  • È chiaro che una parte della Chiesa ortodossa sia molto favorevole alla Russia – e che addirittura lavori per essa – e, purtroppo, alcuni esponenti sostengono persino la sua guerra. Allo stesso tempo, il capo della Chiesa in Moldavia ha esplicitamente rifiutato di sostenerla. C'è quindi una differenza di opinioni al suo interno.
  • [Sul Partito Shor] Al momento, esiste un gruppo criminale corrotto guidato da una persona condannata per frode nel settore bancario, che si nasconde in Israele e che è il principale rappresentante dei tentativi russi di destabilizzare il Paese. Le nostre istituzioni stanno raccogliendo prove e speriamo di vedere ulteriori risultati da questo lavoro per affrontare coloro che lavorano contro la Repubblica di Moldavia, che cercano di minare gli sforzi e che servono gli interessi della Russia.
  • Dopo aver visto ciò che la Russia ha fatto in Ucraina, come possiamo credere che la Russia rispetterà la neutralità della nostra Costituzione? Oggi siamo vulnerabili e nella società c'è un dibattito molto forte al riguardo. Finora la gente crede ancora che la neutralità sia la politica giusta per la Moldavia, ma il dibattito esiste. Potrei dire che una parte della popolazione pensa che la Moldavia debba rimanere neutrale a causa della propaganda russa che continua a prendere di mira la NATO. Allo stesso tempo, una parte della popolazione, a causa della propaganda, potrebbe avere paura di parlare dell'adesione alla NATO perché pensa che non appena si inizierà a parlarne, la Russia potrebbe attaccare. Dobbiamo quindi fornire uno spazio sicuro di informazione per consentire questa discussione.
  • Il sostegno alla riunificazione con la Romania c'è, ma non è sufficiente. Alcune persone hanno difeso questa idea e continuano a farlo, ma non sono abbastanza e devono affrontare il fatto che ci sono anche persone che ne hanno paura. D'altra parte, il sostegno all'integrazione nell'Unione esiste e questo è ciò che stiamo perseguendo come Paese democratico per il nostro futuro.

Citazioni su Maia Sandu[modifica]

  • Lei rappresenta il futuro della Moldavia nella Ue. (Dorin Recean)
  • Maia Sandu ricopre sicuramente uno degli incarichi più difficili del mondo. Questa donna, che si esprime sempre con una voce calma, è la presidente di un paese abitato da due milioni di persone che confina con l’Ucraina, comprende un territorio secessionista occupato da truppe russe (la Transnistria) ed è sottoposto a un ricatto energetico, ad attacchi informatici quotidiani e a una guerra dell’informazione permanente. (Pierre Haski)
  • Nel 2020 Sandu è stata eletta con un programma filoeuropeo e contro la corruzione, che è il problema principale del paese. Di sicuro non immaginava che si sarebbe ritrovata con una guerra nella vicina Ucraina a stravolgere le vite dei moldavi. Quando la Russia bombarda le infrastrutture ucraine, infatti, la corrente elettrica manca anche in Moldova. L’accoglienza dei rifugiati, i traffici di ogni genere, le minacce, l’inflazione e i tentativi di destabilizzazione sono ormai all’ordine del giorno. (Pierre Haski)

Note[modifica]

  1. Citato in Julian Gomez, La campagna vaccinale senza mezzi della Moldavia, euronews.com, 25 marzo 2021.
  2. Da un post sul profilo ufficiale twitter.com; citato in Ucraina - Russia, le news dalla guerra del 12 novembre. Medvedev: "Non abbiamo ancora usato tutto l'arsenale", repubblica.it, 12 novembre 2022.
  3. Citato in Pierre Haski, La Moldova nell'occhio del ciclone creato da Mosca, internazionale.it, 22 novembre 2022.
  4. Da un post sul profilo ufficiale twitter.com; citato in Sandu, "oggi la Moldavia apre una nuova pagina", ansa.it, 14 dicembre 2023.

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