Ō no Yasumaro

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Ō no Yasumaro (660 – 723), scrittore e storico giapponese.

Citazioni di Ō no Yasumaro[modifica]

  • La maestosa Amenouzume [...] sistemò poi presso la porta della rocciosa stanza del cielo un recipiente capovolto, vi batté sopra i piedi con un baccano così assordante da restarne spiritata, fece penzolare fuori le mammelle e abbassò la cintola del vestito fino a mostrare il sesso. Le pianure del sommo cielo sobbalzarono e uno scoppio di risa si levò da tutte le otto centinaia di miriadi di esseri. Amaterasu [...] aprì uno spiraglio nella porta della rocciosa stanza. Restò dentro ma parlò. "Rinchiudendomi – disse – ho oscurato sia le pianure del cielo sia le terre immerse nelle pianure di giunco. Cosa hanno Amenozume da fare baldoria e tutte le miriadi di esseri da ridere?". "È che esiste – le disse allora Amenozume – un essere meraviglioso che supera perfino te. Così gli offriamo una allegra festa di benvenuto e ce la spassiamo". Nel frattempo [...] avevano avvicinato lo specchio al punto da portarlo alla vista di Amaterasu [...] che oramai non sapeva più bene cosa pensare e, sempre più incuriosita, faceva capolino dalla porta [...] Quando Amaterasu grande sovrana e sacra uscì, le pianure del sommo cielo e le terre immerse nelle pianure di giunco riebbero luce.[1]

Note[modifica]

  1. Da Kojiki. Un racconto di antichi eventi, traduzione di Paolo Villani, Marsilio, Padova, 2006, pp. 48 sg. Citato in Okamoto Kanoko, Frotte di pesci rossi, prefazione di Dacia Maraini, traduzione e note a cura di Fujimoto Yūko, Lindau, 2018, pp. 161-162, nota 17. ISBN 9788833531168

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