Io speriamo che me la cavo (film)
Io speriamo che me la cavo
Titolo originale |
Io speriamo che me la cavo |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1992 |
Genere | commedia |
Regia | Lina Wertmüller |
Soggetto | Io speriamo che me la cavo di Marcello D'Orta |
Sceneggiatura | Alessandro Bencivenni, Leo Benvenuti, Andrej Longo, Domenico Saverni |
Produttore | Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori, Ciro Ippolito |
Interpreti e personaggi | |
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Io speriamo che me la cavo, film italiano del 1992 con Paolo Villaggio, regia di Lina Wertmüller.
Frasi[modifica]
Dialoghi[modifica]
- Direttrice: E, che, volete aggiustare tutti i guai del sud in qualche settimana? A cominciare dalla "De Àmicis"!?
Marco Tullio Sperelli: Signora, mi scusi, ma almeno lei non potrebbe dire "De Amìcis"?
Direttrice: [...] Ah, e no, Spere', qua tutti diciamo "De Àmicis"! Eh, adeguatevi, professo', mettetevi in sintonia: voi qua volete cambiare troppe cose! - Marco Tullio Sperelli: Io sono un uomo onesto, e sono anche sposato.
Nicola: Oh, lo vedete? E' sposato!
Gennarino: E la moglie dove la tiene?
Marco Tullio Sperelli: No, io...mia moglie non ce l'ho più...
Vincenzino: Eh, pecché è ricchione!
Marco Tullio Sperelli: No, perché siamo divorziati. Era come la madre di Giustino, voleva avere sempre ragione lei!
Explicit[modifica]
[Ultimo tema letto dal protagonista, sul treno per il Nord] Quale parabola preferisci? Svolgimento. Io, la parabola che preferisco è la fine del mondo, perché non ho paura, in quanto che sarò già morto da un secolo. Dio separerà le capre dai pastori, una a destra e una a sinistra. Al centro quelli che andranno in purgatorio, saranno più di mille migliardi! Più dei cinesi! E Dio avrà tre porte: una grandissima, che è l'inferno; una media, che è il purgatorio; e una strettissima, che è il paradiso. Poi Dio dirà: "Fate silenzio tutti quanti!". E poi li dividerà. A uno qua e a un altro là. Qualcuno che vuole fare il furbo vuole mettersi di qua, ma Dio lo vede e gli dice: "Uè, addò vai!". Il mondo scoppierà, le stelle scoppieranno, il cielo scoppierà, Corzano si farà in mille pezzi, i buoni rideranno e i cattivi piangeranno. Quelli del purgatorio un po' ridono e un po' piangono, i bambini del limbo diventeranno farfalle. Io, speriamo che me la cavo.
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