Grey's Anatomy (terza stagione)

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Grey's Anatomy, terza stagione.

Episodio 1, È questione di tempo[modifica]

  • In sala operatoria il tempo perde ogni significato: mentre si sutura e si salvano vite, l'orologio non ha importanza. Quindici minuti, quindici ore. In sala operatoria i chirurghi fanno volare il tempo. Fuori dalla sala operatoria comunque, il tempo si diverte e ci prende a calci nel sedere. Anche ai più forti di noi gioca brutti scherzi: rallenta, indugia, fino a fermarsi, lasciandoci intrappolati in un attimo incapaci di muoverci in una direzione o nell'altra. (Meredith) [voce narrante]
  • Alex: Izzie, Izzie. Avanti!
    George: È stata lì tutta la notte, dobbiamo fare qualcosa.
    Meredith: Perché guardate tutti me?
    Cristina: Perché tu sei pratica di queste cose!
    Meredith: Io non sono pratica di un bel niente! Non so cosa fare. Danny è morto. L'uomo che amava è morto.
    Cristina: Sì ma anche tu sei cupa e triste. Tua madre ha l'alzehimer, non parli con tuo padre...
    Alex: ...la storia della tequila, dell'uomo sbagliato...
    George: Tu sei cupa e triste, Meredith, e ora Izzie è cupa e triste.
    Meredith: Cosa sono, la reginetta del club "Vite spezzate"?
    George: Comunque dobbiamo fare qualcosa, qualcuno deve entrare.
  • La cupa e triste Meredith... Io non sono cupa e triste, e se sono cupa e triste è perché vivo la mia vita fuggendo continuamente. (Meredith)
  • Io vorrei recitare la mia parte, vorrei dire le mie battute e fare quello che vi aspettate che faccia se servisse a farvi stare più tranquilli... ma io non riesco a fare questo, non so essere questa persona, non chi sia questa persona... Perché è successo? Come siamo arrivati a questo punto? Perché sono rimasta sola? (Izzie)
  • [A Meredith] Significa che devi scegliere, ma devi farlo con calma, non voglio che tu prenda una decisione prima di sentirti pronta, stamattina volevo passare perché volevo dirti, perché quello che volevo dirti, tutto quello che volevo dirti è che, sono innamorato di te, sono innamorato di te da sempre, sì, lo so che sono un po' in ritardo per dirtelo, perciò voglio che tu ti prenda tutto il tempo, sì, prenditi il tempo che vuoi perché hai una scelta da fare, quando sono stato io a dover scegliere ho sbagliato, ok, buonanotte. (Derek)
  • Il tempo vola... Il tempo non aspetta nessuno... Il tempo guarisce tutte le ferite... Quello che tutti quanti vogliamo è altro tempo: tempo per alzarsi, tempo per crescere, tempo per lasciar andare... Tempo... (Meredith) [voce narrante]

Episodio 2, Scelte[modifica]

  • Il cervello contiene 14 miliardi di neuroni che viaggiano a una velocità di 450 miglia all'ora. Gran parte di questi sfugge al nostro controllo, per cui quando abbiamo freddo, ecco la pelle d'oca; quando siamo eccitati, ecco l'adrenalina. Il nostro corpo segue naturalmente i suoi impulsi, e penso che in parte sia per questo che ci risulta così difficile controllarlo. Naturalmente qualche volta accade che proviamo impulsi che preferiamo non controllare... anche se dopo, vorremmo averli controllati. [...] Il corpo è schiavo dei suoi impulsi e quello che ci rende umani è il fatto che possiamo porre rimedio. Dopo la tempesta, dopo il temporale, dopo le forti emozioni del momento possiamo calmarci e sistemare i guai che abbiamo combinato. Possiamo cercare di dimenticare il passato ma poi, invece. (Meredith, voce narrante)
  • Le devo parlare oggi stesso. Quando una cosa è finita si deve chiudere. (Derek)

Episodio 3, Fantasie[modifica]

  • I chirurghi di solito fantasticano su interventi rischiosi e improbabili: qualcuno ha un infarto al ristorante, tu gli apri il torace con un coltello da burro, e gli sostituisci una valvola con un pezzo di carota svuotato. Ma spesso e volentieri si insinua qualche altra fantasia... Tutte le fantasie si dissolvono quando ci svegliamo, e finiscono in fondo alla nostra mente. Ma a volte, vi assicuro, che se ci sforziamo un po'... possiamo rivivere il sogno. (Meredith) [riflessione iniziale]
  • È facile fantasticare. Il piacere ci piace, e un piacere doppio ancora di più. Il dolore ci fa male, e non provarlo è meglio. Ma la realtà è diversa, la realtà è che il dolore esiste per dirci qualcosa. E possiamo avere solo una certa quantità di piacere o ci viene la nausea. Forse certe fantasie sono possibili soltanto nei nostri sogni.. (Meredith) [riflessione finale]
  • [Rivolgendosi a Derek e Finn che discutono] Ora basta! Questo non è un appuntamento! Io voglio il chiaro di luna, i fiori, dei dolci e qualcuno che cerchi di sedurmi! E qui nessuno sta cercando di sedurmi, non mi state neanche guardando. Sono una specializzanda e ho poco tempo per me, avete idea quanto mi sia costato rendermi presentabile? Mi sono fatta la ceretta, ritoccata le sopracciglia e ho messo una maglietta nuova e voi neanche mi guardate. No! Le mie fantasie non sono certo due uomini che nemmeno mi guardano. Neanche una parola finché non capirete come si organizza un appuntamento. Voglio passione, voglio romanticismo dannazione! Voglio che mi facciate sentire una donna! (Meredith)
  • Alex: Dove ti fa male?
    Izzie: Dappertutto.
    Alex: Forse fa male per una ragione.

Episodio 4, Ciò che siamo[modifica]

  • Ad un certo punto del tirocinio, la maggior parte degli specializzandi comincia a rendersi conto di quello che vuole diventare, e a quale settore della chirurgia si vuole dedicare. Se glielo chiedi, ti diranno che vogliono diventare chirurghi del torace, chirurghi ortopedici, neurochirurghi, distinzioni queste che non descrivono solo le loro aree d'interesse, ma che aiutano a definire chi sono. Perché al di fuori della sala operatoria la maggior parte dei chirurghi non solo non sa chi è, ma ha anche una gran paura di scoprirlo. (Meredith)
  • A volte bisogna commettere un grande errore per capire qual è la cosa giusta da fare. (Denny Duquette)

Episodio 5, Sensi di colpa[modifica]

  • Primo: non nuocere. Noi medici giuriamo di vivere rispettando questo principio. Ma il male capita. E poi viene il senso di colpa. E in questi casi, non c'è giuramento che tenga. Il senso di colpa non va mai a spasso da solo: si fa accompagnare dai suoi amici, il dubbio e l'insicurezza. (Meredith)
  • Cristina: Perché semplicemente non le sparano alla nuca?
    Meredith: Perché sarebbe troppo umano.
  • Primo: non nuocere. Più facile a dirsi che a farsi. Possiamo prendere tutte le precauzioni del mondo, ma il fatto è che la maggior parte di noi, il più delle volte fa danno. Qualche volta anche quando cerchiamo di dare aiuto, non facciamo altro che causare danni. E poi il senso di colpa alza la testa minacciosamente. Quello che ne farai, dipende da te. Ci resta da scegliere: o lasciamo che il senso di colpa ci induca a ripetere il comportamento che fin dall'inizio ci ha messi nei guai, oppure lasciamo che ci insegni qualcosa, e facciamo del nostro meglio per andare avanti. (Meredith)

Episodio 6, Questioni di impegno [modifica]

  • Come si riesce? Come si riesce davvero a diventare un chirurgo? Ci vuole un grandissimo impegno. Dobbiamo essere pronti a prendere un bisturi, e fare un'incisione che potrebbe causare più danni che benefici. Se non c'è impegno, tanto vale non prenderlo in mano per niente quel bisturi. (Meredith)
  • George: D'accordo, io faro Cristina per te se tu farai Izzie per me.
    Meredith: Ci sto! Ieri sera c'era una donna nella roulotte di Derek. Era orrenda, orrenda. A parte il fatto che era alta e stupenda, e che lui era nudo!
    George: Emm... oh ecco... Stranamore faceva, faceva il porco con una vogliosa. È un fottuto bastardo! Allora, com'è andata?
    Meredith: Alla grande.
    George: Era da Cristina?
    Meredith: Si, si.
    George: Ah si.
    Meredith: Vai, ora sono Izzie.
    George: Allora Callie non vuole ragionare, non mi saluta neanche. Mi ha mollato. Il che non è un gran problema per me, al contrario.
    Meredith: Bravo, perché tu meriti di meglio. Davvero. Senti tu sei George. Dico sul serio, sul serio. Allora, ti avrebbe detto così Izzie?
    George: Si, questo è molto da Izzie.
  • A volte anche il migliore di noi ha delle titubanze, quando si tratta di assumersi un impegno. E potremmo restare sopresi dall'impegno che riusciamo ad esprimere in certe occasioni. Impegnarsi è complicato. Potremmo sorprendere persino noi stessi per quanto riusciamo ad impegnarci, ma impegnarsi richiede uno sforzo notevole, e anche sacrificio, il che spiega perché, certe volte, siamo costretti a imparare la lezione a nostre spese, e a scegliere con attenzione le situazioni in cui impegnarci. (Meredith)
  • Tutti noi abbiamo bisogno di aiuto ogni tanto. Magari di qualcuno che si prenda cura di noi, che ci sostenga, che ci stia vicino. Io lo so. Lei ha bisogno di tutto questo. (Izzie)

Episodio 7, Un nuovo inizio[modifica]

  • Come chirurghi, siamo addestrati a individuare le malattie: a volte il problema è facile da individuare. La maggior parte delle volte devi fare un passo alla volta: prima devi osservare la superficie cercando anche il più piccolo campanello d'allarme. Una verruca, una lesione, o una sgradita neoformazione. La maggior parte delle volte non possiamo capire ciò che non va in una persona alla prima occhiata; dopotutto le persone possono sembrare perfette all'esterno, ma quello che hanno dentro ci racconta tutta un'altra storia. (Meredith)
  • Le fughe solitarie sono sopravvalutate, e i nuovi inizi? Non credo esistano. Ci sarà un motivo per cui si dice "ovunque vai, non cambi mai". (Webber)
  • Derek: Quindi, in altre parole, siamo un branco di idioti.
    Burke & Webber: Sì.
    Webber: Chi vuole andare a casa?
  • I problemi sono come onde: c'è la risacca ma poi... un'altra ondata ti colpisce. (Sydney)
  • Mi manca. In ogni momento mi manca. Non va ad ondate: è un dolore continuo. (Izzie)
  • Non tutte le ferite possono essere superficiali. Alcune ferite sono molto più profonde di quanto possiamo immaginare, non le puoi vedere ad occhio nudo. E poi ci sono alcune ferite che ci colgono di sorpresa. Il trucco con qualsiasi tipo di ferita o di malattia, è scavare fino in fondo, e trovare la vera fonte del problema. E una volta che l'hai trovata, prova con tutte le tue forze a guarire quella ferita. (Meredith)

Episodio 8, Guardando il sole[modifica]

  • Molta gente non sa che l'occhio umano ha un angolo cieco nel suo campo visivo. C'è una parte di mondo che noi non possiamo letteralmente vedere. Il problema è che certe volte gli angoli ciechi ci impediscono di vedere cose che non dovremmo assolutamente ignorare. A volte invece sono proprio gli angoli ciechi a dare felicità e contentezza alla nostra vita. [...] Tornando ai nostri angoli ciechi, forse è il cervello che non compensa perché forse ci vuole proteggere. (Meredith)
  • Camice bianco. Guardate, ce l'ho anch'io! (George)

Episodio 9, Sussurri e grida[modifica]

  • Come medici, veniamo a conoscenza dei segreti di tutti. Conosciamo la loro storia clinica, e le loro storie di sesso. Informazioni riservate che sono tanto essenziali per un chirurgo, quanto lo è la misura di un bisturi. E allo stesso tempo altrettanto pericoloso. Noi manteniamo questi segreti, dobbiamo farlo. Ma non tutti i segreti possono essere mantenuti. (Cristina)
  • In certi casi il tradimento è inevitabile. Quando il nostro corpo ci tradisce, la chirurgia spesso è la via per la guarigione. Ma quando siamo noi a tradire qualcuno, quando siamo noi a tradire qualcuno, la via per la guarigione è meno evidente. Noi facciamo di tutto per riconquistare la fiducia persa, ma ci sono alcune ferite, alcuni tradimenti, che sono così profondi, così dolorosi che non c'è modo di recuperare ciò che hai perso. E in questo caso, non c'è altro da fare che aspettare. (Cristina)

Episodio 10, Non starmi così vicino[modifica]

  • Sei mia sorella. Sei la mia famiglia. Sei tutto quello che ho. (Meredith) [a Cristina]
  • A fine giornata, quando tiriamo le somme, l'unica cosa che vogliamo davvero è stare vicino a qualcuno. Se è così, perché manteniamo le distanze e fingiamo di non aver cura dell'altra persona? Sono soltanto alibi. E così scegliamo le persone a cui vogliamo stare vicino. E una volta fatta la nostra scelta, quelle persone non le lasciamo più. Anche se facciamo loro del male, le persone che sono ancora con te alla fine della giornata, sono quelle che vale la pena tenersi strette. Certo, a volte la vicinanza può diventare eccessiva, ma a volte quell'invasione dello spazio privato, può essere proprio quello di cui abbiamo bisogno. (Meredith) [riflessione finale]

Episodio 12, Sei giorni (2)[modifica]

  • Meredith [osservando suo padre]: Come posso essere figlia di quell'uomo..
    Cristina: Che vuoi dire?
    Meredith: Guardatelo, è un casino. Insomma è un disastro, un disastro balbettante, farfugliante e impacciato con cui non ho assolutamente niente in comune. Niente di niente.
    Izzie [ridacchiando]: Vorrei dirtelo..
    Meredith: Che cosa?
    Cristina: Be' sai, anche tu, sì insomma, balbetti qualche volta.
    Izzie: Sì, avete lo stesso modo nervoso di parlare.
    Meredith: No, non è vero.
    Cristina: Ammettilo sei un casino.
    Meredith: Tu sei un vero casino.
    Cristina: No, casa mia è un casino e il mio armadietto ma io non sono un casino. Tu a volte hai del cibo o delle cose sui capelli..
    Izzie: Cerotti sulla faccia, vedo ancora il segno del cerotto che avevi stanotte..
    Meredith: Tu! Hai una relazione con un uomo e non ci parli e tu sei ricca e porti scarpe da 20 dollari e quindi? [va via offesa]
    Cristina: È identica a lui.
    Izzie: Uguale!
  • Sono due persone, sono un chirurgo ma sono anche una donna fortemente emotiva. Non oltrepasserò più il limite come ho fatto con Denny, ho imparato la mia lezione. Ma sono due persone e non sono disposta a rinunciare a nessuna delle due. E non devo domandare scusa per questo. (Izzie)

Episodio 13, Aspettative[modifica]

  • Nessuno crede mai che la propria vita possa essere semplicemente normale. Tutti pensiamo che dovrà essere fantastica, e il giorno in cui decidiamo di diventare chirurghi, siamo pieni di aspettative. Aspettative sulla strada che dovremo percorrere, le persone che aiuteremo, la differenza che sapremo fare. Grandi aspettative su chi diventeremo, e su dove andremo. E poi...arriva la realtà. (Meredith) [riflessione iniziale]
  • Il silenzio è un bisogno sopravvalutato. (Callie)
  • [A George] La vita è breve e fa anche schifo il più delle volte. Se stare con Callie ti rende felice, allora va pure da Callie! (Izzie)
  • Derek: Sei andata via senza di me.. Non mi parli neanche?... Sono un idiota. A volte i fidanzati sono idioti ma non per questo non gli si parla. Lo capisci che ti sto chiedendo scusa, vero?
    Meredith: Tu mi hai urlato contro senza nessuna ragione e poi te ne sei andato. E adesso ti rifai vivo?
    Derek: Certo che mi rifaccio vivo, perché non dovrei? Non ti fidi di me?
    Meredith: Sì, mi fido.
    Derek: Perché è così che funziona: a volte si litiga e poi ci si chiede scusa.
    Meredith: Io come posso saperlo questo?
    Derek: Non ci sei mai passata?
    Meredith: No, io non ci sono mai passata.
    Derek: Mm, d'accordo, allora facciamo così: d'ora in avanti, tu dovrai aspettarti che mi faccia vivo. Anche se io ho urlato o sei hai urlato tu, mi farò sempre vivo. Ok?
  • Noi tutti siamo conviti che diventeremo il massimo. E poi ci sentiamo un po' derubati quando le nostre aspettative vengono deluse, ma alcune volte la realtà supera di gran lunga le aspettative. A volte quello che ci aspettiamo, al confronto con quello che non ci aspettiamo, impallidisce. Dovremmo chiederci perché ci aggrappiamo alle nostre aspettative.. Perché quello che ci aspettiamo, ci fa restare fermi, in attesa. Quello che ci aspettiamo è solo l'inizio. Quello che non ci aspettiamo invece, è quello che cambia la nostra vita. (Meredith) [riflessione finale]

Episodio 14, Desideri e speranze[modifica]

  • Come chirurghi, viviamo in un mondo dove siamo testimoni delle situazioni peggiori. Evitiamo di sperare che le cose vadano per il meglio, perché fin troppe volte il meglio non accade. Pero ogni tanto succede qualcosa di straordinario. E, all'improvviso, anche la situazione migliore, appare possibile. E ogni tanto accade anche qualcosa di sorprendente. E a dispetto dei nostri più fondati timori, cominciamo di nuovo a sperare. [...] Come medici siamo addestrati a dare ai nostri pazienti solo i fatti, ma quello che i pazienti vogliono sapere veramente è: "Il dolore passerà? Mi sentirò meglio? Sono guarito?". Quello che i pazienti voglio sapere è: "C'è speranza?". Ma inevitabilmente ci sono delle volte in cui ti ritrovi nella peggiore situazione possibile. Quando il corpo del paziente l'ha tradito e tutta la scienza che abbiamo da offrire ha fallito, quando la peggiore situazione possibile diventa realtà, aggrapparci alla speranza è tutto ciò che ci resta. (Meredith)

Episodio 15, Camminare sull'acqua[modifica]

  • Scientificamente parlando, le sparizioni avvengono, le malattie possono improvvisamente scemare, i tumori scomparire. Apriamo qualcuno per scoprire che il cancro non c'è più. Non ci sono spiegazioni. Capita raramente, ma capita. La chiamiamo "diagnosi errata", diciamo di non essercene accorti inizialmente, usiamo una spiegazione qualsiasi, ma non la verità. La vita è piena di queste sparizioni. Se qualcosa che non sapevamo di possedere scompare, ne sentiamo la mancanza? (Meredith)

Episodio 16, Annegare sulla terra ferma[modifica]

  • Come ho detto, avvengono delle sparizioni. Il dolore diventa un fantasma, il sangue smette di scorrere e le persone, le persone svaniscono. Ho altre cose da dire, molte altre cose ma.. sono scomparse. (Meredith)
  • Mi chiedo: se io sparissi, qualcuno se ne accorgerebbe? (Addison)
  • Ok, non so dove sia Meredith. Non c'era sul luogo del disastro. Il luogo dove sono stata una rock-star, per inciso. Mi hanno revocato la sospensione! Una rock-star! (Izzie) [a Cristina]
  • Lo so che la gente muore, la gente ci muore davanti ogni giorno. Ma io credo che Meredith sopravviverà, perché credo.. perché credo che.. perché io credo nel bene. Per noi è stato un anno d'inferno ma credo che sebbene l'evidenza ci faccia pensare il contrario ce la faremo tutti. Credo un mucchio di cose. Credo che.. credo che Danny sia sempre accanto a me. E credo che se mangio un panetto di burro e nessuno mi vede quelle calorie non contino. E credo pure che quei chirurghi che preferiscono le graffette ai punti siano soltanto pigri. E credo che tu sia una persona che ha fatto un terribile errore sposando Callie e lo penso perché sono la tua migliore amica e posso dirtelo rimanendo tua amica e credo che anche se hai fatto un errore, te la caverai. Noi sopravviviamo, George, in questo credo. Ed è esattamente pensare di sopravvivere che ci permette di sopravvivere. (Izzie Stevens)

Episodio 17, Una specie di miracolo[modifica]

  • Ci sono i miracoli della medicina e, dato che noi siamo i fedeli adoratori dell'altare della scienza, non ci piace credere che i miracoli esistano. Invece è così, queste cose succedono e noi non riusciamo a spiegarle, non riusciamo a controllarle, però succedono. I miracoli in medicina accadono, ogni giorno, ma non sempre quando lo vorremmo. (Meredith)
  • Burke: Nessuna novità... volevi saperlo?
    Cristina: Non scherzare..
    Burke: Senti, per favore... vieni via da qui!
    Cristina: Lo sai, io non sono un'esterna, conosco la materia... è il momento di bere..
    Burke : Non ancora... hai una responsabilità verso Meredith!
    Cristina: No, io non faccio queste cose, dovresti saperlo, io prendo le distanze..
    Burke: A me sei stata vicino..
    Cristina: Sì, dopo... dopo aver saputo che ce l'avresti fatta. E non ne vado fiera, ok? È che, non posso, non posso tornare lì, non posso... non posso tornare lì e vederla..
    Burke: Ascoltami... stiamo parlando di te, e della donna che tu chiami "la mia Persona". Tu conosci la materia... e se lei muore mentre tu te ne stai seduta qui che cosa succederà? Non credo che potresti mai riprenderti! Vieni a dire addio alla tua amica..
  • [A Danny] Io stavo nuotando, stavo lottando... poi ho pensato solo per un secondo, ho pensato "A che scopo?". E ho mollato. Ho smesso di lottare. (Meredith)
  • Meredith [a Danny, notando che mentre parlano chiude gli occhi e sorride]: Che c'è?
    Danny: Izzie...
    Meredith: Puoi vederla?
    Danny: No. Sai a volte stiamo nello stesso posto, proprio nello stesso momento. Riesco quasi a sentire la sua voce. È come se la toccassi. Mi piace credere che lei mi senta lì. È questo che avrai, momenti con le persone che ami... solo questo. Loro andranno avanti, e tu vorrai che loro vadano avanti, però Meredith, è tutto quello che avrai. Momenti...
    Meredith: Sta succedendo davvero?
    Danny: Non lo so... questo è il tuo passaggio, non il mio...
  • George [a Izzie]: Che cavolo hai detto a mia moglie? Gliel'ho letto in faccia, gliel'ho letto in faccia!
    Izzie: Non sono stata solo io... guarda che eravamo...
    George: Senti, non capisco..perché, perché hai scelto questo momento per litigare?
    Izzie: Non l'ho scelto io..io..io non so mentire su quello che provo..
    George: Certo che lo sai fare..come no! La gente mente sempre... trattiene la lingua e aspetta. Fallo anche tu perché se ho ragione io farai la figura dell'idiota altrimenti avrò bisogno di te. Ho bisogno di te e tu continui a starmi lontano.
  • Meredith: Io avevo dei problemi sentimentali..
    Danny: Già...
    Meredith: Non sai quanto mi sembrino stupidi adesso!
    Danny: Sì, lo so!
    Meredith: Non mi basta... non mi basta qualche momento con Derek, o, o con Cristina... devo tornare indietro! Vi prego..non posso, non posso...
  • Alla fine di una giornata come questa, in cui tante preghiere sono state esaudite e tante altre no, noi prendiamo i nostri miracoli lì dove li troviamo. Annulliamo le distanze e volte, contro ogni previsione, contro ogni logica, le tocchiamo. (Meredith)

Episodio 18, Vecchie ferite[modifica]

  • La gente ha cicatrici in posti impensabili, sono come mappe segrete delle storie personali, diagrammi di tutte le vecchie ferite. La maggior parte delle nostre vecchie ferite guarisce, lasciando solo cicatrici. Ma alcune non guariscono. Certe ferite le portiamo con noi ovunque e anche se si sono rimarginate da tempo il dolore resta. Quali sono le peggiori: le nuove ferite che sono così terribilmente dolorose o quelle vecchie che dovevano guarire e invece sono ancora lì. Forse le nostre vecchie ferite ci insegnano qualcosa, ci ricordano dove siamo arrivati e cosa abbiamo superato. Ci danno lezioni su cosa evitare in futuro e questo che ci piace pensare, ma non è sempre così, vero? Certe esperienze non possiamo che ripeterle tante, tante, tante volte. (Meredith)
  • Derek: [A Burke, dopo che il chirurgo di fama mondiale Colin Marlow, nonché ex di Cristina, li ha salutati] Colin Marlow...
    Burke: Il solo ed unico...
    Derek: Lui...
    Burke: Sì...
    Derek: Con...
    Burke: Sì!
    Derek: Accidenti!
  • Alex: Tu non mi hai voluto.
    Izzie: Si, ma non significa che io voglia vederti con un'altra.

Episodio 19, Lo sbaglio che preferisco[modifica]

  • I chirurghi pianificano tutto: dove tagliare, dove clampare, dove suturare...Ma anche agendo con le migliori intenzioni, possono comunque insorgere delle complicazioni. Le cose possono andare storte, e ad un tratto vieni sorpreso con i pantaloni abbassati. (Meredith)
  • Devi trovare un rimedio. Perché la vostra storia sembra molto bella e le cose belle sono rare e difficili da ottenere, a differenza delle cose complicate e incasinate che sembrano all'ordine del giorno. (Izzie)
  • Il problema dei piani è che non tengono conto dell'imprevisto: perciò quando qualcosa ci sorprende, che ci capiti in ospedale o nella vita di tutti i giorni, dobbiamo improvvisare. Ovviamente, qualcuno di noi ci riesce meglio di qualcun altro. Qualcuno deve soltanto passare al piano B, e fare del suo meglio. E qualche volta, quello che vogliamo è proprio quello che ci serve. Ma qualche volta...qualche volta quello che ci serve è un nuovo piano. (Meredith)

Episodio 20, Attimo dopo attimo[modifica]

  • La storia di un paziente è tanto importante quanto i suoi sintomi. Ci fa capire se un dolore al petto è un attacco cardiaco, se un mal di testa è un tumore. Qualche volta i pazienti cercano di riscrivere la loro storia, affermano che non fumano, o si dimenticano di menzionare alcune medicine, il che, in chirurgia, equivale al bacio della morte. Possiamo ignorarla quanto vogliamo, ma la nostra storia, alla fine, torna sempre a tormentarci. (Meredith)
  • Alcune persone pensano che senza una storia, le nostre vite non varrebbero nulla. Ad un certo punto dobbiamo scegliere. Dobbiamo affidarci a ciò che conosciamo o dobbiamo andare avanti verso qualcosa di nuovo? È difficile non essere perseguitati dal proprio passato. La nostra storia è ciò che ci da forma, che ci guida. La nostra storia torna sempre a galla..sempre, sempre, sempre. Quindi dobbiamo ricordarcelo.. qualche volta la storia più importante è la storia che stiamo costruendo oggi. (Meredith)

Episodio 21, Desiderio[modifica]

  • Noi specializzandi sappiamo cosa vogliamo: diventare chirurghi. E faremmo di tutto per riuscirci. Affrontiamo esami micidiali, sgobbiamo cento ore alla settimana, stiamo in piedi tutto il giorno nelle sale operatorie, e chi ne ha più ne metta. La parte difficile però sta nel conciliare il nostro grande desiderio, diventare dei chirurghi, con tutte le altre cose che vogliamo. (Meredith)
  • Troppo spesso la cosa che desideri di più è quella che non puoi avere. Il desiderio ci lascia col cuore infranto, ci esaurisce. Il desiderio può distruggerci la vita. Ma per quanto si possa volere qualcosa, le persone che soffrono di più sono quelle che non sanno che cosa vogliono. (Meredith)

Episodio 22, L'altro lato della vita (1)[modifica]

  • Il sogno è questo. Saremo veramente felici quando avremo raggiunto i nostri obiettivi: trovare un uomo e finire la specializzazione. Questo è il sogno... poi lo si realizza... e se siamo umani... cominciamo subito a sognare qualcos'altro. Perché se questo è il sogno allora è meglio svegliarsi. E subito per favore. (Meredith)
  • Callie: Non mi vesto né di rosa né di celeste, nessun fiore tra i capelli e nessuno mi vedrà mai con un fiocco sul sedere!
    Cristina: Lei ha l'atteggiamento giusto!

Episodio 23, L'altro lato della vita (2)[modifica]

  • A un certo punto forse accettiamo che il sogno sia diventato un incubo, diciamo a noi stessi che la realtà è migliore. Ci convinciamo che sia meglio non sognare affatto, ma i più forti tra noi, i più determinati restano attaccati ai loro sogni. Oppure ci troviamo davanti a un nuovo sogno, che non avevamo mai preso in considerazione. Ci svegliamo per ritrovarci, contro ogni previsione, speranzosi. E se siamo fortunati ci rendiamo conto, nonostante tutto, nonostante la vita, che il vero sogno, è quello di essere capaci di sognare, ancora. (Meredith)
  • Io non voglio che tu te ne vada al Mercy West. Non voglio. Non è giusto. Non potevamo evitare ciò che è successo. Ero in quel negozio di abito da sposa con tua moglie, sorridevo e parlavo e io ho sentito che... Non è giusto. Non voglio che tu te ne vada perché perderei il mio migliore amico e non è giusto. Questo non è giusto. (Izzie a George)

Episodio 24, Il giorno dell'esame[modifica]

  • L'istruzione di un chirurgo non finisce mai: ogni paziente, ogni sintomo, ogni operazione è un esame, un occasione per dimostrare quanto sappiamo, e quanto dobbiamo ancora imparare. (Meredith)
  • Meredith: Ciao... io stavo, stavo venendo da te...
    Thatcher: No, io sono venuto qui per dirti che non sei la benvenuta, non ti voglio al suo funerale, Meredith!
    Webber: [Cercando di trascinarlo via] Thatcher, vieni con me...
    Thatcher: Lei si fidava di te! È venuta qui per farsi aiutare, e tu l'hai uccisa! È così! Hai ucciso mia moglie! L'hai portata via!
    Molly: Papà!
    Thatcher: Quindi io non voglio vederti, non voglio starti a sentire! Non ti voglio neanche nelle vicinanze del funerale! Mi hai capito, mi hai capito bene?
    Molly: [Cercando di trascinarlo via] Andiamo dai... Lexie sta aspettando in auto, dobbiamo andare, ti prego. Andiamo.
    Thatcher: Era tutto per me, tutta la mia vita. Tutto quello che avevo. Tutto quello che avevo.
  • È come se fossimo su un treno che va a trecento all'ora. Sarebbe così bello poter scendere, e stare lì, fermi, anche solo per un minuto. (George)
  • Cristina [a casa mentre beve qualcosa con le sue damigelle cercando di scrivere le promesse di matrimonio]: Cosa diavolo dovrei farne di queste stupide promesse?
    Meredith: Non hai ancora scritto niente??
    Cristina: Oh, sono solo cavolate...
    Izzie: No, non è vero!
    Cristina: Beh, e che cosa dovrei dire? Giuro di amarti e onorarti in ogni momento di ogni giorno della mia vita?? Ma dai..non è realistico! [A Callie] Non funziona così, giusto?
    Callie: Invece sì. All'inizio. Ma poi...
    Meredith: ...poi passa!
    Izzie: No, non è vero! Il fatto è che voi ci siete abituate, avete già tutto, avete tutto quello che ogni essere umano desidera. Voi lo date per scontato. E se non fosse così? Se non poteste stare con la persona che amate vi garantisco che sentirla dire che promette di amarvi per tutta la vita, di onorarvi e di proteggervi, nonostante tutto, sarebbe la cosa più bella del mondo.
    Cristina [rompendo il silenzio in stanza e prendendo carta e penna]: Aspetta puoi ridire tutto quanto più lentamente?
    Meredith: Stai parlando di Danny, vero?
    Izzie [abbassando lo sguardo per nascondere la sua bugia a Callie, che ormai ha capito che quella persona per Izzie è George]: Sì.

Episodio 25, Nuove scelte[modifica]

  • Diventare primario è una grande responsabilità: ogni singolo paziente chirurgico dell'ospedale è un tuo paziente, non importa se sarai tu ad operarlo. Il bisturi fa parte di te. Devi essere in grado di guardare una famiglia e dire loro che la tua squadra ha fatto tutto il possibile per salvare un bambino... un marito... una moglie. Ti fai coinvolgere, ti prendi cura della famiglia di qualcun altro e la responsabilità fa di te... devi prenderti cura delle famiglie degli altri. E finisci con il sacrificare la tua. (Richard)
  • Cristina [durante la festa di addio al nubilato con le sue damigelle]: Credevo che avrei odiato questa festa, invece è grandiosa! Possiamo dare fuoco a tutto dopo?
    Meredith: No, non possiamo!
    Callie [copiando le promesse sulle mani di Cristina]: Queste promesse non ci staranno tutte qua!
    Cristina: Ahia! Scrivi più piccolo!
    Callie: Sta ferma per favore. Dono è diventato danno.
    Izzie: Non serve che scrivi sulla mano. Quando sarai là parlerai con il cuore.
    Cristina: Izzie, il cuore è un organo! Pompa, fa circolare il sangue, si ostruisce di tanto in tanto ma sicuramente non parla. Non ha la boccuccia!
  • Meredith [a Cristina, che si è avvicinata a lei e le srotola della carta igienica intorno alla vita]: Tu puoi farlo...
    Cristina: Diventare di sua proprietà? Certo non vedo l'ora!
    Meredith: Qualsiasi cosa accada, tu percorrerai quella navata oggi. Ho bisogno che tu percorra quella navata.
    Cristina: La carta igienica ti blocca la circolazione?
    Meredith: Il fatto che sposi Burke è un segno, un segno che le persone come me e te possono farlo, essere sane, essere felici. Il fatto che sposi Burke mi restituisce la fede in me stessa.
    Cristina: Ah, adesso ci sono! Il mio matrimonio riguarda te!
    Meredith: Sì!
    Cristina: Ok!
    Meredith: Tu puoi farcela, vero?
    Cristina: Posso farcela!
    Meredith: Ok!
  • Cristina, potrei promettere di amarti e onorarti, potrei promettere di esserti vicino in salute e malattia, potrei dire "finché morte non ci separi", ma non lo dirò. Quelle promesse sono per le coppie ottimiste, quelle piene di speranza, e io oggi, nel giorno del mio matrimonio, non sono né ottimista, né pieno di speranze. Io sono sicuro, io sono saldo, io sono l'uomo del cuore. Io li apro, e li rimetto insieme, li tengo nelle mie mani. Io sono l'uomo del cuore. Quindi di questo sono sicuro. Tu sei la mia compagna, la mia amante, la mia migliore amica e il mio cuore, il mio cuore batte per te. E in questo giorno, il giorno del nostro matrimonio, io ti prometto questo. Ti prometto di mettere il mio cuore nelle tue mani. Io ti prometto me stesso. (Burke)
  • Burke: Sono là che aspetto di vederti entrare e so che non vuoi farlo, so che non vuoi farlo ma che lo farai ugualmente perché mi ami. E se io ti amassi, se io amassi te, non la donna che voglio farti diventare, non la donna che spero diventerai, ma te, se ti amassi, non starei laggiù ad aspettarti, ma ti lascerei andare.
    Christina: Ho addosso il vestito, sono pronta. E forse prima non lo volevo, ma lo voglio, adesso. Credo di volerlo davvero.
    Burke: E io vorrei non che tu lo credessi, vorrei che tu ne fossi certa.
  • Meredith: [A Derek] Se vuoi rompere con me così da poter uscire con altre donne fallo e basta; non dirmi che hai conosciuto un'altra donna, facciamola finita, se è quello che vuoi!
    Derek: Non posso.
    Meredith: Certo che puoi. Ecco come si fa: "Meredith, non voglio vederti mai più. Meredith, io non ti amo più".
    Derek: Meredith, io ti amo. Non lo vedi? Non lo capisci? Sei l'amore della mia vita, non posso lasciarti. Ma tu mi lasci continuamente, te ne vai quando vuoi, torni quando vuoi, non lo fai con tutti, non lo fai con i tuoi amici, solo con me. Quindi voglio chiederti, se non vedi un futuro per noi, se non sei coinvolta, ti prego, ti prego, lasciami, perché io non ce la faccio. Metti fine al mio dolore.

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