Il testimone

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Il testimone, programma televisivo in onda dall'8 ottobre 2007 sulla rete televisiva MTV.

Citazioni tratte da Il testimone[modifica]

Prima Stagione[modifica]

  • E sicuramente nessuno si ricorderà dell'affermazione di Marcello Pera che, quando era Presidente del Senato, ci avvertiva del pericolo di diventare tutti meticci: perché lo siamo stati, lo saremo e il mondo andrà avanti come ha sempre fatto. (Pif, 6a puntata, Miss China in Italy)
  • Dopo un'attenta e lunga riflessione, sono arrivato a formulare un'innovativa teoria sull'omosessualità: in potenza nasciamo tutti omosessuali, poi è l'esperienza della vita che ci fa capire se lo siamo o meno. (Pif, 10a puntata, Being gay)
  • Di sicuro so che se uno rimane in un paese e viene trattato da bestia, vivrà come una bestia. Se uno cresce con un padre che è una bestia, anche lui ha molte probabilità di vivere come una bestia. Ma se a chi rimane in Italia si migliora la qualità della vita, potrebbe succedere che la nonna penserà che è disdicevole per una donna mettere i pantaloni, la figlia penserà che è un ingiustizia non poter mettere i pantaloni e la nipote dirà: "Col cacchio che io non metto i pantaloni". (Pif, 11a puntata, Zingari)

Seconda Stagione[modifica]

  • Infine vorrei parlarvi di nuovo di Calogero Zucchetto, il poliziotto che andava in giro con il proprio motorino per le borgate di Palermo a scovare latitanti mafiosi che vivevano tranquillamente. La lapide che lo ricorda si trova di fronte al cinema Fiamma, e non sapete quante volte ci sono passato davanti da ragazzino senza soffermarmi troppo. (Pif, 1a puntata, Orfani di Mafia)
  • La malattia mentale spaventa, perché in Italia se ne parla poco e in modo scorretto. Inquieta, perché è una malattia dello spirito e non del corpo. Ed è un tabù, perché è meno lontana dalla nostra realtà di quel che vorremmo. (Pif, 11a puntata, Punti di vista (da vicino nessuno è normale))

Terza Stagione[modifica]

  • Adesso, mettiamo da parte per un attimo, il lato più drammatico di vivere in una città dove c'è la mafia, cioè: i morti uccisi. (Pif, 1a puntata, Lo scassaminchia)
  • Il Palio è una manifestazione straordinaria, pieno di pregi e difetti come spesso capita alle cose straordinarie. Difficile da descrivere tramite una telecamera, anche perché ai senesi, per quello che ho capito, in fondo di raccontare il palio in tv, per una ragione o per un'altra, scusate la volgarità, non gliene frega un'emerita "sega"... Come si dice qui a Siena. (Pif, 5a puntata, Palio di Siena)

Quarta Stagione[modifica]

  • Se mi mettessi a fare il "ribello senza ragione", più che di un James Dean avrei la credibilità di Pierino. A suo modo anche lui è stato ribelle [...]. Infatti se io dichiarassi guerra al mondo, ma il mondo non si accorgesse della mia guerra, sarebbe un attimo passare appunto da James Dean a Pierino. (Pif, 1a puntata, Uomini ad ogni costo)
  • È come se uno non credesse più in Dio perché non si fida più del prete. (Pif, 5a puntata, Milioni di copie al volo)

Quinta Stagione[modifica]

  • Mi chiedo se uno non possa avere la fede e credere che i miracoli non esistano, e che nonostante l'esistenza di un dio, la vita dipenda solo da noi stessi. Per questo, forse, del viaggio a San Giovanni Rotondo l'unica luce che mi è rimasta è stata quella del fornetto elettrico che cucina il pollo da dio! (Pif, 2a puntata, Padre Pio)
  • Io sono nato e cresciuto a Palermo e a Palermo c'è la mafia e se la mafia non si è completamente impossessata della città, se comunque abbiamo avuto un barlume di civiltà e di speranza, è grazie ad un gruppo di persone che si è opposto. Lo sapete perché queste persone mi mettono in crisi? Perché non erano dei santi, erano fatti di carne e ossa, esattamente come me, avevano dei pregi e sicuramente dei difetti, esattamente come me. Io spesso incontro gente che è sotto scorta, perché è nel mirino della mafia e può capitare che queste persone siano egocentriche, paranoiche, noiose, vanitose, fissate col sesso, testarde, ritardatarie, egoiste, presuntuose, ingrate, stronze, insomma può capitare che abbiano tutti o qualcuno dei difetti che posso avere io ed è questo che mi mette in crisi, che sono esattamente come me, che quello che hanno fatto loro potrei farlo anche io. Quanto farebbe bene alla mia coscienza se fossero dei santi del paradiso? Ma nonostante siano come me, loro sono quelli che fanno il lavoro sporco, al posto mio. Pensare che una persona in prima fila nel combattere la mafia debba necessariamente avere anche il carattere di San Francesco forse è da ingenui. Se un giornalista scrive di mafia io non mi chiedo perché scriva di mafia, non mi chiedo se così abbia avuto più successo con le ragazze, non mi chiedo se così si sia arricchito, io mi chiedo se quello che scrive sia vero, mi chiedo se quello che scrive dia fastidio alla mafia, mi chiedo se, leggendolo, la mia conoscenza e la mia coscienza siano migliorate; io mi sono rotto i coglioni di aspettare che una persona venga ammazzata per rivalutarla; sarò ingenuo, ma ho visto troppa gente a casa mia disprezzata in vita e apprezzata in morte e così, ingenuamente, sosterrò tutti coloro che credono che la Mafia, la Camorra, la 'Ndrangheta, la Sacra Corona Unita e la Stidda, debbano essere non tollerate, ma sconfitte e, per fare questo, mettono in gioco la loro vita. E li ascolterò anche se eventualmente saranno egocentriche, paranoiche, noiose, vanitose, fissate col sesso, testarde, ritardatarie, egoiste, presuntuose, ingrate, stronze. Lo vedete questo? È un cono gelato, cioccolato, crema e panna. Il popolo italiano protegge Roberto Saviano con una scorta affinché possa scrivere quello che vuole e andarsi a prendere un gelato quando vuole e come vuole; e ogniqualvolta in cui Roberto rinuncia a mangiarsi un cono come questo sarà una sconfitta per noi e una vittoria per la Camorra, a meno che non si prenda il gelato al gusto "lilla"; allora lì sarebbe una sconfitta per tutti, perché il gelato al gusto lilla è, notoriamente, una minchiata di gelato. (Pif, 13a puntata, Roberto Saviano)

Sesta Stagione[modifica]

  • Perché la verità è che l'essere umano è molto complesso, che ci piaccia o meno, e se uno non comprende questo, o si rifiuta di farlo, rischia innanzitutto di non capire il mondo e poi alla fine, forse, non coglierà il bello della vita. (Pif, 4a puntata, Persone transessuali - M to F)

Settima Stagione[modifica]

  • La maggior parte delle persone che ho incontrato a Miami, mi ha detto che se uno ci sa fare, qui, può creare qualcosa, va avanti, e questo è un aspetto meraviglioso dell'America. Ma l'altra faccia della medaglia è che qui non si possono creare alibi, perché non ci sono scuse per tutto quello che riguarda l'insuccesso, non ci si può nascondere dietro le raccomandazioni degli altri, alla burocrazia, o all'insana follia italica che spinge tutto verso il fallimento, non si gode dell'insuccesso del prossimo. Se volete tentare la fortuna a Miami, state attenti, perché in America una persona vale per quello che vale, ci si scopre per quello che si è. Siamo sicuri che l'America sia il paese adatto per noi italiani? (Pif, 4a puntata, Miami (seconda parte))

Ottava Stagione[modifica]

  • Quando di solito sono indeciso se fare qualcosa che sia oltre la mia portata, mi ripeto: "Ma goditi la vita che magari domani muori, ma poi penso, e se domani non muoio, come vado avanti?" Oggi rispondo: "Se domani non muoio vorrà dire che mi godrò anche il domani, sperando di riuscire ad attraversare il ponte senza cadere troppe volte". (Pif, 5a puntata, Alla ricerca della felicità)

Citazioni su Il testimone[modifica]

  • [Un programma] che si propone, tralasciando i grandi fatti di cronaca e le prime pagine dei giornali, di raccontare il mondo e le realtà nascoste dell'Italia attraverso eventi e riti di transizione. (Pif)
  • [«Come vengono scelti gli argomenti dei reportage di "Il testimone"?»] Dalla mia curiosità. Il sogno è che dopo il documentario la gente si confronti su temi che magari prima non conosceva. È quello che capita a me: io non sapevo che in Italia esistessero 220 famiglie arcobaleno, in cui i genitori sono o due mamme o due papà. Scoprendo certe realtà cadono tanti tabù. (Pif)
  • «Il testimone» di Pif è un compendio di osservazioni psicologiche più che sociologiche, sia che si parli di arte contemporanea o dell'oscuro cantante Fabio Roma. Da lui non bisogna pretendere discorsi sistematici, ma piccole osservazioni, graffi, discontinuità, una sorta di antropologia dell'inafferrabile e dell'incompiuto. (Aldo Grasso)
  • Nel programma «Il testimone», giunto intanto alla quarta stagione, Pif ha sempre intervistato illustri sconosciuti, gli piaceva fare l'antropologo dei non famosi, il curioso dello sconosciuto. (Aldo Grasso)
  • Questo programma equivale per me al sabato sera di Raiuno. Curo tutto, anche il montaggio. Privilegio l'immediatezza più che la qualità dell'immagine. "Il testimone" fatto con una troupe sarebbe diverso. Cogli cose che altrimenti non succederebbero proprio. Metto rec e registro. (Pif)

Voci correlate[modifica]

  • Pif, conduttore.

Altri progetti[modifica]