Edgar Wind

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Edgar Wind (1900 – 1971), storico dell'arte tedesco.

  • Tuttavia, pur tenendo bene in mente queste riserve, possiamo imparare molto da Platone, se osserviamo il suo censore all'opera, come lo immagina lui, e la procedura che egli consiglia allo Stato ideale, ogni volta che deve bandire ufficialmente un poeta pericoloso. «Se un tale uomo» scrive «viene da noi per mostrarci la sua arte, ci metteremo in ginocchio davanti a lui, come davanti a un essere raro e santo e dilettevole»; ma non gli permetteremo di rimanere tra noi. «L'ungeremo con la mirra e gli porremo un serto di lana sulla testa, e lo manderemo via, in un'altra città.» [1](da Arte e Anarchia, pag. 17)
  • Platone capiva ciò che pochi sembrano capire oggi, cioè, che l'artista veramente pericoloso è il grande artista: «un essere raro e santo e dilettevole». Platone credeva – e lo disse chiaramente – che il grande male «scaturisce da pienezza di natura», piuttosto che da deficienza: «invece, le nature deboli sono difficilmente capaci di molto bene o di molto male». Da questa osservazione si deduce che ovviamente, a Platone la sorte risparmiò quel genere di esperienze che indussero Jacob Burckhardt a definire la mediocrità come la vera forza diabolica di questo mondo. [1] (da Arte e Anarchia, pag. 17)

Note[modifica]

  1. a b citando La Repubblica di Platone

Bibliografia[modifica]

  • Edgar Wind, Arte e Anarchia, traduzione di Rodolfo Wilcock, edizione Mondadori su licenza della Adelphi, 1972.

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