Felice Borel

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Felice Borel (1933)

Felice Placido Borel II (1914 – 1993), calciatore e allenatore di calcio italiano.

Citazioni di Felice Borel[modifica]

  • Mazzonis è stato il primo dirigente di calcio veramente proiettato sul futuro del calcio. È andato lui a cercare Orsi, Monti e Cesarini. Soltanto Novo, parlo prima che arrivasse Boniperti, era stato grande come lui. Era democratico per eccellenza, ma di un'autorità dittatoriale. Era come doveva essere, perché la squadra [la Juventus] la mandava avanti lui, mica Edoardo [Agnelli] che gli lasciava carta bianca su tutto.[1]
  • [Sulla Juventus degli anni 20 e 30 del XX secolo] Il risultato era la base di tutto, lo spettacolo veniva dopo. [...] Rosetta non faceva mai un passo più del necessario, Combi si allenava in modo tutto suo, venti minuti di allenamento con quattro palloni scagliatigli addosso che valevano più di dieci ore di lavoro, non voleva che si scherzasse, bisognava tirargli come in partita, era un grande portiere, per qualche numero migliore di Plánička, però meno completo. Cevenini III, che sapeva mettere la palla dove voleva, pur non avendo potenza, tirando a effetto e tagliando il tiro, lo faceva ammattire. Caligaris era l'apposto di Rosetta, entusiasta, correva, sprecava, urlava, giocava, ma non era poi tanto coraggioso. Varglien I era l'atleta perfetto, fisicamente ma non tecnicamente. Monti era un giocatore eccezionale, molto grosso ma molto mobile, però non aveva velocità progressiva. Bertolini era idolatrato dagli inglesi, era il calciatore inglese, forte, deciso, generoso, Orsi è stato il giocatore più grande che abbia conosciuto, alto 1.60 pesava sessanta chili e non riusciva a fermarlo nessuno.[1]

Citazioni su Felice Borel[modifica]

  • Felice Borel l'ho conosciuto direttamente. Lui, per carità, è stato un grande giocatore, ma non un grandissimo. Era... si distingueva perché faceva tanti gol e, soprattutto, perché era, per l'epoca, uno dei giocatori più eleganti, non solo sul campo, ma anche nella sua vita privata... (Candido Cannavò)

Note[modifica]

  1. a b Dall'intervista di Vladimiro Caminiti, I più grandi; citato in Stefano Bedeschi, Felice Placido Borel, ilpalloneracconta.blogspot.it, 5 aprile 2017.

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