Foiba di Basovizza

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Foiba di Basovizza

Citazioni sulla foiba di Basovizza.

Citazioni[modifica]

  • Basovizza non è una foiba: è un pozzo minerario. Sul fatto che ci siano degli infoibati, purtroppo non ci sono prove. Io non nego che ci siano. Potrebbero anche esserci, ma nessuno lo sa con certezza. Sono state fatte ricerche nell'immediato dopoguerra dagli anglo-americani, sotto l'amministrazione alleata. Ma le hanno subito interrotte, dopo aver trovato pochissimi cadaveri, in gran parte di soldati tedeschi. (Eric Gobetti)
  • [Sul titolo di una manifestazione: «Foiba di Basovizza, un falso storico»] Questi sedicenti storici usano molte frasi ad effetto. Dietro le frasi ad effetto, che sono fatte per provocare, c’è una realtà complicata. Noi sappiamo abbastanza bene quello che è successo a Basovizza perché abbiamo molte testimonianze. Che sono attendibili e che parlano di una strage, cioè dell'uccisione di alcune centinaia di persone. Non abbiamo, però, l'evidenza dei corpi del delitto, perché i recuperi sono sempre falliti. E quindi questo lascia evidentemente qualche problema. È molto probabile che la certezza assoluta non si potrà avere. Di solito, però, chi pronuncia queste frasi ad effetto si riferisce a un altro fatto: e cioè a quella che è stata la versione più diffusa su Basovizza. All’epoca dei tentati recuperi, infatti, c’è stato un giornalista che ha fatto questo calcolo, piuttosto ingegnoso: "sappiamo quant’è la profondità del pozzo, sappiamo quant’è la massa di detriti che c’è dentro, calcoliamo quanti corpi ci potrebbero essere", ed è arrivato a una stima, non so se attendibile o meno, di 1500 corpi. Però non vuol dire che ci siano, vuol dire che ci potrebbero stare fino a 1500 corpi. Poi, nella vulgata un po' propagandistica, questi si sono trasformati nei 1500 infoibati di Basovizza. Quindi se questi storici si riferiscono a questo, hanno perfettamente ragione. Di solito, però, partono da questo ragionamento per dire: allora non è successo nulla, perché non c'è l'evidenza dei corpi. È questo il salto negazionista. (Raoul Pupo)
  • Riconosciuta monumento nazionale nel 1992, Basovizza diventa un vero e proprio sacrario, con piccolo museo annesso, nel 2007. Si tratta di una località comoda, perché si trova in Italia (la maggior parte degli altri possibili luoghi commemorativi sarebbero in Slovenia o in Croazia), nei pressi di Trieste e facilmente raggiungibile dall'autostrada. Tuttavia come luogo deputato alla memoria di questa vicenda storica non è certo l'ideale. Innanzitutto non si tratta tecnicamente di una foiba, ma di un pozzo minerario abbandonato, ed è connesso ad uno solo dei tre fenomeni ricordati, le epurazioni del 1945, mentre non ha niente a che fare né con le foibe istriane del 1943 né con l'esodo. In secondo luogo, non ci sono prove documentarie certe che a Basovizza siano avvenute esecuzioni né che vi siano state sepolte vittime delle epurazioni: gran parte dei cadaveri rinvenuti appartiene a soldati tedeschi morti probabilmente nelle ultime battaglie per la liberazione di Trieste. Infine, e questo è forse l’aspetto più deleterio, la scelta di Basovizza suona provocatoria per la memoria collettiva slovena. Qui infatti erano stati fucilati, nel 1930, quattro attivisti del TIGR [...], considerati i primi martiri della causa antifascista. (Eric Gobetti)

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