Francesco Gabrieli

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Francesco Gabrieli (1904 – 1996), orientalista italiano.

Citazioni di Francesco Gabrieli[modifica]

  • [Sul Paganesimo arabo] Chi si avvicini ad esso con romantica simpatia per il popolare e il primitivo, e ne gusti l'austera e maschia poesia, l'acuta gnomica, la ricchezza colorita della narrativa sui cavalieri, gli eroi, i briganti del deserto, quei germi insomma di «umanesimo tribale» [...], può essere indotto a sopravvalutarne i valori positivi, che certo non mancano, rispetto alla sua indubbia arretratezza politica, sociale e religiosa, largamente documentata.
    Una tale considerazione romantica non può disconoscere il fatto fondamentale che l'Islàm attingendo le sue energie all'humus dell'arabismo pagano, ma fecondandole con decisivi impulsi a questo estranei, pose fine a un periodo che con ragione chiamò della «barbarie» (questo, meglio ancora che «ignoranza», è il senso da dare al termine Giahiliyya) e avviò gli Arabi sulle vie della civiltà, con un nuovo e alto concetto del divino, una società e uno Stato ad esso informati. Il preludio pagano contribuisce solo con alcune note, ancor oggi distinguibili ma fuse dal genio di Maometto e dalla ulteriore storia in tutto un nuovo complesso, nella originale novità che rappresentò l'Islàm per tanta parte del mondo.[1]

Note[modifica]

  1. Da Maometto e le grandi conquiste arabe, Newton & Compton, Roma, 1996, p. 34. ISBN 88-8183-212-7

Altri progetti[modifica]