Giuseppe Bertini (pittore)

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Giuseppe Bertini

Giuseppe Bertini (1825 – 1898), pittore italiano.

Citazioni su Giuseppe Bertini[modifica]

Giulio Carotti[modifica]

  • Fu in Roma che il Bertini si trasformò completamente. Delle opere classiche e di quelle dell'alto rinascimento subì l'ascendente? Delle prime non pare; delle seconde certamente, ma solo nel senso della idealità elegante e dello splendore decorativo, verso cui lo spingeva la propria indole, non già quanto alla forma ed al tipo delle figure. Il nostro giovane artista ebbe la fortunata, la felice ispirazione di contentarsi di ammirare e di osservare profondamente i capolavori della città eterna, senza copiarli, senza imitarli, né prenderli a modello, a scopo finale dell'arte. Egli ebbe inoltre la ventura di trovare là gli amici Pagliano, Luigi e Ferdinando Galli, dei quali seguì lo stesso indirizzo: ebbe la fortuna di guardarsi attorno, di subire il fascino della gran luce, della natura maestosa e di splendida colorazione di Roma e della campagna romana. È là che egli si trasformò, o meglio è là che si formò, che acquistò la propria originalità, che divenne Giuseppe Bertini.
  • Giuseppe Bertini, esteta nel senso completo della parola, rifuggiva da tutto ciò che sia duro, doloroso, aspro, come da tutto ciò che sia volgare: la sua creazione del Transito di San Giuseppe è, come la sua Madonna col Bambino [...] una visione profusa di poesia elegiaca.
  • L'artista è il riflesso dell'ambiente e della società del tempo suo e non si può comporre un'opera storica sopra un periodo, una fase di una nazione, di un popolo, senza tener conto degli artisti e delle opere d'arte che vi si collegano. Ma vi sono anche degli artisti che da soli ci possono ridestare in un attimo tutta la figura, l'essenza, lo spirito, i dolori o le gioie, gli aneliti o gli entusiasmi, di un momento storico.
    Chi più di Giuseppe Bertini ridesta in noi l'esultanza, la gioia, il brio, la contentezza generale degli animi nel 1859 e nel 1860?[1]

Note[modifica]

  1. Sono gli anni della seconda guerra d'indipendenza e dell'impresa dei Mille.

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