Giuseppe Campani

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Frontespizio di Ragguaglio di due nuove osservazioni

Giuseppe Campani (1635 – 1715), ottico e astronomo italiano.

Citazioni di Giuseppe Campani[modifica]

  • La varietà de' Sistemi, Serenissimo Principe, e delle immagini o ver figure, che comparuero gli anni passati in cotesta Corte intorno a' Fenomeni di Saturno, da altro fonte non si è, per mio credere, deriuata, che dall'imperfezzione degli strumenti, intendo de' Cannocchiali, che i lor'Autori hanno adoperato in osseruare il detto Pianeta: Peroche questi più, ò meno mancheuoli, non portando gli osseruatori à discernere interamente se tal Pianeta habbia questo, ò quell'ordine di corpi, s'è ingegnato ciascuno di figurarselo, e disporlo à suo modo, combinando con quel, ch'essi hanno allora potuto scorgere, le osseruazioni diuerse, in diuersi tempi da loro medesimi, ò da altri fatte, in modo che non la propria esperienza dell'occhio, ma le congetture, e gli argomenti della mente n'han determinato il Sistema, e publicatolo al mondo. La verità però è d'vna sola faccia, e l'essere scouerta diuersamente non è modalità dell'oggetto, ma colpa della potenza, ò de' mezi, che difettosi n'alterano la veduta.[1]

Note[modifica]

  1. Da Ragguaglio di due nuove osservazioni, Fabio Di Falco, Roma, 1664, pp. 11-12.

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