Horacio Verbitsky
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Horacio Verbitsky (1942 – vivente), giornalista e scrittore argentino.
- Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto.[1]
- Ho trovato una serie di documenti che non lasciano dubbi [sul collaborazionismo fra Papa Francesco e il regime di Jorge Rafael Videla]. In uno, Bergoglio firma la richiesta di rinnovo del passaporto di Jalics senza necessità che venisse dalla Germania. In un altro, il funzionario che riceve la richiesta consiglia al ministro di rifiutarla. In un altro ancora, lo stesso funzionario spiega e firma che Jalics, sospettato di contatti con i guerriglieri, ebbe conflitti con la gerarchia, problemi con le congregazioni femminili (la qual cosa è molto suggestiva), che fu detenuto nella Esma, la Escuela de Mecánica de la Armada (non dice sequestrato ma detenuto) e che si rifiutò di obbedire agli ordini. Finisce dicendo che queste informazioni gli vennero fornite proprio da Bergoglio, oggi papa Francesco.[2]
- L'attuale arcivescovo di Buenos Aires e presidente della Conferenza episcopale argentina, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, descriveva altri sacerdoti come "sovversivi" – ho trovato un documento che lo prova negli archivi del Ministero degli Esteri – negli anni della dittatura, quando una simile etichetta poteva costare la vita a chiunque. E non a caso, in seguito si è battuto strenuamente contro la politica di verità, memoria e giustizia intrapresa dai governi democratici del paese.[3]
- Non sono sicuro che Bergoglio sia stato eletto per coprire il marciume che ha ridotto all'impotenza Joseph Ratzinger. Le lotte interne della curia romana seguono una logica così imperscrutabile che i fatti più oscuri sono in genere attribuiti allo spirito santo, sia che si tratti delle manovre finanziarie per le quali lo Ior è stato escluso dal meccanismo del clearing internazionale, dal momento che non ottempera alle normative per il controllo del riciclaggio del denaro, sia che si tratti dei casi di pedofilia che si sono verificati a livello mondiale e per i quali Ratzinger ha chiesto perdono in quanto massimo rappresentante della Chiesa cattolica. Non mi sorprenderebbe che Bergoglio, con il pennello in mano, iniziasse una crociata moralizzatrice per imbiancare i sepolcri degli apostoli.[4]
- [Su papa Francesco] Sarà semplice come Giovanni, severo come Paolo, sorridente come Giovanni Paolo I, iperattivo e populista come Giovanni Paolo II e sottile come Benedetto.[2]
- Sono stato peronista dai 13 anni. Sono stato giornalista dai 18. Sono stato militante peronista dai 19. Sono stato ‘montonero’ (organizzazione guerrigliera argentina giustizialista, ndr). Ho smesso di essere peronista nel 1973 e di essere ‘montonero’ nel 1977. Continuo ad essere però un giornalista.[5]
- [Sull'elezione di Bergoglio a papa] Una disgrazia, per l'Argentina e per il Sudamerica.[2]
Note
[modifica]- ↑ Da Un mundo sin periodistas, Ed. Sudamericana, Bs. As. (1997); citato in Peter Gomez, Marco Lillo, Marco Travaglio, Bavaglio, Chiarelettere, 2008.
- ↑ a b c Dall'intervista di Giampiero Calapà Papa Francesco, l’accusa di Verbitsky: “Ho i documenti: collaborò con i dittatori”, informarexresistere.fr, 16 marzo 2013.
- ↑ Dall'intervista di Guido Caldiron, Bergoglio e i rapporti della Chiesa con la dittatura argentina, repubblica.it, 14 marzo 2013.
- ↑ Da Página 12; citato in Verbitsky: non fidatevi di Bergoglio, è un grande attore, libereideee.org, 16 marzo 2013.
- ↑ Citato in Chi è Horacio Verbitsky, l’incubo di Papa Francesco, formiche.net, 14 marzo 2013.
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