La piovra (serie televisiva)

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La piovra, serie televisiva italiana della Rai.

La piovra[modifica]

Prima puntata[modifica]

  • La mafia esiste laddove i cittadini non credono nello Stato. E dove lo Stato è debole. (Corrado Cattani)
  • Io dubito di tutti. Dubito anche di me. (Corrado Cattani)

La piovra 2[modifica]

La piovra 3[modifica]

La piovra 4[modifica]

Sesta puntata[modifica]

  • Una volta la maestra ci parlò della stella polare. Mi ricordo che era il mese di maggio ed io quella notte stessa invece di andare a dormire, zitto zitto, piano piano, mi arrampicai sino alla soffitta, poi attraverso una scala sul terrazzino. Avevo in mente ancora le parole della maestra "Dovete cercare il piccolo carro che si trova fra il Drago, Cefeo e l'Orsa maggiore e poi risalire su, su, su, tutto il timone e lassù c'è la stella polare che è fissa e ha indicato la strada per secoli e secoli ai marinai, ai viandanti. Mah... quella notte in cielo c'erano miliardi di stelle ed io mi sentivo così... così piccolo, così confuso, avevo otto anni. E dov'era il quadrato di Pegaso ed Orione e le Pleiadi, dov'era il carro, mi sembrava.... come potevo io trovare una cosa tanto piccola ma così importante. Da solo... come si fa... (Corrado Cattani)
  • Sono qua. (Corrado Cattani)

Citazioni su La piovra[modifica]

Aldo Grasso[modifica]

  • La Piovra, arrivata alla quinta stagione televisiva, non solo non ha «stancato» il pubblico, come qualcuno poteva ragionevolmente temere, ma ha ulteriormente avvinto nelle sue spire il pubblico (è stata seguita da una media di dodici milioni, ogni puntata) e, quel che più importa, anche la critica.
  • Dal punto di vista della costruzione linguistica La Piovra è un curioso e avvincente «mostro». I tratti somatici la apparentano a una non troppo fortunata stagione della cinematografia nazionale, la cosiddetta epoca del cinema democratico. [...] I tratti caratteriali, invece, appartengono al serial americano.
  • Questa doppia identità crea dei curiosi effetti. Se lo spettatore è più interessato alla finzione rischia la perenne delusione: scontri armati inverosimili, battute infelici [...]. Ma se lo spettatore utilizza la finzione per capiere qualcosa di più di quello che si conosce su un fenomeno canceroso di vita sociale, allora la Piovra è la riprova ideale per difendere dei sentimenti diffusi, dei risentimenti sentiti, delle idee sfuocate ma profondamente vere.

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