Luigi Serristori

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Il conte Serristori in un disegno di C. E. Liverati

Luigi Serristori (1793 – 1857) , economista e politico italiano.

Incipit di alcune opere[modifica]

Le rovine di Lizzano[modifica]

Un fenomeno straordinario e lacrimevole avvenne nel caduto anno 1814 nei monti della Provincia Pistojese[1]. Il paese di Lizzano, e sue adjacenze soffrirono una terribile rovina. Circostanze singolari, ed effetti funesti accompagnarono, e seguirono questo fatto. Generosi soccorsi, in più tempi, i Governi di Toscana prodigarono con sollecitudine veramente paterna a quella numerosa, e desolata popolazione[2], che privata di ogni mezzo di sussistenza, e di ricovero sarebbe certamente perita fra i rigori dell'inverno, vittima della fame, e della più orribile miseria.

Sopra le macchine a vapore[modifica]

Lo spirito di discussione è talmente invalso ai nostri dì, che ogni parte dello scibile è attualmente un soggetto di ricerca. Così tutto si analizza, o almeno si tratta, incominciando dai principj delle scienze profane fino ai fondamenti delle sacre, dalla metafisica alla morale, dalle contese scolastiche fino agli oggetti di commercio, dai diritti dei Principi sino a quelli dei Popoli, dalla Legge naturale fino alle Leggi arbitrarie delle Nazioni.
Ma dove l'umano intelletto sia stato sospinto con più attività, e con un effetto più utile, egli è in quel campo immenso di cognizioni, i cui confini sono quelli stessi della natura, ed ivi è, che ha colto un ampia messe, rigettando ogni spirito di sistema, e quello solamente abbracciando dell'osservazione, e dell'esperienza, convalidato dal valevole istrumento del calcolo, mezzi, che sono i soli conformi all'andamento della sana ragione.

Citazioni su Luigi Serristori[modifica]

  • Il conte Serristori non era uomo da riposare negli ozi della vita domestica, e appena lasciato l'Oriente si diede a preparare una Statistica generale dell'Italia; opera in quei tempi malagevole, per non dire impossibile, tanto erano imperfetti i dati sparsamente raccolti, tanto gelosi i governi a tenerli celati. Ma nessuna difficoltà valse a distogliere il Serristori dal suo proposito, e con frequenti viaggi e pazienti ricerche, poté finalmente venire a capo del suo lavoro; il quale se non riuscì come il suo autore avrebbe voluto, pur rimase per molti anni l'unico libro che gli Italiani potessero consultare per conoscere le forze economiche del loro paese, e quanto altro sull'Italia non dicono i poeti e gli scrittori di romanzi. (Marco Tabarrini)
  • L'educazione militare e una certa naturale fierezza lo facevano a prima vista austero e contegnoso, onde i mal conoscenti di lui gli apponevano durezza e aridità di cuore. Chi peraltro andava oltre quelle apparenze, temperate anch'esse dalle maniere di gentiluomo, trovava in lui squisita delicatezza di sentimenti, impeti passionati e generosi, ed un tesoro di affetti inesauribile. Chi poi lo conobbe nell'intimo della famiglia, non vide mai padre e marito più sollecito e affettuoso. (Marco Tabarrini)

Note[modifica]

  1. Il 10 febbraio 1814 una parte del paese fu distrutta da una grande frana. Lo smottamento, rilevato con sufficiente anticipo, permise l'evacuazione degli abitanti.
  2. Con decreto del 21 Febbraio 1814 furono assegnati franchi 2000, per soccorrere gl'infelici abitatori di Lizzano. Con Sovrano Motuproprio dello scorso Ottobre furono destinate 7000 per il medesimo oggetto. [N.d.A.]

Bibliografia[modifica]

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