María Eugenia Vaz Ferreira

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María Eugenia Vaz Ferreira

María Eugenia Vaz Ferreira (1875 – 1924), insegnante e poetessa uruguaiana.

La isla de los cánticos[modifica]

Barcarola di uno scettico[modifica]

Anima mia
che ritorni al focolar
con la rete secca e vuota
da la pesca in riva al mar,
con la rete secca e vuota
che, arrivato a mezzo il giorno,
non osasti più gettar.

Io li ho visti i pescatori
che pescavan glorie e amori
dissipatisi più in là.
Gli uni recan cose morte,
gli altri recanle deserte:
Che mai fa!...

Anima mia
che la rete secca e vuota
non osasti di gettar.
Tra l'arena e l'acqua salsa
solo esistono due cose:
morire e ammazzar.

Anima mia
che ritorni a reti vuote
de la pesca in riva al mar...[1]

Citazioni su María Eugenia Vaz Ferreira[modifica]

  • La isla de los cánticos [L'isola dei cantici], 1925, è da considerare come l'espressione più elevata della sua poesia. Riprendendo i contenuti e forme del modernismo, l'A. rivelò una personalità eccezionale, inaugurando in Uruguay, con D. Agustini, una nobile e umanissima tradizione di lirica femminile. (Dizionario universale della letteratura contemporanea)
  • Nelle ultime liriche [...] la poesia della V. F. acquista toni più originali. Di fronte a un mondo immerso in un malinconico grigiore, davanti alla visione della vanità del vivere, il suo orgoglio cede e la sua lirica esprime un'accorata amarezza in toni intimi e sommessi, tanto più efficaci quanto più la poetessa riesce a smorzare gli impeti della sua passione in versi ricchi di una sommessa armonia. (Dizionario universale della letteratura contemporanea)

Note[modifica]

  1. da Camillo Cardu, Poeti della terra orientale. Antologia di poeti uruguayani, Edizioni Alpes, Milano, 1930, p. 219.

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