Quarta Repubblica francese

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René Coty, ultimo presidente della Quarta Repubblica francese

Citazioni sulla Quarta Repubblica francese (1946-1958).

  • Anche dal punto di vista dei risultati raggiunti, la storia della Quarta Repubblica è lungi dall'essere sterile. I suoi dodici anni di vita furono una lotta faticosa per ristabilire il governo parlamentare repubblicano. In un paese convalescente da una triplice dura prova – la sconfitta [del 1940], l'occupazione [tedesca] e la liberazione – e che recava le cicatrici delle profonde ferite provocate dallo scisma sociale e dalla guerra civile, essa dimostrò di avere fonti segrete di energia. Tenne a bada la forza del comunismo senza dover ricorrere alle forze antiparlamentari del gaullismo e del poujadismo[1]. Fu l'artefice della ripresa economica della Francia dopo un periodo di grande disorganizzazione e di estremo impoverimento. Dimostrò una capacità di recupero che confuse i suoi critici e sorprese perfino i suoi amici. Cominciò a dare ai rapporti tra la Francia e i territori d'oltremare una nuova impostazione che rese possibile la nuova Comunità[2] del 1960. Ricostituì la posizione della Francia in Europa. (David Thomson)
  • La Quarta Repubblica, come sistema costituzionale e politico, morì tra l'indifferenza e il disprezzo. Pochi uomini, gruppi o partiti piansero il suo trapasso: i suoi nemici se ne rallegrarono apertamente. Spogliata della mystique della Resistenza che dapprima era sembrata dovesse darle coesione e fermezza, scivolò verso un debole sistema di gouvernement d'assemlée che si dimostrò incapace di affrontare con energia gli scottanti problemi presentatisi alla Francia verso la metà del nostro secolo[3]. (David Thomson)

Note[modifica]

  1. Movimento politico e sindacale francese, sviluppatosi nel 1953, che prese il nome da Pierre Poujade.
  2. La Comunità francese (Communauté française).
  3. Novecento.

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