Sandra Newman

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Sandra Newman, 2019

Sandra Newman (1965 – vivente), scrittrice statunitense.

I cieli[modifica]

Incipit[modifica]

Ben incontrò Kate alla festa di una ragazza ricca. Non conosceva la ragazza di persona. Era una di quelle feste in cui nessuno conosce la padrona di casa. Lui era arrivato con un collega del cugino della ragazza, che aveva immediatamente perso fra la folla. In principio doveva essere una cena, ma gli inviti si erano moltiplicati, diffondendosi epidemicamente attraverso gli amici degli amici finché non diventarono un centinaio di persone. Allora la ragazza ricca aprì anche il piano di sopra, al posto del risotto preparò il punch, e ordinò mille ravioli da un ristorante cinese. Era agosto, e bisognava che le cose andassero un po' come volevano. Perlomeno, all'epoca avevano tutti poco più di vent'anni, e la pensavano così.

Citazioni[modifica]

  • E Sabine si tranquillizzava, c'era il bambino. Era già primavera (più o meno), e cuocevano hamburger alla griglia nel giardino sul retro. Erano una famiglia. O qualcosa di simile a una famiglia; quando la porta era chiusa, proteggeva qualcosa. Li faceva sentire fragili. Le lamentele di Sabine li facevano sentire fragili, come se la casa fosse l'ultimo avamposto di civiltà in una terra devastata dai barbari, e forse tutte le famiglie erano questo, o sentivano di essere questo. Tutte le buone famiglie.[1]

Note[modifica]

  1. Citato in Una buona famiglia, ilPost.it, 30 ottobre 2019.

Bibliografia[modifica]

  • Sandra Newman, I cieli, traduzione di Laura Berna, Ponte alle Grazie, 2019. ISBN 9788833313825

Altri progetti[modifica]