Sergej Aleksandrovič Nilus

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Sergej Nilus

Sergej Aleksandrovič Nilus (1862 – 1929), scrittore russo.

Introduzione ai Protocolli dei Savi di Sion

La Vita Italiana, Roma, 1921, pp. 11-15.

  • Questo documento venne nelle mie mani circa quattro anni fa (1901) insieme con l'assoluta garanzia che è la traduzione verace di documenti (originali), rubati da una donna ad uno dei capi più potenti e più altamente iniziati della Massoneria. [...] Il furto fu compiuto alla fine di un'assemblea segreta degli «Iniziati» in Francia – paese che è il nido della «cospirazione massonica ebraica».
  • Ribolle fra le righe quell'arrogante e profondo odio di razza e di religione che per lungo tempo è riuscito a nascondersi; ora questo odio gorgoglia, si riversa e sembra che trabocchi da un recipiente colmo di furore e di vendetta, odio pienamente conscio della meta agognata che si avvicina!
  • Non possiamo, nell'attuale complicazione di procedimenti delittuosi, sperar di avere prove dirette, ma dobbiamo contentarci della certezza acquistata mediante l'insieme delle circostanze, per cui non rimarrà alcun dubbio nella mente di ogni osservatore cristiano. Ciò che segue dovrebbe esser prova sufficiente per tutti coloro che hanno «orecchi per sentire».
  • L'ultima barricata, l'ultimo rifugio del mondo contro l'uragano che viene è la Russia. In essa la vera fede vive ancora e l'Imperatore consacrato rimane il suo protettore sicuro.

Epilogo ai Protocolli dei Savi di Sion

La Vita Italiana, Roma, 1921, pp. 117-125.

  • Questi appunti furono tolti clandestinamente da un grande libro di appunti per conferenze. Il mio amico li trovò nella cassaforte del quartiere generale della società di Sionne che attualmente è in Francia.
  • Secondo gli archivi del Sionismo ebraico segreto, Salomone ed altri dotti Ebrei, già sin dal 929 avanti Cristo studiarono in teoria un progetto per la conquista pacifica dell'intero universo da parte di Sionne.
    Mentre la storia si svolgeva, questo progetto fu studiato in tutti i suoi particolari e completato da uomini che erano successivamente iniziati a questo problema. Questi sapienti decisero di conquistare il mondo per Sionne adoperando mezzi pacifici, e cioè coll'astuzia del serpente simbolico, la cui testa doveva rappresentare gli iniziati ai piani dell'Amministrazione Giudaica, ed il corpo il popolo ebraico.
  • Il ritorno della testa del serpente a Sionne può aver luogo solennemente quando il potere di tutti i Sovrani dell'Europa sia stato abbattuto; vale a dire quando, per mezzo di crisi economiche e di distruzioni in massa, effettuate ovunque, sarà avvenuta la demoralizzazione spirituale e la corruzione morale, principalmente coll'aiuto di donne ebree, truccate da francesi, italiane, spagnuole. Queste sono le più sicure spargitrici di libertinaggio nella vita degli uomini più in vista ed alla testa delle nazioni.
  • Un abbozzo del percorso del serpente simbolico è il seguente: La sua prima tappa in Europa avvenne nel 429 avanti Cristo, in Grecia, dove, all'epoca di Pericle, il serpente cominciò a divorare la potenza di quel paese. La seconda fu a Roma, al tempo di Augusto, circa l'anno 69 a. C. La terza a Madrid, al tempo di Carlo quinto, nel 1552. La quarta a Parigi, nel 1700 circa, al tempo di Luigi XIV. La quinta a Londra dal 1814 in poi (dopo la caduta di Napoleone). La sesta a Berlino, nel 1871, dopo la guerra Franco Prussiana. La settima a Pietroburgo, su cui è disegnata la testa del serpente con la data 1881.
    Tutti questi Stati che il serpente ha attraversato, sono stati scossi nelle fondamenta delle loro costituzioni, non eccettuato la Germania, malgrado la sua apparente potenza. Le condizioni economiche dell'Inghilterra e della Germania sono state risparmiate, ma solo fino a quando il serpente non sarà riuscito a conquistare la Russia, contro la quale tutti i suoi sforzi sono concentrati attualmente (1905).
  • È stato insegnato agli Ebrei, che essi sono la sola razza meritevole di essere chiamata umana, tutte le altre essendo destinate a rimanere "bestie da lavoro" e schiavi degli Ebrei e che lo scopo ebraico deve essere la conquista del mondo e l'erezione del Trono di Sionne sull'universo.
  • Per eccitare l'odio dei loro contro tutti i Gentili, i capi degli Ebrei agiscono da "agenti provocatori" durante le agitazioni antisemitiche, permettendo ai Gentili di scoprire alcuni dei segreti del Talmud. Le manifestazioni antisemitiche furono anche molto utili ai caporioni Ebrei, perché destarono compassione nel cuore di alcuni Gentili verso un popolo il quale, apparentemente, veniva maltrattato.
    Ciò servì ad accaparrare conseguentemente molte simpatie tra i Gentili per la causa di Sionne.
  • Notate che i capi Ebrei non soffrirono mai, né nei loro progressi, né nelle loro posizioni ufficiali di amministratori, durante le agitazioni antisemitiche. Questo fatto non deve far meraviglia, perché furono questi stessi capi che aizzarono i "mastini cristiani" contro gli Ebrei più umili. I mastini mantenevano l'ordine nelle loro greggi e perciò aiutavano a rafforzare la stabilità di Sionne.
  • Secondo la loro opinione, gli Ebrei hanno già raggiunto la posizione di Super-governo mondiale ed ora si tolgono la maschera. Naturalmente, la maggior forza di conquista degli Ebrei era costituita dal loro oro; pertanto essi non dovevano far altro che lavorare per dargli un valore. L'alto valore dell'oro dipende specialmente dal fatto che la moneta d'oro regola tutti gli scambi. La sua accumulazione nelle mani degli Ebrei dipende dal fatto che essi hanno saputo approfittare di qualunque crisi internazionale per monopolizzarlo. Di questo si ha la prova nella storia della famiglia Rothschild.
  • Il sistema repubblicano conferisce una libertà sconfinata ai loro agenti ed all'esercito di anarchici che hanno al loro soldo. Questo è il motivo per cui gli Ebrei sono così ardenti sostenitori del liberalismo; ed i Gentili sciocchi, che essi abbindolano, ignorano il fatto, già così evidente, che sotto una repubblica non vi è maggiore libertà che sotto un'autocrazia, anzi si verifica il contrario, perché avviene che i pochi sono oppressi dalla plebe la quale è sempre istigata dagli agenti degli Ebrei.
  • Fra poco saranno quattro anni che i "Protocolli degli Anziani di Sion" sono in mio possesso. Dio solo sa quanto sono stati numerosi gli sforzi che ho fatto per portarli alla luce, ed anche per mettere in guardia coloro che sono al potere rivelando loro le cause della tempesta che si addensa sulla Russia apatica, la quale, disgraziatamente, sembra che abbia perso la conoscenza di ciò che le sta succedendo intorno.
  • Non vi può essere alcun dubbio. Con tutta la potenza ed il terrore di Satana, il regno del Re trionfatore di Israel si avvicina al nostro mondo non rigenerato; il Re nato dal sangue di Sionne, l'Anti Cristo, si avvicina al trono della potenza universale.

Citazioni su Sergej Nilus[modifica]

  • Il professor Nilus è stato descritto allo scrittore come un conservatore dotto, pio e credulone, che univa molta erudizione teologica e un po' di erudizione storica con una singolare mancanza di conoscenza del mondo. (Philip Graves)
  • Nella prefazione [ai Protocolli dei Savi di Sion], affermava d'aver ricevuto quelli che erano gli atti di un congresso sionista tenutosi segretamente, da un Maresciallo di Corteche che a sua volta li aveva ottenuti da una donna che prestava servizio presso uno degli «anziani». Si venne poi a sapere che erano invece parto di alti funzionari della «Okhrana», la polizia segreta della Russia zarista, con l'intento di accreditare la tesi che i moti rivoluzionari – quelli che 14 anni dopo raggiunsero l'acme nel golpe di ottobre – fossero espressione di un complotto ebraico internazionale. (Paolo Granzotto)

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