Steve Jobs (film)
Aspetto
Steve Jobs
Titolo originale |
Steve Jobs |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2015 |
Genere | biografico, drammatico |
Regia | Danny Boyle |
Soggetto | Walter Isaacson (biografia) |
Sceneggiatura | Aaron Sorkin |
Produttore | Mark Gordon, Scott Rudin, Danny Boyle, Christian Colson, Guymon Casady |
Interpreti e personaggi | |
Doppiatori italiani | |
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Steve Jobs, film statunitense del 2015 con Michael Fassbender e Kate Winslet, regia di Danny Boyle.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Se continui ad alienarti le simpatie della gente senza motivo non rimarrà più nessuno a cui dire "ciao". (Joanna Hoffman)
- Falliamo, e l'IBM dominerà per cinquant'anni come un cattivo di Batman. "La compagnia dei telefoni", chiamavano così la Bell, "la compagnia dei telefoni". L'IBM sarà la compagnia dei computer, e dieci anni più tardi sarà la compagnia dell'informazione e questo è un gran male per il genere umano, perciò non c'è tempo di essere cortesi o realisti, perché se lo siamo la nostra prossima presentazione sarà di fronte a ventisei persone e al corrispondente di Guida al risparmio di Alameda. (Steve Jobs)
- Non vorresti cercare di essere ragionevole? Giusto, sai... per vedere cosa si prova. (Joanna Hoffman)
- In turistica atterri esattamente nello stesso momento della prima classe. (Steve Jobs)
- Chi può volere un PC? Quale idiota può volerlo? Se io volessi dirti che hai una macchia sulla camicia ti indicherei la macchia; non direi "c'è una macchia quattordici centimetri sotto il colletto, tre centimetri a destra del secondo bottone" mentre cerco di ricordare qual è il comando per l'acqua minerale. Non funziona così la mente delle persone. (Steve Jobs)
- Guarda le loro facce quando vedranno cos'è: non sapranno cosa stanno guardando né perché gli piace, però sapranno che lo vogliono. (Steve Jobs)
- Alle 9:41 il pianeta si sposterà sul proprio asse per sempre. I due eventi più importanti del ventesimo secolo: gli alleati che vincono la guerra, e questo. Questo forse non è il momento migliore per rimproverarmi di non essere un buon padre per una bambina che non è mia figlia. (Steve Jobs)
- Dio ha mandato il suo unico figlio in missione suicida, ma ci è simpatico lo stesso perché ha creato gli alberi. (Steve Jobs)
- I computer non dovrebbero avere debolezze umane, e non intendo costruire questo con le tue. (Steve Wozniak)
- Sapremo molto presto se sei Leonardo da Vinci o se credi solo di esserlo. (Steve Wozniak)
- Hollywood ha fatto dei computer una cosa che spaventa; vedi invece come ti ricorda un volto amico? Come lo slot del floppy è un sorrisetto? È cordiale, è divertente e ha voglia di dirti "ciao". E vuole dirtelo perché sa farlo. (Steve Jobs)
- Il computer di "Odissea nello spazio" diceva "ciao" continuamente e mi spaventava lo stesso a morte. (Joanna Hoffman)
- I musicisti suonano i loro strumenti, io suono l'orchestra. (Steve Jobs)
- Io voglio vivere con te. (Lisa)
- John, dammi retta: chi ha detto che il cliente ha sempre ragione, ti assicuro, era un cliente. (Steve Jobs)
- Ti ricordi lo Skylab? Era una stazione spaziala lanciata dalla NASA per la raccolta dati negli anni '70. Il fatto è che quando la spedirono su non avevano idea di come riportarla indietro, però sentivano che c'erano vicini e che, negli otto anni in cui sarebbe stata lassù, avrebbero trovato il modo. Non lo trovarono, così dopo otto anni Skylab cadde frantumandosi lungo un'area di mille miglia nell'Oceano Indiano. Un po' più a sinistra o un po' più a destra e qualcuno si faceva male. Io volevo veramente costruire un computer per i college, la tecnologia però non è andata alla velocità che mi serviva. Abbiamo finito i soldi, ma poi Apple ha smesso di innovare e io ho visto qualcosa di meglio: Joanna, so che le scuole non compreranno un dizionario da tredicimila dollari con dei buoni altoparlanti, lo sai che lo so. Ma la Apple sì. Perché Avie Tevanian costruirà esattamente l'OS che le serve... e dovrà comprare anche me. Per mezzo miliardo di azioni e il controllo "end-to-end" su ogni prodotto. (Steve Jobs)
- Ti voglio bene Steve, lo sai quanto te ne voglio. Amo il tuo modo di interessarti non ai soldi che fa una persona ma ciò che è capace di fare. Ma quello che fai non dovrebbe essere la parte migliore di te; è quando sei padre, quella dovrebbe essere la tua parte migliore di te, ed è questo che mi ha causato venti anni di tormenti, perché in te, Steve... è la peggiore. (Joanna Hoffman)
- Se avessi scambiato il conto in banca con un dollaro per ogni volta che mi hanno detto che qualcosa era impossibile sarei comunque ricco. (Steve Jobs)
- Io penso che sia un miracolo che [Lisa] non vada a rapinare banche con l'Esercito di Liberazione Simbionese. Non c'è nessuna ragione al mondo perché lei debba essere buona. Eppure lo è. Perciò ho dato una mano, perché qualcuno doveva farlo. (Andy Hertzfeld)
- [L'Apple II] Non è solo un pezzo fondamentale della storia di questa azienda, ma un pezzo fondamentale nella storia del Personal Computer! (Steve Wozniak)
- Ti metterò la musica in tasca! Cento canzoni, mille canzoni... cinquecento canzoni. Qualcosa tra le cinquecento e mille canzoni, tutte nella tua tasca. Perché non ce la faccio più a vedere quell'inspiegabile walkman, basta. Te ne vai in giro portandoti un mattone mangianastri. Noi non siamo selvaggi, perciò ti metterò mille canzoni in tasca. (Steve Jobs)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Steve Jobs: A noi serve che dica "ciao".
Andy Hertzfeld: Tu non mi stai a sentire, lui non dirà "ciao"!
Steve Jobs: Riparalo!
Andy Hertzfeld: Riparalo?
Steve Jobs: Sì!
Andy Hertzfeld [ride incredulo]: In quaranta minuti?!
Steve Jobs: Riparalo!
Andy Hertzfeld: Non posso.
Steve Jobs: Chi è la persona che può?
Andy Hertzfeld: Sono io la persona che può, e non posso!
- Steve Jobs: Le luci delle uscite vanno spente, o non c'è buio totale.
Andrea "Andy" Cunningham: Ho visto amministratore e addetto antincendio...
Steve Jobs: E...?
Andrea "Andy" Cunningham: È escluso che ci facciano spegnere le luci delle uscite.
Steve Jobs: Pronto a pagare qualunque multa.
Andrea "Andy" Cunningham: La multa è che loro entrano e buttano fuori tutti.
Steve Jobs: Hai provato a spiegargli che qui stiamo cambiando il mondo?
Andrea "Andy" Cunningham: Certo, ma a meno che non cambiamo anche le proprietà del fuoco non gli interessa.
Steve Jobs: Se un incendio provoca una fuga verso uscite non illuminate ne sarà valsa la pena per chi sopravviverà. Per chi non ce la farà meno, ma sempre abbastanza.
Andrea "Andy" Cunningham: Senti, non...
Steve Jobs: Mi serve il buio, totale. Spegni quelle uscite senza farmi sapere come hai fatto!
- Steve Jobs: Tutto il mondo, tutto il mondo, tutto il mondo, tutto il mondo sta aspettando il Mac!
Joanna Hoffman: Possibile. Ma quando scoprirà che per 2495 dollari non ci fai praticamente nulla? Eravamo competitivi a 1500 dollari, ma una volta che hai sotituito il Motorola 6809 con il 68000...
Steve Jobs: Che è quello che supporta menù, finestre, puntatore, grafica ad alta risoluzione...
Joanna Hoffman: Certo, perché a tutti servono rettangoli con gli angoli arrotondati.
- Andy Hertzfeld: Non siamo una squadra di meccanici a Daytona, non si ripara in qualche secondo.
Steve Jobs: Non hai avuto qualche secondo, hai avuto tre settimane. L'universo è stato creato in un terzo esatto di quel tempo.
Andy Hertzfeld: Bene, un giorno dovrai dirci come ci sei riuscito.
- Steve Jobs: Allora ecco che farò: annuncerò i nomi di tutti quelli che hanno contribuito alla presentazione. Presenterò ognuno e gli chiederò di alzarsi. La borsa l'ha progettata Susan Kare; il font Macintosh che scorre sullo schermo è stato progettato da Steve Capps; la "Notte stellata" e lo Skywriting sono di Bruce Horn; MacPaint, MacWrite, Alice... giù fino alla calcolatrice. Dopodiché dirò che la demo della voce che non ha funzionato è stata progettata da Andy Hertzfeld.
Andy Hertzfeld: Steve...
Steve Jobs: Cinque su sei le possibilità di sopravvivere al primo giro di roulette russa, hai invertito il calcolo. Perciò se non vuoi fare una figuraccia con gli amici, la famiglia, i colleghi, gli azionisti, i giornalisti, non starei qui tanto a discutere... andrei a togliere altre pallottole dalla pistola. Fallo, Andy!
- Steve Jobs: Tu sei l'unico che vede il mondo come lo vedo io.
John Sculley: Nessuno vede il mondo come lo vedi tu.
- John Sculley: Perché chi da piccolo è stato adottato si sente sempre respinto, invece che scelto?
Steve Jobs: Questa sbuca dal nulla...
John Sculley: "I vostri figli e figlie sfuggono al comando, la vostra vecchia strada invecchia in fretta". Perciò, va' a farti fottere, perché io mi chiamo Steve Jobs, e "I tempi stanno cambiando".
Steve Jobs: Io non mi sento respinto.
John Sculley: Sei sicuro?
Steve Jobs: Sicurissimo.
John Sculley: Perché non è che un bambino è nato e i genitori dicono "No, guarda qui, questo non ci interessa". Al contrario, qualcuno ti ha scelto.
Steve Jobs: E' il non avere il controllo. Scopri che non contava nulla quando le cose più fondamentali della tua vita accadevano... ciò che conta è avere il controllo. Io non capisco le persone che ci rinunciano.
- Joanna Hoffman: Mentre siamo in pausa, ci sono dei sostenitori in sala Vip. E Woz è qui, e Andy Hertzfeld. Anche John Sculley è qui. È una cosa carina da parte sua.
Steve Jobs: Davvero? Non mi sembra carina per niente.
Joanna Hoffman: Devi vederli. È un modo per dirti che ti rispettano.
Steve Jobs: Se c'era tanto rispetto saremmo ancora insieme alla Apple.
Joanna Hoffman: Senti...
Steve Jobs: Se mi augurassero del bene se lo terrebbero per sé. Non credo che me lo augurino, ma non ho problemi. Ora penso alla Apple, penso al Mac, a Woz, a Sculley come si pensa al primo amore del liceo: trovandone un altro.
Joanna Hoffman: Ti posso dire una cosa? Hai dichiarato di non farli concorrenza, ma hai progettato un computer specificamente per il mercato educational, che è virtualmente il loro campo. Quindi, io credo che sia bello che siano venuti qui.
Steve Jobs: Mi hanno fatto causa!
Joanna Hoffman: Lo so... ma è carino che siano venuti!
- Steve Wozniak: Ero molto arrabbiato. Dicevi delle cose sull'Apple II e il tuo modo di trattare la squadra...
Steve Jobs: Woz... tu hai un salvacondotto a vita. Devo tornare sul palco, ormai sono rimasti due minuti per le prove.
Steve Wozniak: Ti rendi conto di quanto sia accondiscendente questo atteggiamento?
Steve Jobs: Cosa...?
Steve Wozniak: Magari non è così e...
Steve Jobs: Non voglio vederti trascinato fuori da un aereo in manette.
Steve Wozniak: Io ho un salvacondotto a vita da-d-da te?! Tu concedi il salva...?! T-tu...?! Tu lo concedi a me?!
Steve Jobs: Così ti viene un ictus. Calmati!
Steve Wozniak: Che cosa hai fatto tu? Che cosa hai fatto tu? Perché Lisa non sa niente di me?
Steve Jobs: Scusa, ma quanti ragazzini di quarta sanno di te?
Steve Wozniak: Non sai scrivere un codice. Non sei un tecnico, non sei un progettista, non sai nemmeno come piantare un chiodo. Il circuito stampato è il mio, l'interfaccia grafica è stata rubata alla Xerox Parc, Jef Raskin guidava la squadra del Mac prima che tu lo buttassi fuori... tutto quanto! Un altro ha fatto la scatola! Allora come mai, dieci volte al giorno, leggo che Steve Jobs è un genio? Che cosa fai tu?
Steve Jobs: Io suono l'orchestra. E tu sei un buon musicista. Sei seduto là, il migliore della tua fila.
Steve Wozniak: Sono venuto per dire quello che penso. Sai perché sono venuto?
Steve Jobs: Ma non l'avevi appena detto?
Steve Wozniak: Sono qui perché ti distruggeranno. Il tuo computer sarà un fiasco. Avevi un comitato consultivo per le università che ti chiedeva una potente postazione di lavoro per 2-3000 dollari, NeXT ne costa 6500 e non include i 3000 dollari di optional per l'hard drive, che presto tutti scopriranno non essere un optional perché il disco ottico è troppo debole per qualunque cosa, e i 2500 della stampante laser portano in totale fino a 12.000 dollari, e in tutto il mondo sei l'unico a cui interessi che la cosa sia racchiusa dentro un cubo perfetto. Ti distruggeranno, e io sono venuto per starti vicino quando succederà perché così fanno gli amici. Gli uomini fanno così. Non mi serve il salvacondotto. Ci conosciamo da sempre, non parlarmi come se fossi un altro perché sono l'unico che sa che l'uomo che ho di fronte è una tua invenzione. Ti voglio stare vicino perché quel tuo cubo perfetto che non fa niente si appresta a diventare il più grosso fallimento nella storia dei personal computer.
Steve Jobs: Prova a dirmi qualcosa che non so.
- Joanna Hoffman: Devi dirmi qual è il piano, perché io non lo so mentre tu te ne vai in giro come se avessi in tasca la carta vincente.
Steve Jobs: Il piano si rivelerà ai tuoi occhi... quando sarai pronta.
Joanna Hoffman: Cosa dovrei farmi, un acido?
Steve Jobs: Perché no?
Joanna Hoffman: Esiste un piano?
Steve Jobs: Ti ho mai delusa, Joanna?
Joanna Hoffman: Ogni volta che è capitata l'occasione.
- Chrisann: Ho bisogno del medico e ho bisogno del dentista.
Steve Jobs: Ho mollato l'università dopo un semestre ma ok, diamo un'occhiata.
- Joel Pforzheimer: Cosa manca per finirlo? [Il NeXT]?
Steve Jobs: Credo che in linguaggio da profani si possa dire che non abbiamo un OS.
Joel Pforzheimer: Un... Sistema Operativo?
Steve Jobs: Sì.
Joel Pforzheimer: Cosa vuol dire?
Steve Jobs: Be', l'OS fa funzionare il computer... si può dire in fondo che è il computer.
Joel Pforzheimer: Quindi, come ha funzionato? Come funzionerà stamattina? Che vuol dire che non avete un OS?!
Steve Jobs: La cosa è questa: Avie Tevanian, il nostro Capo Software Designer, ha scritto un programma Demo. E' come aver costruito una grande automobile senza il motore, così, mettiamo la batteria di una golf cart per farla andare un po'. L'unica cosa che questo computer fa adesso è presentare sé stesso.
Joel Pforzheimer: Vuoi dirmi che l'unica cosa che avete costruito è un cubo nero?
Steve Jobs: Esatto. Sì, ma non è il più bel cubo nero che hai mai visto?
- [durante la compilazione del NeXT]
Steve Jobs: Il nuovo cestino è sbagliato. Vorrei dire che apprezzo le ore che ci hai perso, ma non posso perché è veramente orribile.
Avie Tevanian: Si ritorna sul precedente...
Steve Jobs: Perché diamo ancora tre scelte per l'orologio?
Avie Tevanian: Quante scelte vorresti dare?!
Steve Jobs: Due: lo compri o no.
- Andy Hertzfeld: Avie sta ricompliando, ma dice che potrebbe esserci qualche glitch stamattina.
Steve Jobs: Se si trattasse solo di qualche glitch sarebbe un trionfo prossimo al miracolo. Perché fai l'ambasciatore per Avie?
Andy Hertzfeld': Be', non volevo che scoprisse a sue spese la tua posizione sui glitch durante una presentazione, ma sembra che tu ti sia addolcito.
Steve Jobs: Perché sto crescendo Andy, e imparando ad amare me stesso.
Andy Hertzfeld: Non avrei neanche sognato che fosse un problema.
- John Sculley: Non so semplificarla più di così: dobbiamo investire risorse sull'aggiornamento dell'Apple II.
Steve Jobs: Sottraendo quindi risorse al Mac!
John Sculley: Sta fallendo, è oggettivo.
Steve Jobs: Costa troppo.
John Sculley: Non c'è la prova che...
Steve Jobs: Sono io la prova! Sono il maggiore esperto mondiale di Mac, John! Qual è il tuo curriculum?!
John Sculley: Dai indicazioni contraddittorie, sei insubordinato, rendi le persone infelici. I nostri migliori tecnici scappano alla SUN, DEL, HP, Wall Street non sa chi è al voltante. Abbiamo perso di valore per centinaia di milioni e io sono l'AD di Apple, Steve, ecco il mio curriculum!
Steve Jobs: Ma prima di questo vendevi acqua gassata e zucchero, vero?! Io invece mi sono chiuso in un garage con Wozniak e ho inventato il futuro, perché gli artisti guidano e le mezze tacche vanno ad alzata di mano!
- Andy Hertzfeld: Tu mi hai minacciato molto tempo fa.
Steve Jobs: Scusa?
Andy Hertzfeld: Molto tempo fa tu mi hai minacciato.
Steve Jobs: Le persone sono attratte da chi ha talento, e chi non ce l'ha se ne sente minacciato. Dovresti andare dallo psicoterapista, male non può fare.
Andy Hertzfeld: Intendevo che mi hai minacciato letteralmente. Al Flint, prima della presentazione del Mac. Ricompilavo cercando di fare il debug della demo della voce e hai detto che se non trovavo la soluzione mi avresti sputtanato di fronte a tutti.
Steve Jobs: E poi ha detto "ciao"?
Andy Hertzfeld: L'ha detto.
Steve Jobs: Non serve che mi ringrazi.
Andy Hertzfeld: Perché vuoi che le persone ti detestino?
Steve Jobs: Io non voglio affatto che le persone mi detestino. E se mi detestano mi è del tutto indifferente.
Andy Hertzfeld: Visto che ti è così indifferente, ti ho sempre detestato.
Steve Jobs: [freddamente] Davvero? Tu invece mi sei sempre piaciuto. Che peccato.
- Joanna Hoffman: [Lisa] Ha detto che preferirebbe di no.
Steve Jobs: Ma che vuol dire?
Joanna Hoffman: Che sta con i suoi amici e ha detto che preferirebbe non venire.
Steve Jobs: Ok, senti: prendila da parte, non voglio imbarazzarla davanti agli amici, ma dille che ho appena spaventato a morte Andy, e che stavolta nessuno pagherà la sua cazzo di...! [Joanna lo fulmina con lo sguardo] Va bene, non le dire questo, ma fa quella tua cosa quando sembri vecchia e saggia per colpa del tragico canovaccio europeo della tua vita.
Joanna Hoffman: Tu sai che non sono nata in uno shtetl dell'800, vero?
Steve Jobs: Per favore dille che è importante!
- Steve Wozniak: Tutto questo è stato costruito dall'Apple II! Tu sei stato costruito dall'Apple II!
Steve Jobs: In realtà sono stato distrutto dall'Apple II e il suo sistema aperto così che hacker e hobbisti potessero costruire radio amatoriali, o che cavolo ne so! Fino a che non ha quasi distrutto la Apple che ha riversato tutte le sue risorse su quello e ha sviluppato un totale di zero nuovi prodotti.
Steve Wozniak: Il Newton...
Steve Jobs: La scatola di spazzatura! Avete inventato il Newton, davvero volete che si sappia in giro? È il lancio di un prodotto questo, non un pranzo tra amici. E l'ultima cosa che voglio è collegare l'iMac a...
Steve Wozniak: All'unico prodotto di successo che questa azienda ha creato, mi dispiace essere brutale ma purtroppo è questa la verità. Il Lisa è stato un fallimento, il Macintosh è stato un fallimento. Non mi piace parlare così, ma io sono stanco di essere Ringo, quando so di essere John.
Steve Jobs: Tutti vogliono bene a Ringo.
Steve Wozniak: E sono stanco di essere trattato con sufficienza da te!
Steve Jobs: Tu pensi che John sia diventato John perché ha vinto una riffa, o perché abbia imbrogliato qualcuno o picchiato in testa a George Harrison? Lui era John perché lui era John.
Steve Wozniak: Era John perché ha scritto Ticket to ride. E io ho scritto l'Apple II.
- Steve Jobs: Hai fatto un'ottima scheda madre. Che, fra parentesi, eri disposto a cedere gratis, quindi non dirmi come hai costruito la Apple. Se non era per me, eri al liceo a distribuire bei voti adesso.
Steve Wozniak: Queste persone vivono o muoiono su un tuo elogio, questa è la tua occasione: ammetti che è successo qualcosa di buono anche se tu non eri presente.
Steve Jobs: [dopo una lunga pausa] No.
Steve Wozniak: Steve! Devi farlo. E' giusto, è... è giusto.
Steve Jobs: Mi dispiace, no.
Steve Wozniak: Allora mettiamola in un altro modo: non credo che ci sia un uomo che più di me abbia contribuito a promuovere la democratizzazione che comporta il computer; ma tu non hai mai avuto alcun rispetto per me, per quale motivo?
Steve Jobs: Considerei la possibilità che sia perché tu non ne hai mai avuto per me.
- Steve Jobs: Siete arrivati a un centimetro dal far fallire la società, con chi me la dovrei prendere? Permetterò che tu mantenga il tuo lavoro. Hai un salvacondotto.
Steve Wozniak: Sai, quando le persone mi chiedevano qual era la differenza tra me e Steve Jobs io rispondevo che Steve era l'uomo con la visione d'insieme e io quello a cui piaceva il banco di lavoro, ma se le persone vengono a chiedermelo adesso io dico che Steve è uno stronzo. I tuoi prodotti sono migliori di te, fratello.
Steve Jobs: Questa è l'idea, "fratello". E saperlo è la differenza.
Steve Wozniak: Non è binario, sai? Si può essere corretti e geniali contemporaneamente. - Steve Jobs: È stato il pennino, John.
John Sculley: Cosa?
Steve Jobs: Ho fatto fuori il Newton perché c'era il pennino. Se usi un pennino non puoi usare gli altri cinque che hai sempre attaccati al polso. Avremmo fatto tanto insieme. [esce]
John Sculley: Dio, se avremmo fatto tanto...
- Lisa: Senti, a me non sembra di aver detto che sei una brutta persone, ma se l'ho fatto ti chiedo scusa!
Steve Jobs: Ehi, ti è successo qualcosa a scuola? Qualche corso di base del primo semestre che le matricole devono frequentare, qualche...
Lisa: Ho letto "Time".
Steve Jobs: Cosa?
Lisa: Ho accesso a Internet a scuola, ho letto un vecchio numero di "Time" e ho fatto a mia madre qualche domanda sulla mia storia familiare.
Steve Jobs: Quello era... io... "Time" ha pubblicato un'intervista distorta, non avresti dovuto leggerla.
Lisa: Ho chiesto a due diverse statistici di Harvard di verificare l'equazione che hai inventato per dire che il 28% dei maschi americani può essere mio padre!
Steve Jobs: Tesoro, io...
Lisa: Sai, forse mia madre è una donna un po' disturbata, ma la tua scusa qual è? Ecco perché non sono impressionata dalla tua storia, papà. Perché tu sapevi che cosa stavo passando e non hai fatto niente per me e questo fa di te un inqualificabile vigliacco. Comunque "pensare" è un verbo, no? Dopo ci vorrebbe un avverbio; chiedi alla gente di "pensare diversamente", puoi parlare quanto vuoi di Bauhaus, parlare di Braun, di semplicità e raffinatezza, di Issey Miyake e le sue uniformi, e Bob Dylan o quello che vuoi, ma questa cosa [indicando un poster dell'iMac] somiglia al "Dolce forno di Judy Jetson"!
- Steve Jobs: Sai per che cosa stava "Lisa"?
Lisa: Cosa?!
Steve Jobs: Il computer, il "Lisa", sai per che cosa stava?
Lisa: Mi dispiace, di aver detto quelle cose sull'iMac non le penso davvero.
Steve Jobs: Preso alla sprovvista, in ufficio, sai per che cosa stava?
Lisa: Local Integrated System Architecture, avevo cinque anni! Non potevi mentire?
Steve Jobs: L'ho fatto. Certo che prese il nome da te. Local Integrated System Architecture non significa niente.
Lisa: Perché per tanti anni hai detto che non era così?
Steve Jobs: Sinceramente non lo so.
Lisa: Perché hai detto che non eri mio padre?
Steve Jobs: Perché sono fatto male.
Voci correlate
[modifica]- Jobs, film del 2013
Altri progetti
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