The Founder

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The Founder

Immagine McDonalds Museum.jpg.
Titolo originale

The Founder

Lingua originale Lingua inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2016
Genere biografico, storico, drammatico
Regia John Lee Hancock
Sceneggiatura Robert D. Siegel
Produttore Don Handfield, Jeremy Renner, Aaron Ryder
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

The Founder, film statunitense del 2016 con Michael Keaton, regia di John Lee Hancock.

Incipit[modifica]

Ray: So cosa sta pensando: "Che diavolo ci dovrei fare con uno a cinque mandrini se i frappè che vendo a stento giustificano il mio a mandrino singolo?" Giusto? Sbagliato! Ha presente la storia dell'uovo e la gallina, signor Crifty? Gliene parlo perché, be', credo sia pertinente. "A me non servono i Multimixer perché certo non vendo abbastanza frappè". Oppure non vende abbastanza frappè perché non ha il Multimixer. Fra le ipotesi mi convince più la seconda. Un cliente viene qui da lei e sa che se ordina un frappè nel suo esercizio, be', lo aspetta un'attesa infita. Gli è già successo in passato e allora pensa "Col cavolo che faccio lo stesso errore!" Ma se lei avesse il Prince Castle e Multimixer a cinque mandrini con motore elettrico a trazionamento diretto di certo incrementerebbe la sua capacità di produrre deliziosi gelidi frappè e, in fretta, si fidi le mie parole, mi ci gioco tutto: lei venderà tanti di quei figli di puttana da non riuscire a contarli! Incrementi la sua offerta e la domanda arriverà. Offerta e domanda. Uovo e gallina. Segue il mio ragionamento? Ne sono certo perché lei è brillante, sa guardare lontano e sa riconoscere una buona idea. Allora, che mi dice?
Signor Crifty: No. Ma grazie comunque.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Se non volete avere filiali per voi stessi mi sta bene. Fatelo per la nazione. Fatelo per l'America. [...] Ho attraversato tante città, tante piccole città, e hanno tutte due cose in comune: un tribunale e una chiesa. In cima alla chiesa c'è una croce e in cima al tribunale c'è una bandiera. Bandiere, croci. Croci, bandiere. Mentre ero in viaggio non facevo altro che pensare a questo incredibile ristorante, e anche a rischio di sembrare blasfemo, perdonatemi, quegli archi hanno molto in comune con tribunali e chiese. Un edificio con una croce in cima che cos'è? È un luogo dove gente onesta e rispettabile si ritrova per condividere valori, protetti da quella bandiera americana. Si potrebbe dire che quel bellissimo edificio adornato da quegli archi rappresenti più o meno la stessa cosa. Non dice soltanto "Deliziosi hamburger all'interno", rappresenta la famiglia, rappresenta la comunità, è un posto dove gli americani si riuniscono per spezzare il pane. Vi sto dicendo che McDonald's può diventare la nuova chiesa americana. Nutre il corpo, nutre l'anima e non è aperto solo la domenica, amici. È aperto sette giorni alla settimana. Croci, bandiere, archi... (Ray) [ai fratelli McDonald's]
  • Allora, so cosa state pensando: "Come diavolo fa un uomo di cinquantadue anni, al tramonto, rappresentante di macchine per frappè, a fondare un impero del fast food con milleseicento ristoranti in cinquanta stati, cinque paesi stranieri e un'entrata annuale che viaggia intorno ai settecento milioni di dollari?" Una parola: perseveranza. Niente a questo mondo può sostituire la buon vecchia perseveranza, né il talento – che c'è di più comune degli uomini di talento che non hanno successo? – né il genio – il genio non riconosciuto è ormai un cliché – l'istruzione nemmeno – visto che il mondo è pieno di cretini istruiti. Soltanto la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti.[1] (Ray) [preparando il suo discorso pubblico]

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Conversazione telefonica]
    Dick: Se dei finti frappè in polvere sono la sua idea di progresso ha un concetto profondamente sbagliato di ciò che McDonald's rappresenta!
    Ray: Io so cosa rappresenta molto meglio di voi due campagnoli!
    Dick: Cosa?! Lei farà esattamente quello che diciamo noi.
    Ray: No.
    Dick: Lei ha firmato un contratto!
    Ray: Sa, un contratto è come un cuore: può essere infranto.
  • [Conversazione telefonica]
    Mac: Noi abbiamo inventato il sistema espresso! Noi! Noi! Tu che cosa hai inventato? C'è una cosa almeno? Non c'è! Non inventerai mai niente perché tu sei una sanguisuga! Sei il maestro delle sanguisughe!
    Ray: Sai cos'ho inventato, Mac? Un concetto. Ho inventato il concetto di vittoria. [...] Mentre voi due vi accontentavate di stare in disparte a fare i perdenti. Io me lo prendo il futuro, io voglio vincere e non si vince rimanendo dei buoni e lagnosi babbei. Negli affari non c'è posto per gente così. Gli affari sono guerra. È cane contro cane, ratto contro ratto. Se il mio avversario sta affogando io mi avvicino e gli verso l'acqua direttamente in bocca! Tu puoi dire lo stesso?
    Mac: Non posso. E nemmeno lo voglio.
    Ray: Perciò avete un solo ristorante.
    Mac: Tu uscirai dalla società, Ray.
    Ray: Come pensate di riuscirci?
    Mac: Ti faremo causa, a qualunque costo!
    Ray: E probabilmente vincereste, ma non avete i soldi per farlo. Vi seppellirei solo con le spese giudiziarie. Sono presidente e amministratore di una società con terreni di proprietà in diciassette stati e voi avete un chiosco di hamburger nel deserto. Io sono dovunque. Voi dove cazzo siete?
  • Ray: Potevo rubare le vostre idee e avviare una mia attività usando la stessa roba e avrebbe fallito.
    Dick: Come lo sai?
    Ray: Sono l'unico a cui avete mostrato la cucina? Chissà quanta gente avete invitato lì dentro.
    Dick: E allora?
    Ray: E quanti hanno avuto successo?
    Dick: Molti hanno aperto un ristorante.
    Ray: Grande come McDonald's? Certo che no. Nessuno c'è riuscito, nessuno ci riuscirà, perché a tutti manca quell'unica cosa che rende McDonald's speciale.
    Dick: Ovvero?
    Ray: Nemmeno tu sai cosa sia.
    Dick: Illuminami.
    Ray: Non è solo il sistema, Dick. È il nome. Quel glorioso nome: McDonald's. Diventa qualsiasi cosa tu voglia che diventi. È sconfinato, non ha limiti e sa di... sa di... sa di America. In confronto a "Kroc"... "A Kroc andiamo a scrocco"... Tu mangeresti in un posto che si chiama "Kroc"? "Kroc" ha quel suono slavo, lapidario. "Kroc"! Ma "McDonald's, diamine, ha la bellezza, sì. Chi si chiama McDonald non sarà mai maltrattato da nessuno.
    Dick: Non è certo questo il caso.
    Ray: Quindi tu non hai in tasca un assegno da un milione e trecentocinquantamila dollari. Ciao, Dick.
    Dick [mentre Ray sta per andare via]: "Se non puoi batterli allora comprali."
    Ray: Mi ricorda la prima volta che ho visto quel nome scritto sul vostro chiosco, laggiù. È stato amore a prima vista e ho capito in quell'istante che io dovevo averlo. E ora è mio.
    Dick: Non è tuo il nome.
    Ray: Ne sei davvero certo? Ciao, Dick.

Citazioni su The Founder[modifica]

Frasi promozionali[modifica]

  • Ama il rischio. Infrange le regole. Cambia il gioco.
Risk taker. Rule breaker. Game changer.[2]
  • Ha fondato un impero su un hamburger.[3]
  • Ha preso l'idea di qualcun altro e l'America se l'è mangiata.
He took someone else's idea and America ate it up.[4]
  • Il genio che ha fondato l'impero del fast food.[5]

Note[modifica]

  1. Cfr. Calvin Coolidge: «Niente nel mondo può sostituire la perseveranza. Non il talento: non c'è nulla di più comune di uomini di talento privi di successo. Non il genio: il genio non riconosciuto è un luogo comune. Solo la perseveranza e la determinazione possono tutto.»
  2. Dalla locandina in inglese. Cfr. The Founder (2016), IMDb.com
  3. Dalla locandina in italiano. Cfr. Poster The Founder, MYmovies.it
  4. Dalla locandina in inglese. Cfr. Poster 1 - The Founder, MYmovies.it
  5. Dalla locandina in italiano. Cfr. Poster 2 - The Founder, MYmovies.it

Voci correlate[modifica]

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