Vertigine (film 1944)

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Vertigine

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Dana Andrews e Gene Tierney nel film

Titolo originale

Laura

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1944
Genere noir
Regia Otto Preminger
Soggetto Vera Caspary (romanzo)
Sceneggiatura Jay Dratler, Samuel Hoffenstein, Elizabeth Reinhardt
Produttore Otto Preminger
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Vertigine, film statunitense del 1944 con Gene Tierney, Dana Andrews e Clifton Webb, regia di Otto Preminger.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • L'assassinio è il mio delitto preferito, me ne occupo regolarmente. (Lydecker)
  • Non m'intendo molto di niente, ma si può dire che io sappia un pochino di tutto. (Carpenter)
  • Io attiro sempre sospetti, perché non sono un tipo banale. (Carpenter)
  • Ragazza mia, o lei è cresciuta in mezzo a un branco di terribili villani, dove l'educazione è ignota, oppure come tutte le sue pari lei si illude che il solo fatto di essere donna possa esentarla dalle buone maniere. (Lydecker)
  • La gente è sempre pronta a darti una mano per buttarti giù, mai per sollevarti. (Laura)
  • Noi ci apparteniamo, siamo due deboli e alla deriva. Per questo lo so capace di uccidere. (Ann)
  • Laura, tu hai una tragica debolezza: per te un corpo agile e forte è la misura dell'uomo. Tu soffrirai sempre. (Lydecker)
  • Quando un uomo come me ha tutto quello che desidera al mondo, eccetto quello che vuole lui, perde il rispetto di sé. Diventa amaro, Laura. Vuol far male a qualcuno come ne ha ricevuto. (Lydecker)

Citazioni su Vertigine[modifica]

  • E, in uno dei massimi momenti della storia del cinema, l'uomo sprofonda in una poltrona davanti a un ritratto di Laura, chiude gli occhi, la porta si apre e Laura fa il suo ingresso. L'illusione è diventata realtà. (Eugene Archer)
  • Film di culto per gli amanti del cinema nero: eleganza, decadenza, perversione, crudeltà, umorismo e una forte vena di necrofilia ne fanno un cocktail unico. Il motivo di David Raksin ("Laura") incanta ancora oggi. Uno di quei film felici dove tutto concorre al risultato finale: regia, sceneggiatura, fotografia (J. LaShelle, premio Oscar), scenografia, musica. (il Morandini)
  • Primo successo hollywoodiano di Otto Preminger, tra i film fondativi del genere noir, come rappresentazione di un'ossessione e di un'illusione Laura può esser paragonato al solo Vertigo (La donna che visse due volte, 1958) di Alfred Hitchcock (è involontaria astuzia che il titolo italiano d'un film coincida con il titolo inglese dell'altro). (Peter von Bagh)

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