Vincenzo Martini

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Vincenzo Martini (1803 – 1862), politico e drammaturgo italiano.

Citazioni di Vincenzo Martini[modifica]

  • [Commentando l'insuccesso di Amore e Dovere] Il titolo è proprio scelto bene: io ho ceduto a un vecchio amore permettendo che la recitassero: il pubblico ha fatto il suo dovere fischiandola.[1]

Citazioni su Vincenzo Martini[modifica]

  • Del Martini si sapeva che s'era fatto onore nel Collegio Forteguerri di Pistoia, stimandolo il canonico Soldati, latinista di gran fama a quel tempo, uno de' suoi alunni migliori; ed entrato ne' pubblici uffici manteneva l'antico affetto verso la letteratura, in specie drammatica; tanto da esporsi alla ricaduta di una malattia gravissima per udire ancora convalescente la prima recita della Sposa Novella del Nota; la qual cosa allora fece meraviglia, ed oggi pare addirittura inverosimile a me, che non andrei a sentire una commedia del Nota neanche stando benissimo di salute. (Ferdinando Martini)
  • Migliore, secondo i bisogni della scena e i principî dell'arte [rispetto alla precedente commedia Gli educatori], apparve Il marito in veste da camera; dove fra le inesperienze del principiante si scorsero pennellate da maestro; e quelli che furono sempre i pregi precipui dell'autore, la profonda conoscenza del patriziato fiorentino di quel tempo, la italianità dell'eloquio, la umanità dei caratteri, e il fermo proposito di sacrificare l'applauso del pubblico alla verità dei sentimenti e dei costumi; onde certi ardimenti che al Martini tolsero talvolta la gloriucola dei facili trionfi, preparandogli, s'io non m'inganno, posto non inonorato nella storia della nostra letteratura drammatica. (Ferdinando Martini)

Note[modifica]

  1. Citato in Ferdinando Martini, Al teatro, R. Bemporad & Figlio, Firenze, 1895, p. 56.

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