Gianīs Varoufakīs

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Yanis Varoufakis nel 2013

Gianīs Varoufakīs, all'anagrafe Iōannīs Geōrgiou Varoufakīs (1961 – vivente), economista, accademico e politico greco.

Citazioni di Gianīs Varoufakīs[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Ci rifiutiamo di lavorare [con la troika] che non è neanche riconosciuta dal Parlamento europeo.[1]
  • Lo sfidiamo [il programma di austerità] non solo perché non è un bene per la Grecia, ma perché è un male per tutta l'Europa.[2]
  • [A proposito delle sue posizioni contro le teorie economiche convenzionali sull'austerità] Sono come un teologo ateo nascosto in un monastero medievale.[3]
  • La Germania sa bene che cosa può succedere quando si scoraggia troppo a lungo una nazione orgogliosa e la si espone a trattative e preoccupazioni di una crisi del debito deflattiva, senza luce alla fine del tunnel: questa nazione prima o poi fermenta.[4]
  • I greci sono straordinariamente bravi nell'autoflagellazione. Non per senso di colpa, per realismo. Proprio come voi italiani abbiamo problemi con il senso dello Stato. Se entra in una casa greca la troverà pulitissima. Fuori, le strade sono sporche.[5]
  • Non siamo antieuropei. Siamo certamente l'unico potente partito dell'ala sinistra che è pro Europa. Che cosa significa essere europei? Accettare supinamente quel che impongono i poteri forti?
  • Le questioni di famiglia si risolvono in famiglia [...] Non abbiamo mai cercato influenza esterna: la Grecia è un tema europeo e deve essere risolto come ogni crisi di famiglia nella famiglia europea.[6]
  • Quello che stanno facendo con la Grecia ha un nome: terrorismo. [...] Perché ci hanno costretto a chiudere le banche? Per instillare la paura nella gente. E quando si tratta di diffondere il terrore, questo fenomeno si chiama terrorismo. Ma confido che la paura non vinca. (in occasione del referendum del 5 luglio 2015 in Grecia, avente per oggetto le proposte dell'Unione Europea per il rientro del debito greco)
Lo que están haciendo con Grecia tiene un nombre: terrorismo. [...] ¿Por qué nos han forzado a cerrar los bancos? Para insuflar el miedo en la gente. Y cuando se trata de extender el terror, a ese fenómeno se le llama terrorismo. Pero confío en que el miedo no gane.[7]
  • Non più ministro! Il referendum del 5 luglio resterà nella storia come un momento unico per una piccola nazione che si è ribellata alla stretta del debito. Come tutte le battaglie per i diritti democratici, lo storico rifiuto dell'ultimo Eurogruppo del 25 giugno porta con sé un caro prezzo. È quindi essenziale che il grande capitale ottenuto dal nostro governo con lo splendido risultato del "No" sia investito immediatamente in un "Sì" a una soluzione più consona: a un accordo che comprenda la ristrutturazione del debito, meno austerità, la redistribuzione per i più bisognosi e nuove riforme. Poco dopo l'annuncio dei risultati del referendum, mi hanno fatto intendere che ci fosse una certa preferenza per una mia "assenza" da parte dei partecipanti all'Eurogruppo e di altri partner; un'idea che il primo ministro ha considerato potenzialmente favorevole per raggiungere un nuovo accordo. Per questo motivo lascio oggi l'incarico di ministro delle Finanze. Considero un mio dovere quello di aiutare Alexis Tsipras, nel modo che ritiene più opportuno, per ottenere il massimo dal risultato che ci ha affidato ieri il popolo greco tramite il referendum. Mi farò carico con orgoglio del disprezzo dei creditori. Noi di sinistra sappiamo come agire insieme senza curarci dei privilegi che comportano i nostri incarichi. Per questo motivo sosterrò pienamente il primo ministro Tsipras, il nuovo ministro delle Finanze e il nostro governo. Lo sforzo sovrumano per onorare il coraggioso popolo della Grecia, e il "No" che ha consegnato al mondo, è appena iniziato.[8]
  • [Su Julian Assange] Oggi chi crede nella trasparenza, nei diritti dei cittadini e nel diritto di poter pubblicare anche documenti sui crimini dei nostri governi ha il dovere morale di difenderlo.[9]
  • [Su Julian Assange] Julian ci ha fatto un grande regalo: ci ha informato sui crimini del nostro mondo occidentale che si definisce bastione della democrazia e dei diritti umani. E noi invece di dargli una medaglia, lo mettiamo in prigione.[10]

Citazioni su Gianīs Varoufakīs[modifica]

  • È un uomo integro ma a volte esagera, come quando ha trattato i creditori di terroristi. (Michel Sapin)
  • Potete accusarlo quanto volete per i suoi commenti, il suo progetto politico, il suo cattivo gusto per le camicie e le vacanze a Egina. Ma non potete definirlo un ladro o dire che ha rubato i soldi dei greci, né che aveva un piano segreto per mandare in malora il paese. (Alexīs Tsipras)

Note[modifica]

  1. Grecia: Yanis Varoufakis chiude alla Troika: "Con loro non collaboriamo", Huffington Post.it, 30 gennaio 2015.
  2. Da un'intervista del settimanale greco To Vima; citato in Grecia, Varoufakis in visita a Parigi: "Austerità negativa per tutta Europa", Repubblica.it, 1 febbraio 2015.
  3. Citato in Varoufakis, il Ministro che cerca di convincere l'Europa, famigliacristiana.it, 5 febbraio 2015.
  4. Citato in Grecia, Germania a Tsipras: "Risarcimento danni di guerra? Zero possibilità", Il Fatto Quotidiano.it, 9 febbraio 2015.
  5. Da un'intervista al Messaggero; citato in Yanis Varoufakis: "In Grecia case pulite e strade sporche. Abbiamo problemi con il senso dello Stato come voi italiani", HuffingtonPost.it, 15 marzo 2015
  6. Citato in Mosca 'salva' Atene. "Accordo miliardario su gasdotto". Draghi: "Successo Grecia nelle sue mani", quotidiano.net, 18 aprile 2015.
  7. (ES) Citato in Irene Hdez. Velasco, Varufakis: 'Lo que hacen con Grecia tiene un nombre: terrorismo, Elmundo.es, 4 luglio 2015.
  8. Da un messaggio sul suo blog dopo il risultato del referendum; citato in Le dimissioni di Yanis Varoufakis da ministro delle Finanze in Grecia, il Post.it, 6 luglio 2015.
  9. "Faranno sparire Assange in un buco nero stile Guantanamo". Intervista a Yanis Varoufakis, huffingtonpost.it, 12 aprile 2019.
  10. "Faranno sparire Assange in un buco nero stile Guantanamo". Intervista a Yanis Varoufakis, huffingtonpost.it, 12 aprile 2019.

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