Zahra Joya

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Zahra Joya (1992 – vivente), giornalista afghana.

Afghanistan. Zahra Joya: «Io giornalista esule per documentare le violenze sulle donne»

Intervista di Silvia Guzzetti, avvenire.it, 25 febbraio 2023.

  • Mio padre era diverso. Era un vero femminista e mi ha sempre aiutato. Da lui ho imparato che non esiste differenza tra uomini e donne e che è importante promuovere l'idea che le donne sono esseri umani con gli stessi diritti degli uomini. Mi fa soffrire l'idea che le donne siano considerate esseri inferiori. Lo trovo profondamente ingiusto. Non mi sono mai vergognata di quello che sono. Ho sempre pensato che potevo ottenere tutto quello che volevo.
  • Ho cominciato a lavorare come giornalista nel 2011, a 20 anni, e all'inizio non mi ero resa conto di quanto fosse importante il mio mestiere. Oggi so che ha un grande peso che io operi e lavori come giornalista donna. So che il mio lavoro mi dà la possibilità di dare voce alle donne afghane alle quali viene proibito di parlare, e di fare campagna per i loro diritti.
  • Non avrei mai immaginato che sarei diventata una rifugiata ma è quello che sono in questo momento. Fisicamente sono qui, ma mentalmente sono in Afghanistan, insieme alle altre donne mie compatriote, che stanno vivendo una situazione cosi difficile, confinate a casa, sempre accompagnate da un guardiano maschio. Certo sono grata a Dio per la sicurezza fisica della quale posso godere. Abito a Islington, un quartiere del nord di Londra, in un appartamento con quattro camere, insieme a tre delle mie sorelle. Il resto della famiglia, compresi i miei genitori, sono rimasti in Afghanistan e non possono raggiungerci perché la legge sull'immigrazione britannica non lo consente. Si trovano in una situazione molto difficile. Non possono uscire di casa.
  • [In riferimento all'agenzia femminista Rukhshana Media da lei fondata e diretta] Abbiamo dieci giornalisti, cinque redattrici e tre redattori e due caporedattrici donne. I miei colleghi lavorano sul campo, in Afghanistan o in Pakistan, in condizioni molto rischiose. Ci mandano le storie e noi le riscriviamo e le pubblichiamo. Lavorano di nascosto, per denunciare i matrimoni forzati, violenze sessuali e altri abusi subiti dalle donne afghane, ma i [[talebani|taleban] possono scoprirli e ucciderli in qualunque momento. Collaboriamo da vicino con l'organizzazione "Internews".

Altri progetti[modifica]