Zenobia Settimia

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La regina Zenobia in un quadro di Herbert Gustave Schmalz (1888)

Zenobia Settimia o Julia Aurelia Zenobia (240 – 275), prima ed unica regina di Palmira.

Citazioni su Zenobia Settimia[modifica]

  • Era ella una principessa illustre, originaria di Siria, ebrea di nazione, se debbesi prestar fede agli autori ecclesiastici, e discendeva da Cleopatra, regina di Egitto, tanto famosa per la bellezza quanto per le disgrazie di Marc'Antonio suo amante. Con le bellezze però non aveva ereditate le debolezze di quella regina; e correva in concetto d'essere la più bella donna di tutto l'oriente, ma in quella sua bellezza aveva un non so che di maschile, da cui si comprendeva il di lei coraggio. (Jacques Roergas de Serviez)
  • Era di color bruno, ed aveva grandi gli occhi e neri, da' quali uscivano guardature, per così dire, di fuoco. Ogni parte di sé medesima la costituiva superiore ad ogni altra; né meno pregevoli erano le doti del cuore e dell'animo. Dotata di grande intendimento, aveva una giusta politica, ed un coraggio incapace di avvilirsi, o di cedere alle difficoltà. Nessuna impresa era sì grande, che non riuscisse alle sue forze inferiore. (Jacques Roergas de Serviez)
  • Nel suo modo di abbigliarsi accoppiava al lusso d'una femmina l'equipaggio di un guerriero. Dopo la morte di Odenato[1], portò col diadema il sajo ornato di gemme in tutto il contorno. Parlava a' suoi soldati coll'elmo in capo, e col braccio ignudo. Accostumata, del pari che suo marito, alle fatiche della caccia, non sapeva cosa fosse dilicatezza. (Charles Rollin)
  • Per le qualità del cuore e dell'animo Zenobia si rendeva superiore al suo sesso. Ella aveva tutte le virtù, e tutti i vizj degli Eroi: ambizione, audacia, passione di far conquiste, coraggio ne' pericoli , costanza nel travaglio, vanità di disegni, dignità e autorità del comando. (Charles Rollin)

Note[modifica]

  1. Settimio Odenato (III secolo – 267/268), sovrano del Regno di Palmira e marito di Zenobia.

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