Zuzanna Ginczanka

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Zuzanna Ginczanka

Zuzanna Polina Gincburg, nota come Zuzanna Ginczanka (1917 – 1945), poetessa polacca.

Citazioni di Zuzanna Ginczanka[modifica]

  • Non omnis moriar, i miei possedimenti, | Prati di tovaglie, roccaforti di armadi, | Distese di lenzuola, preziosa biancheria | E vesti, vesti chiare mi sopravviveranno. | Non lascio alcun erede, che la tua mano frughi | Tra le mie cose ebree, signora Chominowa, | Donna di Leopoli, prode moglie di una spia, | Lesta delatrice, madre di un Volksdeutscher. | Adesso sono tue, perché lasciarle a estranei. | Questo non è un liuto, e neanche un nome vuoto. | Io vi rammento bene, come anche voi di me | Vi siete ricordati quando è giunta la Gestapo. | Alzate in alto i calici e brindate cari amici | Al mio di funerale e alla vostra di ricchezza [...].[1]

Note[modifica]

  1. Da Non omnis moriar, in Krzątanina mglistych pozorów. Wiersze wybrane / Un viavai di brumose apparenze. Poesie scelte, a cura di Alessandro Amenta, Austeria, Cracovia-Budapest, 2011, p. 199. Riportato in Laura Quercioli Mincer, Czesław Miłosz: Un povero polacco guarda il ghetto storia di due poesie in tempo di guerra, p. 14, unige.it.

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