Adonis

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Adonis o Adunis, pseudonimo di Alī Ahmad Sa'īd Isbir (1930 – vivente), poeta e saggista siriano.

Adonis nel 2011

Citazioni di Adonis[modifica]

  • All'inizio la scelta del nome Adonis è stata una questione pratica: i versi spediti agli editori e firmati al Ahmad Esber non venivano neppure letti, perché al è un nome con una specifica connotazione religiosa. Così decisi di firmarmi Adonis e vennero subito pubblicati. In seguito, molti hanno pensato che volessi rinnegare la mia identità arabo-musulmana. Forse la rifiutavo inconsciamente, come inconsciamente ho voluto passare da una cultura all'altra. È un po' come inventare la mia identità, allo stesso modo con cui invento la mia vita e la mia poesia. Ma in quest'ottica bisogna ripensare anche la parola «esilio». È l'esilio che mi ha permesso di diventare quello che sono. Esilio, dunque, come rinascita. (da un articolo de il messaggero.it, 2010) quale articolo? quale articolo?
  • Una cosa si era distesa nel cunicolo della storia | una cosa adorna, esplosiva | che trasportava il proprio figlio di nafta avvelenato | al quale il mercante avvelenato intona una canzone | esisteva un Oriente simile a un bimbo che implora, chiede aiuto | e l'Occidente era il suo infallibile signore. || Questa mappa è mutata | l'universo è un fuoco | l'Oriente e l'Occidente sono una tomba | sola | raccolta dalle sue ceneri. (da Oriente e Occidente, in Memoria del vento, traduzione di Valentina Colombo, Guanda, Milano, 2021)

La musica della balena azzurra[modifica]

Incipit[modifica]

Se la conoscenza in generale richiede una sorta di distacco, la conoscenza dell'altro richiede invece che ci si ponga in comunicazione con lui, cioè che si stabilisca una reciproca e profonda empatia. Perché l'uomo, su questo piano, è conoscenza e "conoscenza reciproca". Mi riferisco ad un verso del Corano che, nonostante sia così antico, arriva a far luce sulla modernità. La conoscenza è un'azione di distacco e comunicazione al tempo stesso; significa vedere l'io al di fuori delle correnti, soprattutto di quelle ideologiche, convivere con l'altro all'interno del suo stesso percorso mentale: la lingua, la creatività, e la sua vita quotidiana. L'io in quanto conoscenza, non si può comprendere se non a partire dall'esplorazione dell'altro in quanto conoscenza. In tal senso, l'altro è uno dei volti dell'io, una sua possibilità ancora inespressa, una forma della sua entità.

Citazioni[modifica]

  • Ma esiste un cosiddetto "saper degli arabi" rispetto al cosiddetto "sapere dell'occidente"? Penso che la risposta si possa formulare in un drastico: il sapere arabo non ha dato un contributo particolare, e chiaramente connotato, all'esplorazione del mondo moderno o alla formulazione delle sue problematiche.

Bibliografia[modifica]

  • Adonis, La musica della balena azzurra, traduzione di Fawzi Al Delmi, Guanda, 2005. ISBN 8882467767

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