James Herriot
James Herriot, pseudonimo di James Alfred Wight (1916 – 1995), scrittore e veterinario britannico.
Citazioni di James Herriot
[modifica]- Tutte le bestie giovani sono attraenti, ma l'agnello ha ricevuto una dose di fascino che è addirittura ingiusta nei confronti degli altri. (da Creature grandi e piccole, cap. 22)
Beato fra le bestie
[modifica]Mentre sgusciavo nel letto e mettevo il braccio intorno a Helen mi venne in mente, per la prima volta, che esistono pochi piaceri, a questo mondo, paragonabili a quello di rannicchiarsi contro una bella donna quando si è mezzo gelati.
Non esistevano termocoperte tra il '30 e il '40. Ed era un peccato, perché nessuno ne avrebbe avuto maggior bisogno dei veterinari di campagna.
Cose sagge e meravigliose
[modifica]«Muoversi!» sbraitò il caporale istruttore. «Forza, accelerate!» Correva a tutta birra dietro la colonna di uomini ansimanti e trafelati, e di là ci incitava.
Io mi trovavo in qualche punto nel mezzo, trottavo faticosamente con gli altri e mi domandavo per quanto tempo ancora avrei potuto farcela. Mentre le costole andavano su e giù a mantice, dolorosamente, e i muscoli delle gambe protestavano, cercai di calcolare per quanti chilometri avessimo già corso.
Creature grandi e piccole
[modifica]Di questo non si parlava nei libri, pensai mentre la neve sospinta dal vento entrava dalla porta aperta e mi si posava sulla schiena nuda.
Ero sdraiato a faccia in giù sul selciato in una pozzanghera di sporcizia indefinibile con il braccio affondato dentro la mucca che aveva violenti premiti e con i piedi che cercavano un appiglio tra le pietre. Ero nudo fino alla vita e su di me la neve si mischiava con lo sporco e con il sangue secco. Non riuscivo a distinguere niente oltre il cerchio di luce tremolante gettata dalla fumosa lampada a petrolio che il contadino reggeva al di sopra di me.
E il Signore le creò
[modifica]Quando il cancello mi venne addosso sentii che ero davvero tornato a casa.
I miei pensieri scavalcarono senza sforzo il periodo trascorso nella RAF tornando all'ultima volta che ero stato dai Ripley. Si trattava di "pinzare alcuni vitelli", come aveva detto al telefono il signor Ripley, o, più correttamente, di castrarli con l'emascultatore incruento di Burdizzo, e quando ricevetti il messaggio capii che buona parte della mattinata era andata.
Per amore di tutte le creature
[modifica]Non sono mai in gran forma il mattino presto, soprattutto in quelle fredde mattine che si hanno nello Yorkshire di primavera, quando un tagliente vento marzolino si abbatte dalle creste rocciose, insinuandosi sotto i vestiti, pungendo nasi e orecchie. Fu un momento triste, e particolarmente doloroso, quello in cui mi trovai ritto sull'acciottolato di quel cortile a guardare un bel cavallo che moriva a causa della mia incompetenza.
Olly e Ginny
[modifica]Mi irritava, da gattofilo quale sono, che i miei gatti non sopportassero di vedermi. Ginny e Olly erano parte della famiglia, ora. Ci dedicavamo a loro con cura e, ogni volta che trascorrevamo un giorno fuori, la prima cosa che Helen faceva al ritorno era aprire la porta posteriore e dar loro da mangiare. I gatti lo sapevano molto bene e si sedevano sulla sommità del muro, aspettandola, od erano pronti a trotterellare giù dal rifugio di legno che costituiva la loro casetta.
Bibliografia
[modifica]- James Herriot, Beato fra le bestie, traduzione di Gioia Zannino Angiolillo, BUR, 2007. ISBN 8817114936
- James Herriot, Cose sagge e meravigliose, traduzione di Bruno Oddera, BUR, 2005. ISBN 8817114871
- James Herriot, Creature grandi e piccole, traduzione di Gioia Angiolillo Zannino, BUR, 2003. ISBN 8817114308
- James Herriot, E il Signore le creò, traduzione di Mariapaola Dèttore, BUR, 2006. ISBN 8817202150
- James Herriot, Per amore di tutte le creature, traduzione di Adriana dell'Orto, BUR, 2006. ISBN 8817202304
- James Herriot, Olly e Ginny, traduzione di Adria Tissoni, in "Grandi storie di gatti", Armenia, 2001.
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